Vai al contenuto

Gli inglesi corteggiano nella coda del traffico urbano..


Guest DESMO16

Messaggi Raccomandati:

Due milioni di britannici cercano il flirt in auto

L'amore sboccia in coda al semaforo

Studio inglese: il traffico nuovo luogo del corteggiamento. Lo psicologo: è come la sala da ballo

MILANO - Della serie: cogli l’attimo. Poco importa se al semaforo rosso, in un ingorgo di città o nel bel mezzo di una coda autostradale. L’importante è intuire che un finestrino più in là c’è al volante un’occasione da non perdere e far di tutto per coglierla al volo. Ammiccamenti, sguardi, gesti, battute, colpi di clacson: benvenuti nel mondo sfuggente della «seduzione automobilistica», un’arte moderna che da noi accomuna un numero crescente di estimatori, quasi sempre di sesso maschile, e che in Gran Bretagna si è meritata una ricerca dai risultati sorprendenti, se si considera il proverbiale aplomb britannico. Più di due milioni di automobilisti dell’isola - racconta lo studio voluto dalla Vauxhall - si danno un gran daffare ogni giorno per corteggiare qualcuno via finestrino. E l’approccio non finisce certo con la luce verde del semaforo perché almeno mezzo milione di uomini ammette di aver fatto l’amore con donne abbordate in mezzo al traffico mentre in 150 mila dicono di aver avuto nella vita almeno un incontro galante grazie a un contatto stabilito nell’abitacolo di un’auto. In alcuni casi, dagli incontri motorizzati si è perfino arrivati alle nozze. Soprattutto in Galles, dove il 60% dei patentati confessa di averci provato con la conducente del veicolo dietro, scambiando occhiate appassionate nello specchietto retrovisore.

E in Italia? Quant’è «affinata» la tecnica del corteggiamento su quattro ruote? Va detto subito che non esistono studi sull’argomento. Quindi niente numeri, né confronti con i motorizzati e aspiranti amanti d’Oltremanica. C’è però un passaggio logico che autorizza sociologi, psicologi e antropologi a credere che anche da noi il fenomeno sia in crescita: il semplice fatto, cioè, che col passare degli anni aumenta il tempo che ciascun automobilista passa al volante della propria auto ogni giorno. «Sono le condizioni oggettive che fanno scattare gli incontri e le famose scintille fra due persone» conferma Gioia Di Cristoforo Longo, professoressa di Antropologia culturale alla Sapienza di Roma. «Oggi, con i semafori, il traffico, le code, questi tipi di incontri possono avvenire più di prima perché si sono moltiplicate le occasioni e quindi le condizioni oggettive che li rendono possibili».

E’ convinto che l’auto sia un possibile luogo d’approccio anche Giacomo Dacquino, psichiatra e psico-analista autore del libro «Seduzione, l’arte di farsi amare» e di un testo, fra gli altri, sulla psicologia dell’automobilista. «Ci sono dei veri e propri cacciatori di donne in cerca di prede - dice -. E l’automobile come mezzo di aggancio è in linea con i tempi che viviamo. Perché per un corteggiamento alla vecchia maniera ci vuole fantasia, originalità. E invece oggi si vuole tutto e subito e il poco tempo al semaforo rosso diventa sufficiente per mettersi alla prova come cacciatori». Di numeri da snocciolare il dottor Dacquino non ne ha. Ma qualche esempio, nel suo piccolo, può citarlo: «Posso dire che alcune mie pazienti mi hanno raccontato di essere state avvicinate con chiare intenzioni di tipo sessuale mentre erano ferme al semaforo. E un paio di loro ci sono anche cadute. Sono finite per andare a letto con il corteggiatore dell’auto accanto. E’ un po’ come in una sala da ballo: ci si conosce e via».

Non si dice affatto stupito di una simile tendenza, il dottor Dacquino. La sua teoria è che «gallismo automobilistico», come lo definisce lui, sostituisca il «gallismo per strada». In pratica diminuiscono, on the road , gli spacconi dalla battuta e dall’ammiccamento facile con l’altro sesso. Ma non perché la pratica sia in disuso. No: semplicemente perché cambia indirizzo, si trasferisce in macchina. «I britannici - commenta lo psico-analista - hanno scoperto una vocazione applicabile a molti altri Paesi, Italia in testa». Non che tutto questo sia un segno di maturità. Perché, per dirla con Dacquino: «Chi confida in agganci di questo tipo certo non è un capolavoro di maturità psicoaffettiva».

Link al commento
Condividi su altri Social

  • 2 settimane fa...

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere iscritto per commentare e visualizzare le sezioni protette!

Crea un account

Iscriviti nella nostra community. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Sei già registrato? Accedi qui.

Accedi Ora
×
×
  • Crea Nuovo...

 

Stiamo sperimentando dei banner pubblicitari a minima invasività: fai una prova e poi facci sapere come va!

Per accedere al forum, disabilita l'AdBlock per questo sito e poi clicca su accetta: ci sarai di grande aiuto! Grazie!

Se non sai come si fa, puoi pensarci più avanti, cliccando su "ci penso" per continuare temporaneamente a navigare. Periodicamente ricomparità questo avviso come promemoria.