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DIARIO OLIMPICO (13)


tomhagen

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26 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (13)

Italia (Pallanuoto – donne) – ORO: Che soddisfazione vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi, specialmente quando la aspetti da quattro anni, specialmente quando hai ritardato di quattro anni una vita di donna e mamma per ottenerla, specialmente quando sei indietro di due reti all’inizio del primo tempo supplementare, specialmente quando batti i greci in casa loro. Il successo, però, dà alla testa e ne fanno le spese l’allenatore Formiconi (due cellulari da buttare dopo il tuffo in acqua), un tifoso italiano cazziato violentemente da un volontario olimpico e il presidente del Coni Gianni Petrucci (strappo all’inguine).

ALTRE DI B: Il momento più comico dell’intera Olimpiade avviene durante la prova di equitazione del pentathlon moderno: in questa disciplina ogni atleta viene abbinato ad un cavallo tramite sorteggio per cui si può avere la fortuna di montare un equino mansueto oppure può capitare quello che è successo al coreano Do Ryung Han, vincitore del premio “Paperino cowboy”. Il cavallo in questione, di nome Barrio, si è mostrato alquanto reticente nell’effettuare la prova di salto ad ostacoli: all’inizio non ha causato problemi, saltava gli ostacoli ed era solo un po’ nervoso; successivamente, stanco di saltare ha preso l’iniziativa e ha deciso di inchiodare di colpo davanti al muretto facendo ribaltare il suo “padrone”. Secondo il regolamento è comunque obbligatorio completare il percorso, pena squalifica dall’intera gara, per cui il povero coreano ha passato i due minuti successivi a inseguire il cavallo che nel frattempo vagava per il campo con l’aria di un bambino che si è perso in un ipermercato e cerca l’uscita. La prova è stata felicemente conclusa con 392 punti di penalità tra le risate del pubblico sugli spalti, e anche di quello a casa. La corona di ulivo comincia a creare problemi: gli atleti neozelandesi, infatti, non potranno portarla in patria a causa delle severe norme riguardanti la biodiversità. Queste leggi, create dal governo neozelandese per evitare il proliferare di specie animali e vegetali non autoctone, impediscono agli ulivi l’ingresso nel paese e questo divieto vale anche per rose e crisantemi. L’Italia del basket domina i portoricani, che avevano in squadra tre giocatori NBA e quattro ex-spacciatori, Tania Cagnotto ancora ottava nel trampolino ma migliora ulteriormente il suo primato personale di punti. La giamaicana Veronica Campbell ottiene in poco più di 20 secondi ciò che Marlene Ottey ha cercato invano per 24 anni: l’oro nei 200 metri. La finale maschile sulla stessa distanza, caratterizzata da un podio tutto a stelle e strisce, viene rinviata di un paio di minuti a causa dello sportivissimo pubblico greco che a gran voce chiede l’arrivo del “dio” Kederis. A proposito, sembra che i controlli anti-doping stiano diventando molto più severi rispetto al passato: Kederis e la Thanou erano già riusciti parecchie volte ad evitare i controlli e l’anno scorso, durante un meeting a Dortmund, il loro allenatore Tzekos era venuto alle mani con uno dei membri della commissioni anti-doping. Perché si devono sapere sempre dopo queste cose? Perché non si pubblica un elenco degli atleti maggiormente “ricercati” dalla Wada?

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26 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (13)

[ALTRE DI B: Il momento più comico dell’intera Olimpiade avviene durante la prova di equitazione del pentathlon moderno: in questa disciplina ogni atleta viene abbinato ad un cavallo tramite sorteggio per cui si può avere la fortuna di montare un equino mansueto oppure può capitare quello che è successo al coreano Do Ryung Han, vincitore del premio “Paperino cowboy”. Il cavallo in questione, di nome Barrio, si è mostrato alquanto reticente nell’effettuare la prova di salto ad ostacoli: all’inizio non ha causato problemi, saltava gli ostacoli ed era solo un po’ nervoso; successivamente, stanco di saltare ha preso l’iniziativa e ha deciso di inchiodare di colpo davanti al muretto facendo ribaltare il suo “padrone”. Secondo il regolamento è comunque obbligatorio completare il percorso, pena squalifica dall’intera gara, per cui il povero coreano ha passato i due minuti successivi a inseguire il cavallo che nel frattempo vagava per il campo con l’aria di un bambino che si è perso in un ipermercato e cerca l’uscita. La prova è stata felicemente conclusa con 392 punti di penalità tra le risate del pubblico sugli spalti, e anche di quello a casa.

Curiosità:

I cavalli del Pentatholn ad Atene sono tutti italiani e appartengono ai vari corpi delle forse armate e di polizia italiane...

PROGETTO ZANZUR

Presentato dal Presidente Lucio Felicita, a Roma, Sala Conferenze - Stadio Olimpico, alla presenza del Presidente del CONI, Gianni Petrucci, del Segretario UNIRE, Franco Panzironi, dell'Amministratore delegato Federsprt, Andrea Abodi e delle più alte cariche delle Forze Armate, il Progetto Zanzur - Athoc 2004. Comunque vada, grazie a questo progetto, l’Italia del pentathlon ad Atene salirà sul podio. Come ci riuscirà? Semplicemente grazie ai propri cavalli preparati e forniti agli organizzatori, che verranno montati da tutti gli atleti partecipanti ai Giochi Olimpici, fra questi anche i più bravi che poi riceveranno sul podio le tre medaglie. La F.I.P.M. infatti è stata investita di questa responsabilità dalla federazione internazionale, che a sua volta ne aveva avuto richiesta dall’ATHOC, il comitato organizzatore greco. Perché progetto Zanzur? Il nome rappresenta un simbolo per la Federazione italiana che quando ancora era Commissione Italiana del Pentathlon Moderno, presidente Giulio Onesti, nel dopoguerra, aveva acquistato il suo primo cavallo alla fine degli anni sessanta, con appunto questo nome, tramite il Colonnello Roberto Curcio, allora segretario generale della commissione e responsabile tecnico, ovvero il tuttofare che viveva perennemente nel centro olimpico di Montelibretti. Il primo passo di una realtà ben diversa che si è materializzata oggi e che ha permesso alla federazione di possedere un suo parco composto da 18 cavalli, tutti italiani. Ad Atene i cavalli presenti saranno 25, vale a dire 16 titolari sorteggiati per essere montati nelle due manches, e 9 di riserva, in caso di possibili infortuni. Per arrivare al numero richiesto, la federazione ha integrato il proprio parco con esemplari dati in prestito e preparati dai vari corpi militari i cui atleti gareggiano con la federazione pentathlon. Si tratta di Carabinieri, Esercito, Fiamme Azzurre, Fiamme Oro, Forestale. Tutti i cavalli sono stati preparati dai tecnici federali nel centro di preparazione olimpica di Montelibretti, sotto la direzione tecnica del capitano Fernando Giganti, responsabile federale. E’ stato coadiuvato da altri tecnici facenti parte dello staff della federazione. Tra questi Stefano Mattei responsabile del parco cavalli federale. Gli animali in questione saranno stabulati a partire dal primo luglio a Montelibretti, per arrivare il 1 agosto ad Atene con trasferimento via mare ed avranno 23 giorni per l’allenamento e l’acclimatamento in loco. Saranno sempre seguiti dagli allenatori italiani, in quanto il programma olimpico prevede il “Jumping test” alle ore 16,00 del 23 agosto. Il lavoro è stato e viene portato avanti con la collaborazione dell’UNIRE. L’UNIRE è l’Ente che sovrintende e governa il mondo italiano della razza equina; attraverso la sua opera di promozione riesce, da sempre e con successo, ad evidenziare sia l’alta qualità del cavallo italiano che la riconosciuta professionalità dei nostri allevatori. La scelta di utilizzare cavalli di esclusiva razza italiana ad Atene 2004 è quella che si sta portando avanti; un progetto importante in grado anche di permettere a giovani cavalieri italiani di fare una meravigliosa esperienza facendo parte della delegazione tecnica ufficiale che opererà ad Atene in collaborazione con l’ATHOC. Si è certi che il connubio tra UNIRE e FIPM sarà la formula vincente in grado di realizzare con successo tale iniziativa.

http://www.fipm.it/news.asp?16629

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26 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (13)

L’Italia del basket domina i portoricani, che avevano in squadra tre giocatori NBA e quattro ex-spacciatori,

Grandi.. stasera 1% di possibilità con la Lituania.. ma noi ci crediamo...

La nazionale di basket è in finale!!!!!!!!!!!!!!!!!!...

Che partita gente, giocata benissimo... che difesa... che squadra...

La più bella partita che abbia mai visto della nazionale... Basile e Galanda stratosferici... ma anche TUTTI gli altri........ BRAVI!!!!!

Dall'altra parte come immaginavo gli USA sono stati eliminati... peccato sarebbero stati un avversario più facile dell'Argentina... dico sul serio!...

PS

So che non frega a nessuno, ma contro Marconato e Galanda ci ho giocato... li ho marcati entrambi... contro il primo ad un raggruppamento interzona del campionato nazionale juniores, allora lui e un certo German Scarone giocavano insieme nella Benetton Treviso, inutile dire che ci fecero impazzire, assolutamente immarcabili... perdemmo... Galanda invece allora giocava nella Glaxo Verona, li incontrammo nella prima fase del campionato nazionale erano nel nostro girone... insieme all'Olimpia Milano, alla Clear Cantù e alla Ranger Varese... vincemmo sia all'andata che al ritorno a Verona... Allora giocavo nelle giovanili dell'Auxilium Basket Torino.... scusate la divagazione però mi vengono i brividi a pensarci...... :wink:

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26 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (13)

L’Italia del basket domina i portoricani, che avevano in squadra tre giocatori NBA e quattro ex-spacciatori,

Grandi.. stasera 1% di possibilità con la Lituania.. ma noi ci crediamo...

La nazionale di basket è in finale!!!!!!!!!!!!!!!!!!...

Che partita gente, giocata benissimo... che difesa... che squadra...

La più bella partita che abbia mai visto della nazionale... Basile e Galanda stratosferici... ma anche TUTTI gli altri........ BRAVI!!!!!

Dall'altra parte come immaginavo gli USA sono stati eliminati... peccato sarebbero stati un avversario più facile dell'Argentina... dico sul serio!...

PS

So che non frega a nessuno, ma contro Marconato e Galanda ci ho giocato... li ho marcati entrambi... contro il primo ad un raggruppamento interzona del campionato nazionale juniores, allora lui e un certo German Scarone giocavano insieme nella Benetton Treviso, inutile dire che ci fecero impazzire, assolutamente immarcabili... perdemmo... Galanda invece allora giocava nella Glaxo Verona, li incontrammo nella prima fase del campionato nazionale erano nel nostro girone... insieme all'Olimpia Milano, alla Clear Cantù e alla Ranger Varese... vincemmo sia all'andata che al ritorno a Verona... Allora giocavo nelle giovanili dell'Auxilium Basket Torino.... scusate la divagazione però mi vengono i brividi a pensarci...... :wink:

Quindi anche tu sei un classe 1975.. cmq non ho parole...

Non pensavo che potessimo mai battere la Lituania, anche perchè è una squadra contro cui non avevamo molti antidoti..

Noi siamo forti in difesa ma per segnarci bisogna tirate da fuori bene.

Come siè visto, la Lituania ha Macjauskas che è fortissimo, JAsikevicius non ha brillato perchè gli hanno difeso contro alla morte...

Grande Italia Grande Italia

Tra l'altro quel parziale subito di 15-0 all'inizio del quarto quarto avrebbe ammazzato chiunque, non noi però... che carattere!

Conoscendo l'Argentina stasera sono un po' più ottimista rispetto alla Lituania, però... ripeto...

Grandi.. stasera 1% di possibilità con l'Argentina.. ma noi ci crediamo...

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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E' incredibile come l'Italia segni quasi più da tre che da due.

Perchè qui in Italia c'è chi vorrebbe anteporre la verifica della nostra tolleranza verso le idee altrui, prima ancora di assicurarsi della loro nei nostri confronti.

(Massimo Tosti, giornalista)

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26 agosto 2004 – DIARIO OLIMPICO (13)

L’Italia del basket domina i portoricani, che avevano in squadra tre giocatori NBA e quattro ex-spacciatori,

Grandi.. stasera 1% di possibilità con la Lituania.. ma noi ci crediamo...

Le ultime parole famose eh? :lol:

GRANDE ITALIA.

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