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Morto Arafat?


Guest DESMO16

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Guest DESMO16
"Arafat ha aperto gli occhi"

ma le condizioni restano critiche

TEL AVIV - Secondo informazioni dei media israeliani, il presidente dell'Anp Yasser Arafat, ricoverato in terapia intensiva in un ospedale militare di Parigi, sarebbe uscito dal coma, avrebbe aperto gli occhi e sarebbe in grado di comunicare con i medici. Ma da Parigi Nabil Abu Rudeina, stretto collaboratore del raìs smentisce: le condizioni di Arafat sarebbero ancora critiche e non ci sarebbero stati mutamenti sostanziali. "I medici dicono che le sue condizioni non sono irreversibili - ha dichiarato Rudeina - non c'è un cambiamento, egli è ancora in condizioni critiche. I dottori ancora non sanno che cos'è che non va".

A riaccendere le speranze è stato questa mattina il sito Internet del giornale israeliano Yediot Ahronoth, che citando fonti palestinesi, scrive oggi che Arafat è parzialmente uscito dal coma, ha aperto gli occhi ed ha comunicato con i medici. La fonte del sito Ynet ha visto il presidente dell'Anp durante la notte e ha precisato che è in grado di muoversi nel letto. Ynet precisa che secondo i medici una diagnosi sulle condizioni di Arafat sarà possibile entro tre giorni.

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lui ha dato solo martirio,morte e distruzione.

Non credo.

Credo invece il contrario, ossia che ha limitato, per quanto era nelle sue possibilità, il martirio, la morte e la distruzione.

Tieni sempre presente che i palestinesi sono sempre un popolo derubato della propria terra e che il lavoro più difficile di Arafat è stato sempre quello di doversi barcamenare per tenere a bada i suoi per impedire che facessero molto più danno di quanto ne hanno fatto.

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un terrorista in meno.

:clap

premio nobel per la pace

E' stato un grave errore .....porlo al fianco di Gandhi o di Mandela

uomini che con la non violenza hanno dato un futuro di libertà e vita

al loro popolo...

lui ha dato solo martirio,morte e distruzione.

Guglielmo, visto che ritieni disonorevole per Gandhi ritrovarsi in compagnia di Arafat come premio Nobel, ecco cosa scriveva Gandhi sulla questione palestinese nel 1938.

Le mie simpatie vanno tutte agli ebrei. In Sud Africa sono stato

in stretti rapporti con molti ebrei. Alcuni di questi sono

divenuti miei intimi amici. Attraverso questi amici ho appreso

molte cose sulla multisecolare persecuzione di cui gli ebrei

sono stati oggetto.[.......].

Ma la simpatia che nutro per gli ebrei non mi chiude gli occhi

alla giustizia. La rivendicazione degli ebrei di un territorio

nazionale non mi pare giusta. A sostegno di tale rivendicazione

viene invocata la Bibbia e la tenacia con cui gli ebrei hanno

sempre agognato il ritorno in Palestina. Perche', come gli altri

popoli della terra, gli ebrei non dovrebbero fare la loro patria

del Paese dove sono nati e dove si guadagnano da vivere?

La Palestina appartiene agli arabi come l'Inghilterra appartiene

agli inglesi e la Francia appartiene ai francesi. È ingiusto e

disumano imporre agli arabi la presenza degli ebrei. Cio' che

sta avvenendo oggi in Palestina non puo' esser giustificato da

nessun principio morale. I mandati non hanno alcun valore,

tranne quello conferito loro dall'ultima guerra. Sarebbe

chiaramente un crimine contro l'umanita' costringere gli

orgogliosi arabi a restituire in parte o interamente la

Palestina agli ebrei come loro territorio nazionale. La cosa

corretta e' di pretendere un trattamento giusto per gli ebrei,

dovunque siano nati o si trovino. Gli ebrei nati in Francia sono

francesi esattamente come sono francesi i cristiani nati in

Francia. Se gli ebrei sostengono di non avere altra patria che

la Palestina, sono disposti ad essere cacciati dalle altre parti

del mondo in cui risiedono? Oppure vogliono una doppia patria in

cui stabilirsi a loro piacimento?

[...]

Sono convinto che gli ebrei stanno agendo ingiustamente. La

Palestina biblica non e' un'entita' geografica. Essa deve

trovarsi nei loro cuori. Ma messo anche che essi considerino la

terra di Palestina come loro patria, e' ingiusto entrare in essa

facendosi scudo dei fucili . Un'azione religiosa non puo'

essere compiuta con l'aiuto delle baionette e delle bombe (oltre tutto

altrui). Gli

ebrei possono stabilirsi in Palestina soltanto col consenso

degli arabi.

[...]

Non intendo difendere gli eccessi commessi dagli arabi. Vorrei

che essi avessero scelto il metodo della nonviolenza per

resistere contro quella che giustamente considerano

un'aggressione del loro Paese. Ma in base ai

canoni universalmente accettati del giusto e dell'ingiusto, non

puo' essere detto niente contro la resistenza degli arabi di

fronte alle preponderanti forze avversarie."

www.daddo.it

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Bravo copco. E poi Gug, parli tanto di difendere la tua terra, anche a fucile imbracciato per difendere tua figlia (sono parole tue di un post andato perduto, se ti ricordi) in caso di invasione, e poi mi giudichi un terrorista arafat che stava facendo esattamente questo (e magari cercando di frenare pazzi come quelli di hamas)?

maddai...

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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Bravo copco. E poi Gug, parli tanto di difendere la tua terra, anche a fucile imbracciato per difendere tua figlia (sono parole tue di un post andato perduto, se ti ricordi) in caso di invasione, e poi mi giudichi un terrorista arafat che stava facendo esattamente questo (e magari cercando di frenare pazzi come quelli di hamas)?

maddai...

Quando parlo di un fucile imbracciato ,parlo di un fucile di una divisa

di ordini ben precisi di regole di comportamento o di ingaggio....e se fossi un partigiano di sparare contro l'esercito invasore.

Altra cosa e mettermi una cintura di tritolo e entrare in un bar dove ci sono

donne e bambini ....e suicidandomi compiere uno scempio di innocenti.

Nel primo sarei un'eroe ..nel secondo un terrorista.

Io Arafat lo metto nel secondo

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