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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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10 minuti fa, angelogiulio scrive:

sarebbe interessante in un futuro non troppo distante vedere se si riesce a costituire una galassia di comunità energetiche tale da poter far concorrenza almeno a livello locale o di quartiere. in molte parti del paese, di giorno, la cosa sarebbe anche fattibile.

Ci sono già e sono regolamentate da Arera. Sono poco note, mi fa piacere dare informazioni a riguardo, che sono largamente disponibili sul web, ma se ne parla molto poco.

 

https://www.gse.it/servizi-per-te/autoconsumo/le-comunita-energetiche-rinnovabili-in-pillole

 

Cita
Una CER è un insieme di cittadini, piccole e medie imprese, enti territoriali e autorità locali, incluse le amministrazioni comunali, le cooperative, gli enti di ricerca, gli enti religiosi, quelli del terzo settore e di protezione ambientale, che condividono l’energia elettrica rinnovabile prodotta da impianti nella disponibilità di uno o più soggetti associatisi alla comunità. 
In una CER l’energia elettrica rinnovabile può esser condivisa tra i diversi soggetti produttori e consumatori, localizzati all’interno di un medesimo perimetro geografico, grazie all’impiego della rete nazionale di distribuzione di energia elettrica, che rende possibile la condivisione virtuale di tale energia.

 

https://www.ilsole24ore.com/art/comunita-energetiche-oltre-430-richieste-accesso-come-funzionano-incentivi-AG6519MB

 

Modificato da Maxwell61
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22 minuti fa, Maxwell61 scrive:

Il problema del suolo invece non c'è: parcheggi di supermercati e centri commerciali, aree industriali dismesse, tetti di capannoni industriali, a saturarli erogherebbero quantità di energia talmente esagerate che senza l'accumulo locale sarebbero ingestibili.

 

Qui sono d'accordo, pero' se l'elettricita' la produce il LIDL, me la vende il lidl.

Al prezzo che decide il capo della Lidl

Di questi ne vendono a secchiate.

Vedrete.

[scritto in data 18 Luglio 2013 - Riferito a Jeep Cherokee]

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On 02/12/2024 at 16:02, xtom scrive:

 

Guarda l'unica cosa che dovrebbe fare la politica è calmierare i prezzi di ricarica elettrica obbligando tutti gli operatori a seguire una tariffa unica nazionale, poi tutto il resto verrà da se.

 

 

 

Pensa che mia moglie pensava che le elettriche costano così tanto perché le colonnine in strada fossero gratuite! 😂

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- '13 Toyota Auris Hybrid TS Lounge (dal 2024)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

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7 minuti fa, TurboGimmo scrive:

 

Qui sono d'accordo, pero' se l'elettricita' la produce il LIDL, me la vende il lidl.

Al prezzo che decide il capo della Lidl

Hai capato nel mazzo l'esempio: la LIDL è tra le poche catene che ha colonnine DC che offrono gratuitamente la ricarica 😄

 

E comunque mi hai fatto ricordare che proprio i centri commerciali possono (e in alcuni casi lo stanno già facendo) diventare sostenitori della mobilità elettrica perchè la maggior parte offre ricariche gratis per incentivare i tempi di visita del centro.

 

Cosi per esempio è nel piu grande commerciale della mia ex città, che molti anni fa mise 10 colonnine gratuite nel megaparcheggio. Ricordo il vuoto totale per molti anni, quando andavo a far spesa. Ora sono sempre piene, e l'ultima volta che ci sono stato ho beccato sempre l'unica su 10 libera. Tempo max 3 ore di ricarica. 

Modificato da Maxwell61
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3 ore fa, stev66 scrive:

Detto questo , non dimentichiamo che la transizione prevede implicitamente un grosso taglio del trasporto privato , a mio parere intorno al 50% .

taglio che ovviamente non verrà da solo, ma sarà parte di un cambio di vita epocale , per lo meno in Italia, per fare un esempio, sarà molto difficile abitare oltre ad una certa distanza dal posto di lavoro, cosa che , unita al fatto che i posti stessi saranno più volatili nel tempo e nellospazio, porterà alla fine od ad una forte riduzione della casa di proprietà ( che per certi versi era figlia dell'epoca del posto fisso ed a vita ) .

Non si dimentichi mai c l'elettrificazione del circolante è  solo un aspetto della rivoluzione che ci si prospetta, e neppure il più  importante.

 

Infatti i viaggi in terza classe (e a gasolio) hanno sempre più successo.

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3 minuti fa, gianmy86 scrive:

 

Infatti i viaggi in terza classe (e a gasolio) hanno sempre più successo.

Si ma, per esempio, abitare a 50km dal lavoro diventerà quasi impossibile, a meno di una qualità della vita pessima.

E se vuoi aggiungiamo lo tsunami delle certificazioni energetiche delle unità abitative .

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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41 minuti fa, Maxwell61 scrive:

E tra 5 anni, momento in cui non si potranno nè vendere nè affittare appartamenti in classe energetica inferiore a D, il FV non sarà disponibile come aiuto nell'opera disperata di portare i palazzoni in classe F in classe D, provocando una crisi immobiliare di dimensioni epocali.

 

Ergo, inizia ad essere critico, in prospettiva e per molte ragioni, scegliersi una soluzione abitativa più decentrata e ottimale degli agglomerati soffocanti delle città piu scriteriatamente sviluppate.

 

 

Anche qua, mi sembra tutto abbastanza semplicistico e irrealizzabile. 

Perchè, metti pure che io voglia allontanarmi dal formicaio (dove vivo in affitto) per comprare in provincia (ma dubito avverrà, che mia moglie preferisce il formicaio), poi resta il problema del raggiungere il posto di lavoro.

Che dal formicaio raggiungo agevolmente in treno o autobus. 

Dalla provincia dovrei arrivarci in auto...

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10 minuti fa, gianmy86 scrive:

 

 

Anche qua, mi sembra tutto abbastanza semplicistico e irrealizzabile. 

Perchè, metti pure che io voglia allontanarmi dal formicaio (dove vivo in affitto) per comprare in provincia (ma dubito avverrà, che mia moglie preferisce il formicaio), poi resta il problema del raggiungere il posto di lavoro.

Che dal formicaio raggiungo agevolmente in treno o autobus. 

Dalla provincia dovrei arrivarci in auto...

Lo so, mi rendo conto, ma purtroppo sono motivi storici ingrati che hanno fatto nascere e sviluppare il poco sostenibile modello della città, sul quale purtroppo l'abitudine a considerarlo normale non serve a risolvere i problemi.

 

Che una soluzione non sia realizzabile per tutti è una triste verità, non era una proposta per risolvere i problemi della città, impossibili da risolvere per tutti, ma un sollecito a chi aveva la possibilità di farlo.

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Salterà prima l'europa (o ne usciremo noi). La casa di proprietà in classe energetica bassa E-F-G sono la maggioranza, e pertanto coinvolgono la maggioranza dei cittadini elettori.

Anche perchè il valore immobiliare è sostanzialmente la prima voce del patrimonio dei cittadini. Svalutare artificialmente tale valore è improponibile. Nascerebbero monete di scambio parallele (o nero) per scambiarsi gli immobili.

Per il resto per portare in numero adeguato le colonnine in città, occorre praticamente sventrare tutte le strade e rifare tutta l'infrastruttura elettrica. Cosa che ha costi (alti) e tempi.

Chiaramente tali investimenti rientreranno nel costo al KW erogato da tale colonnina, pertanto è impossibile che da una colonnina uscirà mai elettricità allo stesso prezzo di casa.

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Mah, sinceramente la storia che il prezzo dell'energia non si possa abbassare e' una storiella. Quando c'era il mercato tutelato si faceva senza problemi e le company non sono fallite. Con il libero mercato abbiamo assistito all'aumento generalizzato dei prezzi. Queste sono societa' il cui obiettivo e' fare soldi e non e' escluso che operino d'accordo tra loro. Altro che concorrenza.

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