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Transizione ecologica ed il futuro della mobilità


Messaggio aggiunto da J-Gian,

 

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23 minuti fa, parish scrive:

In ogni caso, la Cina (almeno a parole) sta mettendo sul piatto dei programmi di transizione energetica da fare impallidire, e già negli ultimi anni le cose dal punto di vista dell'inquinamento sono cambiate notevolmente.

E adesso via con "eh ma colonizzano l'afrikah e ci fanno le centrali a bambini mortih"

 

Sì vabbè adesso la Cina è diventata una Onlus ambientale globale, che porta avanti le proprie strategie in maniera del tutto disinteressata....

 

Ci rendiamo conto che è proprio grazie alla Cina -e alla nostra colpevole compiacenza- che stiamo mandando letteralmente al macero un industria SECOLARE nella quale noi europei siamo altamente specializzati, rischiando di spazzare di conseguenza milioni di posti di lavoro nei nostri Paesi? E questo, badiamo bene, senza che si sposti nulla a favore degli equilibri ambientali. Anzi!

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28 minuti fa, itr83 scrive:

 

Eh, l'industria dell'auto gli vale il 10% del PIL.

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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1 ora fa, parish scrive:

In ogni caso, la Cina (almeno a parole) sta mettendo sul piatto dei programmi di transizione energetica da fare impallidire, e già negli ultimi anni le cose dal punto di vista dell'inquinamento sono cambiate notevolmente.

Tipo riaprire all'importazione del carbone dall'Australia? O dichiarare di non arrivare alle zero emissioni nette di CO2 prima del 2060? Sicuramente fanno impallidire.

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1 ora fa, AndreaB scrive:

 

Forse dovresti leggere tutto l'articolo.... ma capisco che forse non c'è la voglia..........

L'ho letto tutto...forse tu non hai letto tutto il mio post. 

 

1 ora fa, UomoAlfa scrive:

 

Sì vabbè adesso la Cina è diventata una Onlus ambientale globale, che porta avanti le proprie strategie in maniera del tutto disinteressata....

 

Ci rendiamo conto che è proprio grazie alla Cina -e alla nostra colpevole compiacenza- che stiamo mandando letteralmente al macero un industria SECOLARE nella quale noi europei siamo altamente specializzati, rischiando di spazzare di conseguenza milioni di posti di lavoro nei nostri Paesi? E questo, badiamo bene, senza che si sposti nulla a favore degli equilibri ambientali. Anzi!

Prima affermazione: lungi da me dire una cosa del genere. Dico solo che un programma di transizione ce l'hanno anche loro, perché si stanno rendendo conto sulla loro stessa pelle che il modello di sviluppo che li ha portati ad essere quello che sono non è sostenibile

 

Seconda affermazione: se veramente un nuovo arrivato come la Cina manda al macero la nostra SECOLARE industria nella quale siamo ALTAMENTE SPECIALIZZATI beh, forse facciamo forse un po' schifo ad essere altamente specializzati...o forse la secolare industria si è fermata a un secolo fa.

 

In ogni caso ragazzi, la questione ambientale è seria, e chi la riduce ad un fatto politico sbaglia. E' un problema che ci tocca tutti quanti, e lo fa oggi. L'auto elettrica non è la panacea, e nessuno che sia veramente dentro alla questione si permette di affermarlo. Sono richiesti interventi molto più pesanti, e velocemente. Continuare a trovare delle scuse per mantenere il nostro insostenibile stile di vita non servirà a niente, e non accorgersene è da fette di prosciutto sugli occhi.

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4 minuti fa, jameson scrive:

Tipo riaprire all'importazione del carbone dall'Australia? O dichiarare di non arrivare alle zero emissioni nette di CO2 prima del 2060? Sicuramente fanno impallidire.

Ma certo, nessuno si aspetta che da domani non si dipenda più dai combustibili fossili. Vedo solo che l'inquinamento nei principali centri urbani cinesi negli ultimi anni è cambiato parecchio, e mentre qualche anno fa non gliene fregava nulla della questione ambientale, portando i risultati che tutti abbiamo visto, adesso un programma ce l'hanno anche loro, e stanno andando avanti abbastanza spediti. Basti pensare che la EU, partendo da una situazione ambientale ben diversa da quella cinese, prevede carbon neutrality per il 2050 eh... Comunque, come ho spiegato, non è che siccome loro sono sporchi e cattivi allora noi siamo assolti...

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9 minuti fa, parish scrive:

 

Seconda affermazione: se veramente un nuovo arrivato come la Cina manda al macero la nostra SECOLARE industria nella quale siamo ALTAMENTE SPECIALIZZATI beh, forse facciamo forse un po' schifo ad essere altamente specializzati...o forse la secolare industria si è fermata a un secolo fa.

 

 

 

Ripeto: Vai a raccontarlo alle milioni di famiglie in Europa che con questo "schifo" di industria specializzata ci campano. I progressi nei motori endotermici ci sono stati eccome: non mi dirai mica che i motori di oggi inquinino e abbiano un efficienza come quelli di cent'anni fa. Dai.

 

Credere che con l'auto elettrica si risolva anche una piccola percentuale dei problemi ambientali, significa credere alla propaganda sovvenzionata dalla Cina. Qui il tema è soltanto politico-economico: quello ambientale è la scusa per cercare di portarlo avanti.

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25 minuti fa, parish scrive:

Seconda affermazione: se veramente un nuovo arrivato come la Cina manda al macero la nostra SECOLARE industria nella quale siamo ALTAMENTE SPECIALIZZATI beh, forse facciamo forse un po' schifo ad essere altamente specializzati...o forse la secolare industria si è fermata a un secolo fa.

 

In ogni caso ragazzi, la questione ambientale è seria, e chi la riduce ad un fatto politico sbaglia. E' un problema che ci tocca tutti quanti, e lo fa oggi. L'auto elettrica non è la panacea, e nessuno che sia veramente dentro alla questione si permette di affermarlo. Sono richiesti interventi molto più pesanti, e velocemente. Continuare a trovare delle scuse per mantenere il nostro insostenibile stile di vita non servirà a niente, e non accorgersene è da fette di prosciutto sugli occhi.

Non è tutto così semplice, loro sono più bravi di noi quindi amen, anche perché la scelta di virare verso la sola auto elettrica non è dell'industria (una parte si a dire il vero) ma è una scelta politica.

Sulla seconda parte del messaggio poi: Non sono solo scuse per mantenere lo status quo, anzi!

A me la transizione ecologica fatta in questo modo mi ricorda tanto il mangiare quinoa e avocado perché più sano e mi mette in pace con la coscienza, ma mando a peripatetiche l'agroeconomia di paesi più poveri (vedi sud america che con l'esplosione dei prezzi della quinoa, loro alimento base si vedono costretti a cibarsi dai fast food ecc..). La transizione ecologica che deve passare per lo sfruttamento di bambini per le miniere di cobalto, lo spreco di acqua per il litio, i possibili danni alla maggiore industria continentale, la vendita delle quote di Co2 su cui fare speculazione finanziaria... mi lasci abbastanza perplesso...

Modificato da Aymaro
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2 minuti fa, UomoAlfa scrive:

 

Ripeto: Vai a raccontarlo alle milioni di famiglie in Europa che con questo "schifo" di industria specializzata ci campano. I progressi nei motori endotermici ci sono stati eccome: non mi dirai mica che i motori di oggi inquinino e abbiano un efficienza come quelli di cent'anni fa. Dai.

 

Credere che con l'auto elettrica si risolva anche una piccola percentuale dei problemi ambientali, significa credere alla propaganda sovvenzionata dalla Cina. Qui il tema è soltanto politico-economico: quello ambientale è la scusa per cercare di portarlo avanti.

Non travisare le mie parole. Le famiglie che campano con l'automotive sono un problema serio, così come lo erano tutte le famiglie che campavano con la Nokia o con qualsiasi altra cosa che non abbia funzionato, e sta ai nostri governanti risolvere questo problema. Altra cosa, io mi auguro che l'automotive europeo riesca a tenere il passo, voglio che questo sia chiaro (visto che anche la mia famiglia ci campa, per inteso). Ho detto mille volte che l'auto elettrica non è la panacea, e infatti limitare il discorso a questo è estremamente controproducente.

7 minuti fa, Aymaro scrive:

Non è tutto così semplice, loro sono più bravi di noi quindi amen, anche perché la scelta di virare verso la sola auto elettrica non è dell'industria (una parte si a dire il vero) ma è una scelta politica.

Sulla seconda parte del messaggio poi: Non sono solo scuse per mantenere lo status quo, anzi!

A me la transizione ecologica fatta in questo modo mi ricorda tanto il mangiare quinoa e avocado perché più sano e mi mette in pace con la coscienza, ma mando a peripatetiche l'agroeconomia di paesi più poveri (vedi sud america che con l'esplosione dei prezzi della quinoa, loro alimento base si vedono costretti a cibarsi dai fast food ecc..). Se la transizione ecologica deve passare per lo sfruttamento di bambini per le miniere di cobalto, lo spreco di acqua per il litio, i possibili danni alla maggiore industria continentale, la vendita delle quote di Co2 su cui fare speculazione finanziaria... mi lasci abbastanza perplesso...

Hai perfettamente ragione, infatti come ho già detto il problema è generale. Sono d'accordo che la transizione elettrica calata a mannaia dall'alto sia non solo inattuabile ma anche inutile. C'è bisogno di un cambio di paradigma, che coinvolga non solo tutto il sistema di trasporto privato, ma tutto il sistema di consumi. Ottimo e verissimo il tuo paragone con quinoa e avocado, è un'altra faccia della stessa medaglia. Ma questa visione limitata per fortuna spesso si ferma a livello hipsterismo. Per cambiare il paradigma bisogna cominciare, ed è chiaro che se siamo refrattari a qualsiasi cambiamento rifugiandoci nel benaltrismo (inteso come "i problemi sono altri" o "i colpevoli sono altri" o "i modi per risolverli sono altri") non andiamo da nessuna parte.

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