Samsung rivoluzionerà l'informatica

[Guest DESMO16]

Una nuova memoria digitale non volatile prodotta dal colosso Samsung potrebbe presto rivoluzionare il mondo dell'informatica. A darne notizia è stata la stessa società che ha anche spiegato che con la nuova tecnologia si potrà finalmente accendere e spegnere i computer con la stessa velocità di una lampadina. La notizia diventa altamente credibile se si tiene conto del fatto che la società coreana in questione è attualmente la principale protagonista nel campo dei chip per RAM. La nuova tecnologia, denominata PRAM, ossia "Phase changing RAM", è caratterizzata dalla capacità di mantenere le informazioni scritte anche senza che sia presente l'alimentazione elettrica.

In sostanza questo particolare tipo di tecnologia unisce la velocità di accesso ai dati offerta delle più moderne memorie Ram alle capacità delle tradizionali "chiavette flash". Questo permetterà agli utenti di accendere il computer e lavorarci immediatamente. Non si dovrà ad esempio attendere il caricamento del sistema operativo che non verrebbe mai cancellato dalla memoria della macchina. Il grande passo, ha detto un portavoce di Samsung, è stato possibile grazie alla tecnologia "ovonica" che si fonda sul "chalcogenide", materiale comunemente impiegato per la produzione di Cd-Rw e nei Dvd, capace di passare attraverso due stati a seconda della conduttività elettrica.

Il sogno di tali sistemi viene inseguito anche da altri colossi quali ST Microelectronics, Intel. IBM e Infineon, altri due colossi dell'elettronica, stanno invece lavorando ad altre tipologie di memorie non volatili, più precisamente magnetiche. Ma Samsung sarebbe nettamente avanti ai suoi concorrenti. Di recente, infatti, avrebbe trovato il modo di incrementare la velocità di scrittura e quella d'accesso, aggirando il problema della resistenza alle alte temperature.

Per gli ingegneri di Samsung le nuove memorie ovoniche saranno in grado di operare correttamente fino a temperature vicine agli 85 gradi centigradi. Inoltre saranno capaci di preservare i dati, anche senza energia elettrica, per lunghi periodi, anche oltre i 2 anni. Il successo per questa nuova tecnologia sembra dunque già scritto. Se gli esperimenti che si stanno conducendo avranno buon esito Samsung potrebbe immettere sul mercato questo tipo di memorie già entro il 2006

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bene...meglio ..non vedo l'ora di vedere nuovi rivoluzioni

[Autodelta85]

prima di piegarmi ai coreani ne passerà di tempo.....

[agentsmith]

caspita ragazzi ma non cogliete la sensazionalità della notizia (peraltro non mi sembra di averla letta su HWupgrade, dove l'hai presa Desmo)? si eliminerebbe una delle caratteristiche su cui i personal computer si basano sin dalla loro nascita per economicità, ossia l'utilizzo di memoria RAM per l'elaborazione e l'hard disk per immagazinamento dei dati.

La RAM degli attuali computer ha tempi di accesso negli ordini dei nanosecondi e ampiezze di banda sui 3200 MB/s, mentre un hard disk EIDE supera a malapena i 60 MBytes/s e impiega anche 12-14 millisecondi a recuperare un dato.

Inoltre non si avrebbero parti meccaniche in movimento quindi maggiore affidabilità; gli utenti di palmari ne sanno qualcosa.

Personalmente credo che gli hard disk allo stato solido saranno accessibili all'utente consumer molto più avanti del 2006, ne deve ancora passare di acqua sotto i ponti prima di raggiungere l'economicissima meccanica degli hard disk, venduti ormai a meno di un euro al gigabyte....

X Autodelta: se ti riferisci al campo automobilistico sono perfettamente d'accordo con te, ma se parli di tecnologia i coreani sono parecchio avanti, come si dice Samsung è il più grande produttore di memorie nonchè di pannelli LCD. Certamente avrai qualche pezzo della Samsung dentro al tuo pc...

[Autodelta85]

preferisco i jap o gli americani in quanto elettronica

[agentsmith]

USA e Giappone sono due nazioni importanti per l'industria elettronica, ma Corea del Sud, Taiwan e Cina lo sono altrettanto... non puoi sottovalutarle.

Peccato che da noi ci sia molto poco di tutto ciò... solo le fabbriche STmicro, Micron e poco altro...

e pensare che l'Italia a fine anni 90 era tra le nazioni scelte per la fabbrica di AMD, andata poi a Dresda grazie ai contributi della regione Sassonia... GRR....