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DIARIO OLIMPICO (8)


tomhagen

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Italia (Scherma – fioretto a squadre uomini) - ORO: Una vittoria attesa, ma non per questo meno emozionante. È stata facile, forse troppo, e per questo si è deciso di movimentarla un po’ facendoci raggiungere nel finale e trovando come ostacoli degli arbitri un po’ troppo ligi al dovere. La scherma ci regala tre ori, tre argenti e un bronzo e l’avventura dei nostri moschettieri si chiude nella maniera più bella possibile: uno stadio intero che canta a squarcia gola l’inno di Mameli.

Galtarossa e Sartori (Canottaggio – due di coppia uomini) – BRONZO: Dispiace dire queste parole: in fondo ci sono delle nazioni che pagherebbero miliardi per avere una medaglia (anzi, togliamo il condizionale, il Bahrein e il Qatar lo hanno fatto), per poter avere un loro atleta tra i migliori tre al mondo. Ma la medaglia di oggi è stata una profonda delusione.

Italia (Canottaggio – quattro senza uomini) – BRONZO: Le due facce della stessa medaglia: una squadra nata appena da un anno che nulla può contro i mastodonti britannici e canadesi fa tutto il resto conquistando un bronzo che sa di impresa.

ALTRE DI B: In un pugliato senza acuti emerge l’americano Andre Dirrell, esplosivo e incisivo, l’Italia del basket surclassa la Cina e conquista un posto nei quarti, ora resta solo da vedere chi ci toccherà. Il premio “Spirito olimpico” va ai due commentatori della pallanuoto Fabrizio Failla e Gianni De Magistris i quali hanno passato tutta la telecronaca a sfottere i nostri avversari egiziani, colpevoli di non essere al nostro livello (ndr: dopo due tempi vincevamo solo per 3-2). Nel calcio l’Iraq smette di essere una sorpresa e diventa una bella realtà: 1-0 all’Australia e semifinale raggiunta. I nostri azzurri emozionano invece oramai solo gli spettatori del processo di Biscardi, dichiarazioni di De Rossi riguardo alla permanenza nel villaggio olimpico: “Sono sacrifici che si devono fare per l’Italia…”. Dopo vent’anni di dominio americano la bielorussa Nesterenko vince i 100m donne in una finale composta da illustre sconosciute, la legge anti-doping sta facendo i suoi effetti. Brava Tania Cagnotto in finale nei tuffi dalla piattaforma, peccato per la voce.

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