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Arese non va chiusa


LoZar

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Il presidente di Confindustria Montezemolo predica il dialogo come metodo per affrontare e risolvere i problemi? Io sono d’accordo e proprio per questo mi rivolgo a Montezemolo, nella sua veste di presidente della Fiat, per chiedergli di non avviare licenziamenti ad Arese. E’ questo il senso di una lettera del presidente della Lombardia Roberto Formigoni al numero uno della Fiat Luca Cordero di Montezemolo. Ed è una sorta di richiamo dalla teoria alla pratica, dai massimi sistemi a una situazione, quella di Arese appunto, drammaticamente concreta. Perché «le ventilate ipotesi di tagli occupazionali non soltanto sarebbero inopportune e ingestibili dal punto di vista sociale, ma vanificherebbero il difficile lavoro svolto fino ad ora». Formigoni si dice un convinto sostenitore del dialogo e spiega che la Regione Lombardia ha raggiunto importanti risultati sul piano sociale ed economico «proprio grazie al metodo del parternariato che trova le sue radici culturali più profonde nella convinzione che le istituzioni e tutte le rappresentanze della società civile ed economica possano concorrere, attraverso la condivisione di obiettivi certi, alla costruzione del bene comune». Il caso di Arese ne è un esempio concreto: proprietà dell’area, sindacati ed enti locali hanno sottoscritto un accordo per la realizzazione di un polo industriale e di ricerca legato alle tecnologie per una mobilità sostenibile. E’ previsto un insediamento iniziale di 15 aziende per un totale di 400 addetti; la Regione realizzerà in collaborazione con Politecnico e Arpa un centro di ricerca di 18 mila metri quadrati che a regime occuperà 400 ricercatori; c’è un progetto innovativo sull’idrogeno che coinvolgerà una quindicina di aziende riunite in consorzio; sarà valorizzata la pista per promuovere corsi di guida sicura. Tutto questo in aggiunta al piano di reindustrializzazione dell’area per il quale la società ABP ha assunto precisi impegni sul piano occupazionale.

Ma «le ventilate ipotesi» di licenziamenti rendono tutto più difficile. «Noi non abbiamo condiviso la scelta fatta dalla Fiat di non rilanciare il marchio Alfa proprio dove è nato. - dice Formigoni - Oggi confido fermamente che le prossime scelte Fiat possano invece essere condivise per il rilancio del polo di Arese».

«È un buon momento, bisogna lavorare molto e parlare poco, dobbiamo lottare e guardare avanti». Così il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, ha commentato la crescita di giugno sul mercato europeo. Per l’amministratore delegato di Fiat Auto, Herbert Demel, «il recupero ha bisogno di tempo, il nostro trend è sempre positivo e sembra anche essere consistente». Potrebbe tenersi invece giovedì 29 luglio, a Roma, l'incontro con i vertici sindacali.

tratto da : www.mitoalfaromeo.com

https://www.facebook.com/SpiderCabrio

il portale dell'evento dedicato a tutte le vetture scoperte di ogni epoca e marca.

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E’ questo il senso di una lettera del presidente della Lombardia Roberto Formigoni al numero uno della Fiat Luca Cordero di Montezemolo. Ed è una sorta di richiamo dalla teoria alla pratica, dai massimi sistemi a una situazione, quella di Arese appunto,

dopo molti anni di speranza ,sono giunto alla conclusione ..che Milano

è esclusa da tutto questo ....che quell'area è esclusa ...che l'Alfa

sarà ovunque tranne là...che di questa azienda automobilistica,

nata a Milano per volere di imprenditori Lombardi , e per

un Cavaliere Napoletano, a Milano non ci sarà più,

ne sul suo territorio nel sul suo marchio

tolto ricordiamolo da una decisione dell'allora ministro dell'industria DE MITA(che omoe.....da.) dopo l'apertura dello stabilimento di Pomigliano.

Non è per vittimismo o per rimostranze campanilistiche ..quello che rimmarrà e soltanto un inraggiungibile museo.

Per l'amministratore delegato di Fiat Auto, Herbert Demel, «il recupero ha bisogno di tempo, il nostro trend è sempre positivo e sembra anche essere consistente».

AH GUARDA ,GUARDATE TUTTI UN' ALTRO FIATTARO

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ci sarebbe da chiedere a mitoalfaromeo se vogliono pubblicarla pure qua ;-)

ora non ho tempo pero...

Dal 4 marzo 2003 la passione ci guida! Entra nella comunità con noi !

Questa Giulia non è premium....è spermium !

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Non condivido per il momento certune pessimistiche visioni nè "l'irrangiungibile museo".

Il museo è raggiungibilissimo ed è già previsto un riammodernamento ed ampliamento nel luogo dove deve stare, ovverosia là dove sta adesso. Ora che di fronte, al piano terreno, vi sono gli uffici dell'"automobilismo storico" (con tanto di 156 GTA di servizio) e del RIAR e con una 6C messa accanto ad una vettura di produzione ordinaria in quella che era la "vetrina" dove via via venivano messi i veicoli nuovi proprio al piano terra della palazzina del direzionale verso il piazzale su cui si affaccia il museo.

Purtroppo è vero, lo stabilimento è per una buona metà oramai neanche + di pertinenza Fiat, la pista di prova verso Lainate oramai irrangiungibile, oltretutto lo stesso è tagliato fra zona ex produzione e zona stoccaggio dalla nuova strada che porta a Lainate direttamente (progetto dei tempi della nascita dello stabilimento, figurarsi......)

Continuo comunque a credere che sia un buon segno il recente rinnovamento della palazzina del centro tecnico.

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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E Mirafiori è messa anche peggio, come futuro , dopo le modifiche al piano Fiat richieste dal Pres.Cons.(grazie Silvio).. 20.000 posti di lavoro in meno, altro che i 1.800 di arese ed i 2.000 di termini imerese.. Ma si sa che chi vive a Torino vale meno e vota pure per l'opposizione.

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E Mirafiori è messa anche peggio, come futuro , dopo le modifiche al piano Fiat richieste dal Pres.Cons.(grazie Silvio).. 20.000 posti di lavoro in meno, altro che i 1.800 di arese ed i 2.000 di termini imerese.. Ma si sa che chi vive a Torino vale meno e vota pure per l'opposizione.
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Non condivido per il momento certune pessimistiche visioni nè "l'irrangiungibile museo".

Il museo è raggiungibilissimo ed è già previsto un riammodernamento ed ampliamento nel luogo dove deve stare, ovverosia là dove sta adesso. Ora che di fronte, al piano terreno, vi sono gli uffici dell'"automobilismo storico" (con tanto di 156 GTA di servizio) e del RIAR e con una 6C messa accanto ad una vettura di produzione ordinaria in quella che era la "vetrina" dove via via venivano messi i veicoli nuovi proprio al piano terra della palazzina del direzionale verso il piazzale su cui si affaccia il museo.

Purtroppo è vero, lo stabilimento è per una buona metà oramai neanche + di pertinenza Fiat, la pista di prova verso Lainate oramai irrangiungibile, oltretutto lo stesso è tagliato fra zona ex produzione e zona stoccaggio dalla nuova strada che porta a Lainate direttamente (progetto dei tempi della nascita dello stabilimento, figurarsi......)

Continuo comunque a credere che sia un buon segno il recente rinnovamento della palazzina del centro tecnico.

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Cerchiamo di essere un po' realisti. Il museo Alfa non è mai stato visto come un fine di lucro per l'azienda (e questo sotto molti versi è un bene) quindi i servizi a corollario sono sempre stati assenti (mezzi di trasporto e la stessa collocazione). Non mi pare che sia assurdo che un museo di una casa automobilistica sia raggiungibile a mezzo di automobile...... ok non esiste l'autobus che da piazza del Duomo porti dentro la fabbrica e con questo? Il museo è già tanto che c'è..... non credo che la pur grande attenzione intorno al marchio possa consentire o giustificare investimenti ingenti (cui aggiungere anche la perdita del fascino di aver il museo proprio in Arese) per cambiare l'ubicazione...in soldoni, non credo che se lo portassero dove arrivano gli autobus diventerebbe un museo ipervisitato tutti i giorni da migliaia di persone.

So di stranieri Alfisti che, giunti in Italia, non hanno avuto problemi a noleggiare una vettura per i loro spostamenti e visitare anche il Museo.......

firmaboh.jpg

'80 Alfasud 1.2 5m 4p --- '09 147 JTDm Moving

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Cerchiamo di essere un po' realisti. Il museo Alfa non è mai stato visto come un fine di lucro per l'azienda (e questo sotto molti versi è un bene) quindi i servizi a corollario sono sempre stati assenti (mezzi di trasporto e la stessa collocazione). Non mi pare che sia assurdo che un museo di una casa automobilistica sia raggiungibile a mezzo di automobile...... ok non esiste l'autobus che da piazza del Duomo porti dentro la fabbrica e con questo? Il museo è già tanto che c'è..... non credo che la pur grande attenzione intorno al marchio possa consentire o giustificare investimenti ingenti (cui aggiungere anche la perdita del fascino di aver il museo proprio in Arese) per cambiare l'ubicazione...in soldoni, non credo che se lo portassero dove arrivano gli autobus diventerebbe un museo ipervisitato tutti i giorni da migliaia di persone.

So di stranieri Alfisti che, giunti in Italia, non hanno avuto problemi a noleggiare una vettura per i loro spostamenti e visitare anche il Museo.......

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Ma se Arese come vorrebbe qualcuno anche in Alfa (e come vogliamo tutti noi appassionati) ridiventasse almeno almeno la totale mente dell'Alfa con annessa sperimentazione, vedi bene che il museo ci starebbe tutto. E poi comunque i mezzi per arrivare ad Arese ci sono, su...........

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