Vai al contenuto

L'odio per l'elettrico, mito, disinformazione o reale fondamento?


Messaggi Raccomandati:

On 17/2/2023 at 13:15, A.Masera scrive:

 

Ma sei impazzito a portare informazione?!

 

Meglio commentare la storia della signora che con la scopa elettrica che si è sparata 15 ore per 30 km....

 

 

 

 

Se la signora è così... parliamone... :mrgreen:

 

Strega-rossa-dei-capelli-vestito-viola-su-un-aspirapolvere-verde.jpg

  • Ahah! 1
  • Adoro! 1

I'M IN LOVE!:pippa:

"La 6° marcia, K@zzo!"

Link al commento
Condividi su altri Social

16 minuti fa, dindi scrive:

Forse non conosci o non hai idea di quanta componistica "Made in Italy" finisce assemblata nelle auto "Made in Germany" ... il problema da noi non sono i tre / quattro stabilimenti rimasti che assemblano stellantume residuale ma le centinaia di aziende Tier 1 che producono componentistica di elevate prestazioni / qualità a costi comunque ancora molto concorrenziale con il resto dell' UE ( paesi dell' est incluso ).


Vero, ma dallo studio effettuato dall’università Ca’ Foscari, risulta che su 2500 imprese italiane di componentistica auto:

 

- solo 96 aziende, con poco più di 14 mila dipendenti, realizzano unicamente prodotti per auto a motore termico

- 43 mila posti di lavoro sono in aziende che hanno nella loro produzione almeno un componente per motori termici, ma che poi realizzano anche lavorazioni invariabili, come sedili, volanti, tergicristalli, etc…
- 215 mila sono occupati in aziende che realizzano anche nuovi prodotti già utilizzati per i veicoli elettrici.

 

Quindi su un totale 272 mila lavoratori italiani “solo” il 5% rischia veramente il posto di lavoro se l’azienda non si riconverte.

  • Grazie! 1
Link al commento
Condividi su altri Social

10 minuti fa, xtom scrive:

Quindi su un totale 272 mila lavoratori italiani “solo” il 5% rischia veramente il posto di lavoro se l’azienda non si riconverte.

 

..e queste aziende sono tutte anche presente in Cina, Mexico, Usa e Europa del est per fornire le fabbriche dei brand tedeschi in loco? Perche la produzione in Germania, con costi di energia in forte aumento e restrizione ecosostenibile sempre piu pressante provocano una riduzione della produzione in Germania abbastanza forte.

 

 

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

2 ore fa, A.Masera scrive:

 

Si ma fuori dagli stabilimenti non c'è scritto INPS, è bene ricordarlo.

 

Se c'è lavoro ben venga, se non c'è... è il libero mercato baby. Con questa mentalità in Calabria abbiamo più forestali che in Canada...

 

disse il liberista che vive in una regione a statuto speciale :mrgreen: 

 

dai cazzo i discorsi che fai sono pura teoria, nella realtà siamo tutti sulla stessa barca. Più gente senza lavoro = meno soldi in giro. Sei così convinto che nulla di tutto ciò indirettamente tocchi il tuo tenore di vita?

  • Mi Piace 8

CI SEDEMMO DALLA PARTE DEL TORTO VISTO CHE TUTTI GLI ALTRI POSTI ERANO OCCUPATI

Link al commento
Condividi su altri Social

2 hours ago, jameson said:

No, è l'imposizione di una tecnologia, non di criteri. È proprio quello il punto.

 

Stai rigirando la frittata. Le lamentele dei produttori sono cominciate dall'€6 e adesso €7.
Hai ragione che è bene indicare criteri e non una tecnologia, ma al momento la combustione interna a scala massiva non permette di raggiungere i criteri €7 (pare) né altri più stringenti, quindi all'atto pratico stiamo parlando della stessa cosa.

 

PS: giusto per chiarire, non sono certo un talebano dell'auto elettrica, anzi. Di ecologico al momento ha pochino. Solo che non ci vedo né complotti né scelte suicide. Vedo una situazione complessa di un settore industriale che per decenni ci ha marciato alla grande drogando mercato e consumatori con roba completamente irreale (tipo un tenore di vita che non corrispondeva all'economia reale o allo stato del mondo). Le colpe sono ben distribuite, tra l'altro, magari fossero solo dei produttori di auto.

Modificato da v13
  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

12 ore fa, Cosimo scrive:

 

disse il liberista che vive in una regione a statuto speciale :mrgreen: 

 

dai cazzo i discorsi che fai sono pura teoria, nella realtà siamo tutti sulla stessa barca. Più gente senza lavoro = meno soldi in giro. Sei così convinto che nulla di tutto ciò indirettamente tocchi il tuo tenore di vita?


non ho mica scelto io di nascerci 😄

 

ovvio, però sono di mentalità progressista e positivo… ogni sfida nasconde delle opportunità, questo è un paese morto nel quale speri di trovare un bel posticino comodo e stare lì finché non muori… ma in un sistema vivo, sano, una persona dovrebbe potersi convertire, adattare, oggi assemblo motori, domani mi convertirò a revisionare motori elettrici (esempio ad cazzum)…

 

Vent’anni fa circa un lavoro ambito era il bancario.. i POS esistevano ma dovevi prelevare in banca, andare allo sportello costantemente, ecc ecc… pagavi di più, loro guadagnavano (troppo) bene, perdevamo tutti tempo e denaro. Oggi pago con Apple Pay, faccio i bonifici da app, posso acquistare azioni con Degiro… pago di meno, in banca guadagnano il giusto ed i posti persi sono stati assorbiti in altri settori che danno supporto ai nuovi servizi. Se ci fossimo fermati alle prime rimostranze dei bancari non sarebbe cambiato niente.

 

 

Modificato da A.Masera
Link al commento
Condividi su altri Social

1 ora fa, v13 scrive:

Stai rigirando la frittata. Le lamentele dei produttori sono cominciate dall'€6 e adesso €7.
Hai ragione che è bene indicare criteri e non una tecnologia, ma al momento la combustione interna a scala massiva non permette di raggiungere i criteri €7 (pare) né altri più stringenti, quindi all'atto pratico stiamo parlando della stessa cosa.

No, c'è una differenza enorme e sostanziale.

In primo luogo sto parlando di CO2, cosa completamente distinta da €7, anzi per certi aspetti in contrasto con essa.

Poi, ci sono i mezzi per produrre motori termici a zero emissioni CO2 nette vere, al contrario di quelli elettrici, a partire dai biocarburanti, settore in cui l'Italia è all'avanguardia e che viene stroncato imponendo una tecnologia per partito preso. Non ci sono attualmente, invece, i mezzi per produrre auto elettriche con velocità di carica e autonomie accettabili; per produrre energia elettrica a emissioni di CO2 zero; per garantire la concorrenzialità dell'industria dell'auto europea con quella cinese. Però si impone l'elettrico, certi che per qualche motivo invece tutto questo sarà possibile (o, più semplicemente, in mala fede).

Link al commento
Condividi su altri Social

2 ore fa, v13 scrive:

Stai rigirando la frittata. Le lamentele dei produttori sono cominciate dall'€6 e adesso €7.

 

 

 

 

 

Si hai sicuramente ragione, hanno lamentato prima e il lamento permanente e parte del lobby-ismo. Ma questa volta in caso della Eu7 secondo me hanno ragione, perche la situazione e diversa con il divieto totale qualche anni dopo. Una normativa Eu7, che va in vigore meta 2025, forse anche inizio 2026, ha per molti modelli/motori una durata di 3-4 anni, perche 2028-29 iniziera la moria massicia dei modelli ice ai produttori europei, sopratutto a quei, che hanno il baricentro del volume in europa. Gli investimenti enormi per il volume prodotto durante questi anni (dopo la 2030 il volume ice prodotto sara trascurabile) in relazione delle emissione risparmiate in paragone di Eu6final non valgono la pena. Questi soldi enormi, come DeMeo dice, si investerebbe molto oiu utile/intelligente nel sviluppo delle bev rispettivamente in nuove tecnologie delle batterie e della ricarica.

Con un "open end" delle ice naturalmente la discussione sarebbe diversa.

 

 

  • Mi Piace 7
Link al commento
Condividi su altri Social

13 hours ago, A.Masera said:


non ho mica scelto io di nascerci 😄

 

ovvio, però sono di mentalità progressista e positivo… ogni sfida nasconde delle opportunità, questo è un paese morto nel quale speri di trovare un bel posticino comodo e stare lì finché non muori… ma in un sistema vivo, sano, una persona dovrebbe potersi convertire, adattare, oggi assemblo motori, domani mi convertirò a revisionare motori elettrici (esempio ad cazzum)…

 

Vent’anni fa circa un lavoro ambito era il bancario.. i POS esistevano ma dovevi prelevare in banca, andare allo sportello costantemente, ecc ecc… pagavi di più, loro guadagnavano (troppo) bene, perdevamo tutti tempo e denaro. Oggi pago con Apple Pay, faccio i bonifici da app, posso acquistare azioni con Degiro… pago di meno, in banca guadagnano il giusto ed i posti persi sono stati assorbiti in altri settori che danno supporto ai nuovi servizi. Se ci fossimo fermati alle prime rimostranze dei bancari non sarebbe cambiato niente.

 

 

 

Il posticino comodo lo cercano tutti in tutte le nazioni, il problema è che in altre nazioni oltre ad essere comodo è molto meglio remunerato.

  • Mi Piace 1
Link al commento
Condividi su altri Social

io son contento ma prevedo sonori bestemmioni....

 

 

 

https://www.altoadige.it/cronaca/bolzano/gara-per-50-colonnine-elettriche-a-bolzano-saranno-cancellati-100-posti-auto-1.3428929

 

Gara per 50 colonnine elettriche, a Bolzano saranno cancellati 100 posti auto 

Oggi sono una ventina. L'assessore Fattor: "Ci prepariamo in vista del 2035 quando tutti i nuovi veicoli saranno ad emissioni zero". In prospettiva si calcola che, per consentire ai bolzanini di ricaricare le batterie, si sacrificheranno almeno 2 mila posti

 

Ma questo implica che verranno cancellati posti auto.

Non ci sono alternative. Ogni colonnina doppia occupa in media due posti macchina. Quindi per l’installazione di 50 colonnine dovremo sacrificare un centinaio di piazzole.

La cosa provocherà inevitabilmente proteste.

Temo di sì, ma non ci sono alternative. È un inizio, si parte senza piagnistei.

E in vista della rivoluzione che scatterà a partire dal 2035, quanti posti auto si può prevedere di perdere per far posto alle colonnine elettriche?

Perlomeno 2 mila posti.

A Bolzano quanti posti auto ci sono in superficie attualmente?

Circa 7 mila, di cui 6 mila bianchi e mille blu.

Scusi, ma duemila sono tanti. E in certe zone, dove i condomini sono stati costruiti soprattutto negli anni ’60 e ’70, non ci sono garage o, nella migliore delle ipotesi, sono pochissimi.

Lo sappiamo, la situazione è quella che è. Ma la decisione, presa solo pochi giorni fa dall’Unione europea, impone di adeguarci in tempi rapidi. Le nuove auto che saranno acquistate ed immatricolate dal primo gennaio del 2035 dovranno essere ad emissioni zero, quindi elettriche.

Volendo però, la macchina si può benissimo ricaricare nel garage di casa.

Su questo non ci sono dubbi; purché però uno il garage ce l’abbia e sia dotato di attacco. Vista la situazione, dovremo prevedere più colonnine nelle zone in cui le case non hanno garage.

Qual è, secondo lei, la zona di Bolzano dove il garage è una vera rarità?

Ci sono quartieri interi (Novacella, Don Bosco a nord di via Resia, via Capri) ) in cui c’è un garage ogni 10-20 alloggi. Questo spiega perché un garage, ad esempio in via Capri, arriva a costare 80-100 mila euro.

Link al commento
Condividi su altri Social

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora

×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.