50anni di Volkswagen Polo

[MotorPassion]

 

Small can also be big: Volkswagen celebrates 50 years of the Polo

 

• The Polo has been setting trends in the small car segment since 1975 and represents typical Volkswagen virtues such as quality, safety and comfort
• The Polo has become an international bestseller over the course of six generations.
• To kick off the anniversary year, VW Classic will show early models of the Polo at the Bremen Classic Motorshow 2025 (31 January – 2 February 2025)

 

Since 1975, the Volkswagen Polo has delighted generations of people and has become a pioneer in its class: it has always stood for affordable mobility, timeless design and pioneering technology. With more than 20 million vehicles sold in six generations, the Polo has established itself as one of the most successful models in its class. In 2025, Volkswagen is celebrating the 50th anniversary of the small compact car.

 

When the VW Beetle was due to be replaced in the 70s, Volkswagen had several models up its sleeve: the Passat came onto the market in 1973, followed a year later by the Golf, while the Polo made its debut in 1975. No vehicle before had been so short and refined. Positioned a class below the Golf, the Polo perfectly rounded off the then new model family with front-wheel drive. 50 years later and in its sixth generation, the Polo has proven how a small car can assert itself confidently in a likeable way. More than 20 million cars sold speak for themselves.

 

Affordable mobility and innovations: a car for everyone
The Polo does not just stand for technical innovations, but also for affordable mobility for everyone. With state-of-the-art technology and a fair price-performance ratio, the Polo has contributed to individual mobility over generations. Whether for first driving lessons, sporty driving pleasure or as a family car – the Polo has created memories and will continue to be a versatile companion in the future also.

 

Flashback: a small car makes the big time
The small car presented in March 1975 was based on the Audi 50. In slightly modified form it went into series production in Wolfsburg as the Volkswagen Polo and quickly provided a breath of fresh air in the small car segment. With its clean design and high functionality, it caught the spirit of the times. Efficient, practical and affordable, the lightweight vehicle was also characterised by agility, very good handling characteristics and economical engines. Core virtues that have continued the success story ever since.

 

Evolution over six generations
With each generation, the small car has been developed further. The Polo II brought a number of improvements from 1981 onwards, including more space and comfort as well as modernised engines. In 1987, the limited special series Polo Coupé GT G40 saw the debut of the scroll-type supercharger, which provided more power. Another leap forward followed in the third generation from 1994, also in terms of technology. The Polo III was one of the first vehicles in its class with innovative safety features such as airbags. In 1998, the Polo was available for the first time as a GTI. With a significant increase in size, the fourth generation offered a new level of comfort and safety from 2002, with front and side airbags, power steering and ABS as standard. The Polo V saw the introduction of a host of digital innovations: from 2009, infotainment and assistance systems made driving more comfortable than ever. The Polo V also impressed in motorsport: with the Polo R WRC, Volkswagen won the World Rally Championship title four times in a row from 2013. The sixth generation was based on the modular transverse matrix (MQB) and set new standards in 2017 in terms of connectivity, safety and driving dynamics. The Polo became even more digital and innovative with the product upgrade in 2021. The compact car boasts assistance and comfort systems that are otherwise known only from higher vehicle classes.

 

Living history
Volkswagen Classic is accompanying the Polo in its anniversary year and will be presenting historic models from its own collection in the coming months. The Bremen Classic Motorshow will kick things off from 31 January to 2 February 2025. Two early examples can be seen here: an Oceanic Blue Polo L from 1975 and a unique hill climb Polo from 1977.

 

 

50 years of Polo

The Polo – a car for everyone.
Since the very first generation, it has represented affordable mobility. No frills – but top quality, excellent handling, and practical innovations. A car for everyone. Accessible and likeable. A true Volkswagen through and through. And now, it's been around for 50 years. A perfect reason to give the Polo some well-deserved attention this year! Happy Birthday, Polo!

 

Polo 1st Generation (1975 - 1981)

 

Polo 2nd Generation (1981 - 1994)

 

Polo 3rd Generation (1994 - 2001)

 

Polo 4th Generation (2001 - 2009)

 

Polo 5th Generation (2009 - 2017)

 

Polo 6th Generation (2017 - today)

 

Fonte: Volkswage Media Press

 

Discussione aperta per pubblicare tutte le info/news/curiosità relative alle varie generazioni di Volkswagen Polo.

 

50_Years_VW_Polo_Jubilee_brochure_EN.pdf

 

Modificato 2 Gennaio da nucarote

[angeloben]

Salve a tutti, e buon anno!

Questa discussione nuova di pacca mi cade proprio a fagiuolo , perché in questi giorni mi sono arrovellato su una roba...

 

Giorni fa, sulla discussione "[MAI NATE] SEAT", avevo postato questa immagine di una maquette per il restyling di Ibiza del 1991.

...e notavo il nuovo disegno del passaruota posteriore "tagliato" a semiarco e come "appoggiato" sul paraurti, variazione poi non mantenuta nel modello finale.

 

Comunque mi aveva fatto venire alla mente l'Opel Astra F (quella del '91), la quale a sua volta aveva ereditato quel tratto dalla precedente Kadett E del 1984:

 

Altre auto hanno utilizzato questa soluzione stilistica nel tempo, ovviamente con lievi differenze nell'inclinazione o nel disegno del profilo del passaruota;

fra le altre, la nostra Y10 (1985):

 

...o la Punto 176:

 

...ma anche qualcosa di più esotico come la Daihatsu Charade (serie G100 del 1987):

 

 

Bene, a quel punto mi sono chiesto l'origine di quell'idea, o meglio: quale auto aveva adottato per prima quella particolare soluzione stilistica?

Per chiarezza, ritengo che siano soluzioni differenti - per quanto concettualmente associabili - le carenature parziali o totali come quelle di Citroen DS o CX, o il taglio netto di Fiat Panda '80 o di Opel Omega '86.

Perciò, inizialmente l'avevo fatta risalire proprio a Kadett E del 1984, ma poi mi sono ricordato della seconda generazione della VW Polo, appunto, che nel settembre del 1981 si presentò con la nuova carrozzeria da mini-station wagon, con il passaruota dietro risolto così, in effetti donando un certo dinamismo a quella nuova linea:

 

Cercando cercando, ho trovato delle giapponesi di cui non sapevo, perché spesso mi accorgo di non conoscere ciò che non è stato (quasi) mai venduto nel nostro paese... ma si tratta comunque di modelli successivi, seppur di poco, alla Polo II;  giusto per dovere di cronaca, modelli come la Toyota Camry/Vista (serie V10) e la Toyota Tercel (L20) entrambe del 1982, o la Mitsubishi Mirage del 1983 (aka Colt o Lancer a seconda dei mercati).

 

Qualcuno ricorda modelli precedenti alla Polo con questa caratteristica? O possiamo accreditare Volkswagen come detentrice di questo "primato stilistico"?

Modificato 2 Gennaio da angeloben

[alfagtv]

Anche la regata aveva quella soluzione,altre che mi vengono in mente la Mitsubishi tredia,cordia e galant del 1980 avevano una soluzione simile.

Modificato 2 Gennaio da alfagtv

[nucarote]

Aggiunto sondaggio in testa.  

[angeloben]

21 ore fa, alfagtv scrive:

Anche la regata aveva quella soluzione,altre che mi vengono in mente la Mitsubishi tredia,cordia e galant del 1980 avevano una soluzione simile.

Sì, giustissimo!

Regata decisamente emula di Polo in quel dettaglio. 

E soprattutto grazie per aver segnalato Mitsubishi Galant del 1980!

(mentre sono andato a vedere Cordia e Tredia e non mi pare abbiano quel disegno...)

 

Quindi, al di là del profilo del bordo assai più pronunciato su Polo, questo tipo di taglio potrebbe esser stato introdotto dai giapponesi?

Be', non proprio... perché quattro anni prima, nel 1976, era stata presentata questa coupé!

Quindi italiano il modello, italiana la carrozzeria che la costruiva (Pininfarina) e italiano il suo disegnatore (Aldo Brovarone).

 

Poi, arrovellandomi ancora un po', ho trovato che qualcosa di simile, sebbene in una forma se vogliamo embrionale, era stata utilizzata già negli anni Settanta da ben due Citroen:

Citroen Visa (1978)...

...e ancor prima Citroen GS (1970)

...la quale a sua volta portava in produzione idee proposte sempre dagli italiani di Pininfarina (nello specifico Fioravanti e Martin) per una berlina aerodinamica, che nella seconda iterazione del 1968 per una compatta 1100, in effetti mostrava un disegno del passaruota posteriore molto vicino a quello in questione:

 

Come spesso accade, possiamo dire che anche questa idea non è nata di punto in bianco, ma probabilmente è stato il frutto di elaborazioni progressive da parte di varie persone e aziende...

 

Fatta la divagazione su questo particolare del design di Polo '81, possiamo tornare al 50° compleanno di VW Polo.

Modificato 3 Gennaio da angeloben
Aggiunta Lancia Gamma coupé

[el Nino]

On 02/01/2025 at 11:05, angeloben scrive:

Mi sono ricordato della seconda generazione della VW Polo, appunto, che nel settembre del 1981 si presentò con la nuova carrozzeria da mini-station wagon, con il passaruota dietro risolto così, in effetti donando un certo dinamismo a quella nuova linea:

 

 

Mi sono accorto solo recentemente che la versione coupè invece aveva un passaruota posteriore tondo...

 

el Nino