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Firma della Costituzione Europea a Roma il 29 cm...


Guest DESMO16

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Caro Guglielmo, non sono d'accordo su quello che dici: il fatto di non usufruire di un servizio non vuole dire automaticamente il diritto ad un rimborso. Se fosse cosi' tutti gli anziani senza nipoti potrebbero chiedere rimborsi sulle tasse che vanno alla scuola, tutti i giovani senza anziani sulle tasse che contribuiscono all'assistenza alla terza eta', tutti coloro che posseggono una casa sulle tasse che sostengono l'edilizia popolare, e l'elenco potrebbe andare avanti all'infinito. Semplicemente l'impostazione dello Stato come stato sociale fa si' che le tasse di ciascuno di noi vengano ripartite in relazione alle esigenze di tutti, senza considerare i casi singoli. Poi possiamo discutere se lo stato sociale e' giusto, se e possibile eliminare gli sprechi etc etc, ma e' altro argomento.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Stev66

un conto è la fiscalità e quello che decide un governo relativamente allo stato sociale ....altro è il fatto per cui se non usufruisco di un servizio statale lo devo pagare ugualmente.

Sono convinto che se questo discorso fosse fatto per il canone Rai

sarebbe ben differente l'accettazione o meno di tale rimborso ,c'è quindi ,

nel non riconoscimento di tale rimborso, un fatto ideologico e di lotta politica . (non in te chiaro)

Poi c'è una questione di costi ..non è detto che questo rimborso inteso come incentivazione porti ad una diminuzione dei costi della scuola statale ..infatti tale rimborso è molto meno di quello che costa uno studente allo stato.

Poi c'è il federalismo ...mia figlia va dai salesiani ,scuola privata ,in lombardia siamo già rimborsati ,e lo facciamo con fondi lombardi ,comprendo che in altre situazioni possa essere inattualbile.

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Io distinguerei sempre quello che e' indispensabile, tipo la Pubblica Istruzione o la Sanita' o la Previdenza sociale minima che , oltre che servizi, sono obbligo etico di uno stato che vuole dirsi civile verso i cittadini, e come tali vanno pagati da tutti, anche da chi non ne usufruisce ( come capita in tutti i Paesi, Stati Uniti compresi ) e quello che indispensabile non e', tipo la TV pubblica, che puo' ( e dovrebbe ) essere "on demand" e pagata da chi la vuole. Ovviamente modestissima opinione personale. Poi ovviamente possiamo discutere su dove porre i confini od eventuali rimborsi "ad hoc" per questa o quella prestazione; ma non transigerei dal principio etico della solidarieta' e dalla difesa del piu' debole e delle possibilita' al piu' meritevole. Tutti gli stati dell'Occidente, chi piu' chi meno, adottano questa politica. Anche e soprattutto perche', dove l'istruzione pubblica viene trascurata o ridotta, la' si annidano i peggiori fondamentalismi ed estremismi, ovviamente sia perche' ad una esigenza spesso risponde una scuola confessionale ( tipo le famose "madrasse" o scuole coraniche ) che non puo' che propagare idee di rottura, sia perche' la scarsa istruzione provoca generalmente miseria e emarginazione, il migliore terreno di coltura di tutti gli "..ismi" di questo secolo.

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Guest DESMO16
Sull'adozione gay hai ragione: esiste in alcuni paesi. Ciò non vuol dire che sia giusto. Anche la pena di morte esiste in alcuni paesi.

Il problema è che il bimbo ha diritto ad un padre ed una madre. Non a una donna che crede di essere uomo e viceversa. Si tende a considerare solo il diritto degli adulti e questo è palesemente assurdo. Il diritto romano prevedeva l'adozione del maggiorenne (anche il ns codcie civile) e questa la può già fare anche una persona single nel nostro ordinamento. Andare oltre diventa folle, tanto più in un paese come il nostro dove le coppie (etero e mi sembra già assurdo doverlo specificare) che hanno tutti i requisiti per una adozione pure vanno incontro a tante difficoltà e ci sono liste d'attesa.

Aggiungo che neanche i rappresentanti dei diritti degli omosex in Italia hanno mai avanzato tale proposta: dobbiamo evitare di confondere gli esibizionisti del gay pride con le persone gay che spesso sono più conservatrici di noi.

...non si vuole impedire agli omosessuali di vivere la loro vita, ma solamente non si possono equiparare le unioni gay con quelle etero o con i matrimoni tra uomo e donna, sopratutto in caso di minori dev'essere vietato l'affidamento agli omosessuali...

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(la scuola privata, a proposito, è prevista dalla Costituzione e riceve sussidi in proporzione al risparmio ottenuto dal Ministero per gli alunni che, iscrivendosi alla privata, non onerano lo Stato: meccanismo abbastanza accettabile, mi sembra, e simile a quello della sanità anche se andrebbe controllato molto meglio).
Cagata colossale (perdona il francesismo): dato che la scuola pubblica versa in cattive condizioni, io ti dò la più ampia facoltà di crearti e/o iscriverti a una scuola privata e te ne riconosco la validità, ma dio bono non venirmi a chiedere soldi, per lo meno fintanto che la scuola statale e la ricerca scientifica hanno mancanza di fondi!!! :evil::evil::evil:

Allora, cagata sarà quello che dici tu, al limite e perdonerai l'italianismo.

Si può essere d'accordo o meno ma la scuola privata non esiste solo in Italia e non è finanziata solo in Italia. Ho parlato della sanità perché qualcuno conoscerà il meccanismo delle convenzioni. Comunque, come è giusto, il finanziamento è minimo e penso lo si sappia. Tra l'altro, non sarà mai finanziata una madrassa proprio per la necessaria identità dei programmi (solo che l'ora di religione è obbligatoria ma è ovvio data la scelta iniziale): va invece assolutamente vietato che, nella scuola pubblica, vi possa essere discriminazione come quella che si voleva fare a Milano dove un gruppo di famiglie egiziane condizionava la frequenza dei figli alla scuola pubblica alla non contaminazione degli stessi con gli altri.

Se cento ragazzi che vanno ai salesiani costano 50 mila euro in meno allo Stato e i salesiani ricevono 5 mila euro dallo Stato dando ai ragazzi la stessa istruzione, davvero non vedo il danno per la scuola pubblica.

Quanto in generale al ruolo pubblico in scuola e sanità, è una conquista imprescindibile danneggiata anche dalla strumentalizzazione politica di cui sono stati oggetto i settori.

per la previdenza, invece, credo che un cittadino dovrebbe essere libero di versare una quota del proprio stipendio alla previdenza pubblica, a quella privata o di mangiarselo. Da noi l'unica ragione che impedisce tale facoltà è la voragine INPS per cui le trattenute dei lavoratori di oggi pagano le pensioni già maturate e dispensate con troppa generosità (cioé senza che vi fosse un equivalente risparmio accantonato).

Diverso il settore assistenziale (minime, accompaganamento, invalidità, etcc.) che è sinanche troppo maltrattato e non può che essere pubblico.

Sulle coppie gay e di fatto, evidentemente, la pensi come me (alfaomega) ma avevi esposto un'altra cosa, quindi meglio che hai chiarito.

Sulla cattiveria dell'Italia coi rifugiati va detto che il Ministero degli Interni ha chiarito che anche nel recente caso Lampedusa ha comunque distinto i clandestini sulla base della nazionalità rispettando le convenzioni internazionali: se qualcuno ha prove del contrario le mostri e magari le invii a Iene, Striscia e trasmissioni simili o alla Procura competente.

Certo non è la Francia che può farci le pulci: a parte il caso Battisti che è il più noto ma solo uno dei tanti in materia, staimo parlando del paese che, fottendosene di tutto e tutti, si è fatto i suoi bravi esperimenti nucleari sottomarini a Mururoa finché ha voluto: certo, dicevano che erano inoffensivi, ma allora perché non se li sono fatti sotto le chiappe di Chirac ?? E comunque parliamo dei signori che hanno favorito alla grande il più grande massacro etnico della recente storia (Burundi-Ruanda). Altro che rifugiati !!!

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(la scuola privata, a proposito, è prevista dalla Costituzione e riceve sussidi in proporzione al risparmio ottenuto dal Ministero per gli alunni che, iscrivendosi alla privata, non onerano lo Stato: meccanismo abbastanza accettabile, mi sembra, e simile a quello della sanità anche se andrebbe controllato molto meglio).
Cagata colossale (perdona il francesismo): dato che la scuola pubblica versa in cattive condizioni, io ti dò la più ampia facoltà di crearti e/o iscriverti a una scuola privata e te ne riconosco la validità, ma dio bono non venirmi a chiedere soldi, per lo meno fintanto che la scuola statale e la ricerca scientifica hanno mancanza di fondi!!! :evil::evil::evil:
Allora, cagata sarà quello che dici tu, al limite e perdonerai l'italianismo.

Si può essere d'accordo o meno ma la scuola privata non esiste solo in Italia e non è finanziata solo in Italia. Ho parlato della sanità perché qualcuno conoscerà il meccanismo delle convenzioni. Comunque, come è giusto, il finanziamento è minimo e penso lo si sappia. Tra l'altro, non sarà mai finanziata una madrassa proprio per la necessaria identità dei programmi (solo che l'ora di religione è obbligatoria ma è ovvio data la scelta iniziale): va invece assolutamente vietato che, nella scuola pubblica, vi possa essere discriminazione come quella che si voleva fare a Milano dove un gruppo di famiglie egiziane condizionava la frequenza dei figli alla scuola pubblica alla non contaminazione degli stessi con gli altri.

Se cento ragazzi che vanno ai salesiani costano 50 mila euro in meno allo Stato e i salesiani ricevono 5 mila euro dallo Stato dando ai ragazzi la stessa istruzione, davvero non vedo il danno per la scuola pubblica.

Quanto in generale al ruolo pubblico in scuola e sanità, è una conquista imprescindibile danneggiata anche dalla strumentalizzazione politica di cui sono stati oggetto i settori.

per la previdenza, invece, credo che un cittadino dovrebbe essere libero di versare una quota del proprio stipendio alla previdenza pubblica, a quella privata o di mangiarselo. Da noi l'unica ragione che impedisce tale facoltà è la voragine INPS per cui le trattenute dei lavoratori di oggi pagano le pensioni già maturate e dispensate con troppa generosità (cioé senza che vi fosse un equivalente risparmio accantonato).

Diverso il settore assistenziale (minime, accompaganamento, invalidità, etcc.) che è sinanche troppo maltrattato e non può che essere pubblico

Devi capire una cosa: il tuo discorso sui finanziamenti filerebbe anche in un mondo, o in un paese, in cui i servizi pubblici funzionano bene ed hanno fondi a sufficienza, in cui non esiste debito pubblico, e di conseguenza è bene che il surplus venga distribuito agli azionisti (cioè i cittadini che pagano le tasse).

Ma dato che le cose sfortunatamente non stanno così, il discorso non regge. Se un'azienda ha debiti, non c'è redistribuzione dell'utile, per il semplice motivo che l'utile non c'è.

E il paese Italia è pieno di debiti, fino al collo. Debiti in soldi, ma anche debiti sotto forma di strutture pubbliche fondamentali (scuola, sanità, previdenza) inadeguate.

Ciò che tu aspichi, in linea teorica, potrebbe anche funzionare. E' di fatto il sistema americano, in cui non esiste prevdenza sociale e i contributi se li paga, se vuole, il singolo cittadino. Ma all'atto pratico si è visto che è un sitema che non funziona: perchè se stai male e non puoi permetterti l'assistenza, l'ambulanza ti lascia per strada. Perchè il datore di lavoro ti assume in nero e non ti paga i contributi (anche in italia c'è il nero, ma almeno se stai male esistono gli ospedali). Perchè le scuole publiche USA sono diventate il covo della criminalità e hanno i metal detector agli ingressi, dato che le uniche in grado di dare un'istruzione decente sono quelle private. Perchè se vieni licenziato e non hai più la previdenza sei finito. Perchè le persone non sono in grado di gestirsi da sole i soldi, ed ecco quindi a cosa serve uno stato che gestisca i bisogni fondamentali della sua gente.

Perchè se ti devi operare al cuore, servono 250.000$ che valli a trovare...

Ti ripeto: se l'italia fosse un paese florido si potrebbe anche fare. ma non lo è, e ogni risorsa è preziosa. ti concedo la libertà di insegnare in scuole private. bene. ma se questo mi fa risparmiare soldi, come stato, non sono certo soldi sprecati perchè sono soldi che servono da altre parti.

Oltretutto c'è anche una discriminazione al contrario verso chi va alla scuola pubblica, conti alla mano.

Prendiamo due famiglie, dove ognuna paga 50.000euro all'anno di tasse.

La famiglia A manda i propri figli alla scuola pubblica, finanziata con i soldi delle tasse. La famiglia B, invece, li manda alla privata e prende il sussidio di 5.000euro. Di fatto, è come se avesse pagato solo 45.000euro di tasse, a fronte di un imponibile uguale! ecco la discriminazione!!!

Tu mi dirai: sì, però io pago la retta! E io ti rispondo: eh beh, ma chi ti obbliga a mandare i tuoi figli alla privata!!! Di fatto hai cambiato un bene di disponibilità pubblica, la scuola statale, con un bene voluttuario, cioè la privata. Perciò, se surplus c'è, questo deve essere redistribuito a tutti sotto forma di sgravio fiscale, poi ognuno lo spenderà come vuole.

purtroppo ora come ora il surplus non c'è, quindi niente contributi!!!

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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Cagata colossale (perdona il francesismo): dato che la scuola pubblica versa in cattive condizioni, io ti dò la più ampia facoltà di crearti e/o iscriverti a una scuola privata e te ne riconosco la validità, ma dio bono non venirmi a chiedere soldi, per lo meno fintanto che la scuola statale e la ricerca scientifica hanno mancanza di fondi!!! :evil::evil::evil:
Allora, cagata sarà quello che dici tu, al limite e perdonerai l'italianismo.

Si può essere d'accordo o meno ma la scuola privata non esiste solo in Italia e non è finanziata solo in Italia. Ho parlato della sanità perché qualcuno conoscerà il meccanismo delle convenzioni. Comunque, come è giusto, il finanziamento è minimo e penso lo si sappia. Tra l'altro, non sarà mai finanziata una madrassa proprio per la necessaria identità dei programmi (solo che l'ora di religione è obbligatoria ma è ovvio data la scelta iniziale): va invece assolutamente vietato che, nella scuola pubblica, vi possa essere discriminazione come quella che si voleva fare a Milano dove un gruppo di famiglie egiziane condizionava la frequenza dei figli alla scuola pubblica alla non contaminazione degli stessi con gli altri.

Se cento ragazzi che vanno ai salesiani costano 50 mila euro in meno allo Stato e i salesiani ricevono 5 mila euro dallo Stato dando ai ragazzi la stessa istruzione, davvero non vedo il danno per la scuola pubblica.

Quanto in generale al ruolo pubblico in scuola e sanità, è una conquista imprescindibile danneggiata anche dalla strumentalizzazione politica di cui sono stati oggetto i settori.

per la previdenza, invece, credo che un cittadino dovrebbe essere libero di versare una quota del proprio stipendio alla previdenza pubblica, a quella privata o di mangiarselo. Da noi l'unica ragione che impedisce tale facoltà è la voragine INPS per cui le trattenute dei lavoratori di oggi pagano le pensioni già maturate e dispensate con troppa generosità (cioé senza che vi fosse un equivalente risparmio accantonato).

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Sull'adozione gay hai ragione: esiste in alcuni paesi. Ciò non vuol dire che sia giusto. Anche la pena di morte esiste in alcuni paesi.

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