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I giovani designer affiancati al futuro dei trasporti.


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Inviato

Ciao! Da quanto tempo che non scrivevo qui in effetti, davvero tanto tempo e mi auguro abbiate passato delle buone feste di natale. E' dal lontano 2022 che non pubblico qualcosa di intenso in questo forum, nonostante l'abbia frequentato abbastanza assiduamente, soprattutto nella sezione "Mai nate" e "Scoops and Rumors", da spettatore passivo. Mi dovrei ripresentare, brevemente, rispetto a quella presentazione che feci quasi tre anni fa. Allo stato attuale, sono un giovane studente dello IAAD che studia nel corso di transportation design, che si sta avvicinando man mano alla laurea, che dovrebbe avvenire teoricamente in estate. Come introdotto dal titolo, mi piacerebbe esporre le opinioni di chi è coinvolto e non di questo mondo affascinante ed in continua evoluzione, soprattutto ora in questo decennio tra questioni politiche, industriali e sociali che coinvolgono anche il settore della progettazione, o almeno suppongo in parte nelle sue economie di scala. Non solo, di fronte alla futura generazione di designer (principalmente quella Z) spetta l'importante compito di evolvere il concetto di mobilità al di fuori del trasporto privato, creando anche degli opportuni eco-sistemi attorno. Di fronte alle varie competenze unite e non, richieste oggi, dal Color Material finishes o CMF design, al modellatore (e li si potrebbe aprire un'altra discussione sui vari programmi e genere di modellazione) fino al digital sketch design per citarne alcuni, i designer attuali hanno molti rami dalla quale scegliere o predisporsi in base alle loro competenze. Allo stesso tempo, nel mercato del lavoro, ci sono molte esigenze professionali e diversi rami sono richiesti nel contesto generale, ma da quel che sembra a me, e qui potete smentirmi in caso, diciamo che ogni designer possa prendere branchie specifiche del settore dei trasporti. Raccontando in maniera riepilogativa la mia esperienza in questo settore da studente, posso affermare che frequentando una università privata che approda questa branchia del design industriale la cosa diventa molto complessa e impegnativa visto che è richiesta un maggiore impegno in tutte le branchie lavorative del settore, allo stesso tempo però ciò varia da professionalità e presenza di chi insegna effettivamente e qui ne potrei raccontare tante ma tante ma mi fermo qui, penso di aver introdotto abbastanza l'argomento di per sé e la mia esperienze che eventualmente potrei approfondire, con la dovuta privacy e rispetto per gli altri.

 

Continuando, qual è il futuro dei giovani designer in questo contesto? E' una domanda difficile alla quale rispondere dal mio punto di vista essendo che il settore dell'automotive si sta evolvendo e sta subendo una trasformazione dettata da scelte di economia di scala nelle aziende costruttrici con piattaforme uniche per più autovetture, sociali nelle città metropolitane rispetto a politiche che vogliono limitare il trasporto privato e favorire quello pubblico per questioni di inquinamento, industriali e politiche rispetto ad un contesto internazionale dove in primo luogo la Cina, forte del suo know-how tecnologico, sta aumentando la sua superiorità nel settore dell'automotive anche grazie a politiche socio-ambientali dove, per esempio, l'Europa sta cercando di favorire, o forzare a seconda del pensiero, la produzione di veicoli a inquinamento zero, creando conseguenti contrasti tra i costruttori. Il designer di oggi e di domani, quindi, si ritrova in contesto molto accesso e intenso dove la politica, di fronte ad una crisi climatica, vuole nuove soluzioni e nuovi sistemi di mobilità nelle metropoli e megalopoli che siano eco-friendly, accessibili, affidabili e sostenibili nel loro ciclo di vita nella teoria. Di conseguenza le richieste, a seconda del contesto, diventano molto varie nel settore dei trasporti, che si debba trasportare cose o persone. I rami dei trasporti sono tanti: autoveicoli, motoveicoli, quadricicli o tricicli, veicoli a pedali, trattori, trattori stradali, barche e yacht ecc.ecc.

 

Partendo da questo presupposto, è difficile approdare in tutti i rami dei trasporti secondo il mio punto di vista e di conseguenza difficilmente possono esistere designer, nel settore dei trasporti in questo caso, a 360 gradi o se esistono sono persone prodige. Per far capire meglio il concetto, difficilmente avremo un altro Raymond Loewy a 360 gradi, in questo caso nel settore dei trasporti. Continuando, cosa può fare il designer di transportation se per esempio, vorrebbe specializzarsi nel settore dell'automotive? Beh, partiamo dal presupposto che chi frequenta un corso di transportation design deve innanzitutto trovare una branchia del trasporto e progettuale che piace, sottolineo che piace. Non necessariamente uno/a studente di transportation deve fare automotive, conosco persone che vorrebbero specializzarsi nel settore delle motorbike o ancora yacht o mobility. Allo stesso tempo bisogna trovare una branchia progettuale primaria, rispetto alla altre della quale comunque bisogna avere conoscenza, nella quale si ha preferenza e maggiore abilità. Di seguito un elemento fondamentale che dimostra importanza, più che altro nel mercato del lavoro, sono i portfolio (l'elenco dei lavori svolti da un professionista) che a tutti gli effetti sono i "manifesti pubblicitari" dei designer dove espongono i loro lavori e abilità a tutti gli effetti. Su questo si potrebbe aprire un ulteriore argomento, ma riassumendola in breve i portfolio rasentano una certa importanza perché mostrano non soltanto cosa e con cosa progetta un designer, ma anche la sua personalità lavorativa in primis attraverso una grafica avvincente e soprattutto personale, che si distingua dagli altri portfolio. Di conseguenza, è chiaro che siamo in un mondo dove la concorrenza tra giovani designer è considerevole e quindi diventa assai importante, in questo oceano, potersi affermare con una morale etica e una personalità che ci rispecchi nei confronti di ciò che facciamo ma soprattutto, e questo non si può negare, contano le abilità e le idee per la maggiore. Un altra difficile prospettiva, è che rende impegnativo di conseguenza l'accessibilità verso questo genere i studi, sono i costi economici e i posti ristretti di questo genere di università di design che comunque non sono vincolanti per questa (o queste) specializzazioni di settore dei trasporti, comunque sostituibili con le università pubbliche eventualmente seppur più generico, presumo, come percorso.   

 

Concludo, di seguito, augurando ai giovani volenterosi che vogliono avvicinarsi a questa branchia del design industriale il bene necessario per potersi avventurare in questi studi impegnativi ma che possono dare soddisfazione alla propria passione nella branchia specifica del settore dei trasporti. Voglio specificare che io non voglio fare il "tutto-fare" della situazione, ho ancora molto da imparare ma allo stesso mi affianco verso i prossimi mesi vicino alla laurea, rispetto al fatto che non sono il top del top ma voglio esporre, con questo post, un pensiero ragionato e razionale ma presumibilmente soggettivo verso questo argomento. Esponete, con cordialità e gentilezza, le vostre opinioni o eventuali esperienze nel contesto dei trasporti e del design. Dunque, con ciò vi auguro buone feste di capodanno e una buona serata!

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Inviato
1 ora fa, Il_parcheggiatore_creativo scrive:

Concludo, di seguito, augurando ai giovani volenterosi che vogliono avvicinarsi a questa branchia del design industriale il bene necessario per potersi avventurare in questi studi impegnativi ma che possono dare soddisfazione alla propria passione nella branchia specifica del settore dei trasporti.

 

Non sono del settore, ma vedo una discrasia tra i giovani e le branchie.

 

Le branchie hanno ispirato tante prese d'aria, ma ormai con l'elettrico appartengono al passato.

 

 

  • Ahah! 2

- '13 Toyota Auris Hybrid TS Lounge (dal 2024)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

Inviato
10 ore fa, gianmy86 scrive:

 

Non sono del settore, ma vedo una discrasia tra i giovani e le branchie.

Le branchie hanno ispirato tante prese d'aria, ma ormai con l'elettrico appartengono al passato.

secondo me le branchie servono molto a quei designer che cercano un' attività a più ampio respiro

 

ps : @gianmy86 noi due siamo due pirla ne sei consapevole ? :mrgreen: . Scusa @Il_parcheggiatore_creativo sono i postumi del cenone

  • Ahah! 1

Inviato

@TONI mettiamola così: la supercazzola della supercazzola! 😀

  • Ahah! 1

- '13 Toyota Auris Hybrid TS Lounge (dal 2024)

-'03 Ford StreetKa 1.6 Leather  (dal 2022)

 

My wife said to get things done. You'd better don't mess with Autopareri.com

 

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