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Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

Messaggi Raccomandati:

Inviato
4 ore fa, stev66 scrive:

Diciamo che anche lavorare a media alta distanza dalla residenza diventerà un lusso.

 

 

Dipenderà tutto anche dal tipo di lavoro. 

 

Le professioni che già oggi si possono fare bene o male da remoto, saranno sempre più spinte in quest'ultimo senso. 

 

Al contrario, quelle legate al lavoro in presenza saranno temo sempre più vincolate alla vicinanza da casa del luogo di lavoro. 

 

Per altre ancora (una su tutte, quella del commerciale che oggi si macina decine su decine di migliaia di km all'anno) il futuro è ancora imperscrutabile. 

Inviato (modificato)
17 minuti fa, led zeppelin scrive:

 

Dipenderà tutto anche dal tipo di lavoro. 

 

Le professioni che già oggi si possono fare bene o male da remoto, saranno sempre più spinte in quest'ultimo senso. 

 

Al contrario, quelle legate al lavoro in presenza saranno temo sempre più vincolate alla vicinanza da casa del luogo di lavoro. 

 

Per altre ancora (una su tutte, quella del commerciale che oggi si macina decine su decine di migliaia di km all'anno) il futuro è ancora imperscrutabile. 

Veramente la tendenza odierna sembra essere quella di limitare sempre più il lavoro da remoto.

Modificato da nucarote
Inviato
7 minuti fa, nucarote scrive:

Veramente la tendenza odierna sembra essere quella di limitare sempre più il lavoro da remoto.

Da parte dei datori di lavoro, sicuramente. 

 

Ma ne riparlerei anche solo tra 5 anni. 

 

Se per avere professionisti qualificati già oggi in alcuni settori devi dare benefit importanti quale auto aziendale, visti i chiari di luna (vedere altro topic apposito) e l'elettrificazione incipiente, credo che anche l'atteggiamento sul lavoro da remoto cambierà. 

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Inviato
4 ore fa, stev66 scrive:

Poi la smettiamo l'ot . Ma se la volontà è arrivare ad una forte riduzione del circolante, poiché  le auto costeranno di più ed avranno meno flessibilità,  10 km saranno probabilmente  il raggio massimo . Che poi era quello dei nostri nonni . 

Senza vetri atermici e con un motore benzina Mitsubishi vintage.

O nella ibrida un cambio automatico epicicloidale a tre marce preso da una Ford Falcon del 1960.

Anche in Cina paghi poco , ottieni poco 

 

La MG3 ha un ibrido serie da 200 cv

Inviato

Sullo smart work mi pare che, al contrario di quanto si affermava durante e subito dopo la COVID, si sia notevolmente ridotto.  Poi l'idea che bisognera' abitare in prossimita' del posto di lavoro mi sembra irrealizzabile. Per questioni fisiche direi piu' che economiche.

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Inviato

Leggevo sul Corriere che a Milano, in certe strade pedonali con parecchi bar e ristoranti, in primavera /estate il livello delle polveri sottili aumenta rispetto al periodo invernale a causa di...indovinate un po'... Il fatto che vengano usati i tavoli all'aperto dove la gente fuma.
Sono anni che continuo a chiedermi come nessuno si sia mai interessato al l'inquinamento ambientale provocato dal fumo di sigaretta che genera il peggio schifo senza filtro alcuno ed ecco che finalmente ci stanno pensando...
Una sigaretta inquina fino a 15 volte più di un'auto diesel Euro 3 emerge dalla ricerca dell'istituto dei tumori di Milano, pensassero a vietare il fumo e la vendita di sigarette ma no, meglio rompere le scatole alle auto termiche ibride...

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Inviato

Infatti a Milano da gennaio è vietato fumare all aperto. 

 

Ora manca solo un bel giro di controlli obbligatori alle caldaie

  • Mi Piace 1
Inviato (modificato)
1 ora fa, led zeppelin scrive:

Da parte dei datori di lavoro, sicuramente. 

 

Ma ne riparlerei anche solo tra 5 anni. 

 

Se per avere professionisti qualificati già oggi in alcuni settori devi dare benefit importanti quale auto aziendale, visti i chiari di luna (vedere altro topic apposito) e l'elettrificazione incipiente, credo che anche l'atteggiamento sul lavoro da remoto cambierà. 

Non credo proprio, IMHO ci sono troppe cose da cambiare, cosa mi sa difficile da fare in un paese estremamente "conservatore" come il nostro. Comunque passata la contingenza, alla fine anche queste figure professionali assunte grazie al bonus smartworking verranno fatte passare in un modo o in un altro al lavoro totalmente in ufficio.

 

Modificato da nucarote
Inviato (modificato)
19 minuti fa, nucarote scrive:

Non credo proprio, secondo me ci sono troppe cose da cambiare, cosa mi sa difficile da fare in un paese estremamente "conservatore" come il nostro. Comunque passata la contingenza, alla fine anche queste figure professionali assunte grazie al bonus smartworking verranno fatte passare in un modo o in un altro al lavoro totalmente in ufficio.

 

Se assumi da remoto una persona che risiede a 50-100 km di distanza, magari accoppiata ad un'altra il cui luogo di lavoro dista altri 50-100 km da casa (e mettiamoci anche in direzione opposta), la probabilità di portarla a lavorare del tutto in ufficio la vedo complicata. 

 

E sempre più complicato lo diviene man mano che gli anni passano, la persona ha sempre più esperienza e specializzazione ed è meno facilmente sostituibile con il primo che ti capita.

 

Ripeto, non parlo di figure classiche di back office, ma di figure specializzate di difficile reperibilità.

Modificato da led zeppelin
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Inviato

Lo smartworking è il modo più semplice e meno costoso per un'azienda per portare via professionisti ad altre aziende.

 

Ci sono tantissime persone che sono emigrate per trovare un lavoro decente, ma che tornerebbero volentieri a casa per avere una miglior qualità della vita, pur mantenendo un lavoro di alto livello e ben retribuito.

 

Una collega si è dimessa a fine anno per andare a fare in un'altra azienda più o meno lo stesso lavoro, ma oltre ad un piccolo aumento economico ha avuto anche il 50% in più dei giorni di smartworking senza vincoli di continuità ed il lavoro da sede remota. Questo le permetterà probabilmente di ritornare a vivere al sud dato che il marito fa già il 100% di smartworking. 

 

Un altro collega per motivi personali ha ottenuto più giorni di smartworking e pur di rimanere al sud con la famiglia prende ferie i giorni mancanti a completare il mese. 

 

Altro fattore di attrazione è la riduzione dell'orario settimanale di lavoro, nell'azienda dove lavoro a parità di ore siamo già passati da 5 a 4,5 giorni a settimana, il prossimo passo potrebbe essere passare a 4 giorni a settimana tagliando 2 o 3 ore all'orario di lavoro.

 

Il declino secolare delle ore lavorate | The Walking Debt

 

  • Mi Piace 1

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