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F1 2022 - GP d'Austria - Red Bull Ring - 08-10/07/2022


F1 2022 - GP d'Austria - Red Bull Ring - 08-10/07/2022  

29 voti

  1. 1. Arriva "UNO"... Qualifying 17:00 08/07/2022

    • Qualifying - Max Verstappen
    • Qualifying - Sergio Perez
      0
    • Qualifying - Charles Leclerc
    • Qualifying - Carlos Sainz
      0
    • Qualifying - George Russell
      0
    • Qualifying - Lewis Hamilton
      0
  2. 2. Arriva "UNO"... Sprint 16:30 09/07/2022

    • Sprint - Max Verstappen
    • Sprint - Sergio Perez
      0
    • Sprint - Charles Leclerc
    • Sprint - Carlos Sainz
      0
    • Sprint - George Russell
      0
    • Sprint - Lewis Hamilton
      0
  3. 3. Arriva "UNO"... Race 15:00 10/07/2022

    • Race - Max Verstappen
    • Race - Sergio Perez
      0
    • Race - Charles Leclerc
    • Race - Carlos Sainz
      0
    • Race - George Russell
      0
    • Race - Lewis Hamilton
      0

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  • Poll closed on 08/07/2022 at 15:00

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Inviato

Io non capisco chi parla di Barrichello come se si parlasse di Inoue. Barrichello era un gran manico, a cui mancava l'attitudine del fenomeno, ma gran manico, velocissimo in qualifica, fortissimo sul bagnato, ha vinto in tutte le categoria in cui ha corso. Altra categoria rispetto a Irvine, al quale lo si paragona.

  • Mi Piace 6
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Inviato
8 ore fa, Unperdedor scrive:

Io non capisco chi parla di Barrichello come se si parlasse di Inoue. Barrichello era un gran manico, a cui mancava l'attitudine del fenomeno, ma gran manico, velocissimo in qualifica, fortissimo sul bagnato, ha vinto in tutte le categoria in cui ha corso. Altra categoria rispetto a Irvine, al quale lo si paragona.

si vero ma ....... QUANTE NE HA TROMBATE IRVINE ?

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Inviato
16 ore fa, Aymaro scrive:

Io ero tra quelli che quado se n'è andato ho gioito, nulla da dire sulle prerstazioni, ma i suoi atteggiamenti ed il suo insultare la squadra in diretta mondiale non mi è mai andata giù.

Trascinatore dici? Ma se aveva creato un clima invivibile (cosa che ha fatto anche in Mclaren poi) non era di certo un uomo squadra (Alonso è al centro di tutto) e quando le cose non andavano criticava e sbraitava, non lo definirei di certo trascinatore...

 

Diciamo che ci sono piloti che si fondono più con la squadra (Vettel, Schumacher) e altri, come Alonso, Hamilton, e... udite udite... Leclerc, che amministrano il loro talento in maniera diversa.

Sanno di rappresentare un valore aggiunto pesante, sia in pista che fuori, e puntano a vincere. Il fatto di guidare una Ferrari, una Mercedes o una RB cambia poco. E' un atteggiamento più ruvido, ma estremamente professionale. Vuol dire anche non farsi invischiare dalle logiche perdenti di quella squadra.

 

Il che non significa farsi i cavoli propri dentro al team. Alonso arrivò in Ferrari con immense aspettative generali. Nel suo primo giorno di test le prime dichiarazioni furono ringraziare Felipe Massa per il lavoro svolto il primo giorno, e affermare "è la migliore auto che abbia mai guidato".

Quando in prova a Monaco urtò la monoposto danneggiando il telaio, scrisse una lettera di scuse per i meccanici. Quando gli fecero perdere il mondiale in quel modo indecoroso, non fece mezza dichiarazione contro la squadra. Difese sempre il suo capo, Stefano Domenicali, malgrado stesse facendo sistematicamente perdere competitività al team.

Certo, ha un carattere ruvido (lo stesso carattere che però abbiamo amato nel suo anno in McLaren), e forse lo avremmo amato anche due settimane fa a Silverstone, se fosse stato al posto di Leclerc e avesse detto al muretto "it's ridiculous".

 

Le sue uniche vere intemperanze cominciarono a Spa 2013 con un episodio controverso in qualifica, poi due settimane dopo a Monza disse il famoso "siete scemi" (perché lo furono). Hamilton in una sola gara storta ne dice via radio più di quante ne abbia dette Alonso in tutta la carriera.

Poi venne il glorioso 2014, nel quale per poco non faceva vincere quel cesso di macchina in Ungheria.

Il team era ridotto un colabrodo (con tanto di dimissioni a sorpresa di Domenicali dopo il Barhein), e non certo perché Alonso aveva seminato zizzania. Marchionne diede un calcio in culo a tutti perché c'era Tombazis (il caro Tombazis) che dava la colpa a Marmorini perché il motore faceva schifo, e Marmorini che dava la colpa a Tombazis perché era lui che gli aveva chiesto di fare un motore piccolo e poco potente.

 

Poi, oh, può stare sulle scatole quanto si vuole. Un mio vecchio amico malato patologico di Formula 1 e ayatollah ferrarista, smise di tifare Ferrari finché ci fu Prost. Al cuore non si comanda.

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Inviato
34 minuti fa, Yakamoz scrive:

 

Diciamo che ci sono piloti che si fondono più con la squadra (Vettel, Schumacher) e altri, come Alonso, Hamilton, e... udite udite... Leclerc, che amministrano il loro talento in maniera diversa.

Sanno di rappresentare un valore aggiunto pesante, sia in pista che fuori, e puntano a vincere. Il fatto di guidare una Ferrari, una Mercedes o una RB cambia poco. E' un atteggiamento più ruvido, ma estremamente professionale. Vuol dire anche non farsi invischiare dalle logiche perdenti di quella squadra.

 

Il che non significa farsi i cavoli propri dentro al team. Alonso arrivò in Ferrari con immense aspettative generali. Nel suo primo giorno di test le prime dichiarazioni furono ringraziare Felipe Massa per il lavoro svolto il primo giorno, e affermare "è la migliore auto che abbia mai guidato".

Quando in prova a Monaco urtò la monoposto danneggiando il telaio, scrisse una lettera di scuse per i meccanici. Quando gli fecero perdere il mondiale in quel modo indecoroso, non fece mezza dichiarazione contro la squadra. Difese sempre il suo capo, Stefano Domenicali, malgrado stesse facendo sistematicamente perdere competitività al team.

Certo, ha un carattere ruvido (lo stesso carattere che però abbiamo amato nel suo anno in McLaren), e forse lo avremmo amato anche due settimane fa a Silverstone, se fosse stato al posto di Leclerc e avesse detto al muretto "it's ridiculous".

 

Le sue uniche vere intemperanze cominciarono a Spa 2013 con un episodio controverso in qualifica, poi due settimane dopo a Monza disse il famoso "siete scemi" (perché lo furono). Hamilton in una sola gara storta ne dice via radio più di quante ne abbia dette Alonso in tutta la carriera.

Poi venne il glorioso 2014, nel quale per poco non faceva vincere quel cesso di macchina in Ungheria.

Il team era ridotto un colabrodo (con tanto di dimissioni a sorpresa di Domenicali dopo il Barhein), e non certo perché Alonso aveva seminato zizzania. Marchionne diede un calcio in culo a tutti perché c'era Tombazis (il caro Tombazis) che dava la colpa a Marmorini perché il motore faceva schifo, e Marmorini che dava la colpa a Tombazis perché era lui che gli aveva chiesto di fare un motore piccolo e poco potente.

 

Poi, oh, può stare sulle scatole quanto si vuole. Un mio vecchio amico malato patologico di Formula 1 e ayatollah ferrarista, smise di tifare Ferrari finché ci fu Prost. Al cuore non si comanda.

quoto anche le virgole. e come riporto sempre nei primi anni era un motivatore per la squadra

E io vorrei un leclerc che via radio dica al muretto che sono stati scemi :D

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Inviato
1 ora fa, Yakamoz scrive:

 

Diciamo che ci sono piloti che si fondono più con la squadra (Vettel, Schumacher) e altri, come Alonso, Hamilton, e... udite udite... Leclerc, che amministrano il loro talento in maniera diversa.

Sanno di rappresentare un valore aggiunto pesante, sia in pista che fuori, e puntano a vincere. Il fatto di guidare una Ferrari, una Mercedes o una RB cambia poco. E' un atteggiamento più ruvido, ma estremamente professionale. Vuol dire anche non farsi invischiare dalle logiche perdenti di quella squadra.

 

Il che non significa farsi i cavoli propri dentro al team. Alonso arrivò in Ferrari con immense aspettative generali. Nel suo primo giorno di test le prime dichiarazioni furono ringraziare Felipe Massa per il lavoro svolto il primo giorno, e affermare "è la migliore auto che abbia mai guidato".

Quando in prova a Monaco urtò la monoposto danneggiando il telaio, scrisse una lettera di scuse per i meccanici. Quando gli fecero perdere il mondiale in quel modo indecoroso, non fece mezza dichiarazione contro la squadra. Difese sempre il suo capo, Stefano Domenicali, malgrado stesse facendo sistematicamente perdere competitività al team.

Certo, ha un carattere ruvido (lo stesso carattere che però abbiamo amato nel suo anno in McLaren), e forse lo avremmo amato anche due settimane fa a Silverstone, se fosse stato al posto di Leclerc e avesse detto al muretto "it's ridiculous".

 

Le sue uniche vere intemperanze cominciarono a Spa 2013 con un episodio controverso in qualifica, poi due settimane dopo a Monza disse il famoso "siete scemi" (perché lo furono). Hamilton in una sola gara storta ne dice via radio più di quante ne abbia dette Alonso in tutta la carriera.

Poi venne il glorioso 2014, nel quale per poco non faceva vincere quel cesso di macchina in Ungheria.

Il team era ridotto un colabrodo (con tanto di dimissioni a sorpresa di Domenicali dopo il Barhein), e non certo perché Alonso aveva seminato zizzania. Marchionne diede un calcio in culo a tutti perché c'era Tombazis (il caro Tombazis) che dava la colpa a Marmorini perché il motore faceva schifo, e Marmorini che dava la colpa a Tombazis perché era lui che gli aveva chiesto di fare un motore piccolo e poco potente.

 

Poi, oh, può stare sulle scatole quanto si vuole. Un mio vecchio amico malato patologico di Formula 1 e ayatollah ferrarista, smise di tifare Ferrari finché ci fu Prost. Al cuore non si comanda.

 

Quoto tutto il resto, ma Hamilton e Leclerc (così come Verstappen) li vedo parte integrante della propria squadra, alla quale sono legati a doppio filo, ben oltre la mera professionalità.

Nella sostanza forse anche più di quanto lo fu Schumacher a Maranello.

Squadra IN cui corrono, non PER cui corrono.

 

Fernando, invece, è -e neppure troppo- più simile ai campioni del passato, ma credo che il tutto derivi da un suo modo ruvido di approcciarsi pretendendo il massimo da tutti, senza sconti e senza filtri, cosa che in uno sport dove il perfetto funzionamento del team è fondamentale (forse anche più del decimo che ci può mettere il pilota) gli ha impedito di ottenere risultati commisurati al suo talento.

 

 

 

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Inviato
1 ora fa, johnpollame scrive:

 

Quoto tutto il resto, ma Hamilton e Leclerc (così come Verstappen) li vedo parte integrante della propria squadra, alla quale sono legati a doppio filo, ben oltre la mera professionalità.

Nella sostanza forse anche più di quanto lo fu Schumacher a Maranello.

Squadra IN cui corrono, non PER cui corrono.

 

La suddivisione che ho fatto - parafrasando Luciano De Crescenzo - tra "piloti d'amore" (Schumi, Vettel ecc.) e "piloti di libertà" (Hamilton, Leclerc, Alonso...) è sicuramente una generalizzazione, 1) perché ognuno di essi è in realtà diverso dagli altri, 2) perché tutti e cinque si sono dimostrati autentici professionisti nelle loro carriere.

 

Quello che avevo cercato di cogliere, secondo le impressioni ricevute negli anni, sono le peculiarità dell'animo umano, che portano poi ad assumere determinati atteggiamenti.

 

Hamilton è sì un fortissimo aggregatore e motivatore (basta vedere la volta che Russel lo sostituì in Barhein, che disastro combinò tutta la squadra). Ma non ha mai corso con le bandiere del team. E' oltre. Segue le sue cause, alimenta il suo mito, si compra le Ferrari fregandosene della concorrenza. Non ha mai fatto mezza concessione al suo team solo per la bella faccia di Toto Wolff.

 

Leclerc è in un'altra posizione, perché la Ferrari è quella che lo ha fatto arrivare in F1, gli ha dato un sedile e ha investito tutto su di lui come prossimo campione del mondo.

Per lui, vista la giovane età, posso solo fare una previsione: se non sarà soddisfatto a breve nelle sue legittime ambizioni iridate, temo che la sua insofferenza aumenterà esponenzialmente, e non sempre la esternerà in modo diplomatico.

Potrà non avere il carattere rude e la ribalderia di Alonso, ma scorgo in lui la stessa consapevolezza di essere un gradino sopra il suo team.

Spero tanto di sbagliarmi, e soprattutto spero che vincerà presto il mondiale, così non lo scopriremo mai e saremo tutti contenti.

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Senza_titolo_3.jpg

Inviato
1 ora fa, Yakamoz scrive:

 

...Potrà non avere il carattere rude e la ribalderia di Alonso, ma scorgo in lui la stessa consapevolezza di essere un gradino sopra il suo team.

 

...

Purtroppo la sua consapevolezza è, ad oggi, motivata.

 

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