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Le 10 auto che hanno salvato il loro brand


Pawel72

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Sfogliare una rivista o visitare un sito di auto e non vedere Audi, Fiat o Porsche: chi se lo immaginerebbe mai? Eppure, ci sono stati dei momenti nella storia che hanno letteralmente cambiato il destino di questi marchi. Nello specifico, alcuni modelli hanno salvato la vita a brand che ora consideriamo punti fermi nell’automobilismo mondiale.

 

 

Audi 100 (1968-1976)

In realtà, la prima Audi 100 non sarebbe dovuta esistere affatto. Nel 1964 il Gruppo Volkswagen acquistò l’allora Auto Union e la sede di Ingolstadt con l’idea di renderla un altro impianto di produzione dei modelli di Wolfsburg.

Tuttavia, il direttore tecnico Ludwig Kraus progettò in gran segreto l’Audi 100 che venne successivamente approvata anche da Heinrich Nordhoff, il boss di Volkswagen di allora. Fu così che nacque il primo di 800.000 esemplari di 100 che vennero costruiti negli 8 anni successivi.

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BMW 700 (1959-1965)

Nel 1959 BMW fu molto vicina ad essere acquisita dalla Daimler-Benz. Nella decisiva assemblea degli azionisti, però, un avvocato evidenziò un errore nei bilanci della Casa bavarese, soprattutto in relazione al progetto della BMW 700. Ciò permise a BMW di prendere tempo e di essere acquisita dalla famiglia Quandt che la salvò dalla bancarotta.

Alla fine, l’auto si fece davvero, con 180.000 BMW 700 vendute tra il 1959 e il 1965. Col ricavato delle vendite, il marchio riuscì a sostenersi e a finanziare il progetto della futura 1500.

 

 

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Fiat Uno (1983-2014)

Negli anni ’70 Fiat era uno dei gruppi più grandi Europa, con risultati importanti in quasi tutti i segmenti. Nei primi anni ’80, però, la Casa torinese entrò in un periodo di crisi. Il cambio di passo avvenne nel 1983 col lancio della Fiat Uno disegnata da Giugiaro.

La squadrata compatta ottenne subito successo venendo nominata “Auto dell’Anno 1984” in Europa e rimanendo in cima alla classifica delle vendite per numerosi anni. L’auto si rinnovò nel 1989, prima di andare in pensione definitivamente nel 1995.

Il marchio “Uno”, comunque, ha proseguito la sua storia in Brasile fino al 2014. In totale, in tutto il mondo sono state venduti oltre 8,8 milioni di esemplari.

 

 

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Peugeot 205 (1983-1998)

È stata una delle compatte francesi più vendute della storia e nel 1983 risollevò Peugeot da una difficile situazione finanziaria a seguito dell’acquisto di Citroen e Simca. Parliamo della 205, il cui sviluppo iniziò nel 1978 col nome in codice di M24.

Grazie al suo look senza tempo, il modello rimase d’attualità per diversi anni, tanto che rimase in produzione fino al 1998 con 5,3 milioni di unità vendute, compresa la sportiva 205 GTi.

 

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Renault 19 (1988-1997)

Presentata nel 1988, la Renault 19 è stato uno dei modelli di maggior successo per la Losanga. La berlina con la coda tronca disegnata da Giugiaro aiutò il marchio ad uscire da una profonda crisi venendo venduta in 3,2 milioni di esemplari fino al 1997.

Tra l’altro, nei primi anni ’90 la 19 riuscì addirittura a spezzare il dominio della Volkswagen Golf in Germania.

1990: per un periodo di quattro anni, fino al 1994, la Renault 19 è l'auto d'importazione più venduta in Germania. In totale, la Renault 19 raggiunge oltre 460.000 immatricolazioni in Germania. Insieme alla Clio, la R19 raggiunse una quota di mercato superiore al dodici per cento.

 

 

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Volkswagen Golf (1974-1983)

Negli anni ’60 il marchio si crogiolava nel successo commerciale del Maggiolino senza accorgersi che l’auto era ormai vetusta e le concorrenti sempre più agguerrite. La bancarotta era davvero incombente e nonostante la Passat, nella casse del marchio servivano introiti ben più cospicui. Il Successo sperato arrivò con la prima generazione di Volkswagen Golf, la nuova piattaforma a trazione anteriore e il motore a quattro cilindri in linea furono una garanzia, l’auto era comoda e pratica ma anche bella da guardare. Il disegno fu affidato dal leggendario Giorgetto Giugiaro che disegno per l’occasione una delle auto più iconiche della storia.

 

 

 

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Porsche Boxter 1996- ?

 

Se chiedete all’uomo della strada se esiste una vettura che abbia risollevato le sorti di Porsche, quest’ultimo vi risponderà senza ombra di dubbio: Cayenne. Certamente il primo SUV del marchio tedesco ha permesso di rimpolpare le casse e proiettare la casa nel nuovo millennio con la forza che conosciamo oggi. Tuttavia la Cayenne non avrebbe mai potuto ricevere i giusti finanziamenti se non fosse stata pensata prima l’intramontabile Boxster.

Nel 1993 Porsche aveva venduto solo 14.000 vetture, troppo poche per un marchio del suo calibro. Così si inizio a guardare con meno sospetto vetture più piccole, leggere e meno costose sia da vendere che da produrre. Così venne pensata la prima Boxster, un successo immediato che prosegue ancora oggi.

 

 

 

 

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3 minuti fa, FaGiO scrive:

di queste 7, tre le ha disegnate Giugiaro... Mica male!

 

il vecchio Giugi, quando era in forma, dava la paga a tutti e non sbagliava un colpo.

d'altronde lo sai perché VW lo chiamò per disegnare la Golf, no? in pratica in VW avevano fatto una sorta di mini-sondaggio interno sul gradimento di auto e prototipi presentati a non ricordo quale salone e tra le dieci auto preferite saltò fuori che più di metà le aveva disegnate lui. ed eravamo nei primi '70, quando ancora era un giovane designer.

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4 minuti fa, FaGiO scrive:

Sono 7, anziché 10. E di queste 7, tre le ha disegnate Giugiaro... Mica male!

Lo ha detto anche lui che alcune auto hanno salvato interi marchi e gli devono praticamente tutto

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12 minuti fa, Auditore scrive:

Lo ha detto anche lui che alcune auto hanno salvato interi marchi e gli devono praticamente tutto

 

be', VW di sicuro.

che poi è interessante anche il fatto che alcuni elementi di stile ritenuti oggi distintivi e caratterizzanti della Golf sono nati non da scelte di design, ma da compromessi dettati dall'economicità.

Giugiaro stesso disse che ad esempio lui i fari li aveva disegnati rettangolari, che per l'epoca erano una roba molto moderna, ma poi li fecero tondi perché costavano meno.

così come i gruppi ottici posteriori, che lui aveva disegnato grandi, furono rimpiccioliti per risparmiare.

e il lunotto lo aveva disegnato più inclinato e aerodinamico, ma così diventava troppo grande - c'era troppo vetro! - e quindi sempre per risparmiare lo fecero più verticale.

e son tutti elementi che poi son diventati distintivi per almeno tre generazioni di Golf :)

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La Renault 19 è stata una buona macchina nel complesso (comunque si dice che alla fine del lavoro di Giugi non rimase molto sullo stile) ma malgrado guardasse molto alla Golf gli assetti e i sediili rimanevano ancora "molto francesi" ossia entrambi morbidosi, almeno sulle versioni non sportive.  Comunque credo che Renault ritornò a macinare successi da Clio e Twingo in poi fino a Laguna I.

Modificato da nucarote
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5 ore fa, Pawel72 scrive:

Sfogliare una rivista o visitare un sito di auto e non vedere Audi, Fiat o Porsche: chi se lo immaginerebbe mai?

 

Io personalmente non farei queste affermazioni così certe...nel prossimo futuro direi che almeno una delle tre da te citate potrebbe cessare di esistere. :attorno: :mrgreen:

 

4 ore fa, abracat scrive:

pensavo ci fosse anche la nissan QQ (almeno in europa)

 

Cos'avrebbe fatto il QQ? In Europa quella che ha fatto conoscere il marchio, ed elevarlo non poco a livello di immagine (e se vogliamo QQ ha fatto l'esatto contrario, rendendolo generalista) è stata Micra II. ;)

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12 minuti fa, Renault scrive:

 

Io personalmente non farei queste affermazioni così certe...nel prossimo futuro direi che almeno una delle tre da te citate potrebbe cessare di esistere. :attorno: :mrgreen:

 

 

Cos'avrebbe fatto il QQ? In Europa quella che ha fatto conoscere il marchio, ed elevarlo non poco a livello di immagine (e se vogliamo QQ ha fatto l'esatto contrario, rendendolo generalista) è stata Micra II. ;)

Si ma all'epoca mica erano in difficoltà... Mentre la Nissan pre QQ non mi pare stesse benissimo 

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