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L'odio per l'elettrico, mito, disinformazione o reale fondamento?


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Scusate, ma penso che molti parlino senza conoscere la realtà fuori dalle proprie abitudini.

 

Nel recente passato ho avuto un colloquio con diversi rappresentanti delle istituzioni, della provincia Bolognese, sulle problematiche di trasporto pubblico, in veste di rappresentente di un comitato, vi riporto le mie esperienze:

- Il trasporto pubblico è finanziato al 50% dalle istituzioni locali.
- In mancanza di finanziamento, il gestore non attiva nuove linee di trasporto locale.
- Tendenzialemnte i finanziamenti, per diversi motivi, sono "cittacentrici", con il risultato che le nuove linee di trasporto difficlmente interessano le zone periferiche.
- In un comune di più di 12.000 abitanti della zona periferica di Bologna, con una elevata percentuale di attività induistriali, il servizio di car-sharing, dopo un periodo di prova, è stato eliminato in quanto non renumerativo, e, parlando con l'assessore locale dei trasporti, i numeri per esserlo sono fattibili solo nelle grandi città.

Sinceramente, qualcuno ha ancora voglia di parlare di trasporto pubblico e di auto condivisa? Volendo gli faccio parlare con degli studenti della mia zona, che frequentano l'università di Bologna, per capire le problematiche, visto che in certi orari il trasporto pubblico non è stato attivato ed è stato fatto un tentativo "casareccio" di car sharing, con il risultato di dovere percorrere di sera dei km a piedi fuori dai centri abitati.

E non mi venite a dire di abitare in una grande città e parlare della qualità della vita in confronto ad una realtà decisamente diversa, fuori dalla città il problema non è l'inquinamento, ma il trasporto.

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A proposito di odio, ogni tanto tra gli shorts di youtube, mi compare un tale di Milano con la Tesla che a suo dire gliene capitano di ogni ma, la sua divina Tesla è una e trina e riesce sempre a sopraffare le malefatte.

Detto ciò, ieri in uno di questi video, pigliava in giro una delle macchine elettriche tipo quelle che si guidano a 16 anni per intenderci, in quanto non degne di occupare lo stallo dove invece potrebbe caricare una Tesla.

Ecco, siamo all'odio povery contro ricchi.

Che poi per girare per Milano, ha più senso il macinino rispetto ad un segmento D, ma lasciamo stare che è una battaglia persa...

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16 minuti fa, bik scrive:

Scusate, ma penso che molti parlino senza conoscere la realtà fuori dalle proprie abitudini.

 

Nel recente passato ho avuto un colloquio con diversi rappresentanti delle istituzioni, della provincia Bolognese, sulle problematiche di trasporto pubblico, in veste di rappresentente di un comitato, vi riporto le mie esperienze:

- Il trasporto pubblico è finanziato al 50% dalle istituzioni locali.
- In mancanza di finanziamento, il gestore non attiva nuove linee di trasporto locale.
- Tendenzialemnte i finanziamenti, per diversi motivi, sono "cittacentrici", con il risultato che le nuove linee di trasporto difficlmente interessano le zone periferiche.
- In un comune di più di 12.000 abitanti della zona periferica di Bologna, con una elevata percentuale di attività induistriali, il servizio di car-sharing, dopo un periodo di prova, è stato eliminato in quanto non renumerativo, e, parlando con l'assessore locale dei trasporti, i numeri per esserlo sono fattibili solo nelle grandi città.

Sinceramente, qualcuno ha ancora voglia di parlare di trasporto pubblico e di auto condivisa? Volendo gli faccio parlare con degli studenti della mia zona, che frequentano l'università di Bologna, per capire le problematiche, visto che in certi orari il trasporto pubblico non è stato attivato ed è stato fatto un tentativo "casareccio" di car sharing, con il risultato di dovere percorrere di sera dei km a piedi fuori dai centri abitati.

E non mi venite a dire di abitare in una grande città e parlare della qualità della vita in confronto ad una realtà decisamente diversa, fuori dalla città il problema non è l'inquinamento, ma il trasporto.

Hai perfettamente ragione, è un cane che si morde la coda. Per questo si parla sempre di "cambio di paradigma" o "cambio di mentalità", è un cambiamento che deve essere generale e avanzare di pari passo, da parte di cittadini e istituzioni.

Le istituzioni hanno il compito di fornire delle alternative che abbiano senso e siano convenienti. Inoltre, devono fare delle campagne di informazione e sensibilizzazione che convincano i privati ad usare queste alternative, quando sono ben fatte.

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12 minuti fa, Gabri Magnussen scrive:

A proposito di odio, ogni tanto tra gli shorts di youtube, mi compare un tale di Milano con la Tesla che a suo dire gliene capitano di ogni ma, la sua divina Tesla è una e trina e riesce sempre a sopraffare le malefatte.

Detto ciò, ieri in uno di questi video, pigliava in giro una delle macchine elettriche tipo quelle che si guidano a 16 anni per intenderci, in quanto non degne di occupare lo stallo dove invece potrebbe caricare una Tesla.

Ecco, siamo all'odio povery contro ricchi.

Che poi per girare per Milano, ha più senso il macinino rispetto ad un segmento D, ma lasciamo stare che è una battaglia persa...

 

Ecco, siamo al paradosso!

 

Un personaggio che utilizza un Tesla per girare a Milano, città dove i trasporti pubblici ci sono e sono discretamente efficienti, si sente "green".

Una persona normale come me, che abita a 50 km dal centro di Bologna, utilizza i trasporti pubblici per andare al lavoro, quando non lavora in smart-working, è considerato "brutto e cattivo" perché ha un auto a gasolio €5, in perfetta efficienza e manutenzione, e viene bloccato durante le emergenze ambientali, nonostante le emissioni di particolato (motivo del blocco per superamento) siano le stesse di un €6.

Mi sembra che stiamo uscendo dalla realtà.

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1 ora fa, bik scrive:

Scusate, ma penso che molti parlino senza conoscere la realtà fuori dalle proprie abitudini.

 

Nel recente passato ho avuto un colloquio con diversi rappresentanti delle istituzioni, della provincia Bolognese, sulle problematiche di trasporto pubblico, in veste di rappresentente di un comitato, vi riporto le mie esperienze:

- Il trasporto pubblico è finanziato al 50% dalle istituzioni locali.
- In mancanza di finanziamento, il gestore non attiva nuove linee di trasporto locale.
- Tendenzialemnte i finanziamenti, per diversi motivi, sono "cittacentrici", con il risultato che le nuove linee di trasporto difficlmente interessano le zone periferiche.
- In un comune di più di 12.000 abitanti della zona periferica di Bologna, con una elevata percentuale di attività induistriali, il servizio di car-sharing, dopo un periodo di prova, è stato eliminato in quanto non renumerativo, e, parlando con l'assessore locale dei trasporti, i numeri per esserlo sono fattibili solo nelle grandi città.

Sinceramente, qualcuno ha ancora voglia di parlare di trasporto pubblico e di auto condivisa? Volendo gli faccio parlare con degli studenti della mia zona, che frequentano l'università di Bologna, per capire le problematiche, visto che in certi orari il trasporto pubblico non è stato attivato ed è stato fatto un tentativo "casareccio" di car sharing, con il risultato di dovere percorrere di sera dei km a piedi fuori dai centri abitati.

E non mi venite a dire di abitare in una grande città e parlare della qualità della vita in confronto ad una realtà decisamente diversa, fuori dalla città il problema non è l'inquinamento, ma il trasporto.

Infatti, è tutto molto molto vero.

La questione è che quasi tutto il trasporto privato è in perdita, eccetto che per i fabbricanti di veicoli privati e le aziende di trasporto su bus a medio raggio (Flixbus/Itabus, per via di escamotage finanziari). 

Ad un cittadino avere una linea di servizio costa un tot, poiché la linea non crea guadagno economico; ma ad un cittadino costa anche avere una vettura.

A meno che il cittadino non possieda auto in grado di rivalutarsi nel tempo come una Porsche Cayman GT4, egli subisce il deprezzamento di un 10% annuo, i costi di manutenzione, assicurazione, bollo, carburante, oltre che il suo tempo (e quindi valore).

Solo per fare un esempio, il bollo della mia fu Fiat Bravo mi costava più dell'abbonamento trasporti annuale a Torino comprensivo di treni del Servizio Ferroviario Metropolitano per raggiungere le città limitrofe.

Basta a coprire tutti gli spostamenti? Chiaramente no, e non è quello che dico. Sto facendo un raffronto economico, valido solo ed esclusivamente nel mio caso.

 

Quello che voglio far passare come messaggio è: disincentivare il TPL a favore del trasporto privato in via esclusiva è in realtà molto più costoso per tutti, sia per i cittadini che per lo stato nel medio periodo, seppure sia conveniente nel breve periodo. Il mio augurio è la possibilità di avere più scelta di utilizzo e di trasporto, con più servizi distribuiti di TPL.

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11 minuti fa, aboutdas scrive:

Quello che voglio far passare come messaggio è: disincentivare il TPL a favore del trasporto privato in via esclusiva è in realtà molto più costoso per tutti, sia per i cittadini che per lo stato nel medio periodo, seppure sia conveniente nel breve periodo. Il mio augurio è la possibilità di avere più scelta di utilizzo e di trasporto, con più servizi distribuiti di TPL.

 

E' quello che hanno fatto negli ultimi cinquant'anni..... adesso vorrebbero recuperare entro il 2035? Auguri......

Modificato da AndreaB
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1 ora fa, aboutdas scrive:

Infatti, è tutto molto molto vero.

La questione è che quasi tutto il trasporto privato è in perdita, eccetto che per i fabbricanti di veicoli privati e le aziende di trasporto su bus a medio raggio (Flixbus/Itabus, per via di escamotage finanziari). 

Ad un cittadino avere una linea di servizio costa un tot, poiché la linea non crea guadagno economico; ma ad un cittadino costa anche avere una vettura.

A meno che il cittadino non possieda auto in grado di rivalutarsi nel tempo come una Porsche Cayman GT4, egli subisce il deprezzamento di un 10% annuo, i costi di manutenzione, assicurazione, bollo, carburante, oltre che il suo tempo (e quindi valore).

Solo per fare un esempio, il bollo della mia fu Fiat Bravo mi costava più dell'abbonamento trasporti annuale a Torino comprensivo di treni del Servizio Ferroviario Metropolitano per raggiungere le città limitrofe.

Basta a coprire tutti gli spostamenti? Chiaramente no, e non è quello che dico. Sto facendo un raffronto economico, valido solo ed esclusivamente nel mio caso.

 

Quello che voglio far passare come messaggio è: disincentivare il TPL a favore del trasporto privato in via esclusiva è in realtà molto più costoso per tutti, sia per i cittadini che per lo stato nel medio periodo, seppure sia conveniente nel breve periodo. Il mio augurio è la possibilità di avere più scelta di utilizzo e di trasporto, con più servizi distribuiti di TPL.

 

Se vivi nel centro città o nella immediata periferia sono d'accordo, per il 95% degli spostamenti non hai la necessità di utilizzare un auto privata.

 

Ma basta andare in periferia per avere una situazione diversa, dove un tragitto con il TPL impiega 1h ed in auto 15 min.

Non parliamo poi dei comuni limitrofi o delle zone periferiche.

Ragionando a grandi linee nelle città non è conveniente economicamente avere auto di proprietà, nelle periferie non è conveniente economicamente ai gestori avere trasporti pubblici o privati condivisi.

Visto che le zone periferiche non cittadine rappresentano il 30% della popolazione Italiana, pensare di applicare il vecchio metodo "arrangiati et spera" direi che, a spanne, contribuisce a fare arrabbiare una buona fetta di popolazione e creare problemi, invece di risolverli.

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"I rettilinei sono soltanto i tratti noiosi che collegano le curve" [sir Stirling Moss]

"La cosa più bella che può fare un uomo vestito è guidare di traverso" [Miki Biasion]

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25 minuti fa, bik scrive:

 

Se vivi nel centro città o nella immediata periferia sono d'accordo, per il 95% degli spostamenti non hai la necessità di utilizzare un auto privata.

 

Ma basta andare in periferia per avere una situazione diversa, dove un tragitto con il TPL impiega 1h ed in auto 15 min.

Non parliamo poi dei comuni limitrofi o delle zone periferiche.

Ragionando a grandi linee nelle città non è conveniente economicamente avere auto di proprietà, nelle periferie non è conveniente economicamente ai gestori avere trasporti pubblici o privati condivisi.

Visto che le zone periferiche non cittadine rappresentano il 30% della popolazione Italiana, pensare di applicare il vecchio metodo "arrangiati et spera" direi che, a spanne, contribuisce a fare arrabbiare una buona fetta di popolazione e creare problemi, invece di risolverli.

Assolutamente, ma io infatti faccio un invito a "incrementare la distrubuzione e le opzioni per TPL per dare maggiori opzioni alle persone", non a "togliere l'auto privata senza aumentare i TPL".

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21 ore fa, bik scrive:

 

Se vivi nel centro città o nella immediata periferia sono d'accordo, per il 95% degli spostamenti non hai la necessità di utilizzare un auto privata.

 

Ma basta andare in periferia per avere una situazione diversa, dove un tragitto con il TPL impiega 1h ed in auto 15 min.

Non parliamo poi dei comuni limitrofi o delle zone periferiche.

Ragionando a grandi linee nelle città non è conveniente economicamente avere auto di proprietà, nelle periferie non è conveniente economicamente ai gestori avere trasporti pubblici o privati condivisi.

Visto che le zone periferiche non cittadine rappresentano il 30% della popolazione Italiana, pensare di applicare il vecchio metodo "arrangiati et spera" direi che, a spanne, contribuisce a fare arrabbiare una buona fetta di popolazione e creare problemi, invece di risolverli.

 

21 ore fa, aboutdas scrive:

Assolutamente, ma io infatti faccio un invito a "incrementare la distrubuzione e le opzioni per TPL per dare maggiori opzioni alle persone", non a "togliere l'auto privata senza aumentare i TPL".

Sarebbe bellissimo ma allo stato attuale appena si è in 2 o + conviene andare in auto

ps. ricordo che stiamo per superare i 40milioni di auto con una popolazione in calo, questo è un fenomeno da studiare

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