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Fiat -> FCA -> Stellantis - Filosofia su una holding multinazionale


Al mio segnale scatenate ... il CEO Autoparerista  

67 voti

  1. 1. Oggi il CEO Autoparerista chiude il seguente o i seguenti brand:



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20 ore fa, Gabri Magnussen scrive:

Passino i telai dal C in giù, ma gettare via i motori ex FCA non l'ho mai capita fino in fondo visto che l'onnipresente puretech per quanto apprezzato per prestazioni non sia ben visto fino ad arrivare alla costante shistorm.
Alfa sembra tornata ai tempi bui degli anni 90 e gli sforzi su un modello come Junior che è un brand che dovrebbe essere a braccetto con Maserati di fatto è tornato a far la generalista.

I motori medio-piccoli ex-FCA sono stati cassati perché le piattaforme su cui si baseranno i nuovi prodotti (smart, small e medium) derivano da progetti PSA e già era previsto che usassero motori PSA. Inoltre i motori PSA sono già adesso molto più usati e quindi molto più sinergici.

Anche il cambio elettrificato unificato per MHEV e PHEV credo sia un bel risparmio rispetto a comprare qualcosa fuori per il MHEV (il Magna) e farsi qualcosa di interno per il PHEV.

Quindi credo sia tutta una roba di mera convenienza rispetto alle sinergie. 

Oltre che, in teoria, i motori termici dovevano avere vita breve in EU.

In USA hanno fatto l'Hurricane evolvendo il GME (se ho capito bene) ed in Sudamerica usano i Firefly al posto del Puretech perché più adatti.

Per Alfa concordo. Tristezza infinita, soprattutto visto cosa si poteva fare con la "generazione Giorgio".

Ma la decadenza era già iniziata con Manley, anzi, forse già con Marchionne altrimenti nel 2018/2019 qualcosa sarebbe dovuto uscire.

Ma è tutto inutile.. questi non sono capaci a fare auto di un certo livello, inutile girarci intorno.

La fusione con Renault peggiorerebbe ancora questo aspetto, visto che anche loro più che qualche valida segmento B (più o meno gonfiata) non riescono a fare.

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Comunque questa questione mi ha spinto ad una riflessione, per il capitolo "storia = maestra di vita"

 

Questo crollo di Stellantis (anche se molto più rapido) è paragonabile a quello del gruppo Fiat negli anni 90.

 

Negli anni 80 avevano solo Fiat e Lancia e la cultura giusta per gestire quei 2, ed erano i primi d'Europa.

Forse non sarebbero rimasti i primi, ma di base avevano una strategia che funzionava.

Fascia media+bassa per Fiat e fascia media+alta per Lancia, tutto con una certa ricerca e sviluppo del prodotto, senza dormire sugli allori.

 

Come hanno fatto a rovinare tutto? Troppa diluizione con brand che non c'entravano niente con tutto questo, Alfa in primis.

 

Rendere Alfa e Lancia una specie di ibrido per fare ciò che poteva fare un singolo brand, sabotando entrambe nel processo.

 

Anche PSA come Peugeot + Citroen funzionava, con Opel come marchio bonus per spalmare meglio i costi.

 

Adesso hanno preteso di spalmare la stessa strategia su 20 (o quanti sono) marchi diversi ed ecco l'accartocciamento su se stessi.

 

E Stellantis ad oggi capitalizza quanto FCA o PSA prese singolarmente prima del merger.

 

Direi che il parallelo non è così assurdo.

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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6 minuti fa, gpat scrive:

Comunque questa questione mi ha spinto ad una riflessione, per il capitolo "storia = maestra di vita"

 

Questo crollo di Stellantis (anche se molto più rapido) è paragonabile a quello del gruppo Fiat negli anni 90.

 

Negli anni 80 avevano solo Fiat e Lancia e la cultura giusta per gestire quei 2, ed erano i primi d'Europa.

Forse non sarebbero rimasti i primi, ma di base avevano una strategia che funzionava.

Fascia media+bassa per Fiat e fascia media+alta per Lancia, tutto con una certa ricerca e sviluppo del prodotto, senza dormire sugli allori.

 

Come hanno fatto a rovinare tutto? Troppa diluizione con brand che non c'entravano niente con tutto questo, Alfa in primis.

 


finalmente una persona nel pianeta terra che sposa la mia teoria, Fiat mainstream - Lancia premium sport era la ricetta giusta, con l'inserimento di Alfa, hanno bruciato il posizionamento di Lancia, dalla K in poi, per scontentare anche i clienti storici di Alfa stessa. 

i clienti Lancia erano come gli attuali clienti Audi, TA - Q4 e immagine premium - sport basata sui mondiali rally, i clienti Alfa erano e sono "rompi c...o", la TA non va bene, ci vuole la TP, 25 anni con questo ritornello, e la 155 che era una Tempra rivestita, e l'Alfetta Bravetta ecc ecc... 

Alfa andava lasciata a Ford quando se la voleva comprare o meglio ancora a Ferrari per fare solo (in questo caso) fuori serie a numero limitato da vendere ai veri ricconi. 

 

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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4 minuti fa, Alain scrive:


finalmente una persona nel pianeta terra che sposa la mia teoria, Fiat mainstream - Lancia premium sport era la ricetta giusta, con l'inserimento di Alfa, hanno bruciato il posizionamento di Lancia, dalla K in poi, per scontentare anche i clienti storici di Alfa stessa. 

i clienti Lancia erano come gli attuali clienti Audi, TA - Q4 e immagine premium - sport basata sui mondiali rally, i clienti Alfa erano e sono "rompi c...o", la TA non va bene, ci vuole la TP, 25 anni con questo ritornello, e la 155 che era una Tempra rivestita, e l'Alfetta Bravetta ecc ecc... 

Alfa andava lasciata a Ford quando se la voleva comprare o meglio ancora a Ferrari per fare solo (in questo caso) fuori serie a numero limitato da vendere ai veri ricconi. 

 

 

15 minuti fa, gpat scrive:

Comunque questa questione mi ha spinto ad una riflessione, per il capitolo "storia = maestra di vita"

 

Questo crollo di Stellantis (anche se molto più rapido) è paragonabile a quello del gruppo Fiat negli anni 90.

 

Negli anni 80 avevano solo Fiat e Lancia e la cultura giusta per gestire quei 2, ed erano i primi d'Europa.

Forse non sarebbero rimasti i primi, ma di base avevano una strategia che funzionava.

Fascia media+bassa per Fiat e fascia media+alta per Lancia, tutto con una certa ricerca e sviluppo del prodotto, senza dormire sugli allori.

 

Come hanno fatto a rovinare tutto? Troppa diluizione con brand che non c'entravano niente con tutto questo, Alfa in primis.

 

Rendere Alfa e Lancia una specie di ibrido per fare ciò che poteva fare un singolo brand, sabotando entrambe nel processo.

 

Anche PSA come Peugeot + Citroen funzionava, con Opel come marchio bonus per spalmare meglio i costi.

 

Adesso hanno preteso di spalmare la stessa strategia su 20 (o quanti sono) marchi diversi ed ecco l'accartocciamento su se stessi.

 

E Stellantis ad oggi capitalizza quanto FCA o PSA prese singolarmente prima del merger.

 

Direi che il parallelo non è così assurdo.

Concordo, però non credo che Ford avrebbe fatto meglio.

Piuttosto che venderla e snaturarla, era meglio chiuderla l'Alfa.

Tanto per quello che ha fatto dai '90 in poi, poteva anche non esistere e non ne avremmo sentito la mancanza (Giulia e Stelvio a parte, ma purtroppo è stata solo una parentesi).

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5 minuti fa, Alain scrive:


finalmente una persona nel pianeta terra che sposa la mia teoria, Fiat mainstream - Lancia premium sport era la ricetta giusta, con l'inserimento di Alfa, hanno bruciato il posizionamento di Lancia, dalla K in poi, per scontentare anche i clienti storici di Alfa stessa. 
 

Però il successo di Thema e 164 ha dimostrato che se curavi entrambi i marchi, con le loro peculiarità, facendo auto buone c'era spazio con entrambe, senza dover rinunciare alla sportività su Lancia o alla eleganza su Alfa.

Il problema da li in poi, oltre al posizionamento, è che hanno smesso di fare auto all'altezza della concorrenza.

 

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15 minuti fa, Alain scrive:


finalmente una persona nel pianeta terra che sposa la mia teoria, Fiat mainstream - Lancia premium sport era la ricetta giusta, con l'inserimento di Alfa, hanno bruciato il posizionamento di Lancia, dalla K in poi, per scontentare anche i clienti storici di Alfa stessa. 

i clienti Lancia erano come gli attuali clienti Audi, TA - Q4 e immagine premium - sport basata sui mondiali rally, i clienti Alfa erano e sono "rompi c...o", la TA non va bene, ci vuole la TP, 25 anni con questo ritornello, e la 155 che era una Tempra rivestita, e l'Alfetta Bravetta ecc ecc... 

Alfa andava lasciata a Ford quando se la voleva comprare o meglio ancora a Ferrari per fare solo (in questo caso) fuori serie a numero limitato da vendere ai veri ricconi. 

 

 

Non avrebbero mai lasciato un marchio come Alfa in mani straniere, e comunque Ford nel frattempo ha dimostrato la sua inettitudine nel bruciare ogni marchio che toccava, Jaguar, LR, Aston, Volvo, you name it, avrebbe fatto uguale con Alfa.

 

La divisione Fiat stava benissimo con Fiat + Lancia, al limite ci sarebbe stata bene Innocenti per tenere a listino roba come Panda I che è arrivata al 2003 e Seicento che è arrivata al 2010, veramente fuori posto nella gamma di un generalista che deve fare dei prodotti "clever" e popolari, ma insomma non per chi ha bisogno di 4 ruote un motore e basta.

 

Per il resto avevano nel portfolio Alfa, Maserati e Ferrari, serviva semplicemente la freddezza di capire quali potevano essere i prodotti sportivi e TP profittevoli con quei 3 marchi e purgare senza pietà tutto il resto, dalla 33 derivata da Alfasud, primo errore della gestione precedente, alla 164 che era nata prima dell'acquisizione ed è stato il primo chiodo nella bara di Lancia già da allora.

 

Per Stellantis si potrebbero fare le stesse identiche analogie... il senso di un brand esclusivo che fa parte di un grande gruppo, è che quel brand potrebbe pure produrre solo le 33 stradali ed esistere ugualmente, facendo fare le Junior EV autolimitate a 150 km/h a qualcun altro.

 

 

6 minuti fa, AlexMi scrive:

Però il successo di Thema e 164 ha dimostrato che se curavi entrambi i marchi, con le loro peculiarità, facendo auto buone c'era spazio con entrambe, senza dover rinunciare alla sportività su Lancia o alla eleganza su Alfa.

Il problema da li in poi, oltre al posizionamento, è che hanno smesso di fare auto all'altezza della concorrenza.

 

164 ha venduto meno di Thema, e ha avuto miglioramenti telaistici che non sono più stati riportati su Thema, di fatto avevi una Thema restyling che coesisteva con la vera Thema che da quel momento era il prodotto di serie B.

Se avessero fatto lo stesso ragionamento con Thema + Croma, avrebbe avuto tutto molto più senso.

 

Lì hanno sbagliato, con la generazione successiva hanno perseverato... e infatti la Croma non ha avuto eredi, Lancia è diventata la Fiat di 10 anni prima e Alfa è diventata la Lancia di 10 anni prima. Il resto è storia

Modificato da gpat
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In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

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4 minuti fa, gpat scrive:

164 ha venduto meno di Thema, e ha avuto miglioramenti telaistici che non sono più stati riportati su Thema, di fatto avevi una Thema restyling che coesisteva con la vera Thema che da quel momento era il prodotto di serie B.

Se avessero fatto lo stesso ragionamento con Thema + Croma, avrebbe avuto tutto molto più senso.

 

Lì hanno sbagliato, con la generazione successiva hanno perseverato... e infatti la Croma non ha avuto eredi, Lancia è diventata la Fiat di 10 anni prima e Alfa è diventata la Lancia di 10 anni prima. Il resto è storia

Non sono daccordo, Thema e 164 erano semplicemente 2 interpretazioni diverse, con pro e contro dell'una e dell'altra, ma 2 ottime auto per l'epoca, con motori diversametne eccellenti, e con ottimi risultati di vendite e di immagine per i rispettivi marchi.

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11 minuti fa, AlexMi scrive:

Non sono daccordo, Thema e 164 erano semplicemente 2 interpretazioni diverse, con pro e contro dell'una e dell'altra, ma 2 ottime auto per l'epoca, con motori diversametne eccellenti, e con ottimi risultati di vendite e di immagine per i rispettivi marchi.

 

Tocchi un tasto scoperto perché 164 è stata l'ammiraglia di casa ai suoi tempi, ma ogni caso se si valuta con freddezza, è stata un'auto a trazione anteriore la cui versione di punta era Q4, che Alfa non aveva mai toccato prima d'ora, palesemente un pesce fuor d'acqua, per quanto ottima e competitiva se considerata singolarmente.

 

(Del resto nella storia di Alfa se ne contano pochi di berlinoni di quella stazza di successo. Non è proprio il suo genere. Anche Alfetta era una Seg.D come dimensioni ma meccanicamente superiore)

 

Non è mai esistita una Thema integrale per lasciare spazio a 164 Q4... quello è stato un po' il primo sintomo della condizione degenerativa del futuro gruppo Fiat... che in quanto tale viene spesso sottovalutato e considerato benigno, un malanno passeggero... e invece...

 

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11 minuti fa, gpat scrive:

Comunque questa questione mi ha spinto ad una riflessione, per il capitolo "storia = maestra di vita"

Questo crollo di Stellantis (anche se molto più rapido) è paragonabile a quello del gruppo Fiat negli anni 90.

Negli anni 80 avevano solo Fiat e Lancia e la cultura giusta per gestire quei 2, ed erano i primi d'Europa.

Forse non sarebbero rimasti i primi, ma di base avevano una strategia che funzionava.

Fascia media+bassa per Fiat e fascia media+alta per Lancia, tutto con una certa ricerca e sviluppo del prodotto, senza dormire sugli allori.

Come hanno fatto a rovinare tutto? Troppa diluizione con brand che non c'entravano niente con tutto questo, Alfa in primis.

Rendere Alfa e Lancia una specie di ibrido per fare ciò che poteva fare un singolo brand, sabotando entrambe nel processo.

Anche PSA come Peugeot + Citroen funzionava, con Opel come marchio bonus per spalmare meglio i costi.

Adesso hanno preteso di spalmare la stessa strategia su 20 (o quanti sono) marchi diversi ed ecco l'accartocciamento su se stessi.

E Stellantis ad oggi capitalizza quanto FCA o PSA prese singolarmente prima del merger.

Direi che il parallelo non è così assurdo.

Diciamo che sono delle situazioni simili ma non analoghe, mi spiego:

 

Con FGA dopo il golpe di Marentino la crisi fu inevitabile proprio perchè si perse la guida di ciò che fu il periodo d'oro degli anni 80, ovvero l'Ingegnere Ghidella stesso, l'uomo del prodotto, e con egli più di 200manager ghidelliani. Ghidella aveva ben in mente la diversificazione fra i tre brand, puntando su Alfa come un prodotto molto sportivo, vedasi progetto ES30, oppure Tempra Veloce che doveva essere solo una tappabuchi intanto che si trovava un piattaforma TP. Lancia doveva essere invece media/alta classe nei modelli normali, con alcune versioni di prestigio e/o cavallate (vedasi Thema 8.32 e Delta).

Praticamente il dualismo 164/Thema, una più sportiva, l'altra elegante e borghese con solo alcune declinazioni sportive.

I problemi ci furono quando appunto la gente incapace, che c'era già in casa ma si occupava di altro con successo, quelle persone che si "improvvisarono ingegneri a 60anni", misero mani sul comparto automotive, con colata a picco conseguente.

 

Similmente in STLA c'è stata gente incapace, che c'era già in casa, che si occupava sempre di automotive ma con altre strategie, che ha cercato di applicare quelle strategie a un gruppo globale, dal profilo cambiato (dunque non 3marchi mainstream e semi-premium, ma ben 13) e dunque ha collezionato fallimenti.

 

In sintesi, secondo me, dipende tutto dalla strategia adottata e da chi la adotta, ci vogliono manager e persone con visione e capacità, non chi non se ne intende o pensa che l'automotive sia un'equazione dove da una formula esce in tutte le situazioni lo stesso risultato, qualcuno con le idee chiare.

 

In conclusione la differenza nei due casi è che se nell'FGA fine anni 80 il cambiamento non doveva avvenire, anzi doveva restare saldo Ghidella che ne sapeva ed era capace, e aveva le idee chiare su come gestire Alfa-Lancia-Fiat, in STLA appena fusa andava invece favorito questo cambiamento, con qualcuno più adatto, non con coloro che avevano tirato dritto facendo economia di scala, illusi che anche con una dozzina di marchi questa strategia avrebbe funzionato.

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23 ore fa, The Krieg scrive:

Ulteriori fusioni non hanno senso e dimostrerebbero che non hanno capito NIENTE di cosa sbagliano questi gruppi. Il vero errore è stato scorporare e vendere le varie entità di componentistica per snellire le aziende, investire meno e guadagnare di più nell'immediato, quando nel frattempo gli asiatici (prima Hyundai, ora i cinesi) si fanno tutto da 0, che li porta a risparmi mostruosi che si riversano in questo caso sul cliente con prezzi di listino super competitivi. Qua non servono fusioni tra gruppi auto ma integrazioni verticali dei vari produttori di componentistica

Eh ma hanno "creato valore".

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