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Messaggio aggiunto da Osv,

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Inviato
27 minuti fa, Will scrive:

 

Giusto quello che scrivi. Mi sembra talmente evidente e sotto gli occhi di chiunque da chiedermi "come fanno a non notarlo"?

Le auto elettriche cinesi saranno più competitive per varie ragioni (maggiori economie di scala, maggiore controllo della filiera produttiva, sono partiti prima in gran stile su questa tecnologia, il mercato del lavoro interno è meno arzigolato da gestire e tuttora meno costoso). Potrebbero inoltre decidere di utilizzare una qualche forma di dumping, per aggiungere un ulteriore vantaggio competitivo e sbattere all'angolo i concorrenti.

E la questione degli incentivi statali - come hai ben colto tu - è un gatto che si morde la coda e che può rappresentare per loro una opportunità addizionale nel medio termine.

La questione delle vendite della 500e (e della Fiat Europa) credo interessi marginalmente al gruppo Stellantis. La questione riguarda lo stabilimento di Mirafiori che ad oggi occupa circa 11.000 persone (negli anni 70 erano settantamila). L'indotto aumenta i rispettivi numeri.

Nonostante le vendite della 500e vadano a cercare gli incentivi nei diversi mercati europei un po' come un pilota di F1 - che non vuole cambiare le gomme da bagnato - cerca le pozze d'acqua in pista, la produzione nei primi tre mesi si è dimezzata. Gli incentivi italiani, daranno un po' di respiro, ma non assorbiranno quel 50% perso e non possono durare a lungo perché tra un po' saranno anche altri a beneficiarne. E' come se Fiat non avesse mai perso del tutto la vecchia dipendenza da mamma Italia. Sembra quasi che il cordone ombelicale sarà tagliato solo quando Fiat in Europa sarà chiusa.

Ci vorrebbe il coraggio di aprire un tavolo Stellantis-Governo, in quanto il primo è ente economico privato, di carattere strategico per l'occupazione e forse per la coesione sociale di questo paese in dissolvimento. Quanto costa allo Stato la cassa integrazione al netto di quanto il gruppo ha versato e versa correntemente? Quanto vale la dignità e il diritto al lavoro delle persone? Qual è il ritorno per la comunità italiana a fronte degli incentivi messi a disposizione (incluso il potersi presentare in UE e ONU con indicatori in miglioramento sulla questione green)? Quanto costa e quali sono i tempi per implementare una 500 Ibrida?

Se il governo mette a disposizione fino a 13000 euro di incentivi,  allora Stellantis - responsabile di non aver pianificato una ibrida e di aver pensato di vendere solo elettriche - ci può mettere dopo la fine degli incentivi, 5000€ a macchina fino a che non è pronta la Ibrida? Se fosse che devono sostenere la produzione per ulteriori 18 mesi dopo la fine incentivi, potremmo pensare che i 5000 euro si moltiplichino per 60/70.000 auto (una ulteriore quota di auto prodotte sarebbe destinata al mercato USA), con un costo per l'azienda di 300/350 milioni. Costo che in gran parte è assorbito dal fatto che hanno venduto macchine percependo 30.000 euro, con diverse migliaia di euro pagate non dagli utenti ma dagli stati europei.

Nel frattempo si spera che i 100 milioni di investimenti promessi dal CEO per rendere la 500e più competitiva, siano ben spesi, e l'auto in questione - che nel frattempo sarebbe affiancata dalla ibrida - possa camminare da sola (o quasi)

Forse è  il caso di dare numeri veri, ricavati dai topic di immatricolazioni e dati di vendita.

Nel 2023 Fiat ha venduto 1.350.000 unità nel mondo ( fonte : dichiarazione CEO )

Di cui in Europa 389.291  ( fonte : topic vendite europa)

Di cui in Italia 178.682.

 

Per un marchio italo centrico, direi non male.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

Inviato

Ragazzi, purtroppo se la 500 ibrida non è stata fatta nel 2020 è perché sarebbe stata troppo costosa. Ecco perché hanno fatto un modello super curato, prodotto in Italia nella stessa fabbrica delle Maserati, solo elettrico: per prezzarlo alto e andare a caccia della clientela che già aveva dimostrato di poter spendere di più per una 500 speciale, come la Riva o le varie Abarth. Ma il business case per sostituire l'ibrida entry-level secondo me non reggeva: sarebbe stata una 500 meno buona e troppo costosa.

 

Certo, ora il contesto è cambiato: la Maserati è in difficoltà, ha cancellato i suoi piani a breve termine e la 500e si trova a dover sostenere da sola una fabbrica, in un momento in cui il mercato sta rigettando l'elettrico tutto. Quello che però non è cambiato è l'impostazione del progetto 332: è sempre una piattaforma costosa e dedicata prodotta a Mirafiori. Impossibile sostituirci la 500 polacca, oggi come ieri. Quello Fiat vorrebbe farlo con altri prodotti più ammortizzabili, sinergici con PSA: 600, Panda su Smart Car. Ma non sono prodotte a Mirafiori, e ora la criticità è proprio quella fabbrica.

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Inviato
7 minuti fa, stev66 scrive:

Forse è  il caso di dare numeri veri, ricavati dai topic di immatricolazioni e dati di vendita.

Nel 2023 Fiat ha venduto 1.350.000 unità nel mondo ( fonte : dichiarazione CEO )

Di cui in Europa 389.291  ( fonte : topic vendite europa)

Di cui in Italia 178.682.

 

Per un marchio italo centrico, direi non male.

Steve66, può essere che nel prolisso messaggio io non abbia saputo esporre bene il punto di ciò che intendevo, ma la questione non è se Fiat è un marchio italo centrico.

La questione riguarda un modello e lo stabilimento dove viene prodotto, e l'occupazione che comporta quello stabilimento, anche in via estesa dell'indotto. Che la 500e la vendano sotto casa o in altra parte del mondo, poco importa. Se ne vendono 60/70000 anno ci sarà un certa occupazione, se ne vendono la metà un'altra.

500e ha beneficiato degli incentivi tedeschi (poi finiti), ora di quelli francesi (credo già finiti) e ora avrà un po' di boost da quelli italiani. 

Anche il riferimento alla possibile chiusura del marchio, lo ho ben circoscritto all'Europa. Se non avessero deciso di prorogare il pandino, tenuto conto che 500x, 500ice si fermano a breve e che la 600 per il momento non ha innestato la marcia avanti, le 389000 europee rischiano - nell'ultimo quadrimestre - di fare un tonfo.

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Inviato
41 minuti fa, diciottocavalli scrive:

Ragazzi, purtroppo se la 500 ibrida non è stata fatta nel 2020 è perché sarebbe stata troppo costosa. Ecco perché hanno fatto un modello super curato, prodotto in Italia nella stessa fabbrica delle Maserati, solo elettrico: per prezzarlo alto e andare a caccia della clientela che già aveva dimostrato di poter spendere di più per una 500 speciale, come la Riva o le varie Abarth. Ma il business case per sostituire l'ibrida entry-level secondo me non reggeva: sarebbe stata una 500 meno buona e troppo costosa.

 

Ma dai... è assurda a una lettura del genere. Mica vai a sviluppare un modello dedicato pensando a chi comprava le 500 Riva e Abarth.

Per salvare Mirafiori il piano è semplice, allargamento gamma Maserati e revisione dei prezzi.

Tirate fuori una nuova Ghibli e versioni meno cavallate di Granturismo e Grancabrio e vedete come se ne esce dalla cig.

In my courtyard: 2019 Maserati Ghibli 250cv GranSport, 2017 Alfa Giulia 150cv

Inviato
9 minuti fa, KimKardashian scrive:

Ma Mirafiori come camperà fino al 2027? 
Secondo me chiuderanno Cassino e trasferiranno Giulia/Stelvio e Grecale a Mirafiori per cercar di far qualche numero

 

Mirafiori è già sostanzialmente chiusa. 

Voci ultra attendibili mi hanno riferito che quasi tutta la catena del valore automotive italiano fatta da fornitori ex FCA è sull'orlo del fallimento, causa mancanza commesse e riduzione di prezzi delle esistenti. 

Bisogna entrare nell'ottica che non esiste più un'industria automobilistica italiana ad eccezione di Ferrari, ed in parte Lamborghini; come giustamente detto il mercato italia di stellantis pesa per il 10%, produrranno qua quello che può portare profitto indipendentemente dai marchi. 

Per come la penso io (da qua in poi è una mia opinione), la produzione di Mirafiori è difatto già chiusa (a parte qualche settimana all'anno per produrre le 500e e due Maserati in croce, fin quando dura) il sito si sta riconvertendo nel famoso "Park" una vetrina più che un luogo di produzione, a Pomigliano si va avanti con la Pandina, Hornet e Tonale fino a fine ciclo ma non ci sono novità in arrivo; gli unici due stablimenti con una prospettiva sono Melfi e Cassino, e sempre secondo me, dei due quello che ha possibilità di sopravvivere con il nuovo BP è Cassino, Melfi sarà "difficile" saturarlo con le D BEV dei marchi "premium" di Stellantis. 

Modena dove producono la MC20 è meglio non contarla. 

La mia opinione è che nel 2030 si lavorerà solo a Cassino ed in parte a Melfi. 

Non è un giudizio di merito, di essere buoni o cattivi, le aziende o fanno utili o chiudono e se non c'è una ragione "sentimentale" o di "potere politico" o s"strategia di brand" perchè produrre in Italia, quando in nord africa ed in est europa costa meno, e le auto si vendono lo stesso? 

L'attuale 500 è prodotta in Polonia ed ha fatto il boom anche in Italia, così come la Tipo made in Tofas, oppure la Ypsilon che tira 70,000 pezzi anni per il prezzo basso grazie alla produzione a Tichy. prima ancora la vecchia Seicento ecc... 

Lancia non è già più un problema il cliente Lancia se ne frega di dove è locato lo stablimento; ci sarà un problema con Alfa, ma stiamo parlando di un marchio da 70 mila auto in un gruppo di 10 milioni di auto... 

  • Grazie! 5

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

Inviato
33 minuti fa, savio.79 scrive:

Chi mi fa un riassunto di tutte queste 24 pagine?

In due o tre parole eh, tipo "si farà" oppure "non si farà" :-D 

 

Oliviero ha detto no.

 

Si spera che accelerino a dotare la 500e di una batteria LFP più economica dell'attuale NMC per abbassarne il prezzo e recuperare un po' di vendite.

 

 

  • Mi Piace 1
  • Grazie! 1
Inviato
39 minuti fa, savio.79 scrive:

Chi mi fa un riassunto di tutte queste 24 pagine?

In due o tre parole eh, tipo "si farà" oppure "non si farà" :-D 

 


…la seconda….

 

 

  • Grazie! 1
Inviato
1 ora fa, gpat scrive:

 

Ma dai... è assurda a una lettura del genere. Mica vai a sviluppare un modello dedicato pensando a chi comprava le 500 Riva e Abarth.

Diciamo che quelle (e altre) versioni, e il successo riscontrato, hanno però dimostrato il potenziale premium della 500. Quindi il nuovo modello si è sostanzialmente spostato più stabilmente verso quella fascia, lasciando il precedente (prodotto in Polonia, su una piattaforma datata sinergica a Panda e sviluppata quando ancora il segmento A era focale in Europa: quindi una situazione ben diversa!) a colmare il basso di gamma (e neanche a prezzi tanto irrisori).

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