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[I leggendari della F1] Ferrari 312 T


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Ferrari 312 T

Il suo debutto agonistico non è entusiasmante, ma a fine campionato la “312 T” regala numerose soddisfazioni alla casa di Maranello. Dopo un avvio di stagione in sordina, con due gare incolori, è un festival di trionfi che lanciano il driver austriaco Niki Lauda alla conquista del titolo mondiale del 1975.

Forte dell’innovativo cambio posizionato trasversalmente, la nuova monoposto vanta una perfetta ripartizione delle masse che la rende agile, stabile e maneggevole. E’ pure dotata di una veste aerodinamica sofisticata che ne migliora le capacità deportanti, senza produrre effetti nocivi sul piano della scorrevolezza. Il telaio è munito di una struttura tubolare rivestita con pannelli di irrigidimento, per ottenere una configurazione a scocca autoportante, con sospensioni anteriori e posteriori a ruote indipendenti.

Disposto posteriormente, il cambio è a 5 rapporti più retromarcia; la frizione è a dischi multipli, il differenziale autobloccante a lamelle.

I freni a disco della Lockheed sono chiamati a rallentare la corsa di un bolide pesante 575 kg.

Il motore -vero fiore all’occhiello di ogni Ferrari- è nettamente più performante dei meno frazionati Cosworth degli avversari.

Si tratta di un 12 cilindri raffreddato ad acqua a V di 180° “boxer”, progettato da Mauro Forghieri, con basamento e testa in lega leggera e canne cilindro in alluminio riportate, il cui valore aggiunto è rappresentato dal basso baricentro, che dona alla “312 T” un invidiabile equilibrio dinamico.

La cilindrata di questo superbo propulsore è di 2992 cmc, ottenuta con un alesaggio di 80 mm e una corsa di 49,6 mm; la distribuzione è affidata a due alberi a camme in testa che, in ciascuna bancata, azionano le quattro valvole per cilindro. La potenza massima erogata è di oltre 495 cv a 12.200 giri/minuto, con un rapporto di compressione di 11,5:1.

L’accensione è elettronica a scarica capacitiva "Dinoplex", con spinterogeno e bobine; l’alimentazione è a iniezione indiretta di origine Lucas.

La carreggiata anteriore è di 1510 mm, quella posteriore di 1530 mm; il passo è di 2518 mm.

Uno dei benefici pratici legati all’uso del compatto cambio trasversale è rappresentato dalla facilità delle operazioni di sostituzione degli ingranaggi, per adeguare i rapporti alle diverse condizioni di gara.

Il notevole vantaggio acquisito dal bolide di Maranello nella prima metà della stagione 1975 consente ai tecnici Ferrari di sperimentare in piena tranquillità -nella seconda parte del campionato- quegli affinamenti tecnici necessari per conservare il vantaggio nelle sfide dell’anno successivo.

Con la “312 T” Lauda vince i Gran Premi di Monaco, Belgio, Svezia, Francia e Stati Uniti. In Germania un banale inconveniente tecnico (una gomma bucata) lo priva della soddisfazione di una vittoria ormai certa.

Il pilota austriaco -portacolori di riferimento in casa Ferrari- arriva secondo nel bagnatissimo Gran Premio d’Olanda e terzo in un Gran Premio di Monza che, grazie ai punti raccolti, gli consegna in anticipo l’alloro iridato.

SCHEDA TECNICA

Anni di attività: 1975/1976

Motore: tipo 015, 12 cilindri a 180 gradi, posteriore, basamento e teste in lega leggera, canne cilindro in alluminio riportate, biella 112 mm, raffreddato ad acqua

Alesaggio e corsa: 80 x 49,6 mm

Cilindrata unitaria e totale: 249,317/2.991,801 cc

Rapporto di compressione: 11.5:1

Potenza massima: CV 495 a 12.200 giri/minuto

Distribuzione: 4 valvole per cilindro, 2 alberi a camme in testa per fila di cilindri, comando ad ingranaggi situato posteriormente

Alimentazione: iniezione indiretta Lucas

Accensione: mono, elettronica a scarica capacitiva "Dinoplex", spinterogeno e bobine

Lubrificazione: a pressione, carter a secco

Trasmissione: posteriore, frizione a dischi multipli Borg & Beck, cambio tipo 015 a 5 velocità + RM, trasversale (all'interno del passo), differenziale autobloccante a lamelle

Rapporti del cambio: variabili secondo il circuito di gara

Telaio: tipo 015, scocca autoportante, pannelli di alluminio rivettati su traliccio di tubi di acciaio a sezione rettangolare e impiego di centine scatolate

Sospensione anteriore: quadrilateri deformabili: doppi triangoli, gruppi molla/ammortizzatore entro bordo e barra stabilizzatrice

Sospensione posteriore: quadrilateri deformabili: braccio superiore, trapezio inferiore ed un puntone centrale

Freni: a dischi e pinze Lockheed, posteriori entro bordo

Sterzo: a cremagliera

Lunghezza: 4.143 mm

Larghezza : 2.030 mm

Altezza: 1.275 mm

Passo e carreggiate ant. e post.: 2.518/1.510/1.530 mm

Peso in ordine di marcia: 575 kg

Pneumatici ant.: 9.2-20.0-13", Goodyear

Pneumatici post.: 16.2-26.0-13", Goodyear

Ruote: scomponibili, ant.10x13", post.17/18x13"

Serbatoio: 200 litri. 2 contenitori laterali ed 1 centrale

Carrozzeria: monoposto in alluminio e parti in materiale composito

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