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Inviato

La società si è un po polarizzata.. fino agli anni 90 una famiglia in cui lavorava un operaio poteva mettersi in garage una seg D generalista. 

In più, oggi anche una seg B ti permette quasi di fare tutto, una C anche con comodità..

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Fiat Punto I 55 sx '97

Fiat Punto II restyling 1.2 60cv '04

Toyota Prius V2 '06

Inviato
45 minuti fa, angelogiulio scrive:

forse potresti ripensare al successo della qashqai più che all'iphone. le berline generaliste si sono trasformate in suv di varie dimensioni. suv che vengono venduti in maggioranza anche dalla triade. evito di discutere di estero, ma in italia semplicemente una berlina non serve più, la gente se ha famiglia fa un figlio per grazia di dio e oltre il 20% della popolazione ha più di 65 anni, quindi realisticamente non necessita di un'auto da tutti i giorni di certe dimensioni. inoltre oggi una macchina "grossa" (lunga) e potente viene vista con orrore per mille motivi.

Mah io vedo l'avvento del suv decisamente posteriore al decadimento delle seg E. generaliste.

in fondo le generaliste anche oggi non si spingono lontanissimo dal seg C. con i Suv. 

Se facessimo il discorso con le cilindrate forse sarebbe più chiaro, fino agli anni 80 una generalista come Renault poteva avere in gamma un'ammiraglia 3000 v6 senza problemi, dubito che oggi possa proporre un Austral 3000. (non teniamo conto che oggi esiste l'ibrido elettrico ecc)

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Inviato (modificato)

è vero, ma credo c'entri molto anche la storia industriale del paese di provenienza. i 3000 renault li compravano solo in francia, per una sorta di campanilismo, e avere dei seg. d ed e era voler contrastare le tedesche quasi a prescindere. ad oggi in tantissimi paesi del mondo le berline vanno eccome, e arrivano modelli (soprattutto giapponesi) che noi non abbiamo mai visto né mai vedremo. stiamo parlando di una tendenza soprattutto dell'europa occidentale. un po', nel nostro caso, le tedesche in una prima fase hanno di fatto monopolizzato il mercato per demeriti fiat essenzialmente, poi è proprio cambiata l'aria e oggi una berlina in italia è sostanzialmente inutile, anche dal punto di vista meramente di status. l'insuccesso della giulia mischia tutto questo e ci aggiunge il carico di un'estetica poco riuscita e riferimenti radioattivi per il pubblico: sport, velocità, grinta = cosumi, superbollo, scomodità nella percezione della gente.

Modificato da angelogiulio
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Inviato
24 minuti fa, angelogiulio scrive:

è vero, ma credo c'entri molto anche la storia industriale del paese di provenienza. i 3000 renault li compravano solo in francia, per una sorta di campanilismo, e avere dei seg. d ed e era voler contrastare le tedesche quasi a prescindere. ad oggi in tantissimi paesi del mondo le berline vanno eccome, e arrivano modelli (soprattutto giapponesi) che noi non abbiamo mai visto né mai vedremo. stiamo parlando di una tendenza soprattutto dell'europa occidentale. un po', nel nostro caso, le tedesche in una prima fase hanno di fatto monopolizzato il mercato per demeriti fiat essenzialmente, poi è proprio cambiata l'aria e oggi una berlina in italia è sostanzialmente inutile, anche dal punto di vista meramente di status. l'insuccesso della giulia mischia tutto questo e ci aggiunge il carico di un'estetica poco riuscita e riferimenti radioattivi per il pubblico: sport, velocità, grinta = cosumi, superbollo, scomodità nella percezione della gente.

Ma si è sicuro, così come ho visto col contagocce la nuova M3 o 4 come caxxo si chiama ora.

la mia riflessione è su come siano sparite le grosse auto generaliste. Faccio un'esempio stupido, quand'ero bambino quindi negli anni 80 ed andavo in vacanza nella mia amata Sicilia ad occhiometro era strapieno di Opel Rekord e a scendere Ascona, ma anche Renault 30. Ad oggi questi costruttori (nello specifico Renault e Opel) non hanno una sostituta di Rekord e R30 neanche guardando nel settore SUV.

Così come non esiste una sostituta di croma e thema ma nemmeno di CX e 607 sia come berline che come SUV.

é come se auto da 70k € in su possano produrle solo certi costruttori mentre altri abbiano gettato la spugna.

 

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Inviato
31 minuti fa, angelogiulio scrive:

è vero, ma credo c'entri molto anche la storia industriale del paese di provenienza. i 3000 renault li compravano solo in francia, per una sorta di campanilismo, e avere dei seg. d ed e era voler contrastare le tedesche quasi a prescindere. ad oggi in tantissimi paesi del mondo le berline vanno eccome, e arrivano modelli (soprattutto giapponesi) che noi non abbiamo mai visto né mai vedremo. stiamo parlando di una tendenza soprattutto dell'europa occidentale. un po', nel nostro caso, le tedesche in una prima fase hanno di fatto monopolizzato il mercato per demeriti fiat essenzialmente, poi è proprio cambiata l'aria e oggi una berlina in italia è sostanzialmente inutile, anche dal punto di vista meramente di status. l'insuccesso della giulia mischia tutto questo e ci aggiunge il carico di un'estetica poco riuscita e riferimenti radioattivi per il pubblico: sport, velocità, grinta = cosumi, superbollo, scomodità nella percezione della gente.

Sull'estetica poco riuscita mettiamoci un bel secondo me grande, grande!

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Inviato
2 ore fa, Tony ramirez scrive:

... complice il fatto che la triade fu anche furba andando ad occupare fasce di mercato che prima non gli appartenevano (Merc A, Bmw 3 compact, Mini e compagnia cantante)...

Un mix di fattori, certo, ma soprattutto la capacità della triade di creare vetture più piccole ed "economiche" che andassero ad attrarre una clientela più giovane, fidelizzandola. I marchi premium sono sempre stati oggetto del desiderio, ma con l'avvento dei pagamenti a rate quasi chiunque ha potuto poggiare il sedere su un modello (entry level) di audi, bmw o mercedes.

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Placati

Inviato
8 minuti fa, Tony ramirez scrive:

 

Così come non esiste una sostituta di croma e thema ma nemmeno di CX e 607 sia come berline che come SUV.

é come se auto da 70k € in su possano produrle solo certi costruttori mentre altri abbiano gettato la spugna.

 

se parliamo di costruttori europei è così, è perché il mercato se lo son presi i tedeschi. i giapponesi le fanno, ma siccome non sono scemi non le vendono qui da noi, ma in tutto il resto del mondo dove c'è ancora spazio per certe forme.

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Inviato

se devo essere sincero, avendo la possibilità di avere in casa varie tipologie di auto, quello con il "portellone" (SUV, SW, Hatchback) sono decisamente più pratiche e "daily".

 

Le ammiraglie berline funzionavano quando le SW non erano ancora diffusissime....e comunque, costavano un pochino meno delle omonime "familiari".

 

Poi con l'avvento dei SUV, ma ancora prima delle Station Wagon fatte in modo sapiente (156 ne è l'esempio) la berlina non se la filava più nessuno.

 

Solo BMW, su serie 5 e39 ha comunque venduto discretamente bene sia berlina che SW in europa, ma, chiedo aiuto a @4200blu, immagino che la e46 berlina abbia fatto (in Europa) numeri di gran lunga inferiori alla Touring.

 

Poi se guardate globalmente, è chiaro che le berline vendano di più, ma solo perché le Station non sono commercializzate dappertutto.

in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

Inviato

Non dimentichiamo una cosa. 

Fino ai primi 90, l'unico marchio premium reale era MB. 

Lo era per qualità effettiva ( capitolato componentistica con mtbf a 12 anni, contro gli otto del resto delle case) e lo era per prezzi anche rispetto alla concorrenza tedesca. 

BMW era vista come la cugina wannabe, Audi in pratica una generalista più rifinita. 

Volvo aveva più immagine di entrambe, per esempio. 

Non c'era nessuna differenza di immagine tra per esempio, una CX ed una 100, anzi la prima portava in dote una raffinatezza come le sospensioni idropneumatiche. 

Le "grandi utilitarie" ( Fiat, Renault, Opel, Ford, Peugeot) non erano considerate a quell'altezza, ma costavano molto meno a parità di motorizzazioni ed allestimenti, e servivano a chi aveva bisogno di una macchina grossa e comunque adatta ai lunghi viaggi e non si voleva svenare.

Lancia, Alfa Romeo e Saab avevano le loro caratteristiche ben precise che le portavano ad essere scelte nonostante prezzi maggiori delle generaliste ( ma sempre molto minori di mb). Soprattutto le italiane avevano puntato molto sulle prestazioni e sulle doti dinamiche, tallone d'Achille storico delle tedesche. 

Quindi si poteva, e perciò si voleva scegliere. 

Una 164 2.0 V6 turbo non aveva finiture e materiali pari alla BMW E34, ma con l'esclusione delle 535/540 i, mangiava in testa a tutte le altre. E per molti questo bastava. 

Dal 1990 in poi, le potenze e la loro erogazione esono state livellato dai dispositivi antinquinamento, l'elettronica e le gommatura  crescenti hanno ridotto od annullato il gap telaistico, le dotazioni obbligatorie per legge o per segmento hanno ridotto l'intervallo tra i prezzi. 

A questo punto perché comprare una pur eccellente Opel Omega A  2.0 invece che una MB W124 2.0, visto che l'intervallo economico era minimo? 

 

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato
20 minuti fa, angelogiulio scrive:

se parliamo di costruttori europei è così, è perché il mercato se lo son presi i tedeschi. i giapponesi le fanno, ma siccome non sono scemi non le vendono qui da noi, ma in tutto il resto del mondo dove c'è ancora spazio per certe forme.

tutta il mio discorso infatti gira intorno a questo: come hanno fatto i tedeschi a prendersi questo mercato? quali sono le cause? e credo di aver spiegato il mio punto di vista in apertura del tread.

8 minuti fa, stev66 scrive:

Non dimentichiamo una cosa. 

Fino ai primi 90, l'unico marchio premium reale era MB. 

Lo era per qualità effettiva ( capitolato componentistica con mtbf a 12 anni, contro gli otto del resto delle case) e lo era per prezzi anche rispetto alla concorrenza tedesca. 

BMW era vista come la cugina wannabe, Audi in pratica una generalista più rifinita. 

Volvo aveva più immagine di entrambe, per esempio. 

Non c'era nessuna differenza di immagine tra per esempio, una CX ed una 100, anzi la prima portava in dote una raffinatezza come le sospensioni idropneumatiche. 

Le "grandi utilitarie" ( Fiat, Renault, Opel, Ford, Peugeot) non erano considerate a quell'altezza, ma costavano molto meno a parità di motorizzazioni ed allestimenti, e servivano a chi aveva bisogno di una macchina grossa e comunque adatta ai lunghi viaggi e non si voleva svenare.

Lancia, Alfa Romeo e Saab avevano le loro caratteristiche ben precise che le portavano ad essere scelte nonostante prezzi maggiori delle generaliste ( ma sempre molto minori di mb). Soprattutto le italiane avevano puntato molto sulle prestazioni e sulle doti dinamiche, tallone d'Achille storico delle tedesche. 

Quindi si poteva, e perciò si voleva scegliere. 

Una 164 2.0 V6 turbo non aveva finiture e materiali pari alla BMW E34, ma con l'esclusione delle 535/540 i, mangiava in testa a tutte le altre. E per molti questo bastava. 

Dal 1990 in poi, le potenze e la loro erogazione esono state livellato dai dispositivi antinquinamento, l'elettronica e le gommatura  crescenti hanno ridotto od annullato il gap telaistico, le dotazioni obbligatorie per legge o per segmento hanno ridotto l'intervallo tra i prezzi. 

A questo punto perché comprare una pur eccellente Opel Omega A  2.0 invece che una MB W124 2.0, visto che l'intervallo economico era minimo? 

 

ottima analisi

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