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La tassa sugli sms


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Per il viceministro Magri servirebbe a coprire gli sgravi Irap

Critiche da destra e da sinistra: "La stupidaggine del secolo"

L'Udc propone la tassa sugli sms

Coro di no: "Sciopero del pollice"

Verrebbero imposti 2 centesimi di euro su ogni messaggio

ROMA - C'è chi lamenta che sarebbe una "tassa sugli innamorati", chi segnala il rischio di "strozzare i consumatori", chi la definisce "la stupidaggine del secolo", chi minaccia "lo sciopero del pollice". Indignate e bipartisan, ecco le reazioni alla proposta, avanzata dal sottosegretario al Tesoro Gianluigi Magri, dell'Udc, di tassare i messaggini telefonici per raggranellare una cifra destinata a coprire una parte degli sgravi Irap. Un'ipotesi che non ha trovato sostenitori e si è guadagnata la bocciatura soprattutto da parte dei giovani, sia di destra che di sinistra.

Messaggi d'amore, di propaganda elettorale, di beneficenza, per gli auguri di compleanno e alle feste comandate. Con gli sms si fa di tutto. Si amoreggia, e molto: a San Valentino ne sono stati scambiati circa 25 milioni. Sono gli utenti più giovani a farne uso. Anche per risparmiare sulla bolletta.

L'ipotesi della tassa, comunque, resta ancora tale, e non è stata concretizzata in un emendamento depositato in Parlamento. Ribattezzata "la tassa sugli innamorati" consisterebbe nell'imporre, sugli sms, una sovrattassa di 2 centesimi di euro che porterebbe nelle casse dello Stato poco più di 500 milioni di euro, circa un quarto di quanto varrebbe la riduzione Irap (circa 2 miliardi). I picchi di incasso sarebbero legati alle festività: a Capodanno, quando circolano più o meno 100 milioni di messaggini, la tassa frutterebbe in un solo giorno 2 milioni di euro. E, visti i numeri, a San Valentino l'incasso sarebbe di tutto rispetto: 500 mila euro. Anche gli scherzi del primo aprile (circa 10 milioni) darebbero respiro all'erario e alle imprese.

[...]

La tassa - accusa Altroconsumo - sarebbe una "lesione dei diritti dei consumatori". E "rappresenterebbe un rincaro di oltre il 13 per cento sull'attuale prezzo medio dei messaggini, in un mercato dove non c'è in pratica concorrenza: tutti gli operatori, anche il nuovo entrato '3', hanno uniformato i propri prezzi degli sms a un'unica tariffa, 15 centesimi". Proprio questo è stato segnalato nel novembre 2003 "all'Antitrust italiano e a quello europeo. L'allora commissario Monti aveva rimesso la questione all'Antitrust italiana, ma niente è cambiato".

da Repubblica del 11/11/1004

http://www.repubblica.it/2004/k/sezioni/economia/eccofinanziaria4/tassasms/tassasms.html

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ma sono pazzi, anche quelli, tra un po' anche tassa sugli squilli...

  • Ieri: Fiat Panda 900 Young (1998) - AB Y10 II Avenue (1993) - Fiat Panda 1.2 DynamicClass (2004) - Fiat Punto Evo 1.4 GPL (2010)
  • Oggi: Ford Focus SW 1.6 Tdci 90cv (2009) e Lancia Ypsilon 1.2 (2016)
  • Ieri: Aprilia Rally II L.C. 50cc (1996) - Piaggio Vespa PX 150 (2002) - Honda Hornet 600 II (2006)
  • Oggi: Honda Hornet 600 III (2007) e Piaggio Vespa PX 150 (2000)
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