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La crisi dei fornitori automotivi


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Io continuo a dirlo, ma tutte queste persone dovrebbero essere reimpiegate per adeguare le infrastrutture alla transizione ecologica, tutte attività che non possono essere delocalizzate:

 

- Installazione di colonnine per la ricaricarica

- Installazione e rifacimento di linee di media e bassa tensione

- Installazione e rifacimento di cabine elettriche

- Installazione di impianti fotovoltaici domestici e industriali

- Installazione di pale eoliche

- etc ...

 

 

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  • 3 settimane fa...

Michelin ha annunciato oggi ai 1.254 dipendenti degli stabilimenti di Cholet e Vannes la sua intenzione di chiudere la produzione entro l’inizio del 2026 al più tardi.
 

https://pneusnews.it/2024/11/05/ufficiale-michelin-chiude-le-fabbriche-di-cholet-e-vannes/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTEAAR1sww4abH-i5WsE-s1eSinpqEWxnyaLpYqGwYIYPYYZBDCAbnjPHUeWchg_aem_Ec3PbVDa1mksTvUP4UYn_w
 

(Non sapevo dove postarla, si potrebbe cambiare il titolo del 3D in Crisi Fornitori Automotive? Perché tra Italia, Germania e Francia nessuno se la passa bene, la barca è la stessa per tutti) 

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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  • __P ha modificato il titolo in La crisi dei fornitori automotivi
7 minuti fa, VuOtto scrive:

che disastro..... ma alla fine....lo hanno creato gli stessi "salottoni" di Bruxelles.


Credo sia una spiegazione veramente semplicistica dare colpa sempre e solo alle istituzioni sinceramente…

Le colpe sono sempre condivise, ed il settore automobilistico con la sua sovrapproduzione era una bolla che prima o poi sarebbe scoppiata in ogni caso! Covid ed instabilità globale l’hanno solo accelerata.

Ma vi sembrava economicamente sostenibile un sistema produttivo del genere, che si reggeva in piedi per lo più sulle flotte e sui finanziamenti?

In DE poi era diventato in pratica welfare parastatale…

 

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Schaeffler, fornitore tedesco di componenti per l’industria automobilistica, ha annunciato questa mattina un piano di ristrutturazione che prevede il licenziamento di 4.700 dipendenti e la chiusura di due stabilimenti.

 

https://www.virgilio.it/motori/notizie/crisi-auto-colosso-licenzia-migliaia-dipendenti/252506/

 

 

"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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26 minuti fa, __P scrive:

Credo sia una spiegazione veramente semplicistica dare colpa sempre e solo alle istituzioni sinceramente…

Le colpe sono sempre condivise, ed il settore automobilistico con la sua sovrapproduzione era una bolla che prima o poi sarebbe scoppiata in ogni caso! Covid ed instabilità globale l’hanno solo accelerata.

Ma vi sembrava economicamente sostenibile un sistema produttivo del genere, che si reggeva in piedi per lo più sulle flotte e sui finanziamenti?

In DE poi era diventato in pratica welfare parastatale…

👍

 

Anche dal Sol Levante arrivano contromisure:

 

Nissan taglia 9mila posti di lavoro e riduce la capacità produttiva del 20%
Riviste drasticamente al ribasso le previsioni sui ricavi e sugli utili operativi per l’anno finanziario 2024

 

Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/nissan-taglia-9mila-posti-lavoro-e-riduce-capacita-produttiva-20percento-AGr7hWy

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Cita

I problemi di Nissan sono emersi, al pari di altri marchi giapponesi, a causa di una decisa flessione delle vendite di auto nuove e per la forte concorrenza di Tesla e di marchi cinesi di veicoli elettrici come BYD.

 

D'altro canto anche se per ipotesi il mercato mondiale rimanesse stabile, l'aumento del volume di Tesla e l'esplosione delle case produttrici cinesi, toglie lavoro ai produttori tradizionali mondiali, la situazione è questa. 

 

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"quello che della valle spende in 1 anno di ricerca io lo spendo per disegnare il paraurti della punto." Cit.

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56 minuti fa, __P scrive:


Credo sia una spiegazione veramente semplicistica dare colpa sempre e solo alle istituzioni sinceramente…

Le colpe sono sempre condivise, ed il settore automobilistico con la sua sovrapproduzione era una bolla che prima o poi sarebbe scoppiata in ogni caso! Covid ed instabilità globale l’hanno solo accelerata.

Ma vi sembrava economicamente sostenibile un sistema produttivo del genere, che si reggeva in piedi per lo più sulle flotte e sui finanziamenti?

In DE poi era diventato in pratica welfare parastatale…

 

 

La politica che pretende di dirigere e piegare il mercato è sempre colpevole, specie quando lo fa senza competenze né cognizione di causa né evidenze scientifiche. Questo non sarà mai ripetuto abbastanza.

 

Ciò detto, tutte le concause che hai citato, endogene al mercato automotive, sono indiscutibili. C'è una lunga crisi in atto e quasi nessuno in Europa ha voluto cambiare il modo di fare e vendere automobili. Se produci automobili devi fare utili con quelle, per ogni singolo esemplare venduto, e le stesse finanziarie dovrebbero servire a farti vendere più auto, non a rimpiazzare i mancati introiti.

Il fatto che i concessionari non vogliano più vendere auto "in contanti" è assurdo. Significa che il tuo mercato non si basa più sul prodotto ma sui "derivati".

Questi non sono campanelli d'allarme, sono schiaffoni in faccia.

 

E il privato che accetta (spesso obtorto collo) questa logica non perde solo denaro, perde diritti: lo ius utendi et abutendi re sua, il diritto di tenersi la sua macchina come e quanto gli pare, di pagarla tutta e subito risparmiando soldi, di investirci denaro in cura e manutenzioni che ne prolungheranno la vita, di scegliersi l'assicurazione e i servizi che preferisce ecc. ecc., alla fin fine riducendo anche la quantità di scorie che produrrebbe cambiando macchina ogni 3/4 anni in base al finanziamento.

 

Modificato da Yakamoz
  • Grazie! 1

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Si tuttavia, almeno nel nuovo, la vendita con finanziamento non è obbligatoria, da quanto mi risulta.

 

Sei spinto a comprare con finanziamento, questo si. Ma se vuoi pagare in contanti, puoi farlo. Puoi persino, spesso e volentieri, acquistare con finanziamento e chiuderlo subito dopo. 

 

Quindi non diamo tutta la colpa all'acquisto con finanziamento che in realtà spesso è più che altro uno strumento di marketing a disposizione delle aziende produttrici (ovvero ti spingono a cambiare auto spesso). 

 

E che i consumatori, molto spesso gradiscono (irrazionalmente, perché altrettanto spesso nella realtà non gli converrebbe sottoscrivere il finanziamento).

 

Ma questo discorso lo si può applicare a tantissimi beni di consumo. 

 

Forse, sarebbe semmai ora di capire che quello delle auto è un mercato di sostituzione, e per giunta declinante. Con tutte le conseguenze del caso. 

 

 

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