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Fiat -> FCA -> Stellantis - Filosofia su una holding multinazionale


Al mio segnale scatenate ... il CEO Autoparerista  

80 voti

  1. 1. Oggi il CEO Autoparerista chiude il seguente o i seguenti brand:



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Ma in America la condivisione spinta su quali modelli è presente, a parte Hornet? Perpetrata da Stellantis intendo…

Modificato da __P
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3 minuti fa, __P scrive:

Ma in America la condivisione spinta su quali modelli è presente, a parte Hornet?

In America hanno dormito un bel po sopra i profitti di Jeep Grand Cherokee e RAM… 

Il resto della gamma o è vecchio o manca proprio 😅

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In USA il problema è stato l'innalzamento dei prezzi ed il mancato svecchiamento della gamma.

Per quanto sono riuscito a capire, il crollo dei profitti segnalato in questi giorni è una concomitanza di scarse vendite + manovra per svuotare i piazzali tramite abbassamento di prezzi.

Manovra probabilmente decisa dopo l'incontro coi dealer USA il mese scorso.

 

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Adesso, gilerak scrive:

Ma infatti, non mi pare ci sia tutta sta condivisione in USA. Tra l'altro ci sono 3 modelli in croce.

Probabilmente i problemi lì sono altri.

 

La mancanza di novità tra tutte, e il fatto che c'erano product plan sulla volontà di elettrificare tutti i marchi al 100% in un paese che non ne ha mai voluto saperne neanche per scherzo.

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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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29 minuti fa, Auditore scrive:

Non vorrei ripetermi, ma anche stavolta qui in autopareri ci avevamo azzeccato. Lo dicevamo quasi tutti che una condivisione spinta anche oltre limite avrebbe portato risparmi e guadagni nel breve periodo ma gettato alle ortice un futuro solido. Non siamo tutti CEO però...

 

Il punto sta nel come hanno fatto, fino ad ora, la condivisione spinta.
L'unica auto italiana che ha potuto beneficiare di un pianale nuovo è Grande Panda e comunque, a livello media e a livello opinione di massa, non è stata accolta male (anche perchè è comunque una Panda...una vettura generalista entry level per famiglie).

 

Il problema sono tutti questi modelli "riempitivi", immessi sul mercato in attesa dei modelli 100% nuovi e sviluppati sui nuovi pianali: 

  • Junior (premium)
  • 600 (generalista)
  • Avenger (near premium)
  • Ypsilon (premium)

Sono quasi tutti la stessa vettura, hanno le stesse motorizzazioni, gli stessi cambi e un livello di finitura rivedibile (anche se la Lancia non è malaccio). Aggiungiamoci che presentano listini "pesanti" e quindi la situazione si fa più "scottante". Chiudiamo con il fatto che le cugine d'oltralpe sono spesso meglio rifinite (e vale anche nei confronti dei marchi cosiddetti premium) e il gioco è fatto.

 

Non è finita qui...

 

A questi modelli di transizione piuttosto sciagurati, va aggiunta, ahimè, tutta una visione strategica sballata: hanno interpretato male la possibile curva d'adozione dell'elettrico. Hanno interpretato male gli umori e le "personalità" di mercati storici come gli USA e l'Europa e ora si ritrovano a rischiare ancora di più con modelli potenzialmente "interessanti" e ben fatti, che però verranno proposti solo in variante elettrica e (probabilmente) a prezzi esorbitanti.

 

Tutta la faccenda fa ulteriormente incazzare e inorridire, se pensiamo che con l'acquisizione di FCA Stellantis si era assicurata una gran quantità di talento nello sviluppo di soluzioni powertrain innovative e performanti. Bene, hanno deciso di disinvestire quasi completamente dalla realizzazione di nuove unità a combustione interna e ora ne pagano e ne pagheranno le conseguenze.

 

A tutte queste riflessioni, infine , va anche aggiunto il contributo importante della UE, che non ha sicuramente aiutato a fare chiarezza sulle tempistiche di diffusione delle vetture elettriche. Prima sembrava un processo irreversibile e obbligatorio, ora si sono accorti che da un punto di vista strategico / industriale si andrebbe a generare un confronto iniquo con l'industria automotive cinese...Tutta roba ampiamente prevedibile già anni fa. (ricordiamo tutti JPI quando, nel corso delle prime interviste da CEO Alfa, giustificava il passaggio all'elettrico parlando di scelta quasi obbligatoria perchè dettata da politiche continentali...).

 

Un vero dramma.

10 minuti fa, __P scrive:

Ma in America la condivisione spinta su quali modelli è presente, a parte Hornet? Perpetrata da Stellantis intendo…

 

 

Negli Stati Uniti i problemi direi che sono di tutt'altra natura:

 

  • Listini
  • Assenza motorizzazioni
  • Assenza di modelli
  • Marchi abbandonati ad un destino di obsolescenza 

 

Sostanzialmente hanno puntato tutto su Jeep e RAM, ma senza una gamma motori degna di nota e sistemi ibridi avanzati, non so bene dove pensassero di poter arrivare. 

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4 ore fa, RayLaMontagna scrive:
  • Junior (premium)
  • 600 (generalista)
  • Avenger (near premium)
  • Ypsilon (premium)

 

 

Hanno puntato su tutti questi cloni del caxxo con la scusa "il break even point è basso e possiamo darli in leasing a clienti che avrebbero sempre avuto qualcosa di nuovo a scadenza (la stessa macchina ma travestita in modo diverso)"... strategia che può pure funzionare su un certo tipo di cliente, ma il 100% del mercato? Pazzia

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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10 minuti fa, M86 scrive:

In USA il problema è stato l'innalzamento dei prezzi ed il mancato svecchiamento della gamma.

 

La prima che hai detto soprattutto.

Vedi i listini della vecchia Grand Cherokee e quelli della nuova, che è un'ottima auto ma hanno pisciato completamente fuori nei listini, facendo scappare la maggior parte dei clienti storici del modello.

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Secondo me si da troppo per scontato che uno messo a fare il CEO, magari Bocconiano, sappia effettivamente fare il suo lavoro.

Che buttare alle ortiche il Firefly GSE (il 1.5), per avere una gamma monomotore usando un Puretech, su cui nei social si fanno i meme sulla sua affidabilità, fosse una c@g@t@ non ci voleva certo un bocconiano.

 

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