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Info sulle due Simone


stev66

Messaggi Raccomandati:

Visto le polemiche che anche nel nostro forum sono sorte relative alla vicenda delle due Simone, puo' essere interessante vedere la posizione dell'ONG "Un ponte per..." che in questo link

http://www.unponteper.it/liberatelapace/article.php?sid=1101

risponde a molti dubbi e perplessita' sulla vicenda, tenendo presente che quello che qui si afferma non e' il Vangelo ma solo il loro punto di vista.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Giorni di maggior attività

I più attivi nella discussione

Vabbè dato che siamo tornati in tema, ecco cosa mi è arrivato via email..

Aderisci a una bella catena di S.Antonio

Utilità delle 2 Simone stipendiate 8.000 (ottomila) euro al mese per far le

volontarie (mentre i nostri poveri soldati percepiscono meno della metà).

Dal Corriere della Sera la loro giornata tipo prima di farsi rapire:

la Simona Torretta studiava per un esame all'università,

la Pari insegnava la raccolta differenziata ai bambini iracheni (poteva

farlo a Torre del Greco, Napoli, che di risolvere il problema della

monnezza

ne avevano più bisogno, mentre gli iracheni non hanno da mangiare);

Costo delle Simone al Governo Italiano: ottomila euro al mese di stipendio

(si sono i nostri cretini governativi che finanziano ste associazioni,

almeno in parte) + 1.000.000 di euro di riscatto.

Utilità zero.

Tornano (purtroppo) indietro e ringraziano il governo? NO. ringraziano

Scelli? No. Ringraziano la resistenza irachena ed elucubrano di ritiri

delle

truppe.

Vogliono tornare in Iraq. (Tanto se si fanno rapire di nuovo paghiamo noi

tutti)

Domanda di Cossiga: ma non è che si sono rapite da sole?

Domanda di altri: e non è che il milione di euro se lo sono intascate loro

con qualche complice terrorista?

Carriera di una Simona:

dipendente del Ministero della Difesa (ESERCITO) con d'Alema;

pubblicista dell'Unità;

ottomila euro al mese per fare la volontaria e la "resistente".

Un domani (già proposte ci sono state) deputata?

Basta con le Simone! Basta con gli Strada! Basta con i pacifisti

resistenti!

Basta!

Con questa catena che deve arrivare a tutti gli italiani,

chiediamo una colletta di 50 centesimi a testa da dare alla resistenza

irachena perchè si riprendano le due Simone, a patto che stavolta se le

tengano anche.

"Mi piace l'odore del napalm al mattino"

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"The Two SIMONAS"

così titolava l'articolo sul TIME ...per queste due eroine italiane.

Mai nessuno ha avuto tale spazio...forse prorpio

per il nostro attacamento e sostegno alla lotta al terrorismo

a fianco delgi americani.

"Non ci dimenticheremo mai dell 'Italia ,loro a differenza di altri paesi europei non hanno dimenticato l'11 di settembre.

Sono stati eroici in tutto ,sia nell'impegno militare ,sia nell'impegno civile,sia nel momento più terribile prima di ricevere due palle nella testa "

e si ,giustamente ,anche perchè siamo stati il paese straniero con più caduti quel giorno.

e grazie a questo impegno ,diversificato ,forse contrastato ,che per la prima volta ci siamo comportati come una grande Nazione.

Se le TWO SIMONAS avranno tanto onore nelle loro esistenza sarà dovuto all'impegno del loro paese per la pace e contro il terrorismo.

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Eccezziunale, complimenti per la gran marea di càzzàte scritte, come quella degli 8000 euro.

TANTE BELLE STR.ON.ZATE SCRITTE SENZA NEMMENO VERIFICARNE LA VERIDICITA'

Visto che il link postato da stev66 non bastava, lo inserisco io:

Car* amic*, vi segnaliamo che abbiamo pubblicato sul nostro sito all' URL

http://www.unponteper.it/liberatelapace/article.php?sid=1101 un elenco

dettagliato di risposte ai molti quesiti ed alle illazioni che sono stati

sollevati in questi giorni (quelli a cui possiamo e riteniamo di rispondere)

Fraterni saluti

Ass. Un ponte per

QUANTO GUADAGNANO LE DUE SIMONE? QUANTO PAGA UN PONTE PER…?

Rispondono i lavoratori di Un ponte per...

La convinta adesione alla associazione, ed il continuo impegno da parte di tutti nel tenere basse le spese di gestione, ha prodotto nella nostra associazione una politica retributiva singolare.

La regola generale è che viene pagato solo il lavoro che per richiesta di continuità, impegno, professionalità, non può essere svolto da un volontario.

Si guadagna il necessario per vivere, valorizzando con qualche piccolo aggiustamento i ruoli di maggiore responsabilità o disagio.

Tutte le retribuzioni di Un ponte per… hanno un unico riferimento salariale: il 3° livello del contratto commercio (1368,60 lordi mese per 40 ore settimanali). Un sistema che noi abbiamo chiamato retribuzione piatta.

La diversificazione salariale avviene attraverso la identificazione delle risorse disponibili (per mansione, figura o progetto) e cioè di quante ore di lavoro possono essere pagate per un certo lavoro.

Si va quindi dai part-time classicamente intesi (20 ore) ad un full time. La categoria di "lavoro straordinario" è sempre stata tradotta, prima di tutto da noi lavoratori di Un ponte per…, in volontariato senza alcuna retribuzione, come contributo per la difesa di quello spirito volontaristico all’origine della associazione.

Una stima a naso che facemmo lo scorso anno in fase di verifica organizzativa, su quanto del lavoro profuso dai dipendenti e dai volontari venisse pagato, dava il risultato approssimativo di un 20%. Questa stima non ha i crismi della scientificità soprattutto perché non abbiamo trovato metodi statistici certi per poter fare questa valutazione.

E’ presente da circa un anno tra di noi un "dibattito" sulla opportunità di inserire un riconoscimento della professionalità attraverso l’introduzione di livelli retributivi, come avviene per tutti i lavoratori.

Eccezioni a questa politica ci sono state nella selezione del personale tecnico e specializzato per contratti temporanei, per i quali la retribuzione è stata stabilita contrattandola individualmente con il lavoratore.

Altra eccezione, le retribuzioni del personale non inserito nell’organico dell’associazione ma assunto da Un ponte per… per divisione di incombenze in seguito ad accordi con altre associazioni per progetti in comune. In questo caso le regole contrattuali vengono mediate con quelle degli altri partner.

Quando in alcuni contratti a progetto le retribuzioni sono state più alte (quelle previste dai donors), il comportamento individuale di ognuno di noi è sempre stato quello della restituzione, con una sottoscrizione all’associazione, della parte in eccesso rispetto la paga "normale".

Il 7 settembre 2004 erano in forza ad Un ponte per…:

Personale locale per i progetti in Iraq

Retribuzione diversificata secondo mansioni e professionalità

Personale italiano espatriato.

Simona Torretta - capomissione

Simona Pari - capoprogetto

Full-time + 225 euro di indennità di disagio (in soldoni circa 1500 euro netti al mese comprensivi tredicesima e fine rapporto)

Personale in Italia

Domenico – direttore settore Cooperazione –40 ore sett. (50 ore di attività effettiva media)

Massimo – direttore Organizzativo – 20 ore (45 ore di attività effettiva media)

Adriana – amministrazione – 35 ore .(45 ore di attività effettiva media)

Paola – web mail lan – contratto 35 ore – (40 ore di attività effettiva media)

Emanuela – addetta stampa – 20 ore – (25 ore di attività effettiva media)

Marco – desk paese - 35 ore (45 ore di attività effettiva media)

Ileana – desk paese – 35 ore (40 ore di attività effettiva media)

Maria – desk paese – 30 ore (40 ore di attività effettiva media)

Stefania – desk paese – 20 ore (30 ore di attività effettiva media)

Lea – traduttrice – 6 ore (10 ore di attività effettiva media)

Personale temporaneo

Ornella – aggiornamento contenuti siti web

Paola - aggiornamento contenuti siti web

Personale volontario

Tutti gli altri, il presidente, il portavoce, i responsabili paese o settore, i volontari nelle missioni brevi, i volontari delle tante attività (circa 50 persone) sono, come li chiamiamo noi, volontari puri. E cioè senza nessuna retribuzione.

I lavoratori di Un ponte per…

CHI COMANDA IN UN PONTE PER…? CHI MA MANDATO LE SIMONE IN IRAQ?

Una delle carattestiche fondamentali dell’associazione è quella di legare i progetti di aiuto e cooperazione alle campagne di sensibilizzazione e iniziative culturali cercando di inserire il tutto in un quadro politico coerente al conseguimento degli scopi statutari.

Il risultato è una organizzazione amena, che a volte sembra una azienda e a volte un disordinato collettivo, in grado di rispondere alle esigenze di professionalità necessarie ai progetti e, nello stesso tempo, garantire autonomia e indipendenza al nostro agire.

Sopra di tutto è l’assemblea dei soci, che si svolge di norma 2 volte l’anno. E’ il momento in cui si "tirano le somme" e si fanno i "progetti per il futuro". L’assemblea dei soci delinea le linee politiche generali dell’associazione che saranno la base di lavoro annuale per tutta l’associazione.

A vigilare e guidare nelle scelte operative è il Comitato Nazionale che si riunisce circa ogni 2 mesi. E’ composto dal Presidente, da cinque volontari eletti in assemblea e dai rappresentanti dei Comitati locali.

Per tradurre tutto dalla teoria alla pratica ci sono le "aree paese" ed i "settori di intervento".

Nelle aree paese, che nelle loro riunioni coinvolgono tutte le persone impegnate nelle varie attività, vengono verificate le linee guida proposte, le politiche future, programmati gli interventi e i progetti, discusse le contraddizioni ecc.ecc.

Chi svolge materialmente il lavoro, si confronta e si coordina nei "settori di intervento". Questi coinvolgono tutti i gruppi di lavoro/progetto per ambiti di attività, in modo da rendere disponibili, a tutta l’associazione e indipendentemente dal paese di intervento, conoscenze ed esperienze acquisite.

Alla fine gli uffici. Questi, gli unici ad avere prevalenza di persone "pagate", servono a garantire gli aspetti gestionali e organizzativi della associazione, vitali per la sopravvivenza dell’associazione e di supporto quotidiano al lavoro dei volontari.

L’associazione è rappresentata politicamente e legalmente dal Presidente.

CHI VI PAGA?

Il bilancio dell’associazione è pubblico, quello del 2003 è consultabile sul nostro sito:

http://www.unponteper.it/chisiamo/pagina.php?op=include&doc=bilancio#comp_entr

Il 30% proviene da donazioni di privati, il 65% da finanziamenti pubblici. La media complessiva delle donazioni di privati degli anni precedenti è stata di circa il 50%.

Quello del 2003 è un bilancio "sbilanciato" dalla scelta di operare alcuni interventi di emergenza (potabilizzazione e distribuzione dell’acqua) col contributo rilevante dell’Ufficio per gli Aiuti Umanitari della Commissione Europea (ECHO).

Questa scelta è stata vissuta da noi come atto di responsabilità nei confronti della popolazione irachena.

Questo tipo di interventi hanno nella programmazione delle nostre attività carattere di eccezionalità.

Rimane da noi confermata la scelta condivisa con le tante associazioni del "Tavolo di solidarietà con le popolazioni dell’Iraq" di non accedere ai fondi Italiani per la ricostruzione dell’Iraq.

Nel dettaglio i partner istituzionali nel 2003 sono stati:

Partner Internazionali: ECHO, UNHCR, UNICEF, UNESCO, Associazione Giapponese PARC, Fondazione Charlemagne, Organizzazione Quaccheri della Nuova Zelanda.

9 Regioni: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Toscana, Trentino Alto Adige.

12 Province: Ancona, Bolzano, Ferrara, Firenze, Forlì, Genova, Macerata, Napoli, Pesaro Urbino, Roma, Salerno, Trento.

28 Comuni: Cassano d’Adda, Casorezzo, Cava dei Tirreni, Cavriago, Chieri, Cinisello Balsamo, Comunità Alta Valsugana, Cossato, Druento, Firenze, Ferrara, Indago, Lodi, Livorno, Macerata, Melegnano, Orvieto, Pessano, Pianoro, Ravenna, Rho, Rogeno, Roma, Rovereto, Sondrio, Trento, Vimercate.

PERCHE’ PER VOI LA LA GUERRA ESISTE SOLO QUANDO LA FANNO GLI AMERICANI?

PERCHE’ NON PARLATE DEGLI ALTRI OSTAGGI O DEI MORTI IN IRAQ?

PERCHE’ NON PRENDETE CHIARAMENTE POSIZIONE A FAVORE DEL RITIRO DELLE TRUPPE?

PERCHE’ AVETE RINGRAZIATO IL GOVERNO?

PERCHE’ NON AVETE RINGRAZIATO IL GOVERNO?

Queste domande, ed altre simili hanno già risposta, in modo ampio e articolato in decine e decine di pagine, recenti e passate, interventi, articoli, documenti, schede, in gran parte disponibili telematicamete.

A chi ha sincero interesse facciamo invito a scorrerle su www.unponteper.it

Per gli altri qualsiasi nostra risposta sarebbe insufficiente.

UN PONTE PER… RIPRENDERA’ LE ATTIVITA’ IN IRAQ?

SIMONA E SIMONA TORNERANNO IN IRAQ?

Non abbandoneremo l’Iraq. In questa vicenda abbiamo contratto un debito di riconoscenza verso la popolazione irachena. Ma non manderemo nemmeno gente allo sbaraglio a rischiare la vita in una situazione ove la percezione del confine tra umanitario e militare è stata ormai cancellata. Non abbiamo mai amato gli eroi.

La situazione ci obbliga a ripensare le modalità del nostro lavoro. Ne stiamo discutendo.

E' VERO CHE VALERIA CASTELLANI E’ STATA COORDINATRICE DI UN PROGETTO?

PAOLO SIMEONE HA LAVORATO CON UN PONTE PER…?

No. Valeria Castellani, non è mai stata la coordinatrice di nessun progetto di Un Ponte per…

In partenza per Bassora per motivi privati, si era offerta di essere di aiuto in qualche modo. In seguito a questa offerta, ha collaborato (settembre e ottobre 2003), come "volontaria pura", in una ricerca conoscitiva sui produttori di datteri dell’area per lo sviluppo di un progetto a sostegno all’agricoltura locale (la Campagna Datteri di cui c’è documentazione sul nostro sito) e nella diffusione di un opuscolo per la prevenzione delle malattie gastrointestinali infantili. Per quanto riguarda Paolo Simeone non c’è stato nessun tipo di collaborazione, da volontario o dipendente che sia, con Un ponte per…

E’ VERO CHE E’ STATO PAGATO UN RISCATTO?

Qualunque debba essere la risposta a questa domanda, è stata posta al soggetto sbagliato: noi non abbiamo questa informazione. Da persone dotate di normale curiosità, come tutti del resto, anche noi ci siamo posti la domanda.

La nostra opinione, che vale quanto quella di ogni giornalista che si è misurato con questo quesito è che la versione, secondo cui non sia stato pagato alcun riscatto economico, è coerente con il modo in cui si è svolta tutta la vicenda.

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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Guarda che non le ho scritte di mio pugno, se vedi il post ho scritto "Vabbè dato che siamo tornati in tema, ecco cosa mi è arrivato via email.." non ho detto nè di aver invetato io una simile pappardella nè di aver verificato.. mi è arrivata 'sta catena di S. Antonio e ho solo fatto copia/incolla senza verificarne nemmeno il contenuto. Non so chi l'abbia scritta e se 'ste cose sono vere.

"Mi piace l'odore del napalm al mattino"

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Sono arrivate anche a me. Ma prima di abboccare come un pesce e pubblicarle in giro, accendo il cervello e controllo.

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Sono arrivate anche a me. Ma prima di abboccare come un pesce e pubblicarle in giro, accendo il cervello e controllo.

"ciò che non c'è non si può rompere" (Henry Ford I).

"Non condivido ciò che dici, ma lotterò sempre affinché tu possa continuare a dirlo" (Voltaire).

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Sono arrivate anche a me. Ma prima di abboccare come un pesce e pubblicarle in giro, accendo il cervello e controllo.

Concordo con te.

Viene il sospetto che questo ed altri articoli letti nell'ultimo periodo siano una propaganda-contro organizzata e lanciata da ben identificabili fazioni probabilmente per distogliere l'attenzione dal problema del riscatto (pagato o non che sia) e per vendicarsi dei mancati salamelecchi al governo (con la "g" minuscola) che si aspettavano dalle due ragazze al loro ritorno. :roll:

Rimane il fatto che è tipico della disinformazione praticata dai mass-media portare i personaggi dalle stelle alle stalle (o viceversa, dipende dalla convenienza). :evil:

al dilà di qualsiasi ,illazione ,storia ,storiella ,fantapolitica ecc.ecc

siamo comunque difornte a due ingrate ,che non erano la gratis

(madre teresa di calcutta avrebbe fatto diversamente)

che sono state liberato da un governo di centro destra

grazie ad un pagameto di un riscatto ,tramite risorse disponibili

dei servizi ..cioè risorse di tutti gli italiani.

Perchè dovevano essere grate ,perchè c'era questo obbligo:

semplice

perchè sarebbero finite come le due sorelle piemontesi.

Perchè ci sono le illazioni ?

semplice :

perchè dietro a questi lavori fatti per amore della pace ..ci sono denari

risorse ,e profitti che vengono poi utilizzati per la propaganda...reinvestiti

Insomma ..se noi governativi ,di destra ,guerrafondai ,filoamericani

guardiamo ai soldi e basta

anche voi fate altrettanto ,purtroppo nascondendovi dietro i bei concetti di pacifismo..di pace

e questo a me fa ridere . :P:P:P

fa sbellicare dalle risate che dietro a tutte queste belle paroline

della sinistra antagonista

ci siano invece interessi economici ben definiti .

Altro che volontariato ...questo è profitto bello e buono .

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Altro che volontariato ...questo è profitto bello e buono .

I soliti coglioni che per 1500€/mese vanno in mezzo alla guerriglia lo chiami profitto? :shock:

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