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Fiat, torna l'utile operativo


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da repubblica.it

TORINO - Torna l'utile operativo per la Fiat nel secondo trimestre 2004. Sono 18 milioni di euro con una crescita di 118 milioni rispetto al dato negativo dello stesso periodo del 2003. Il fatturato, nella prima metà dell'anno è stato di 23,5 miliardi di euro con un miglioramento del 6 per cento. Il complesso dei dati della trimestrale fa ben sperare i vertici del gruppo che puntano al risultato del break even entro la fine dell'anno.

La fiducia del Lingotto deriva, si legge nel comunicato del gruppo "dall'incoraggiante segnale che nel secondo trimestre vede un risultato operativo positivo". D' altra parte, il gruppo precisa che nel suo insieme "continuerà anche nella seconda parte dell'anno a lavorare intensamente per ottenere sempre maggiori benefici in termini di riduzione dei costi e di recupero dei margini".

Il miglioramento, però, non si deve al settore dell'auto che ha fatturato 5.197 contro i 5.067 dello stesso periodo dell'anno, con una perdita di 282 miliardi: "All'incremento - dice la Fiat - hanno contribuito i diversi settori non automobilistici che hanno migliorato i principali parametri economici e finanziari".

La Borsa ha risposto abbastanza positivamente. Il titolo è più che stabile e fa segnare un incremento dell'1.09 per cento.

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I più attivi nella discussione

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l'auto è ancora al buio, purtroppo.

Secondo un non piccolo manager del Gruppo il probelma non è certo Melfi col suo sciopero come si vorrebbe far credere. Il problema, purtroppo, è ancora la rete di vendita e la scarsità di offerta prodotto. la ristruttrazione della rete non è che agli inizi e vi sono difficoltà finanziarie in tal senso: in Italia vi sono clamorosi esempi e ve ne faccio uno per tutti stigmatizzato anche nell'ultimo 4R regionale: ad Ischia (60.000 residenti, 200.000 turisti) non c'è più una sola officina autorizzata Fiat mentre sono presenti i marchi coreani: le concessionarie solo "Lancia" le trovate ormai col contagocce (molti arrrotondano e campano con il multimarche) mentre non c'è un dealer Alfa che non si lamenti per gli esasperanti obiettivi mensili prefissati. In Europa prima dell'anno prossimo non si avranno miglioramenti. Aggiungiamo che i prodotti veramente nuovi lanciati nell'ultimo anno si limitano alla "Panda", mentre tecnicamente Ypsilon, Musa, Idea e GT sono ottime rivisitazioni di Punto, 147 e 156. Insomma, ci vorranno la nuova Punto e la nuova 156 per svoltare davvero. Poi, una piccola considerazione: 15 anni fa, quando sicuramente la qualità media Fiat era inferiore, avevamo però ad ex nel segmento C la Tipo (che vendeva che Stilo se la sogna), la 33 (comunque un successo) e la Delta ( che almento esisteva e tirava ancora col WRC), nel D la Tempra (oggi il nulla), la 75 (oggi tanto rimpianta) e la Dedra (oggi il nulla), nell'E avevamo 164 (che vendeva tre volte la 166), Croma (oggi il nulla) e Thema (Thesis ha venduto a maggio 177 vetture in tutta Italia e ho detto tutto). Possiamo stupirci delle odierne quote di mercato (al di là della scarsa penetrazione dei giap e dell'assenza dei coreani all'epoca) se Lancia è ridotta a Y e sua variante monov., se Fiat si ferma alla mediocre Stilo e Alfa è in attesa di aggiornare una gamma ormai vetusta? Una critica in prospettiva, in ultimo. Vi pare giusto che il futuro motore di punta della nuova 156, il 1.9 m-jet 150 cv, quando uscirà il modello sarà ormai montato da tempo su Opel Astra e Vectra nonché su Saab (per di più con un filtro antiparticolato ),? A me non sembra il top per le pretese di novità e sportività Alfa e ciò giustificava la richiesta di qualche cv in più anche se all'estero il 150 cv è un limite fiscale. E, per favore, non ditemi che vi sarà il twinturbo che quello se lo compreranno 100 folli, sì e no. Sono i motori ordinari a dover eccellere (e poi il twinturbo lo useranno pure Opel-Saab). Insomma, ragazzi, se non si completano le gamme, ma sul serio, e non migliora la rete di vendita sarà semre notte.

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Risultato operativo Fiat Auto stabile a -282 mln euro

Roma, 26 lug. (Apcom) - Il risultato ante imposte di Fiat è stato negativo per 346 milioni di euro, in miglioramento di 25 milioni di euro se si considera che il corrispondente trimestre dell'anno scorso aveva beneficiato di proventi straordinari per 390 milioni di euro derivanti dalla cessione di Toro Assicurazioni. L'indebitamento lordo (debiti finanziari e relativi ratei e risconti) a livello consolidato è stato pari a 22,4 miliardi, in aumento di 0,6 miliardi rispetto al 31 marzo scorso. Il 9 luglio scorso il Gruppo ha provveduto al rimborso, con utilizzo delle disponibilità liquide, delle residue obbligazioni convertibili in azioni General Motors per la parte richiesta a rimborso, pari a complessivi 1,67 miliardi di dollari statunitensi.

L'indebitamento netto industriale del Gruppo - si legge in un comunicato - è stato pari a 5,9 miliardi di euro, in linea con il dato del 31 marzo 2004. La posizione finanziaria netta del Gruppo, al 30 giugno 2004, era negativa per 4,25 miliardi di euro, contro 4,41 miliardi di euro al 31 marzo 2004.

Fiat Auto ha realizzato un fatturato di 5,2 miliardi di euro, in crescita del 2,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Il risultato operativo, negativo per 282 milioni di euro, ha registrato un calo di 1 milione di euro rispetto all'anno precedente. Il dato ha scontato l'effetto della diminuzione delle fatturazioni in Italia e in Europa Occidentale (dovuta a operazioni di riduzione degli stock presso i concessionari) non completamente compensato dai migliori margini dei nuovi modelli e dal contributo dei maggiori volumi realizzati nel resto del mondo. Ai risparmi sui costi di prodotto si sono contrapposte le maggiori spese in Ricerca e Sviluppo e il costo della mancata produzione dovuta alla vertenza di Melfi (oltre 50 milioni di euro). A questo proposito si ricorda che il blocco degli stabilimenti verificatosi tra i mesi di aprile e maggio ha portato alla mancata produzione di circa 40.000 vetture.

Le unità vendute sono cresciute, globalmente, di circa il 2% rispetto all'analogo periodo del 2003 e Fiat Auto ha conquistato una quota di mercato del 7,2% in Europa Occidentale (+0,3 punti percentuali rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso) e del 27,4% in Italia (+0,4 punti percentuali).

Ferrari e Maserati hanno realizzato ricavi per 399 milioni di euro, con un aumento del 17,4% rispetto al corrispondente trimestre dell'anno scorso. Al miglioramento hanno contribuito sia il marchio Ferrari, i cui volumi sono aumentati del 14% sia il marchio Maserati (+52%), sostenuto principalmente dal buon successo della Quattroporte. L'apprezzamento della valuta europea su quella americana (che ha pesato per circa 15 milioni di euro), sommato alle forti spese in ricerca e sviluppo per i nuovi modelli della Maserati, ha influenzato il risultato operativo, che è stato negativo per 12 milioni di euro. Buono il portafoglio ordini per tutti i modelli, in particolare per la Ferrari 612 Scaglietti e per la Maserati Quattroporte, che vedono già collocata tutta la produzione 2004.

Ho sottolineato in nero una parte molto importante che riguarda i discorsi da noi spesso fatti sulle Km=0 .....la riduzione degli stok presso i concessionari è prorpio questo.

E' una politica estremamente dura ma che consente ai concessionari di acquistare sul venduto e perciò

di essere sani a livello finanziario e poter quindi ben rappresentare la Fiat.

In un primo momento le quote di mercato non cresceranno in modo cosinstente ma c'è grande possibilita che qualche dealers scontento dei rapporti con il proprio fornitore decida di inserire una marcha del gruppo Fiat nel prorpio assortimento.

La seconda in rosso è una speranza ...cioè la ricerca e sviluppo sono importanti per l'espasione

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La fiat dovrebbe raggiungere il break even quest' anno ma Fiat auto rischia di non raggiungere gli obbiettivi prefissati: una perdita operativa di 500 milioni di euro secondo Demel. I problemi ci sono acora e sono abbastanza gravi. C' è la sovracapacità di Mirafiori e Cassino, la questione delle nuove dismissioni, e soprattutto i solo discreti risultati in Europa e nel mondo. In europa orientale se togliamo la Polonia la Fiat vende meno di Daewoo, in Francia e in Germania le filiali sono in passivo, in Brasile Fiat è stata superata da Volkswagen e GM. I risultati buoni ci sono ma c' è ancora molto da fare soprattutto in previsione della forte offensiva di prodotto nel 2005.

Congresso di Berlino 1878 Principe Kutuzov: " Gli italiani chiedono l' annessione di Trento e Trieste" Kanzler Bismarck " Ah! Non sapevo che avessero perso un' altra guerra"

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Sempre peggio..... con luci e ombre..

Comunque un altro buon 14% per Ferrari... si sfonderà quota 5000 ??

Sono dubbioso su Maserati.

Non bisognerà più sbagliare nulla sopratutto la Punto e la 158!!

Guidatore medio di S.w. mi piacciono le auto , fumatore Light e AD INTERIM convivente... questo è nicogiraldi....

875kg - 260+ cv i numeri del mio piacere

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Mha, forse per maserati occorrerà rivedere un po' i piani. Una volta si parlava di 7.000 unità anno...mi sembrano utopistici.

Meno male che è uscita la nuova quattroporte (la più bella macchina in circolazione) ma credo che sulla strada delle coupè Maserati debba rivedere le sue strategie...ha senso, mi domando, puntare a vetture molto costose con cilindrate che in futuro aumenteranno (non si parlava di 5.000 cc???) che però rischiano di sovrapporsi a Ferrari?

Non sarebbe forse più opportuno prevedere anche modelli o cilindrate più umane? Che so 3500/3800 in modo da mantenere il prezzo base un po' sotto gli 80.000 € da affiancare a quelle più costose e prestazionali da 100.000?

Non so...E' inutile aspettare che Alfa copra quella fascia...ci vorranno ancora molti anni per affermarsi...a questo punto Maserati potrebbe benissimo insidiarsi in una fascia che vale comunque un sacco di soldi

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Dallaconferenza stampa risulterebbe

1)messa in discussione delle Business Unit ...gestione unica a livello produttivo(Tecnologie e piattaforme)..separata a livello commerciale

(reti)

2) GLI STOK SONO STATI FORTEMENTE RIDOTTI..(kM=0) DIMINUTI ANCHE LE VENDITE A FLOTTE. migliramento del mix di vendita

3) Fiat - Lancia 2 modelli annu sino al 2007 Alfa 2 modelli nel 2005 2 nel 2006

4) di 192 aree senza concessionarie solo 40 colmate ...vanno colmate entro il 2006

5) riduzione delle piattaforme-dei motori a benzina-dei clacson (44 contro i soli 5 di Toyota)....solo dei deficenti possono aver gestito un'azienda così in questo modo

6) aumento delle motorizzazioni Diesel

7)La Punto verrà prodotta in un solo stabilimento.

era tutto quello che mi aspettavo ...la separazione e potenziamento delle reti (e' il mio lavoro )..la razzionalizzazione della tecnologia....

gli stabilimenti monoprodotto per ilmiglioramento della logistica .

Una stessa vettura ..2 modelli uno Alfa l'Altro Lancia...differenti di design e vendute in luoghi separati di molti Km

esattamente come pensavo io ....secondo me siamo sulla starda giusta.

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