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Inviato
22 ore fa, v13 scrive:

nonostante qualche semplificazione di troppo, il ragionamento di @infallibile_GF ha alcuni punti interessanti che danno un'idea delle differenze fra la politica economica dello stato cinese rispetto a quella di stati europei e in particolare l'Italia.

e senza scomodare la cina, basta vedere quale sia il gruppo automobilistico Europeo che se la passa meno peggio ultimamente: Renault, che guarda caso, ha una fote partecipazione statale fra gli azionisti. E' l'unico gruppo eruropeo che in questi anni ha fatto delle scelte giuste. Ha progettato un sistema ibrido addirittura migliore e più efficiente di quello Toyota, da montare sulle auto piccole. Ha lanciato sul mercato un'auto elettrica, la Zoe, già molti anni fa, cioè prima di tutti gli altri costruttori europei. Ha un marchio di auto pratiche, economiche, razionali, vendute al prezzo giusto come Dacia, che sta conquistando il mercato. Non è che lo stato francese ci ha messo lòo zampino in queste scelte industriali del gruppo Renault?

Inviato
On 4/12/2024 at 21:51, infallibile_GF scrive:

Certo non erano un grande esempio di buona gestione, però almeno ci guadgnavano i dipendenti, gli operai, gli impiegati che potevano permettersi una vita dignitosa.

 

Sorvolando sul fatto che quella vita dignitosa gliela paga qualche sfigato che per sussidiare la loro dignità deve sacrificare la propria.

Però anche questo si risolve facilmente: basta dare anche a lui uno stipendio pagato dal pubblico senza in cambio un valore aggiunto; glielo pagherà un altro sfigato. Però anche a lui possiamo dare lo stesso trattamento... e via andare.

Resta solo da chiarire: quando poi abbiamo protetto tutti portandoli sotto la tutela salvifica del sussidio pubblico, i loro dignitosi stipendi chi ci rimane a pagarli? 🤔

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

Inviato (modificato)
On 5/12/2024 at 23:18, Wilhem275 scrive:

 

Sorvolando sul fatto che quella vita dignitosa gliela paga qualche sfigato che per sussidiare la loro dignità deve sacrificare la propria.

Però anche questo si risolve facilmente: basta dare anche a lui uno stipendio pagato dal pubblico senza in cambio un valore aggiunto; glielo pagherà un altro sfigato. Però anche a lui possiamo dare lo stesso trattamento... e via andare.

Resta solo da chiarire: quando poi abbiamo protetto tutti portandoli sotto la tutela salvifica del sussidio pubblico, i loro dignitosi stipendi chi ci rimane a pagarli? 🤔

come al solito si travisa il senso del il mio ragionamento, portandolo alle estreme conseguenze.... Non dico di statalizzare tutte le aziende private, mica siamo nel COMUNISMO! Dico che lo stato deve avere un certo peso e deve esser rappresentato nei consigli di amministrazione.

Dico che se io stato a te grande gruppo automobilistico privato, ti finanzio, ti agevolo con sgravi fiscali, ti propongo gli incentivi, ti pago i cassintegrati che ti permettono di chiudere le fabbriche quando ti fa comodo, diventando in pratica il tuo principlae finanzatore, anzi...benefattore e poi non posso mettere becco nelle tue politiche industriali, nelle tua strategie commerciali eh no, così non va affatto bene. Lo stato deve avere peso, deve avere voce in capitolo nelle tue strategie e nei tuoi piani industriali.

 

Modificato da infallibile_GF
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Inviato

E se, invece di ficcare il naso nella gestione industriale per compensare sussidi e incentivi vari... si evitassero entrambe le cose?

 

Per creare uno squilibrio sociale non serve arrivare a statalizzare tutto, già solo una partecipazione pubblica parziale sta creando uno squilibrio. Significa che qualcuno è più tutelato di altri, a spese degli altri. Si creano delle discrezionalità e regolarmente questo ha indotto fenomeni di parassitismo.

Non c'è un vero modo di evitare questa dinamica, l'unica è stare fuori dal coinvolgimento il più possibile.

 

Quello che non mi sta bene è il solito racconto secondo cui il mercato è il male perché è guidato dall'avidità di profitto dei privati.

Dimenticandosi che la stessa identica volgare avidità ce l'hanno tutti quelli che mungono le aziende a gestione pubblica approfittandosi dello scarso controllo da parte di chi paga.

Un esercito di operai che si imbosca intascandosi milioni di stipendi pubblici non ha NIENTE di più etico rispetto al megapadrone privato che accumula dividendi giganteschi.

Non sono più carini solo perché sono tanti piccoli invece di uno molto grosso.

Alla fine della giornata i soldi per la loro tutela devo comunque metterceli io, quindi voglio avere almeno la libertà di scegliere a chi darli.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

Inviato

La crisi nell'industria tedesca è paragonabile solo alla Grande Crisi Finanziaria e al Covid.

Probabilmente a breve sarà persino peggio. E saranno problemi anche per noi. 

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

Inviato
On 07/12/2024 at 15:44, Wilhem275 scrive:

E se, invece di ficcare il naso nella gestione industriale per compensare sussidi e incentivi vari... si evitassero entrambe le cose?

 

Per creare uno squilibrio sociale non serve arrivare a statalizzare tutto, già solo una partecipazione pubblica parziale sta creando uno squilibrio. Significa che qualcuno è più tutelato di altri, a spese degli altri. Si creano delle discrezionalità e regolarmente questo ha indotto fenomeni di parassitismo.

Non c'è un vero modo di evitare questa dinamica, l'unica è stare fuori dal coinvolgimento il più possibile.

 

Quello che non mi sta bene è il solito racconto secondo cui il mercato è il male perché è guidato dall'avidità di profitto dei privati.

Dimenticandosi che la stessa identica volgare avidità ce l'hanno tutti quelli che mungono le aziende a gestione pubblica approfittandosi dello scarso controllo da parte di chi paga.

Un esercito di operai che si imbosca intascandosi milioni di stipendi pubblici non ha NIENTE di più etico rispetto al megapadrone privato che accumula dividendi giganteschi.

Non sono più carini solo perché sono tanti piccoli invece di uno molto grosso.

Alla fine della giornata i soldi per la loro tutela devo comunque metterceli io, quindi voglio avere almeno la libertà di scegliere a chi darli.

 

non è più o meno etico che qualcuno si intaschi il prodotto della collettività, ma che questo prodotto se lo intaschi uno solo rispetto a molti. 

  • Mi Piace 1
Inviato
12 ore fa, angelogiulio scrive:

 

non è più o meno etico che qualcuno si intaschi il prodotto della collettività, ma che questo prodotto se lo intaschi uno solo rispetto a molti. 

 

 

Ma questa non è etica, è giudicare il soggetto a simpatia, perché uno molto ricco mi rode tanto, mentre tanti poco più ricchi di me mi rodono poco.

Quello che interessa alla collettività è il danno che subisce, non cambia una cippa chi se ne stia giovando.

Il danno alla collettività di uno che intasca 100.000 o di 10.000 che intascano 10 è identico, cosa cambia? Dietro c'è sempre la stessa disdicevole avidità. O vogliamo stabilire un tetto massimo di denaro che è etico possedere? Occhio a scegliere la giuria che stabilisce la cifra...

 

Poi, ribadisco, si sta celebrando quello che è un vero e proprio furto di risorse collettive rispetto a scambi di denaro che avvengono tra soggetti privati su base volontaria (perché comunque nessuno è obbligato a comprarsi una macchina più figa, anzi, nessuno è obbligato a comprarsi una macchina, mentre le tasse per pagare i sussidi me le devo puppare con la forza).

C'è troppa concentrazione nel mercato? Ci sono situazioni di cartello? Esistono le leggi antitrust, che si applichino o rinforzino se necessario.

 

Che poi, sant'Iddio, la celebrazione della buona ed etica gestione cinese. Tra concorrenza sleale, dumping, sfruttamento disumano dei lavoratori e dell'ambiente, diritti civili calpestati, proprio un grande modello di sostenibilità etica, un'ideale da prendere a modello.

Ma ci si rende conto che il prezzo del sostegno dello Stato alle aziende è la pelle di milioni di cinesi?

There's no replacement for displacement.

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