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Fiat -> FCA -> Stellantis - Filosofia su una holding multinazionale


Al mio segnale scatenate ... il CEO Autoparerista  

57 voti

  1. 1. Oggi il CEO Autoparerista chiude il seguente o i seguenti brand:



Messaggi Raccomandati:

30 minuti fa, __P scrive:


Perchè?

Perché se la fusione ci fosse, sarebbe un’operazione colossale, mentre la cessione di Maserati sarebbe un giochino; quindi conviene prima procedere con l’operazione importante, poi fai i giochetti con i singoli brand.

Non so, l’operazione Maserati prima di un’eventuale fusione con  - o acquisizione di - Renault, sarebbe stata una cosa inopportuna per tempistiche, come comprare l’autoradio prima di fare la patente e di avere la macchina, in un certo senso 😂

Almeno io la vedo così, ma di grande finanza non ci capisco molto.

 

 

 

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Il grosso problema è che Tesla ha gli Stati Uniti dietro e le cinesi hanno la Cina dietro.

 

Per le case europee è impensabile fare quello che fanno e hanno fatto cinesi e Tesla. Intere aziende che per anni hanno prodotto solamente ingenti perdite e nonostante questo hanno continuato ad investire sulla ricerca. Vedete una qualche possibilità in Europa per una cosa del genere? Non solo in Europa una ditta che produce perdite sarebbe fuori gioco in qualche mese, ma oltretutto è la comunità stessa che ti impone regolamenti a cui non sei preparato.

 

Io non sono contro i green deal europei, anzi mi sembra urgente intervenire il più possibile sulla questione ecologica. Però sono contrario alla miopia di alcune politiche europee (anche perchè non sono ancora convinto che la strada intrapresa fosse la migliore in termini di ecologia). L'europa poi è un unione sulla carta, ma le nazioni all'interno sono in costante competizione tra loro, non capendo che è impossibile gareggiare contro i colossi asiatici e americani.

 

La Germania per un secolo si è trovata nella posizione che ora può ricoprire la cina, ha fatto la parte del leone in Europa. I suoi Brand godevano della solidità del mercato interno, di un paese al servizio delle proprie case automobilistiche e da lì il passo diretto ad invadere gli altri mercati europei e non. Adesso si accorgeranno e si stanno accorgendo di essere passati nell'altra situazione. I Brand tedeschi hanno goduto negli ultimi anni della crescita del mercato interno cinese, una gallina d'oro per i propri prodotti, ma questo ha una fine nel momento in cui la gallina d'oro diventa la faina e incomincia a produrre per se e per gli altri. Se uno chiedeva a qualcuno che lavorava in Bmw come mai c'era stata questa involuzione nel design, la risposta era " ma qualche involuzione, ci siamo semplicemente adattati al mercato cinese. Cosa ci frega dell'europa quando in Cina o India vive praticamente metà della popolazione mondiale" . Bene questo aveva senso e bastava due decadi fa, quando queste nazioni non erano in grado ancora di competere, ora la cosa sta cambiando molto velocemente e pensare che una bmw o una stellantis possa riuscire da sola a sfidare quelle nazioni è utopia.

 

Io spero che i tedeschi in primis, che onestamente sono i più forti in Europa in campo automotive, capiscano presto che da soli sono destinati al fallimento. Spero che non facciano "i tedeschi" e che si aprano agli altri europei, perchè i tempi dove merkel si può opporre a vendere opel a Marchionne sono finiti. 

 

Stellantis in qualche maniera lo ha capito, perchè veniva già da situazioni di difficoltà dimensionale evidente. Fca aveva fallito in Europa, Psa aveva fallito in Cina ed esisteva praticamente solo in Europa. I rispettivi paesi di appartenenza non avevano e non hanno risorse per garantire investimenti senza limiti di spesa.

L'unica speranza per le case europee è fare sistema tra loro, oltretutto se si creeranno 1 o 2 colossi europei multi paese, potrebbero anche superare il campanilismo dei singoli paesi e trovare anche appoggio dalle istituzioni.

 

 

 

2 minuti fa, savio.79 scrive:

Perché se la fusione ci fosse, sarebbe un’operazione colossale, mentre la cessione di Maserati sarebbe un giochino; quindi conviene prima procedere con l’operazione importante, poi fai i giochetti con i singoli brand.

Non so, l’operazione Maserati prima di un’eventuale fusione con  - o acquisizione di - Renault, sarebbe stata una cosa inopportuna per tempistiche, come comprare l’autoradio prima di fare la patente e di avere la macchina, in un certo senso 😂

Almeno io la vedo così, ma di grande finanza non ci capisco molto.

Giochino per modo di dire... la Piccola Ferrari capitalizza quasi il doppio del colosso Stellantis. Credo che in una certa maniera agli Agnelli converrebbe quasi di più liberarsi delle magagne di Stellantis e concentrarsi solo sulla piccola performante ferrari (magari con un altro brand di lusso a supporto).

Sopratutto se i grandi pachidermi dell'automotive diventeranno sempre più politicizzati 

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2 ore fa, visitatore scrive:

Maserati negli ultimi 10 anni ha praticamente venduto ogni anno più di quanto ha venduto nella sua intera storia fino agli anni 2000, nel senso che un singolo anno vendeva quanto i precedenti 60 sommati insieme.

Poi che il marchio sia in crisi in questi ultimi tempi dalla dipartita di Ghibli e Quattroporte è vero, ma non è che ogni santa volta bisogna giocare a chi la spara più grossa.

 

altalenante

 

 

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42 minuti fa, Davialfa scrive:

 

Giochino per modo di dire... la Piccola Ferrari capitalizza quasi il doppio del colosso Stellantis. Credo che in una certa maniera agli Agnelli converrebbe quasi di più liberarsi delle magagne di Stellantis e concentrarsi solo sulla piccola performante ferrari (magari con un altro brand di lusso a supporto).

Sopratutto se i grandi pachidermi dell'automotive diventeranno sempre più politicizzati 

Ovviamente con “giochino” parlavo di Maserati dato che si parla di Stellantis, non di Ferrari 😉

 

 

 

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1 ora fa, savio.79 scrive:

Perché se la fusione ci fosse, sarebbe un’operazione colossale, mentre la cessione di Maserati sarebbe un giochino; quindi conviene prima procedere con l’operazione importante, poi fai i giochetti con i singoli brand.

Non so, l’operazione Maserati prima di un’eventuale fusione con  - o acquisizione di - Renault, sarebbe stata una cosa inopportuna per tempistiche, come comprare l’autoradio prima di fare la patente e di avere la macchina, in un certo senso 😂

Almeno io la vedo così, ma di grande finanza non ci capisco molto.


C’è un aspetto di cui tu non tieni conto: la volontà del management Ferrari. Ad oggi non è Stellantis che ha bloccato la cessione, ma è Vigna che NON vuole Maserati per tutta una serie di motivi. E non c’entra nulla il fatto che Elkann sia il presidente di entrambi i gruppi, in quanto chi prende le decisioni è il CEO con il CDA.

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1 hour ago, Davialfa said:

Il grosso problema è che Tesla ha gli Stati Uniti dietro e le cinesi hanno la Cina dietro.

 

Per le case europee è impensabile fare quello che fanno e hanno fatto cinesi e Tesla. Intere aziende che per anni hanno prodotto solamente ingenti perdite e nonostante questo hanno continuato ad investire sulla ricerca. Vedete una qualche possibilità in Europa per una cosa del genere? Non solo in Europa una ditta che produce perdite sarebbe fuori gioco in qualche mese, ma oltretutto è la comunità stessa che ti impone regolamenti a cui non sei preparato.

 

Io non sono contro i green deal europei, anzi mi sembra urgente intervenire il più possibile sulla questione ecologica. Però sono contrario alla miopia di alcune politiche europee (anche perchè non sono ancora convinto che la strada intrapresa fosse la migliore in termini di ecologia). L'europa poi è un unione sulla carta, ma le nazioni all'interno sono in costante competizione tra loro, non capendo che è impossibile gareggiare contro i colossi asiatici e americani.

 

La Germania per un secolo si è trovata nella posizione che ora può ricoprire la cina, ha fatto la parte del leone in Europa. I suoi Brand godevano della solidità del mercato interno, di un paese al servizio delle proprie case automobilistiche e da lì il passo diretto ad invadere gli altri mercati europei e non. Adesso si accorgeranno e si stanno accorgendo di essere passati nell'altra situazione. I Brand tedeschi hanno goduto negli ultimi anni della crescita del mercato interno cinese, una gallina d'oro per i propri prodotti, ma questo ha una fine nel momento in cui la gallina d'oro diventa la faina e incomincia a produrre per se e per gli altri. Se uno chiedeva a qualcuno che lavorava in Bmw come mai c'era stata questa involuzione nel design, la risposta era " ma qualche involuzione, ci siamo semplicemente adattati al mercato cinese. Cosa ci frega dell'europa quando in Cina o India vive praticamente metà della popolazione mondiale" . Bene questo aveva senso e bastava due decadi fa, quando queste nazioni non erano in grado ancora di competere, ora la cosa sta cambiando molto velocemente e pensare che una bmw o una stellantis possa riuscire da sola a sfidare quelle nazioni è utopia.

 

Io spero che i tedeschi in primis, che onestamente sono i più forti in Europa in campo automotive, capiscano presto che da soli sono destinati al fallimento. Spero che non facciano "i tedeschi" e che si aprano agli altri europei, perchè i tempi dove merkel si può opporre a vendere opel a Marchionne sono finiti. 

 

Stellantis in qualche maniera lo ha capito, perchè veniva già da situazioni di difficoltà dimensionale evidente. Fca aveva fallito in Europa, Psa aveva fallito in Cina ed esisteva praticamente solo in Europa. I rispettivi paesi di appartenenza non avevano e non hanno risorse per garantire investimenti senza limiti di spesa.

L'unica speranza per le case europee è fare sistema tra loro, oltretutto se si creeranno 1 o 2 colossi europei multi paese, potrebbero anche superare il campanilismo dei singoli paesi e trovare anche appoggio dalle istituzioni.

 

 

 

Giochino per modo di dire... la Piccola Ferrari capitalizza quasi il doppio del colosso Stellantis. Credo che in una certa maniera agli Agnelli converrebbe quasi di più liberarsi delle magagne di Stellantis e concentrarsi solo sulla piccola performante ferrari (magari con un altro brand di lusso a supporto).

Sopratutto se i grandi pachidermi dell'automotive diventeranno sempre più politicizzati 

 

 

impossibile dirlo meglio! 🙏

Modificato da v13
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penso che questa fusione si farà, nascerà un gruppo francese-centrico, (non può essere che altrimenti con lo stato nel capitale sia di ex PSA che di Renault), sperando che nel frattempo non rovinino completamente il mercato americano. 

 

in Italia resterà poco o niente, tra mirafiori, pomigliano, melfi e cassino, ne resterà uno probabilmente, visti i volumi attuali e i progetti FCA che stanno uscendo e usciranno di produzione senza sostituirli. L'indotto seguirà a ruota, con chiusure di aziende che si stano già verificando. 

 

  • Grazie! 2

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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2 minuti fa, Alain scrive:

penso che questa fusione si farà, nascerà un gruppo francese-centrico, (non può essere che altrimenti con lo stato nel capitale sia di ex PSA che di Renault), sperando che nel frattempo non rovinino completamente il mercato americano. 

 

in Italia resterà poco o niente, tra mirafiori, pomigliano, melfi e cassino, ne resterà uno probabilmente, visti i volumi attuali e i progetti FCA che stanno uscendo e usciranno di produzione senza sostituirli. L'indotto seguirà a ruota, con chiusure di aziende che si stano già verificando. 

 

Resto del parere che lo stato italiano a sto giro possa e debba intervenire con una partecipazione azionaria.

Magari non avrà la stessa quota di Exor/Peugeot/Stato francese, ma dovrà per forza di cose avere una sua quota azionaria.

 

Anche perchè sparate del genere, me le aspetto solo se hai seri interessi nella produzione automotive europea e quindi anche italiana:

 

https://www.euronews.com/my-europe/2024/09/25/italy-germany-join-carmakers-in-call-to-rethink-internal-combustion-engine-ban

 

Di certo non puoi cedere ai ricatti cinesi che al massimo portano produzioni CDK che lasciano il tempo che trovano.

Ma di certo non si può credere che le commesse STLA ad oggi pianificate non portino alla chiusura di 1/2 stabilimenti e che tutto vada a gonfie vele.

 

Nell'automotive nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si ricarrozza.

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1 minuto fa, Graziano68dt scrive:

Resto del parere che lo stato italiano a sto giro possa e debba intervenire con una partecipazione azionaria.

Magari non avrà la stessa quota di Exor/Peugeot/Stato francese, ma dovrà per forza di cose avere una sua quota azionaria.

 

Anche perchè sparate del genere, me le aspetto solo se hai seri interessi nella produzione automotive europea e quindi anche italiana:

 

https://www.euronews.com/my-europe/2024/09/25/italy-germany-join-carmakers-in-call-to-rethink-internal-combustion-engine-ban

 

Di certo non puoi cedere ai ricatti cinesi che al massimo portano produzioni CDK che lasciano il tempo che trovano.

Ma di certo non si può credere che le commesse STLA ad oggi pianificate non portino alla chiusura di 1/2 stabilimenti e che tutto vada a gonfie vele.

 

 

non è possibile, non essendo socio attuale di Stellantis, lo Stato italiano dovrebbe acquistare quote di azioni da uno o più degli azionisti di riferimento, e perchè Exor, ad esempio, dovrebbe cedere una parte di questa quota?

se il venditore non vuole vendere, non entri, anche se sei lo Stato.  

è evidente che Exor fa il suo mestiere, investe in società per fare utili e dividendi, se Stellantis Renault offre a Exor una prospettiva di utili e dividendi maggiore dell'attuale Stellantis, l'operazione si farà. 

 magari sarà più veloce di quello che si crede, doppia notizia su Stellantis che crolla in borsa e voci di fusione con Renault, adesso in prima sul Sole24ore. 

 

 

Screenshot 2024-09-30 alle 11.57.34.png

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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