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La crisi dei fornitori automotive


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anche Nissan licenzia una bella fetta di personale..

 

Nissan annuncia il taglio di 9.000 posti di lavoro. Anche l'Ad si riduce lo stipendio del 50%

L'azienda giapponese ridurrà la sua capacità produttiva globale del 20%, diminuendo contestualmente anche la forza lavoro. Deludenti i risultati del primo semestre fiscale. Misure drastiche riguardano anche la ‘guidance’

https://www.rainews.it/articoli/2024/11/nissan-annuncia-il-taglio-di-9000-posti-di-lavoro-anche-lad-si-riduce-lo-stipendio-del-50-c0d382b8-c24f-40cd-82bf-03ff87a8b18e.html

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15 minuti fa, vince-991 scrive:

anche Nissan licenzia una bella fetta di personale..

 

hmmm.... 9k di 134k sono 6,7%, non mi sembra cosi grave a fronte di una sovraccapacita attuale di 25%.

 

 

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4 ore fa, __P scrive:


Credo sia una spiegazione veramente semplicistica dare colpa sempre e solo alle istituzioni sinceramente…

Le colpe sono sempre condivise, ed il settore automobilistico con la sua sovrapproduzione era una bolla che prima o poi sarebbe scoppiata in ogni caso! Covid ed instabilità globale l’hanno solo accelerata.

Ma vi sembrava economicamente sostenibile un sistema produttivo del genere, che si reggeva in piedi per lo più sulle flotte e sui finanziamenti?

In DE poi era diventato in pratica welfare parastatale…

 

 

Io non do colpa sempre e solo alle istituzioni, io do la colpa a chi ce l'ha. Da quel che mi risulta la guerra sine qua non al motore endotermico è un'idea tutta europea (o per lo più europea, diciamo così...non è esclusivamente europea). Il problema che vivono oggi le case automobilistiche, risiede principalmente negli ingenti investimenti che si sono viste costrette a fare di recente per l'elettrico, perché, da quel che mi risulta, è da mò che la produzione si sostiene su finanziamenti o leasing, analogamente a quanto il mercato immobiliare si sostiene con i mutui da sempre.

 

E comunque.....sempre si sosterrà con lo strumento finanziario, perché solo pochi fortunati possono pagarsi una macchina o una casa con bonifico diretto. Anche in Ferrari, credimi, la stragrande maggioranza degli acquirenti ricorre al pagamento rateale.

 

Su quello che è successo in DE (Germania intendevi, suppongo), dico solo che tutto il mondo è paese....ma che certe cattedrali vengono create "parastatalmente" al solo scopo di creare, con degli stipendifici, serbatoi di voti utili per le elezioni. Tanto quanto capita altrove del resto.

 

p.s. faccio solo un appunto. Esistono da memore tempo i tempi grassi e i tempi magri. Se il management fosse più accorto, in tempi di vacche grasse, piuttosto che sovraprodurre o sovrastrutturarsi a dismisura, e pensasse a mettere a riserva strategica una parte degli utili piuttosto che spendere e spandere, se limitasse la produzione per far si che la curva di crescita resti si positiva ma non eccessivamente positiva.... non si ritroverebbe poi aziende in queste condizioni. Ma anche qui.....l'avidità e il dover far soldi a tutti i costi non ha mai limiti a quanto pare. Tanto poi...ci pensa il welfare parastatale.

 

D'altro canto, cosa potevano aspettarsi? I Cinesi le cose le imparano in fretta e quindi c'era da aspettarselo, ma ripeto, passi il concorrente "cinese" che oggi c'è e ieri no, la mazzata per il nostro automotive è stato l'elettrico, imposto da Bruxelles in modo completamente sbagliato. Un calo di produzione, in condizioni normali, lo avrebbero assorbito senza eccessivi scossoni, il fatto è che oltre al calo delle vendite e al concorrente cinese di turno, hanno dilapidato la liquidità per dei prodotti che non vuole nessuno, obbligati da bruxelles perché convinti che ancora una volta il popolo bue si sarebbe indebitato ancor di più. 

 

Ecco la risposta del mercato occidentale, un bel gesto dell'ombrello.

 

 

 

 

 

 

Modificato da VuOtto
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  • Grazie! 1

in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

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Credo sia una spiegazione veramente semplicistica dare colpa sempre e solo alle istituzioni sinceramente…
Le colpe sono sempre condivise, ed il settore automobilistico con la sua sovrapproduzione era una bolla che prima o poi sarebbe scoppiata in ogni caso! Covid ed instabilità globale l’hanno solo accelerata.
Ma vi sembrava economicamente sostenibile un sistema produttivo del genere, che si reggeva in piedi per lo più sulle flotte e sui finanziamenti?
In DE poi era diventato in pratica welfare parastatale…
 

Sai, quando devi per forza sempre crescere per il bene degli investitori... Ed è un discorso che vale per tutti i settori.
Si tuttavia, almeno nel nuovo, la vendita con finanziamento non è obbligatoria, da quanto mi risulta.
 
Sei spinto a comprare con finanziamento, questo si. Ma se vuoi pagare in contanti, puoi farlo. Puoi persino, spesso e volentieri, acquistare con finanziamento e chiuderlo subito dopo. 
 
Quindi non diamo tutta la colpa all'acquisto con finanziamento che in realtà spesso è più che altro uno strumento di marketing a disposizione delle aziende produttrici (ovvero ti spingono a cambiare auto spesso). 
 
E che i consumatori, molto spesso gradiscono (irrazionalmente, perché altrettanto spesso nella realtà non gli converrebbe sottoscrivere il finanziamento).
 
Ma questo discorso lo si può applicare a tantissimi beni di consumo. 
 
Forse, sarebbe semmai ora di capire che quello delle auto è un mercato di sostituzione, e per giunta declinante. Con tutte le conseguenze del caso. 
 
 

Chiudere il finanziamento con una pacca sulla spalla vale solo in Europa, in altri paesi ci paghi sopra le penali.
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3 minuti fa, ILM4rcio scrive:


Sai, quando devi per forza sempre crescere per il bene degli investitori... Ed è un discorso che vale per tutti i settori.
Chiudere il finanziamento con una pacca sulla spalla vale solo in Europa, in altri paesi ci paghi sopra le penali.

 

anche qui da noi, un finanziamento senza penali, puoi esitnguerlo dopo il 14esimo mese, altrimenti prima, paghi comunque una penale.

in garage: MY22 BMW M3 Competition Xdrive G80 + MY22 Jaguar F-Pace SVR

 

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12 minuti fa, VuOtto scrive:

 

anche qui da noi, un finanziamento senza penali, puoi esitnguerlo dopo il 14esimo mese, altrimenti prima, paghi comunque una penale.

Si ma a quanto ammonta questa penale?

 

In Kia, da quanto ricordo era l'1% ( del valore finanziato, mi sembra). In pratica, il valore di una rata....

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3 hours ago, 4200blu said:

 

hmmm.... 9k di 134k sono 6,7%, non mi sembra cosi grave a fronte di una sovraccapacita attuale di 25%.

 

 

comunque sono novemila, e non e' detto che si fermeranno a questi

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7 minuti fa, vince-991 scrive:

comunque sono novemila, e non e' detto che si fermeranno a questi

 

eh sì, certo, ma ci sono molti altri settori dell'economia in cui la manodopera è disperatamente cercata/necessaria

 

 

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48 minuti fa, 4200blu scrive:

 

eh sì, certo, ma ci sono molti altri settori dell'economia in cui la manodopera è disperatamente cercata/necessaria

Avverrà per forza di cose un ricollocamento della manodopera, come nei tempi passati i contadini divennero operai, a loro volta questi si ricicleranno in altri ambiti

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  • superkappa125 ha modificato il titolo in La crisi dei fornitori automotive
3 ore fa, VuOtto scrive:

p.s. faccio solo un appunto. Esistono da memore tempo i tempi grassi e i tempi magri. Se il management fosse più accorto, in tempi di vacche grasse, piuttosto che sovraprodurre o sovrastrutturarsi a dismisura, e pensasse a mettere a riserva strategica una parte degli utili piuttosto che spendere e spandere, se limitasse la produzione per far si che la curva di crescita resti si positiva ma non eccessivamente positiva.... non si ritroverebbe poi aziende in queste condizioni. Ma anche qui.....l'avidità e il dover far soldi a tutti i costi non ha mai limiti a quanto pare. Tanto poi...ci pensa il welfare parastatale.

Il problema è che il management risponde alla proprietà, che per le grosse aziende quotate significa gli azionisti, che sono interessati esclusivamente a prendere soldi a meno che non si tratti di grossi azionisti con un interesse diretto (tipo gli Elkann e i Peugeot in Stellantis). I fondi di investimento, che oggi sono grossi azionisti di un sacco di cose, sono interessati solo alle trimestrali e allo stacco dei dividendi.

Faccio un controesempio del mio settore. Rohde&Schwarz, un'azienda tedesca che è una delle più grandi aziende produttrici (tra l'altro) di strumentazione elettronica al mondo, ha a tutt'oggi una proprietà familiare in mano alle famiglie Rohde e Schwarz. Questo consente di sbattersene delle trimestrali e fare investimenti in possibile perdita. Da qualche anno hanno tentato di entrare nel mercato degli oscilloscopi. Gli ingegneri, che sono conservatori (leggi "quello che funziona non si tocca", specie se parli di investire in apparecchi che possono arrivare tranquillamente a 50k euro a pezzo), hanno diffidato del marchio affidandosi ai più tradizionali. Loro però hanno insistito, hanno tirato fuori prodotti sempre nuovi e migliori e oggi, anche se non sono ad armi pari con i giganti Tektronix, LeCroy e HP/Agilent/Keysight, hanno una nuova divisione che genera utili. Se fossero stati quotati questo non sarebbe potuto succedere.

Bottom line: la finanza è nemica dell'economia.

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