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intervista demel a 4R


renyuri71

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Da quanto avete riportato sull'intervista a Demel, si vede lontano un miglio che si tratta di un'intervista concordata in cui cioè si toccano alcuni punti delicati per permettere all'intervistato di chiarire e porre la discussione su binari a lui congeniali (quindi assenza di repliche, elusione di domane imbarazzanti, ecc.).

vero... posso solo aggiungere che ho appena visto il direttore di 4ruote Tedeschini su una piccola tv privata di Modena come ospite unico di una trasmissione dedicata alla ferrari, alle gare di F1 e al museo Ferrari-Maserati che nascera a Modena (di cui Tedeschini è stato designato come responsabile).... beh.. credo di aver capito che persona è... e perche ha queste cariche o perchè è direttore della piu importante rivista d'auto italiana... sinceramente ho avuto l'impressione che, pur molto bravo e competente, non sarebbe capace di far male ad una mosca se questa "mosca" è un potente...

insomma.. che dire in Italia funziona spesso cosi' e purtroppo attorno alla Fiat e al mondo dell'auto è da sempre cosi.... i rimpiscatole veri vengono allontanati, quelli che accettano di sottostare no o addirittura fanno carrieraper anni, se Fiat dice che non si deve parlare di Lancia... nessuno parli di Lancia... per questo, noi che siamo semplici appassionati liberi facciamo bene a far casino, in realta non ci supportera nessuno ma è l'unica cosa che possiamo fare per far parlare di Lancia, anche quando sembriamo noiosi... si fa casino 10000 per ottenere 10.. praticamente ce lo chiese Manzoni ai tempi della Fulvia... fare casino... noi che potevssiamo... Altrimenti io credo un'altra strada ci sarebbe per far cambiare tutto.. contattare direttamente i piu potenti... (alias Montezemolo, Demel ecc).. ma bisognerbbe avere "le amicizie" giuste che non credo abbiamo... Non dimenticate che gli appassionati Alfai nel 1994, grazie a imprenditori lombardi amici dell'allora ministro dell'industria Pagliarini, riuscirono ad entrare in conttato diretto col "capo supremo" Cantarella per lamentarsi su come era trattatta l'Alfa...

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Guest DESMO16
.... sinceramente ho avuto l'impressione che, pur molto bravo e competente, non sarebbe capace di far male ad una mosca se questa "mosca" è un potente...

insomma.. che dire in Italia funziona spesso cosi' e purtroppo attorno alla Fiat e al mondo dell'auto è da sempre cosi.... i rimpiscatole veri vengono allontanati, quelli che accettano di sottostare no o addirittura fanno carrieraper anni, se Fiat dice che non si deve parlare di Lancia... nessuno parli di Lancia... per questo, noi che siamo semplici appassionati liberi facciamo bene a far casino, in realta non ci supportera nessuno ma è l'unica cosa che possiamo fare per far parlare di Lancia, anche quando sembriamo noiosi... si fa casino 10000 per ottenere 10.. praticamente ce lo chiese Manzoni ai tempi della Fulvia... fare casino... noi che potevssiamo... Altrimenti io credo un'altra strada ci sarebbe per far cambiare tutto.. contattare direttamente i piu potenti... (alias Montezemolo, Demel ecc).. ma bisognerbbe avere "le amicizie" giuste che non credo abbiamo... Non dimenticate che gli appassionati Alfai nel 1994, grazie a imprenditori lombardi amici dell'allora ministro dell'industria Pagliarini, riuscirono ad entrare in conttato diretto col "capo supremo" Cantarella per lamentarsi su come era trattatta l'Alfa...

..allora noi dobbiamo fare pressioni su Pesenti (Presidente Italcementi ed ex titolare Lancia)..solo che i lancisti Maroni e Castelli sono al posto sbagliato, ed alle attività produttive c'é un Marzano un pò troppo amico degli Agnelli...per me l'unico che può ascoltarci é proprio Monretemolo, mentre tra gli editori direi il tuo conterraneo C. Cavicchi che già tempo fa prese parola pubblicamente contro lo stato disastroso della situazione Lancia.

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stamani leggevo su 4R l'intervista fatta dal direttore Tedeschini all'AD Fiat Auto. In verità è più quello che non si dice che quello che si dice e, soprattutto, l'intervistatore si accontenta di risposte davvero insulse per chi conosce minimamente la Lancia di questi anni: a tal proposito Demel, su specifica domanda inerente il presunto abbandono di Lancia, quasi stizzito replica che sono incomprensibili tali lagnanze e che mai la Casa aveva visto tante novità come in questi anni (?!) . Ora, un normale giornalista chiederebbe anzitutto ma quali sono queste novità perché Ypsilon sostituisce un modello stravecchio, Musa e Phedra sono le versioni Elegant di Idea ed Ulysse e visto che l'unica certezza è che il segmento C Lancia non esiste da qualche anno, quello D è virtuale (povera Lybra lasciata in agonia), la Thesis si vende come il ghiacciolo al polo e non si sa che sviluppo potrà avere, la Fulvietta è rimasta l'ennesima auto da salone. Invece nulla, Tedeschini incassa e non batte ciglio, così come non si sogna neppure di chiedere il futuro della Alfa 8C (che non potrei comprare ma che se non si fa mi pare un'altra figura di m..). Alla fine si apprende che le sinergie aumenteranno, che gli ing. italiani non sono peggiori dei tedeschi ma sono poco disciplinati (leggere tra le righe) e che Fiat ha una struttura di comando assurda (cosa nota ma è interessante che lo dica l'a.d.). E poi criticano le interviste di Socci al Berlusca..mah.

una solo commento in una parola "inconsistente".

se si vivesse con un sorriso in più si vivrebbe meglio!

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scusate una domanda per tutti

ma pensavate che vi dicesse tutte le strategie ..tutti i modelli ...le date di uscita dei prodotti :?:

naturalmente vedo come Tedeschini utilizza la lettera da noi firmata ...

per attaccare la FIAT

classico ,lo sapevo ,le strumentalizzazione su 4ruote sono all'ordine del giorno.

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Da questo puntoi di vista è interessante l'intervista a Marchionne pubblicata sull'espresso del 5 Agosto.

Dice cose molto interessanti anche se molto pessimistiche.

Il pareggio come sappiamo è stato spostato di un anno (2006), l'alfa 8c è data per defunta e ci sarà l'anno prossimo "solo" la brera, salteranno tante teste (testuale). Di Lancia non parla.

Dice che Panda ovviamente non è sufficiente perché occorre puntare molto sul segmento C. Renault e Psa dipendono dal segmento Ae B solo per il 50% mentre Fiat per il 65%

Sono segmenti poco redditivi.

Inolter ci sono dati che spiegano bene dove vanno fatti gli sforzi.

Abbiamo 13 diversi pianali/piattaforme con una produttività pari a 140 mila vecoli l'anno ognuna contro le 6 e 450.000 di Psa.

Infine in R&S Fiat spende troppo poco

Fiat Auto Renault Psa Bmw

Ricavi 20.010 37.525 43684 39.980

Inv. R&S 939 1839 2250 2011

R&S/Ricavi 4.7 4.9 5.2 5.0

N° modelli 17 8 17 10

R&S per mod 55.2 229.8 132.4 201.1

Spero che la tabella si veda

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Abbiamo 13 diversi pianali/piattaforme con una produttività pari a 140 mila vecoli l'anno ognuna contro le 6 e 450.000 di Psa.

meno male che è arrivato qualcuno che ha detto che bisogna unificare tutto sotto un stessa direzione,che ha parlato di sinergie ...meno male.

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le teste saltano ufficialmente oggi ma è noto che la B.U. Alfa viene accusata esplicitamente di aver speso in restyling e modelli di dubbio ritorno economico (GTV-Spider, 166, Crosswagon), di aver sinergizzato meno del dovuto e, alla fine, di aver malgrado ciò avuto vendite nettamente inferiori alle 200.000 unità malgrado tante promozioni. Come per Lancia, fermo restando il giusto dubbio sull'opportunità di ristilizzare la GTV o del lancio della Crosswagon (15.000 unità annue disse Bandiera, ma Fiat dubita perché c'è la Sportwagon Q4 e perché 156 è alla frutta) non si vuole capire che il problema principale è la rete commerciale, in particolare quella estera. E' mai possibile che le coreane (non parliamo delle giap) hanno sviluppato in pochissimi anni una rete migliore di quella del Gruppo? Non vado avanti xché già se ne è parlato, ma resto convinto che il problema principale (anche prima di quello del prodotto) resta la rete di vendita ed assistenza estera e, in generale, un problema di immagine (noi che abbiamo questi marchi!). Infine, una certezza: il destino Lancia entro fine anno sarà chiaro: infatti, entro allora (forse a Parigi sapremo qualcosa in merito) si saprà se Thesis verrà sviluppata (nuovi motori e rest) e se il segmento D riprende vita. Stilnovo pare certo sia stata invece mangiata da Fiat e lo si dovrebbe vedere a Ginevra 2006 (continuo a sperare in una Lancia C).

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Guest DESMO16
meno male che è arrivato qualcuno che ha detto che bisogna unificare tutto sotto un stessa direzione,che ha parlato di sinergie ...meno male.

..però non ha parlato (o meglio, non parlerà) di sinergie con Lancia per i modelli di segm C e D, derivandoli dall'Alfa, anzi proprio non ha parlato nemmeno di futuri mod. C e D... :x

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le teste saltano ufficialmente oggi ma è noto che la B.U. Alfa viene accusata esplicitamente di aver speso in restyling e modelli di dubbio ritorno economico (GTV-Spider, 166, Crosswagon), di aver sinergizzato meno del dovuto e, alla fine, di aver malgrado ciò avuto vendite nettamente inferiori alle 200.000 unità malgrado tante promozioni

scusa dove hai letto questo ???????

non si vuole capire che il problema principale è la rete commerciale, in particolare quella estera.

è una vita che lo sostengo ...

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caro Guglielmo, sono notizie dall'interno (qualcuno lo conosco) comunque richiamate (non così esplicitamente) dal Sole 24 Ore di qualche giorno fa.

Sì, è vero che 13 pianali son troppi, ma chissà se la futura 156 avrebbe avuto un pianale dedicato (come pare certo sia) senza la follia della B.U..

Vedi, il Gruppo Fiat non è PSA che deve gestire due marchi sostanzialmente generalisti e si è saputo risollevare con intelligenza. La "diversità di Alfa e Lancia e la nomea di auto economica di Fiat è molto più delicata da gestire: Fiat è un caso unico (infatti, guardando ai marchi europei, VW ha reinventato marchi di scarso blasone con dei cloni e ha fatto la grande operazione Audi, BMW non ha saputo gestire Rover e corre da sola come Renault, Mercedes è di un'altra dimensione ma vale in borsa con Chrisler quanto valeva da sola parecchi anni fa). Per questo credo che se oggi il problema prodotto lo si risolve insieme a GM per la meccanica e insieme al buon senso e al ricorso all'italianità per lo stile, il problema immagine (non solo stile, ma complessiva) lo si risolve con validi , motivati e diffusi concessionari (dealers lo lasciam dire agli stranieri) e con pubblicità che non puntino sull'economicità del prodotto (cfr in Germania dove poi è ovvio che ti preferiscono la coreana) ma sulla sua unicità e solidità. E' qui che dovrà intervenire il valore aggiunto di Montezemolo: il tempo è in mano alle banche e coincide col convertendo. Vedremo.

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