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Gli incontri del sabato sera.....


Betha23

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Ieri sera, muro torto, Roma.... sto tranquillamente andando verso Via Veneto quando adocchio al volo una CW :shock: ....... preso dalla foga di riprenderla mi getto all'inseguimento (chi vive a Roma sa cosa sono le curve del muro torto) , ma stranamente la vettura procede lentissima, la supero e mi accorgo che al volante c'è una Biondona bellissima che però pare un po andicappata alla guida con accanto un uomo.... preso dal dubbio rallento e mi faccio raggiungere (ero a Via veneto intanto), mi accosto e mi facio superare e indovinate chi c'era accanto a quella donna??? Mr Montezuma!!!!! :lol::shock::shock:

Si è fermato davanti la Lamborghini e poi non l'ho più visto....... cmq un bell'uomo dal vivo e la moglie è una gran GNIOCCA! :D

Molto bella pura la CW che con tutte quelle appendici fa la sua porca figura....... :wink:

Bisogna guidare straniero per capire il "PIACERE DI GUIDA ITALIANO"

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Lunedi` scorso era a Udine, da presidente di Confindustria, per un incontro con la realta` economica locale. Si e` fatto prendere all'aereoporto fino alla citta` con una Quattroporte scura del concessionario Ferrari-Maserati di Udine (Ineco). E ovviamente, di fronte alla sede degli industriali, ha fatto notare che c'erano troppe auto straniere ;-)

"Every time I see an Alfa Romeo pass by, I tip my hat" -- Henry Ford

- 2003 Volvo S60 D5 (201.000 km)

- 1988 Lancia Delta HF Turbo (125.000 km)

- 1987 Austin-Rover Montego Estate 1.6 HL (290.000 km)... and still roaring

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Guest DESMO16
Lunedi` scorso era a Udine, da presidente di Confindustria, per un incontro con la realta` economica locale. Si e` fatto prendere all'aereoporto fino alla citta` con una Quattroporte scura del concessionario Ferrari-Maserati di Udine (Ineco). E ovviamente, di fronte alla sede degli industriali, ha fatto notare che c'erano troppe auto straniere ;-)
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Guest Il FUSI2

Sì ma intanto che offrano la gamma completa delle auto italiane.

Poi allora sarà in grado veramente di cazz.iarli.

Ma è difficile dire a uno che voleva una Lancia e compra una A3 di comprare italiano.

Cosa deve comprare?????? Una Lancia che non c'è????

Sempre le solite nozze coi fichi secchi.

Anche ieri ad Arese ci han detto"il prodotto c'è, ci sono troppe auto straniere" (io son entrato con una 75 turbo rossa....)

Però lo dicono loro che c'è.

Evidentemente, per la clientela quel prodotto non va bene.

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Guest Il FUSI2

Semi-OT: ti va di raccontarci qualcosa dell'incontro di ieri? :roll:

Allora sabato 23 vi era la presentazione di un libro scritto da Gianni Chizzola, fratello di quel Ludovico che fu socio di Carlo Chiti nell'Autodelta.

Il volume tratta ovviamente della nascita dell'Autodelta, puntando l'attenzione su quelle che sono le vicende meno note e non il solito elenco delle tante vittorie sportive.

Organizzato dall'Ass. Italiana Storia dell'Automobile, l'incontro è avvenuto ad Arese, nel rinnovato auditorium del Centro Direzionale. Presenti moltissimi personaggi che furono in ambiente Alfa.

Fra i vari nomi, il Dott. Enrico Sala, cognato di Luraghi ed ex direttore commerciale Alfa fino all'82 (uscito per divergenze con Massacesi); Gianni Chizzola appunto, già ingegnere alla sperimentazione Alfa e collaboratore del fratello, m. Sabbatini, giornalista conosciuto, Nanni Galli, pilota autodelta, Elio Zagato, della omonima carrozzeria, Ercole Spada, cui si deve il disegno della TZ e di molte altre vetture Zagato anni '60 e '70, Guido Moroni, collaudatore del periodo di Sanesi e Bonini, la sempreverde Elvira Ruocco, del Centro Documentazione Storica, Pasquale Oliveri, della BU Alfa Romeo, ex numero due - dopo Bandiera - responsabile qualità ma anche facente funzioni di boss del neonato automobilismo storico Alfa Romeo, il segretario del R.I.A.R. Palumbo, più altre persone a me conosciute come amanti e collezionisti Alfa (alcuni amici, altri semplici facce note) ed alcuni sconosciuti che, nel dibattito, si sono poi qualificati come ex dipendenti e/o dirigenti Alfa.

Al di là della presentazione del libro, condito da inediti "quadretti" della vita "interna" di Autodelta (la nascita, i rapporti del burrascoso Chiti con i dipendenti ma anche le non godute soddisfazioni), vi è da dire che Oliveri, padrone di casa e grandissimo appassionato anche lui - intervenuto con una GTA 1300 Junior - si è preso con notevole signorilità tre ore di autentiche bordate contro la gestione Fiat di Alfa Romeo. Soprattutto, cosa del tutto normale da pensare, in molti (compreso l'ex direttore personale Dott. Rosa, di norma abbastanza allineato con le decisioni della casa anche recenti) hanno espresso il loro dissenso per la dipartita di un Bandiera che stava percorrendo la strada, invocata DA ANNI E PRIMA INASCOLTATA, di una ricucitura della casa odierna con il settore degli appassionati vintage, ovvero degli appassionati di quella signorile Alfa che fu e che viene oggi perfettamente incarnata dal Dott. Enrico Sala, cui nonostante la notevole differenza di età, non ho problemi a dare del "tu".

Fatto sta che si è spaziato ovunque, da chi diceva che era meglio la Ford fino a Nanni Galli che, con suprema semplicità, senza assolutamente "tirarsela" al contrario di altri nomi + altisonanti e non intervenuti, ha detto chiaro e tondo che l'Alfa oggi ha un blasone conosciutissimo e che basterebbe poco, osare ancora un poco, per tornare ai vecchi fasti.

E' chiaro che in quest'ambiente la percezione è quella di una casa che mantiene l'ombra della casa che fu, che sa benissimo di come il blasone si stato costruito ben prima del 1987, che assolutamente ha sofferto dello strappo messo in atto dalla casa di torino, che ha notato il tentativo oggi di ritornare a curare sia l'aspetto storico che anche quello di un prodotto finalmente in linea, e che francamente non vede sti cambiamenti di vertice di buon occhio, dato che aveva avuto modo finalmente di vedere come i membri della vecchia guardia (Bandiera e Oliveri sono uomini ex Alfa) e dotati di passione vera per il marchio fossero assurti al livello dove dovevano stare e dove adesso non vi è certezza che rimangano.

Tanto per sfatare un po' sto mito che gira di un'Alfa IRI governata da imbecilli con Fiat che arriva come salvatrice della patria, vorrei relazionare della testimonianza di un dirigente che non metteva + piede in quell'auditorium dal 1979.

Egli ricorda il meeting, nel 1976, in quello stesso auditorium quando furono invitati i dealer del nord america, in previsione di un rilancio in grande stile negli states ed in canada.

In mezzo alla riunione, irrompono una cinquantina di maestranze sindacalizzate che mandano fuori tutti a pedate nel sedere.......

La riunione va a monte ed immaginiamoci la figura di m.......

Successivamente la dirigenza LICENZIA tre di questi facinorosi. In occasione del processo, in cui i testimoni ricevevano minacce e pedate e spintoni in attesa di poter essere ammessi a parlare, per la riammissione al lavoro di questi, il tribunale se ne esce obbligando l'Alfa a riammettere i dipendenti licenziati citando nella sentenza che "in questo periodo il dissenso dei lavoratori di un'azienda si può anche esprimere in questi termini......" (non ho citato testualmente).

Ecco allora in quelle condizioni vorrei sapere io come si sarebbero comportati in molti.......... in Fiat invece certe cose non esistevano, e sicuramente il pugno duro Fiat ha avuto meno "eleganza" ma più efficienza. Diciamo che per Alfa è stato eccessivo.

Comunque a chiosa dell'incontro Oliveri, salutando tutti ed invitando al buffet offerto da Alfa Romeo, ha puntato il dito sulle vetture straniere, anche troppe, che c'erano (la 75 turbo rossa con cui sono entrato io è quella del mio presidente, leggermente elaborata ma originalissima fuori) dicendo che "il prodotto ora c'è". Al che le faccie buie erano tante, a testimonianza che tale percezione non c'è. E comunque, in merito al museo eccetera, in effetti ha consigliato di fare le pressioni che ognuno riteneva opportune su regione e comune o quant'altro, ma sicuramente di comperare il prodotto.

Ora, il prodotto, questa è l'opinione che gira nell'ambiente, io lo posso anche comperare perchè anche se non mi convince totalmente è valido e costa meno di certa concorrenza, ma lo farei per "premiare" tali incoraggianti sintomi di una dirigenza che operava in una direzione corretta, finalmente potendolo fare grazie alla BU, ma che è messa in questi giorni in grande discussione.

Ed allora, la gente dice, visto che i soldi sono miei, e visto che secondo me quell'azienda che era e che poteva essere, mutatis mutandis, oggi non esiste + e forse poteva esistere in futuro, io compro dell'altro e mi tengo le nonnette.

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Al che le faccie buie erano tante, a testimonianza che tale percezione non c'è. E comunque, in merito al museo eccetera, in effetti ha consigliato di fare le pressioni che ognuno riteneva opportune su regione e comune o quant'altro, ma sicuramente di comperare il prodotto.

Ora, il prodotto, questa è l'opinione che gira nell'ambiente, io lo posso anche comperare perchè anche se non mi convince totalmente è valido e costa meno di certa concorrenza, ma lo farei per "premiare" tali incoraggianti sintomi di una dirigenza che operava in una direzione corretta, finalmente potendolo fare grazie alla BU, ma che è messa in questi giorni in grande discussione.

Ed allora, la gente dice, visto che i soldi sono miei, e visto che secondo me quell'azienda che era e che poteva essere, mutatis mutandis, oggi non esiste + e forse poteva esistere in futuro, io compro dell'altro e mi tengo le nonnette

secondo me ,qui si nasconde qualcosa ....nel senso che il difattismo regna sovrano...politico voluto ,diciamo ...in soccorso di BMW e MERCEDES

Sarà anche ....ma io preferisco le nuove rispetto a delle nonnette la cui vernice riamaneva sui panni per asciugarle....e mentre altri avevano

i cambi sincronizzati ...io anacronistico dovevo fare la doppietta.

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