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ELEZIONI USA


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Voi chi votereste?  

51 voti

  1. 1. Voi chi votereste?



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La tua analisi sulle diverse posizioni religiose nel confronto Bush-Kerry, mio caro Taurus, è quasi perfetta..

Ora però non vorrei smentirti ma cmq anche gli ebrei "moderati" votavano più per Bush che per Kerry.. Ma effettivamente c'era questa parte estremista ebraica (quella sionista) che appoggiava Bush ed alcuni elementi dello Staff del presidente sono proprio di questa frangia..

Poi vabbè ci si deve mettere anche Cheney, che ogni volta che lo vedo sembra sempre più il gemello di Sharon..

Cmq la divisione etnica era:

pro BUSH:

-Cristiani Battisti (80-90%)

-Ebrei (80%)

pro KERRY:

-Cristiani Cattolici (60-70%)

-Musulmani (oltr 90%)

-Atei (oltre il 70%)

-Varie minoranze

Per l'appunto... io avrei votato BUSH, nonostante tutto...

Ma non mi aspettavo che vincesse..

Facciamo un favore a questo mondo... Meno SUV, più 4C e Lotus...

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I più attivi nella discussione

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Ricordiamoci che persino sulle banconote gli americani ricordano il loro cieco e vuoto affidamento alla religione... per me solo questo basterebbe a togliergli di mano seduta stante le redini del mondo... una nazione così ottusamente fissata con un culto religioso non deve avere in mano un potere così elevato

Forse "fondamentalismo cristiano" è un termine troppo forte: però, personalmente, vedo nel popolo americano un attaccamento morboso a quel Dio che vanno ringraziando e osannando continuamente, spesso e volentieri in situazioni in cui la religione dovrebbe stare fuori dalla porta.

In tutto ciò, ovviamente, bisognerebbe ricercare le verità e le menzogne che i media occultano quando ci descrivono l'America, perlomeno per non cadere nel pressapochismo e nei commenti ignoranti.

There's no replacement for displacement.

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Anche tu ti ecciti palpeggiando pezzi di plastica? Perché stare qui a discutere con chi non ti può capire? Esprimi la tua vera passione passando a questo sito!

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Anche Taurus conferma il mio teorema.

Un fiume di parole e di illazioni per tornare ad affermare che chi vota "dall'altra parte" é un imbecille idiota ignorante, masochista oltre che fanatico religioso....

L'analisi va fatta molto piú terra terra: qui non si tratta di fanatismo fondamentalista cristiano (mi viene quasi da ridere pensare agli USA come una nazione governata dai talebani di gesu cristo - ma per favore) ma semplicemente da un desiderio diffuso di sicurezza.

La gente semplicemente ha ritenuto che una riconferma di Bush era la cosa migliore (o il minore dei mali?) in questo momento.

Per favore Taurus, sii un po' serio anche tu!

IL terrorismo come hanno dimostrato le domande su chi usciva dai seggi elettorali ha dimostrato che il terrorismo era solo il 3o tema nella lista di chi votava...il 2o era Iraq....ed il primo era la morale cristiana.....come ho gia' ampiamente comentato....ti prego di andare a informarti meglio e leggere nessun giornale americano almeno una volta alla settimana vedi new york times etc.

Defiant non so dove hai preso le % ma sono completamente sbagliate...

prima i protestanti che hanno pregiudicato le elezioni sono gli evangelici che sono la maggioranza e pure Bush e' evangelico...

il 55% degli ebrei ha votato per Kerry

i battisti erano divisi questo perche i battisti afroamericani votano prevalentamente per il partito democratico...e comunque non sono cosi' "ultra" come una parte degli evangelici...

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Basta a vedere solo i stati che hanno votato per Kerry e quelli per Bush per capire

New York l'intero nordest capitale compresa ha votato per Kerry...

la metropoli che si chiama Chicago per Kerry...

Tutta la costa occidentale da Sheattle a San Diego ha votato per Kerry...

Tutta la america che pensa che crea ha votato per Kerry...

La provincia i cowboys e i churchgoers hanno votato Bush....

Povero mondo da quello che ho sentito poco fa la sola persona seria dello scorso governo Bush....Powell il ministro degli esteri lascia....mentre il "pazzo" Paul Wolfowitz secretary of defence quello che ha ideato il concetto della guerra preventiva....e ha nel suo mirino Cuba e Iran...dopo Iraq....e' probabile che prende un posto ancora piu' importante....

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Vedo che il concetto che si ha degli statunitensi ormai li divide in buoni, piuttosto laici e democratici ed imbecilli molto devoti e repubblicani: forse un pochino semplicistico, o sbaglio ?

Bush è un battista, comunque la componente evangelica è davvero forte ed in espansione notevole in Centro e Sud America (ed è ricca da annientare le missioni cattoliche).

Mi pare tuttavia una chiave di lettura possibile ma parziale e riduttiva: la verità, forse, è che le cose sono andate come più o meno si pensava per il solito 95 per cento. Negli States, la componente che si sposta per l'elezione del Presidente è infinitamente minore a quella che si sposta per l'elezione del senatore: si sapeva d'altronde da prima che l'elezione si giocava in Florida e Ohio, non certo negli Stati del Sud né in quelli costieri che votano tutti sempre allo stesso modo.

Forse è il caso di chiedersi se Kerry non fosse un personaggio un pò opaco e troppo vicino, nelle dichiarate strategie di politica estera, al buon Bush. Questo ha sicuramente indotto un Paese che si sente in guerra a non cambiare il comandante in capo per uno che, + o -, diceva le stesse cose. La rilevanza della politica estera, in effetti, la testimonia proprio l'Ohio, dove, malgrado la crisi economica, si è votato il comandante che ha una missione da portare a termine. La debolezza di Kerry è poi testimoniata dal fatto che non ha spuntato una sola roccaforte repubblicana. Forse i tempi sono maturi per Hillary nel 2008 poi vedremo se a contare è la qualità del candidato o la presunta superfede degli statunitensi (che poi non si capisce perché dovrebbero votare protestanti vari, cattolici ed ebrei tutti repubblicano, mah).

Comunque auguri a noi tutti di sopravvivere ad altri 4 anni di Cheney (vero chief)

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Guest DESMO16
Personalmente non mi piaceva nemeno Clinton troppo provinciale e poco democratico per essere un candidato democratico basta dire che era pro pena di morte quando era governatore di Arkansas....come pure Bush jr che ha riportato la pena di morte a texas dopo 25 anni nel suo mandato di governatore...

..caro Taurus, mettiti il cuore in pace oramai... :wink:

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Vedo che il concetto che si ha degli statunitensi ormai li divide in buoni, piuttosto laici e democratici ed imbecilli molto devoti e repubblicani: forse un pochino semplicistico, o sbaglio ?

Bush è un battista, comunque la componente evangelica è davvero forte ed in espansione notevole in Centro e Sud America (ed è ricca da annientare le missioni cattoliche).

Mi pare tuttavia una chiave di lettura possibile ma parziale e riduttiva: la verità, forse, è che le cose sono andate come più o meno si pensava per il solito 95 per cento. Negli States, la componente che si sposta per l'elezione del Presidente è infinitamente minore a quella che si sposta per l'elezione del senatore: si sapeva d'altronde da prima che l'elezione si giocava in Florida e Ohio, non certo negli Stati del Sud né in quelli costieri che votano tutti sempre allo stesso modo.

Forse è il caso di chiedersi se Kerry non fosse un personaggio un pò opaco e troppo vicino, nelle dichiarate strategie di politica estera, al buon Bush. Questo ha sicuramente indotto un Paese che si sente in guerra a non cambiare il comandante in capo per uno che, + o -, diceva le stesse cose. La rilevanza della politica estera, in effetti, la testimonia proprio l'Ohio, dove, malgrado la crisi economica, si è votato il comandante che ha una missione da portare a termine. La debolezza di Kerry è poi testimoniata dal fatto che non ha spuntato una sola roccaforte repubblicana. Forse i tempi sono maturi per Hillary nel 2008 poi vedremo se a contare è la qualità del candidato o la presunta superfede degli statunitensi (che poi non si capisce perché dovrebbero votare protestanti vari, cattolici ed ebrei tutti repubblicano, mah).

Comunque auguri a noi tutti di sopravvivere ad altri 4 anni di Cheney (vero chief)

Naturalmente non aspetto come naturale avere una grande conoscenza di Kerry..ma Kerry era l'inverso come senatore era uno tra i piu' liberali in assolutto....e' naturale nelle elezioni dare delle posizioni piu' vicine a Bush per poter prendere una parta del voto che se si esprimeva liberalmente andrebbe pure per Bush.....

Oggi l'america e' molto diversa come composizione della popolazione..la provincia e' percentualmente piu' importante delle citta' delle due coste se equiparata a 20 anni fa o 40 anni fa....mi dispiace ma dubito che neacnhe se JFK vivesse oggi avrebbe potuto vincere....

Quello per il voto dei evangelici non lo dico io ma i piu' importanti politologi americani....i partito republicano con i suoi votanti abituali e solo il 70-80% degli evangelici...senza preoccuparsi molto di ebrei e latini o anche con voto negativo fino al 40/60 degli ultimi ha le elezioni nelle sue mani...

La stessa politica estera verso l'israele dipende molto dalla lobby evangelica e non da quella ebraica che negli ultimi decenni e' molto divisa e tradizionalmente piu' vicina al partito democratico se escludiamo gli ebrei ortodossi che hanno solo recentemente preso la cittadinanza americana sopratutto di origine russa....

Non c'e' stato altro presidente che ha usato cosi' tanto la religione nei suoi discorsi e nella sua campagna elettorale come George Bush....io non semplifico per nulla ma la chiave del successo e' stata quella...ed e' il frutto della ignoranza che provoca il fondamentalismo cristiano che invece di focalizzare sui problemi di tutti i giorni ha una visione romantica e ottusa delle cose....

Basta dire che in 11 stati conservatori si e' votato per il mattrimonio sui Gay e il fatto di escludere le coppie gay dalla legge in questi stati perche la legge federale non prevede discriminazioni e non divide le coppie su etero o no per cui secondo la legge federale sono legali i matrimoni tra uomini o donne dove ha vinto Bush.....ma in California ha preso una bastonnata sulla ricerca sulle cellule staminali dove i californiani hanno votato pro ricerca contro le tesi di Bush.....basta dire che a differenza di Bush perfino il governatore republicano di California A.Swarzenegger e pro matrimonio uguale per tutti,e pro ricerca sulle cellule steminali...in contrasto con il suo leader ma naturalmente diversamente non avrebbe possibilita di vincere in California rocaforte democratica...e sempre in avanguardia in tecnologia e non solo....

Puo' sembrare una vittoria netta ma non e' cosi' america e' piu' divisa che mai....ormai e' due mondi diversi.....

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Tutta la america che pensa che crea ha votato per Kerry...

la storia che chi vota bush (o berlusconi) è stupido o lo fa per interesse ha stancato. e che chi vota kerry (o, ahimè, Prodi) pensa o crea è patetica.

forse l'america che crea e che pensa avrebbe fatto meglio a creare e pensare un candidato migliore di Kerry invece di autocompiacersi e celbrarsi guardando i film di Moore.

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Vedo che il concetto che si ha degli statunitensi ormai li divide in buoni, piuttosto laici e democratici ed imbecilli molto devoti e repubblicani: forse un pochino semplicistico, o sbaglio ?

Bush è un battista, comunque la componente evangelica è davvero forte ed in espansione notevole in Centro e Sud America (ed è ricca da annientare le missioni cattoliche).

Mi pare tuttavia una chiave di lettura possibile ma parziale e riduttiva: la verità, forse, è che le cose sono andate come più o meno si pensava per il solito 95 per cento. Negli States, la componente che si sposta per l'elezione del Presidente è infinitamente minore a quella che si sposta per l'elezione del senatore: si sapeva d'altronde da prima che l'elezione si giocava in Florida e Ohio, non certo negli Stati del Sud né in quelli costieri che votano tutti sempre allo stesso modo.

Forse è il caso di chiedersi se Kerry non fosse un personaggio un pò opaco e troppo vicino, nelle dichiarate strategie di politica estera, al buon Bush. Questo ha sicuramente indotto un Paese che si sente in guerra a non cambiare il comandante in capo per uno che, + o -, diceva le stesse cose. La rilevanza della politica estera, in effetti, la testimonia proprio l'Ohio, dove, malgrado la crisi economica, si è votato il comandante che ha una missione da portare a termine. La debolezza di Kerry è poi testimoniata dal fatto che non ha spuntato una sola roccaforte repubblicana. Forse i tempi sono maturi per Hillary nel 2008 poi vedremo se a contare è la qualità del candidato o la presunta superfede degli statunitensi (che poi non si capisce perché dovrebbero votare protestanti vari, cattolici ed ebrei tutti repubblicano, mah).

Comunque auguri a noi tutti di sopravvivere ad altri 4 anni di Cheney (vero chief)

Ti posso dire che secondo l'annalisi chi era seriamente preoccupato delle sicurezza ha preferito Kerry...proprio per gli errori di Bush in questa voce.....quelli che si interessano mediamente della sicurezza hanno preferito Bush....ma quello che ha fatto ;a differenza come sostengo io ma anche tutti i network ed analisti americani altro che semplificazioni e' il voto dei cosidetti churchgoers che e' andato a Bush...

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