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IN UN'EUROPA DEI DIRITTI IO SONO DISCRIMINATO


Guglielmo

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Ma adesso non siamo in una fase di crisi o di recessione. L'economia mondiale tira (vedi USA, Cina, India), l'economia italiana é in lieve progresso (o quasi stagnazione) ma non certo in recessione, quindi l'impulso va dato alla produzione e agli investimenti prima che ai consumi.

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Carrera, é il solito problema del bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno.

C'é chi considera un aumento del 1.2/1.3 % del pil stagnazione (di solito chi é all'opposizione) e c'é chi lo considera un progresso (chi é al governo).

E' per quello che ho riportato entrambi i termini: per non offendere nessuno.

Comunque, da qualsiasi parte la si guardi, non si tratta di recessione

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...

Sul fatto di dove tagliare le tasse, sono d'accordo sul taglio marginale delle aliquote. Solo tagliando le tasse ai redditi piú alti si puó sperare di fare accelerare l'economia.

scusa Lele, sono profano in materia ma a me verrebbe spontaneo dire il contrario e cioè che tagliando ai redditi + bassi si smuove l'economia..

.. potresti motivare questa tua affermazione?

Anch'io non sono un economista, ma sono d'accordo con gli economisti che sostengono la tesi secondo la quale il modo piú efficace per smuovere la stagnazione é quella di tagliare le tasse a imprese e redditi alti.

Una maggiore disponibilità finanziaria per le imprese e gli imprenditori incentiverebbe gli investimenti, quindi la produzione, l'occupazione, e di conseguenza i consumi.

Inoltre l’appiattimento delle aliquote di tassazione, ossia dalla riduzione

della progressività, spingerebbero gli individui a essere

più attivi per aumentare il loro reddito.

Ovviamente anche la tesi opposta ha le sue buone motivazioni (seno non si spiegherebbe perché i piú autorevoli economisti la pensano chi in un modo chi nell' altro), ma imho, io appoggio la tesi esposta.

in una fase economica normale bisogna tagliare le tasse a imprese

e a redditi alti per favorire gli investimenti ...

ma in una fase di crisi ,dive ha poco senso investire perchè tanto i consumi sono bassissimi

bisogna tagliare le tasse ai redditi bassi e alla classe media ..in modo da stimolare i consumi e perciò creare le opportunità economiche per le imprese.

Grazie a tutti per le risposte, personalmente mi sembra più plausibile la teoria proposta da Guglielmo però, ripeto, non sono un esperto in materia...

.. piuttosto, qualcuno conosce degli esempi in cui in altri paesi sia stata applicata questa o quella teoria e gli effetti ottenuti?

E nel frattempo negli altri stati europei che grosso modo sono messi come noi, cosa si sta pensando di fare? Sentivo l'altro giorno che il governo tedesco vorrebbe sopprimere una festa per aumentare di una frazione il PIL :roll:

Acc... dannaz... malediz...

Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales

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La riduzione delle tasse e' stata tentata seriamente solo negli Stati Uniti all'epoca di Reagan ( 1980 - 1988 ). I risultati furono controversi: l'economia rimase statica, ed il debito pubblico aumento' enormemente. Certi economisti pero', affermano che tali tagli innescarono poi il boom dell'epoca clintoniana ( 1992 - 2000 ) altri lo negano. ( Ricordarsi il famoso teorema dell'economista: se l'economista ha ragione, perche' non e' ricco ? )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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Gli economisti che sostengono la tesi del taglio delle aliquote marginali, portano come esempio principalmente gli USA con i governi Reagan e Kennedy (proprio il democratico Kennedy!), ma anche la GB con la Thatcher.

Appena insediati avevano attuato un taglio notevole delle imposte soprattutto sui redditi alti e la conseguenza era stata una forte crescita dell'economia.

Anche il tanto amato GW Bush ha fatto, in misura minore, queste cose e infatti oggi gli usa viaggiano su un +5% se non ricordo male (a scapito di un debito pubblico che sta esplodendo, peró...)

Per quanto riguarda il governo tedesco.... mi fa un po' ridere questa proposta!

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La Thatcher piu' che intervenire sulle entrate intervenne sulle spese, riducendo ai minimi termini il "welfare", che in verita' era molto piu' esteso e coprente del nostro, sia allora sia adesso. Onestamente non ricordo un boom reganiano: ricordo piuttosto il famoso "venerdi' nero" ( Ottobre 1987 ), in cui Wall Street rischio' di ripetere un altro famoso Ottobre, quello del 1929. Il tutto fu tamponato da iniezioni di denaro pubblico e dall'esplosione delle spese militar-industriali ( a scapito del debito pubblico ) piu' o meno quello che ha fatto G. W. Bush adesso ( Cosa che dimostra che i conservatori si dimostrano all'uso piu' keynesiani dei progressisti ). Il boom dell'economia americana inizio' con Clinton, e trascino' l'Europa ed il resto del mondo )

Archepensevoli spanciasentire Socing.

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E' inutile parlare di USA e GB che hanno un sistema economico-sociale completamente diverso dal nostro...

Va bé, allora finiamola di discutere, tanto é inutile.

Ho portato gli esempi che stev mi ha chiesto, ma se per te non sono validi, pazienza. Speriamo solo che quando andrà al governo il prosciuttone, conosca la formula magica per farci tutti ricchi e contenti.

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ma non è quello che vogliono fare... e si invece alzassero gli stipendi? Almeno quello lo vediamo concretamente, tanto se abbassano le tasse i soldi ce li levano in un altro modo facendo i soliti giochetti delle tre carte... :roll:

alzare gli stipendi provoca immeditata perdita di competitività ...mentre

il gioco è mantenere gli stipendi e i salari allo stesso livello aumentando il netto in busta

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