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L'odio per l'elettrico, mito, disinformazione o reale fondamento?


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Ciao Xtom, faccio una breve replica perchè mi rendo ben conto che ho un po' deviato il discorso su argomenti meno afferenti all'auto  e alla specificità del topic...distorsione dovuta al mio campo di lavoro

Probabilmente il mio sotteso non è stato espresso bene. 

Dal periodo successivo alla lady di ferro e a Ronald Regan, si è generato un abbrivio dell'orientamento economico verso un mercato meno condizionato dagli interventi dello stato. Salto alcuni passaggi storici, che sono comunque interessanti ma non in questa sede, per arrivare al Washington consensus che ha operato un'ulteriore spinta in quella direzione. Nel frattempo, il concetto di Stato Nazione si è un po' diluito con l'intuizione intellettuale politica di questo nuovo concetto di entità sovranazionale che è oggi l'UE. 

La mia battuta si inserisce in questo contesto. Dove si parte da un riformismo, in cui si opera uno spogliamento forte delle istituzioni/enti pubblici e municipalizzate in nome di una libera manifestazione del mercato, libertà privata e non ingerenza dell'entità statale. In parallelo il concetto di Stato Nazione viene riformato e alcune delle sue prerogative sono trasferite ad un organo di livello superiore, che a sua volta, in questo caso specifico di cui stiamo parlando, ingerisce sulle scelte industriali.

Il mio non è uno schieramento elettrico si/elettrico no in termini tecnologici.

E' la dinamica di cui sopra che genera una stortura sociale e storica e disarciona alcuni principi che hanno un percorso antico. Non è questione di fanalino di coda, è questione che l'Italia ha una conformazione geologica, orografica, architettonica, identitaria, un po' arzigolata, raffazonata, ma comunque tutta sua. Quando lavoravo nei paesi scandinavi, mi era chiaro che non potevano cogliere fino in fondo cosa sia il nostro paese e che il loro sistema, per quanto funzionale, lo è a casa loro, nella loro storicità industriale e culturale, disponibilità di risorse, egemonia identitaria.

Mi scuso davvero per la deviazione, è che oltre ad essere il mio campo professionale è anche la mia passione e mi sono concesso con voi un minuscola uscita d'argomento. Prometto che mi fermo qui

Sulla questione elettrico, potremmo davvero fare un gruppo di studio e analizzare tutta la filiera dall'estrazione materie prime, loro collocazione nelle aree della terra, lavorazione, trsporti, paesi coninvolti e dinamiche geopolitiche in corso, riserve, sfruttamento del terreno e effetti collaterali, effettiva produzione di CO2 frontale e latente del processo, break even point, stato del parco macchine attuale, sviluppi tencologici attesi, ripensamenti sul nucleare. Poi quando arriviamo a un documento compiuto, ci mettiamo il copyright "autopareri" e lo pubblichiamo :) 

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Scusate ragazzi ho letto il topic a sprazzi, ripeterò sicuramente cose che sono già state dette.

 

Perché è "odiato" l'elettrico?

 

Prima di tutto, non darei retta ai social, ricordiamo che li si esprime solo un piccola parte della gente. Togli chi trolla a prescindere, chi esagera, e vediamo siamo lontano da un campione rappresentativo della popolazione.

 

A me, personalmente, l'elettrico non convince

 

- perché non è per nulla emozionante. Manca il rombo del motore, mancano le vibrazioni. Ma questo punto tocca solo gli appassionati di auto.

 

- perché mi chiedo come si farà per la ricarica. Temo una rete saturata.

 

- perché è imposto. Perché non lasciare la libertà tecnologica e che il miglior vinca? Chi vorrà l'elettrico se lo comprerà, chi vorra il termico anche. Ognuno poi si arrangia.

Non capisco questa volontà di forzare la gente a comprare una tecnologia piuttosto che un'altra, buttando tra l'altro 100 anni di know-how, aprendo le porte in grande ai Cinesi. Il CO2 non è l'unica scusante, si possono produrre carburanti sintetici, neutri in CO2.

 

 

 

 

Modificato da Quo.Lore
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"But before the most charismatic car maker of them all finally went, they left us with a final reminder of what they can do, when they try" (Jeremy Clarkson, Top Gear)

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Io in questa diatriba leggo spesso esasperati due punti specifici, quelli del divertimento alla guida e del "Ci stanno forzando", su cui però trovo ci sia un accanimento mal direzionato nei confronti del concetto di auto elettrica; non ne faccio una questione se certe antipatie siano giuste o sbagliate (è personale), ma rilevo che le BEV sono molto più effetto che causa dei motivi che innescano tanta acredine.

Siccome ritengo più proficuo giocare a carte scoperte invece di accanirsi contro il feticcio negativo della situazione, sarebbe il caso di mettere un attimo in chiaro i perché di certi cambiamenti, più degli oggetti che generano.

 

Sul tema del divertimento, trovo che come appassionati stiamo conducendo una battaglia di nostalgia senza rendercene conto. I motori, le auto hanno in gran parte smesso di essere divertenti da ben prima che si ragionasse di elettrificazione.

Noi siamo cresciuti in un'epoca in cui anche la più banale (ed economica) delle utilitarie era coinvolgente: tutte erano leggere, vibravano, rombavano, puzzavano, richiedevano manualità per usarle, davano la sensazione di correre anche a passo d'uomo.

Ad un certo punto la maggior parte degli acquirenti ha iniziato a richiedere auto più robuste, accessoriate, isolate dall'esterno, sicure, automatiche, e poi anche parche, ecologiche e profumate. Tutte cose che hanno eroso pezzetti di coinvolgimento per il guidatore.

Dal punto di vista motoristico io sento spesso accusare il motore elettrico di essere piatto, senza suono o vibrazioni. Per me è un'accusa mal centrata perché allora la stragrande maggioranza degli endotermici va accusata delle stesse cose già da anni.

Io sono anni che non trovo motori (su vetture non specialistiche) che non siano un pianto dal punto di vista del divertimento, tra erogazione strozzata, farfalla scollegata dal pedale, rapporti lunghi... uno schifo.

Ora, o col "perdiamo il divertimento" stiamo facendo i confronti con roba ormai di nicchia e molto specializzata (che comunque sopravviverà), oppure veramente non capisco che cosa ci staremmo perdendo ora che non ci siamo già persi da tempi in cui di BEV manco si parlava.

L'ICE "di tutti i giorni" come oggetto di divertimento era già cadavere da un pezzo, mentre nelle sue difese lo sento descrivere come in piena salute e pronto a darci ancora decenni di spasso. Direi che è pure ora di uscire da questa delusione nostalgica.

 

Peraltro questa pippa nostalgica me la sono sentita ripetere di continuo mentre la mia esperienza di tutti i giorni peggiorava sempre di più (specie con la fine del Fire) e non capivo dove cacchio fossero questi "motori divertenti". Ad un certo punto avevo accettato il fatto che non avrei più guidato una piccola vettura con un motore reattivo come ce l'avevo in passato.

Il giorno che mi è capitato di guidare un'utilitaria a trazione elettrica, e ne ho capito le potenzialità nel tiro-rilascio, mi è partito un pianto liberatorio. All'improvviso mi ritrovo di nuovo un motore che fa quello che gli chiedo... 😍

 

Il discorso della "forzatura" mi pare sia lo specchio di questo. Continuo a sentir parlare di questa forzatura come se fosse un complotto di qualche potere occulto, e non capisco, perché saranno anche discutibili per mille motivi ma sono comunque decisioni che scaturiscono alla luce del sole da organismi democratici.

Possiamo discutere delle distorsioni tra realtà tecnica e obiettivi politici (e ce ne sono), ma se si è arrivati a questo vuol dire che esiste in Europa una percentuale non piccola (ed anzi probabilmente maggioritaria) che questo cambiamento lo vuole, non è che i rappresentanti si sono svegliati la mattina e hanno deciso di fare un dispetto a tutti.

Come è stata la maggioranza degli acquirenti a chiedere al mercato automobili sempre più snaturate dal nostro punto di vista, così evidentemente il sentimento di molti cittadini è che dei danni dell'auto si sono stufati.

Invece se ascolto il giro degli appassionati pare ci sia una manciata di potentissimi infami gran.lup.mannar. (addirittura più potenti di tutta l'industria automotive messa assieme) che si muovono contro volontà di popolo e desiderano solo danneggiarlo. Peraltro, a che pro, non si è capito: i poteri occulti che cacchio ci dovrebbero guadagnare dalla riduzione della mobilità privata?? E' un complotto pancontinentale delle aziende di trasporto pubblico? (vi dico un segreto dall'interno del settore: non siamo stati così furbi. Forse sono stati i produttori di biciclette.)

 

Ma, come sopra, le BEV sono al più effetto, ma di sicuro non causa di tutto questo. La causa è aver permesso che l'automobile privata diventasse mezzo di mobilità di massa; lo snaturamento prima e l'opposizione poi sono venuti di conseguenza, le BEV sono solo il capitolo più recente di una faccenda che va avanti da mo'.

Come appassionati non ci piace com'è andata? Lecito, ma è un'altra storia.

E comunque che ci facessimo tutti un bell'esame di coscienza, perché io nel giro dei sedicenti appassionati ho sempre visto difendere a spada tratta l'abuso dell'auto come mezzo di mobilità di massa, come se la difesa di questo cancro fosse legata alla la libertà dell'auto da divertimento... senza capire che semmai l'una è nemica feroce dell'altra.

There's no replacement for displacement.

5967677fbce20_autohabenbahnfahren.jpg.4606d45af194e6808929d7c2a9023828.jpg

Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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5 minuti fa, Felis scrive:

se viaggi su e giù per autostrade è improponibile, dai .

 

Oggi, febbraio 2023 , Nord Italia

 

Vai a un supermercato con una i7 sperando di trovare libero, poi cosa fai? Guardi le offerte sugli yogurth? chiacchieri con le signore anziane che vanno a far la spesa? uno che visita dei clienti con una i7 e credo abbia l'agenda abbastanza piena

  • Ahah! 3
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Ho spostato qui gli ultimi messaggi, che contenevano ragionamenti più tecnici e meno "filosofici":

 

https://www.autopareri.com/forums/topic/77943-transizione-ecologica-ed-il-futuro-della-mobilità/?&page=280#comments

 

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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On 2/17/2023 at 7:04 PM, libbio said:

Al di là del francesismo non ti capisco. Mancano 12 anni può sembrare tanto o poco. E ricordo per l'ennesima volta che puoi andare in concessionari il 31 dicembre 2034 alle 23.59 e prenderti il trattore a nafta di grido in quel periodo e portartelo fino alla morte nel 2070. Quindi...di quale diavolo di imposizione di parla? Giusto per capire. 


Non ci sarà più nessun trattore a nafta da comprare nel 2034. Già adesso stanno sparendo dai listìni.

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On 17/2/2023 at 19:04, libbio scrive:

Al di là del francesismo non ti capisco. Mancano 12 anni può sembrare tanto o poco. E ricordo per l'ennesima volta che puoi andare in concessionari il 31 dicembre 2034 alle 23.59 e prenderti il trattore a nafta di grido in quel periodo e portartelo fino alla morte nel 2070. Quindi...di quale diavolo di imposizione di parla? Giusto per capire. 

 

Io ho comprato un trattore a nafta di grido a novembre del 2022, e a gennaio del 2023 ha attirato le attenzioni di qualcuno che ha pensato di sottrarmelo.

Sostituisci gli anni con 2034 e 2035 e hai un bel problemino da risolvere. Oppure un incidente, un atto vandalico, un evento di manutenzione straordinaria, o un cliente che non è un nerd della meccanica e decide di comprare una delle tante auto ormai biodegradabili oltre il leasing di 36 mesi.

Però vabbè, bello vivere la vita come un videogioco a turni con eventi completamente programmati e prevedibili.

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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15 hours ago, Wilhem275 said:

Io in questa diatriba leggo spesso esasperati due punti specifici, quelli del divertimento alla guida e del "Ci stanno forzando", su cui però trovo ci sia un accanimento mal direzionato nei confronti del concetto di auto elettrica; non ne faccio una questione se certe antipatie siano giuste o sbagliate (è personale), ma rilevo che le BEV sono molto più effetto che causa dei motivi che innescano tanta acredine.

Siccome ritengo più proficuo giocare a carte scoperte invece di accanirsi contro il feticcio negativo della situazione, sarebbe il caso di mettere un attimo in chiaro i perché di certi cambiamenti, più degli oggetti che generano.

 

Sul tema del divertimento, trovo che come appassionati stiamo conducendo una battaglia di nostalgia senza rendercene conto. I motori, le auto hanno in gran parte smesso di essere divertenti da ben prima che si ragionasse di elettrificazione.

Noi siamo cresciuti in un'epoca in cui anche la più banale (ed economica) delle utilitarie era coinvolgente: tutte erano leggere, vibravano, rombavano, puzzavano, richiedevano manualità per usarle, davano la sensazione di correre anche a passo d'uomo.

Ad un certo punto la maggior parte degli acquirenti ha iniziato a richiedere auto più robuste, accessoriate, isolate dall'esterno, sicure, automatiche, e poi anche parche, ecologiche e profumate. Tutte cose che hanno eroso pezzetti di coinvolgimento per il guidatore.

Dal punto di vista motoristico io sento spesso accusare il motore elettrico di essere piatto, senza suono o vibrazioni. Per me è un'accusa mal centrata perché allora la stragrande maggioranza degli endotermici va accusata delle stesse cose già da anni.

Io sono anni che non trovo motori (su vetture non specialistiche) che non siano un pianto dal punto di vista del divertimento, tra erogazione strozzata, farfalla scollegata dal pedale, rapporti lunghi... uno schifo.

Ora, o col "perdiamo il divertimento" stiamo facendo i confronti con roba ormai di nicchia e molto specializzata (che comunque sopravviverà), oppure veramente non capisco che cosa ci staremmo perdendo ora che non ci siamo già persi da tempi in cui di BEV manco si parlava.

L'ICE "di tutti i giorni" come oggetto di divertimento era già cadavere da un pezzo, mentre nelle sue difese lo sento descrivere come in piena salute e pronto a darci ancora decenni di spasso. Direi che è pure ora di uscire da questa delusione nostalgica.

 

Peraltro questa pippa nostalgica me la sono sentita ripetere di continuo mentre la mia esperienza di tutti i giorni peggiorava sempre di più (specie con la fine del Fire) e non capivo dove cacchio fossero questi "motori divertenti". Ad un certo punto avevo accettato il fatto che non avrei più guidato una piccola vettura con un motore reattivo come ce l'avevo in passato.

Il giorno che mi è capitato di guidare un'utilitaria a trazione elettrica, e ne ho capito le potenzialità nel tiro-rilascio, mi è partito un pianto liberatorio. All'improvviso mi ritrovo di nuovo un motore che fa quello che gli chiedo... 😍

 

Il discorso della "forzatura" mi pare sia lo specchio di questo. Continuo a sentir parlare di questa forzatura come se fosse un complotto di qualche potere occulto, e non capisco, perché saranno anche discutibili per mille motivi ma sono comunque decisioni che scaturiscono alla luce del sole da organismi democratici.

Possiamo discutere delle distorsioni tra realtà tecnica e obiettivi politici (e ce ne sono), ma se si è arrivati a questo vuol dire che esiste in Europa una percentuale non piccola (ed anzi probabilmente maggioritaria) che questo cambiamento lo vuole, non è che i rappresentanti si sono svegliati la mattina e hanno deciso di fare un dispetto a tutti.

Come è stata la maggioranza degli acquirenti a chiedere al mercato automobili sempre più snaturate dal nostro punto di vista, così evidentemente il sentimento di molti cittadini è che dei danni dell'auto si sono stufati.

Invece se ascolto il giro degli appassionati pare ci sia una manciata di potentissimi infami gran.lup.mannar. (addirittura più potenti di tutta l'industria automotive messa assieme) che si muovono contro volontà di popolo e desiderano solo danneggiarlo. Peraltro, a che pro, non si è capito: i poteri occulti che cacchio ci dovrebbero guadagnare dalla riduzione della mobilità privata?? E' un complotto pancontinentale delle aziende di trasporto pubblico? (vi dico un segreto dall'interno del settore: non siamo stati così furbi. Forse sono stati i produttori di biciclette.)

 

Ma, come sopra, le BEV sono al più effetto, ma di sicuro non causa di tutto questo. La causa è aver permesso che l'automobile privata diventasse mezzo di mobilità di massa; lo snaturamento prima e l'opposizione poi sono venuti di conseguenza, le BEV sono solo il capitolo più recente di una faccenda che va avanti da mo'.

Come appassionati non ci piace com'è andata? Lecito, ma è un'altra storia.

E comunque che ci facessimo tutti un bell'esame di coscienza, perché io nel giro dei sedicenti appassionati ho sempre visto difendere a spada tratta l'abuso dell'auto come mezzo di mobilità di massa, come se la difesa di questo cancro fosse legata alla la libertà dell'auto da divertimento... senza capire che semmai l'una è nemica feroce dell'altra.


L’Europa che vuole il cambiamento è l’Europa dove chi ha 50k di RAL è un barbone.

 

Nella parte di Europa dove è invece considerata una RAL “della madonna” (tutti i paesi mediterranei), il cambiamento non lo vuole nessuno.

 

Il centro-nord Europa sta facendo l’omosessuale col sedere del sud Europa, se permetti la cosa è abbastanza fastidiosa.

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