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Ferrari e Maserati nel segmento E?


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Mi scuso, ma non ho trovato questa notizia nella vostra lingua...

Economía/Motor.- Fiat abandonará la producción de los modelos Lancia Thesis y Alfa 166

7 Octubre 2004 11:07 MILAN (ITALIA), 7 (EUROPA PRESS)

El grupo automovilístico e industrial italiano Fiat, que incluye las marcas Fiat, Lancia, Alfa Romeo, Ferrari y Maserati, ha decidido abandonar la producción de los modelos Lancia Thesis y Alfa 166, informa hoy el diario 'La Repubblica'.

La dirección de Fiat ha comunicado a los sindicatos que una vez finalizada la vida de estos modelos, la compañía no producirá sustitutos de los mismos, de modo que serán las firmas Ferrari y Maserati las que asuman ese segmento.

El consejero delegado de Fiat Auto, Herbert Demel, indicó que el grupo no prevé cerrar ninguna de sus once fábricas en Italia, aunque intentará incrementar su productividad. Además, reducirá el tamaño de la planta de Mirafiori, en Turín, mediante la venta de superficie que no se utiliza.

Secondo questo, 166 e Thesis non avranno sostituti in Alfa e Lancia, ma saranno Ferrari e Maserati a coprire quel segmento :shock: . È attendibile?

Aggiunge inoltre che venderanno quelli parti di Mirafiori che non si usanno più.

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GIOVEDÌ, 07 OTTOBRE 2004

Pagina 36 - Economia

Dal 2007 il gruppo torinese non produrrà più grandi berline. La sfida sul lusso sarà affidata a Ferrari e Maserati

Fiat, stop alle "ammiraglie"

Il fondo degli insegnanti Usa è il secondo azionista del Lingotto

Ma Fim, Fiom, Uilm e Fismic replicano: "Risposte insufficienti, pronti a mobilitarci"

Demel ai sindacati: "Non chiuderemo impianti, ma ci vuole maggiore flessibilità"

PAOLO GRISERI

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TORINO - Le ammiraglie alzano bandiera bianca. Dal 2007, quando cesserà la produzione degli attuali modelli, Lancia Thesis e Alfa 166 non avranno eredi. Sono le vittime illustri, sul versante dei prodotti, del piano di ristrutturazione annunciato ieri da Herbert Demel nell´incontro con i segretari nazionali dei sindacati dei metalmeccanici. Il gruppo torinese, precisano al Lingotto, continuerà a puntare molte carte sul settore delle auto di lusso ma lascerà a combattere su quel fronte i suoi marchi di maggiore forza e prestigio, Ferrari e Maserati. Lancia e Alfa si fermeranno un gradino più sotto, a quello che i tecnici del settore chiamano il «D», corrispondente all´attuale Lybra. L´erede della Lybra, che dovrebbe essere prodotta a partire dal 2006 a Cassino, sarà più ricca dell´antenata (è prevista anche una versione con motore di 3.000 cc) per compensare in parte la perdita del segmento superiore.

La razionalizzazione della gamma dei prodotti è uno dei punti di forza del piano Demel. Che si basa sul concetto della concorrenza tra stabilimenti sul piano dei costi: «Non intendiamo chiudere nessuna delle undici fabbriche attualmente produttive», ha detto l´ad di Fiat Auto. Ma ognuno dovrà fare a gara con gli altri per rendersi economicamente appetibile. I dati forniti ieri ai sindacalisti vedono perdenti nella competizione Termini Imerese e Mirafiori, le due fabbriche dove un´ora di produzione costa tra 80 e 90 euro. Gli stabilimenti dove invece conviene produrre sono quelli di Melfi e della Sevel di Lanciano, sotto i 50 euro. Così Demel ha proposto ai sindacati uno scambio tra il mantenimento degli attuali insediamenti produttivi e un «maggiore utilizzo degli impianti». Nella logica della riduzione dei costi rientrano altri due tagli confermati ieri: la fine della produzione dei motori ad Arese e Mirafiori e la riduzione della superficie dello stabilimento torinese: «A Mirafiori - ha detto Demel - abbiamo molti capannoni vuoti. Intendiamo vendere quelle aree. Non possiamo continuare a camminare con un piede piccolo in una scarpa troppo grossa».

Il piano ha avuto accoglienze contrastanti. Un segnale di fiducia è venuto dal fondo americano Tiaa-Cref, legato al fondo pensione degli insegnanti statunitensi. Tiaa-Cref, ha comunicato la Consob, è diventato il secondo azionista della Fiat, con il 3,6 per cento del capitale, scavalcando Generali (2,9%) e sotto Ifil, saldamente al comando con il 30,4 per cento. La partecipazione del fondo americano aveva già superato in estate la soglia del 2 per cento, all´indomani della nomina del nuovo ad del Lingotto, Sergio Marchionne.

Molto preoccupati invece i segretari nazionali dei sindacati che, dopo gli annunci di Demel, si riuniranno lunedì a Roma «per decidere le azioni di lotta». Si ipotizzava ieri una giornata di sciopero dei dipendenti del gruppo. Tutti hanno apprezzato «il diverso piglio con cui l´azienda intende affrontare i problemi», come ha detto il segretario del Fismic, Roberto Di Maulo. E Tonino Regazzi della Uilm ha aggiunto: «Demel ha lanciato una sfida che siamo pronti a raccogliere». Ma gli apprezzamenti si limitano per il momento al clima delle relazioni sindacali. Sul merito «il piano presentato è insufficiente», ha detto Gianni Rinaldini della Fiom che ha criticato «le riduzioni nella gamma alta e nella produzione dei motori». «Per dare un giudizio definitivo - ha aggiunto Giorgio Carpioli della Fim - è necessario un incontro con Marchionne sulle strategie finanziarie che fisseremo nelle prossime settimane». Tutti i sindacati si sono detti disponibili «in presenza di un piano certo» a «discutere l´attuale organizzazione del lavoro». «Anche se il modello di riferimento - ha concluso Rinaldini - non può essere quello degli stabilimenti turchi».

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Ottime notizie sfruttiamo i marchi per quello che sono veramente considerati dalla gente non gigantismi inutili alla taurus....mirafiori già diceva certe cose il povero dottor u agnelli...anche se alcuni..su altri forum.. negano le sue parole.

Ma le E masearti dove le produrranno??Maranello non penso sia adatto a produzioni in serie maggiori di 5-6000 unità.

Per Lancia ottime notizie una D anche se fosse la large rimarchiata...anzi io la large con marchio iat come stanno le cose nemmeno l'avrei fatta....ma speriamo che come auto immagine ci sia fulvia.

Alfa forte nel C-D e stop..semmai magari VEDREI qualcosa di simile alla suv che doveve fare maserati. (ma solo se vanno veramente in amrica)..per oltre abbiamo altri marchi maserati appunto e più su ferrari.

Realismo per non cadere negli errori di gigantismo vedi f.piech per ww...

Senza cuore saremmo solo macchine.......

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Se penso che avevo fatto una provocazione di Maserati seg. E, ora mi sento un pò indovino!

Statisticamente, il 98% dei ragazzi nel mondo ha provato a fumare qualsiasi cosa. Se sei fra il 2%, copia e incolla questa frase nella tua firma

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L´erede della Lybra, che dovrebbe essere prodotta a partire dal 2006 a Cassino...

Ma non è a Cassino dove sarà prodotta anche la Large?

Per Lancia ottime notizie una D anche se fosse la large rimarchiata...

mi pare che avrai ragione...

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Guest DESMO16
...Per Lancia ottime notizie una D anche se fosse la large rimarchiata...anzi io la large con marchio iat come stanno le cose nemmeno l'avrei fatta....ma speriamo che come auto immagine ci sia fulvia....
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non ci posso credere

d'accordo che il segmento E in Italia è al 1% però ...diamine

una LANCIA e un'ALFA con un gamma sino al D mentre le rispettive

MB e BMW hanno E e F...bho

a livello di marketing è molto negativo perchè implicitamente è un dichiarazione di inferiorità...

pensate ad una dichiarazione di questo tipo

"Dai non puoi confrontare la BMW all'ALFA ...BMW ha la 5 la 5sv la 7 le coupè 6 e la spider 6 .....l'Alfa fa auto più piccole."

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demel sta con i piedi per terra..... una gamma raccolta, lussuosa e non sfarzosa o tamarra..... con i segmenti adatti ad ogni marca....ed anche qualche novità

inoltre le D hanno ormai raggiunto dimensioni tali!!!

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davvero ste cose non le capisco.......

cazzarola conosco ben 3 persone che stanno x acquistare una E e tutti e 3 devono guardare in germania...cazzarola non si possono fare ste cose..

Maserati nel seg. E x me è un'eresia al pari che monti un diesel

 

花は桜木人は武士

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