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prendi oggi e paga nel 2005!


daytona

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Come la vedete?

Mi risulta che molti in questo periodo si stiano indebitando per acquisti vari (dalle vacanze, alla moto, alla nuova macchina o al tele al plasma con dolby system) allettati dal "prendi oggi e paga dal 2005".

Penso che il sitema abbia un rovescio della medaglia. Da una parte c'è l'opportunità di entrare subito in possesso dell'oggetto del desiderio, dall'altra si rimanda ad un futuro prossimo ogni impegno conseguente.

La pubblicità del ragazzo che fa l'acquisto da nullatenente e torna a chiudere in limousine (il messaggio è: compra subito tanto hai tempo per pagare e forse dopodomani potresti essere diventato un VIP). Non vi sembra che ci sia un pizzico di diabolico nella "tentazione" a cui si sottopone il consumatore.

Un po' come il carro che va verso il paese dei balocchi: Salta su e non preoccuparti di quello che viene dopo che un rimedio c'è sempre!

E' l'evoluzione dell'economia domestica in chiave europea (prima l'italiano medio pianificava ogni acquisto voluttuario, che non fosse ovviamente la casa e la macchina per i quali si è ricorso tradizionalmente ai mutui e finanziamenti, e metteva da parte prima di comprare. Ma oggi è difficile od impossibile mettere da parte!) o una ulteriore spinta per tenere su i consumi, che diversamente crollerebbero, sovvraccaricando di rate il consumatore? Rate che gli pioveranno in testa tutte nel 2005 insieme all'abbonamento a SKY, all' ADLS, alle bollette rincarate di GAS, ENEL ed ACQUA, all'ICI a BOLLI ed alle ASSICURAZIONI. Pregando Iddio che non accada qualche malanno fisico se non si è preventivamente ed adeguatamente ASSICURATI per Malattia e sulla VITA.

Le banche e finanziarie, dal canto loro, non vogliono farsi scappare questi clienti desiderosi di finanza e offrono loro 20.000/ 30.000,00 euro in 48 ore con poche formalità ma sono pronte a segnalarti per 5 anni (ora di meno, per fortuna) se ritardi di una rata nelle centrali di rilevazione in modo che non potrai più comprare a rate neanche un telefonino per buona parte della tua vita residua.

Insomma , è questo il modo giusto? Non vi sembra che il consumatore "poco accorto" possa essere soggetto a disorientamenti ed a valutare superficialmente il peso finanziario che ne deriva?

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Concordo in pieno. Io forse anche perché faccio parte di un'altra generazione, sono assolutamente contrario alle rate; preferisco pagare subito quello che mi posso permettere; se una cosa non me la permetto, la lascio stare, e forse è anche per questo che non avverto quel clima di crisi di cui molti parlano, perché ho saputo sempre fare il passo conforme alla mia gamba, come si dice in questi casi.

L'unica cosa che ho rateizzato è stato ovviamente il mutuo per l'acquisto della casa, ed anche quello è stato comunque profondamente valutato, prima di contrarlo.

Oggi in molti, come ho sopra accennato, parlano di crisi, dovuta alle più disparate cause: euro, prezzi raddoppiati, nessuno che controlla, paghe rimaste al palo, e via dicendo. Certamente anche queste cause concorrono a rendere il momento attuale un pò incerto, ma non è che per molti l'attuale momento di crisi non sia proprio dovuto al fatto che prima eravamo contagiati da un clima tipo "tanto siamo tutti ricchi", "Ce la farò", e via discorrendo ? In sintesi si riteneva di avere un tenore di vita più alto di quello che invece ci si poteva permettere; a questo punto ben venga un momento come questo, dove dobbiamo cercare di imparare a valutare meglio le nostre capacità, e soprattutto a capire se una cosa ci serve davvero oppure no. Tanto per fare un es. uno dei miei figli (12 anni) frequenta la 2^ media; non vi dico di quali cellulari sempre aggiornatissimi sono forniti tali ragazzini, alcuno dei quali ne ha già cambiati 1 o 2. Serve veramente tutto questo ? E poi magari i loro genitori si lamentano che la spesa costa sempre di più ! Ecco perché non si siamo.

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Io lo trovo aberrante. La gente continua a spendere molto, molti al di sopra delle proprie possibilità, con queste forme di moderne cambiali.

Solo che poi arriva il conto... è una forma di incoscienza, hanno inculcato nelle capocce il bisogno di beni nemmeno voluttuari ma addirittura inutili (tanto per dirne una... a che serve la fotocamera nel cellulare? A che serve che sia triband quando mai nella vita andrai in USA o in Asia, o se ci andrai certo non ti metterai a telefonare a 5euro al minuto!): pure l'automobile, si cambia per moda o per sport, che fino a che te lo puoi permettere va bene, ma quando a farlo è un ragazzo che guadagna 1000euro al mese e si vuole prendere a rate una A3 2.0TDI da 28.000euro, allora le cose non tornano più.

Io lo vedo anche nel mio piccolo di comunque benestante studente... per pranzare, un pezzo di pizza margherita normale, non grande, ti costa 2,5-3 euro. Ohi, sono 6.000 lire! Ma io 3-4 anni fa con 6.000lire mi prendevo un chilo di pizza, non due pezzettini.

E' veramente triste, e in tutto questo arrivano gli spot governativi che ti dicono "Spendi, l'economia gira con te!" MAVVAFF... :evil:

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

La tua prossima auto: a trazione posteriore o integrale

Moto: YAMAHA FZ6 FAZER Diamond Black '05 "BLACK MAMBA" [clic], Suzuki GSX750 "Cicciottona" e YZF-R6 solopista 8-)

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Guest DESMO16
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Mi risulta che molti in questo periodo si stiano indebitando per acquisti vari (dalle vacanze, alla moto, alla nuova macchina o al tele al plasma con dolby system) allettati dal "prendi oggi e paga dal 2005".

Penso che il sitema abbia un rovescio della medaglia. Da una parte c'è l'opportunità di entrare subito in possesso dell'oggetto del desiderio, dall'altra si rimanda ad un futuro prossimo ogni impegno conseguente.

La pubblicità del ragazzo che fa l'acquisto da nullatenente e torna a chiudere in limousine (il messaggio è: compra subito tanto hai tempo per pagare e forse dopodomani potresti essere diventato un VIP). Non vi sembra che ci sia un pizzico di diabolico nella "tentazione" a cui si sottopone il consumatore.

Un po' come il carro che va verso il paese dei balocchi: Salta su e non preoccuparti di quello che viene dopo che un rimedio c'è sempre!

E' l'evoluzione dell'economia domestica in chiave europea (prima l'italiano medio pianificava ogni acquisto voluttuario, che non fosse ovviamente la casa e la macchina per i quali si è ricorso tradizionalmente ai mutui e finanziamenti, e metteva da parte prima di comprare. Ma oggi è difficile od impossibile mettere da parte!) o una ulteriore spinta per tenere su i consumi, che diversamente crollerebbero, sovvraccaricando di rate il consumatore? Rate che gli pioveranno in testa tutte nel 2005 insieme all'abbonamento a SKY, all' ADLS, alle bollette rincarate di GAS, ENEL ed ACQUA, all'ICI a BOLLI ed alle ASSICURAZIONI. Pregando Iddio che non accada qualche malanno fisico se non si è preventivamente ed adeguatamente ASSICURATI per Malattia e sulla VITA.

Le banche e finanziarie, dal canto loro, non vogliono farsi scappare questi clienti desiderosi di finanza e offrono loro 20.000/ 30.000,00 euro in 48 ore con poche formalità ma sono pronte a segnalarti per 5 anni (ora di meno, per fortuna) se ritardi di una rata nelle centrali di rilevazione in modo che non potrai più comprare a rate neanche un telefonino per buona parte della tua vita residua.

Insomma , è questo il modo giusto? Non vi sembra che il consumatore "poco accorto" possa essere soggetto a disorientamenti ed a valutare superficialmente il peso finanziario che ne deriva?

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Mi risulta che molti in questo periodo si stiano indebitando per acquisti vari (dalle vacanze, alla moto, alla nuova macchina o al tele al plasma con dolby system) allettati dal "prendi oggi e paga dal 2005".

Penso che il sitema abbia un rovescio della medaglia. Da una parte c'è l'opportunità di entrare subito in possesso dell'oggetto del desiderio, dall'altra si rimanda ad un futuro prossimo ogni impegno conseguente.

La pubblicità del ragazzo che fa l'acquisto da nullatenente e torna a chiudere in limousine (il messaggio è: compra subito tanto hai tempo per pagare e forse dopodomani potresti essere diventato un VIP). Non vi sembra che ci sia un pizzico di diabolico nella "tentazione" a cui si sottopone il consumatore.

Un po' come il carro che va verso il paese dei balocchi: Salta su e non preoccuparti di quello che viene dopo che un rimedio c'è sempre!

E' l'evoluzione dell'economia domestica in chiave europea (prima l'italiano medio pianificava ogni acquisto voluttuario, che non fosse ovviamente la casa e la macchina per i quali si è ricorso tradizionalmente ai mutui e finanziamenti, e metteva da parte prima di comprare. Ma oggi è difficile od impossibile mettere da parte!) o una ulteriore spinta per tenere su i consumi, che diversamente crollerebbero, sovvraccaricando di rate il consumatore? Rate che gli pioveranno in testa tutte nel 2005 insieme all'abbonamento a SKY, all' ADLS, alle bollette rincarate di GAS, ENEL ed ACQUA, all'ICI a BOLLI ed alle ASSICURAZIONI. Pregando Iddio che non accada qualche malanno fisico se non si è preventivamente ed adeguatamente ASSICURATI per Malattia e sulla VITA.

Le banche e finanziarie, dal canto loro, non vogliono farsi scappare questi clienti desiderosi di finanza e offrono loro 20.000/ 30.000,00 euro in 48 ore con poche formalità ma sono pronte a segnalarti per 5 anni (ora di meno, per fortuna) se ritardi di una rata nelle centrali di rilevazione in modo che non potrai più comprare a rate neanche un telefonino per buona parte della tua vita residua.

Insomma , è questo il modo giusto? Non vi sembra che il consumatore "poco accorto" possa essere soggetto a disorientamenti ed a valutare superficialmente il peso finanziario che ne deriva?

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Some critics have complained that the 4C lacks luxury. To me, complaining about lack of luxury in a sports car is akin to complaining that a supermodel lacks a mustache.

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Le spese per la cultura e per mangiare sono le uniche che non saranno MAI voluttuarie, diabolik... ;-)

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

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Le spese per la cultura e per mangiare sono le uniche che non saranno MAI voluttuarie, diabolik... ;-)

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Tanto per restare in tema... da repubblica di ieri (giovedì 18 novembre), oggi l'ho trovato online ma purtroppo non c'è un'intervista a una famiglia "strozzata" dalle rate.

Triplicati i decreti ingiuntivi: ondata di pignoramenti, negli ultimi tre anni sono aumentati del 225 per cento

Il popolo delle rate non ce la fa

a Milano è boom di insolventi

Sempre più debiti, la nuova povertà della città più ricca d'Italia

di MARCO MENSURATI e LUCA FAZZO

MILANO - Il dato circola da una manciata di giorni, nel Palazzo di giustizia di Milano. Ed è un dato che racconta meglio di un saggio sociologico la nuova povertà della città più ricca d'Italia. È il dato che il capo dei giudici di pace, Vito Dattolico, presenterà all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Ed è anche il dato che, nel suo ufficio al sesto piano del tribunale, fa allargare le braccia al cancelliere Rinaldo Minori: "Guardate quelle montagne di fascicoli. Ognuna è la storia di qualcuno che non ha pagato quel che doveva pagare".

È un termometro brutale, quello dei decreti ingiuntivi. I decreti ingiuntivi sono una forma primaria, elementare, di giustizia. Quando il debito è così certo ed innegabile che non serve nemmeno andare in causa, il creditore insoddisfatto va in tribunale e iscrive il decreto ingiuntivo. Se non si paga, scatta il pignoramento. Quasi sempre, dietro un decreto ingiuntivo c'è la storia di una speranza naufragata: il mobile che non si è riuscito a pagare, la cambiale dell'aspirapolvere restata scoperta, il negozio rimasto senza clienti, la piccola ditta sull'orlo del collasso. E di speranze colate a picco, a guardare questi numeri, Milano si sta riempiendo.

Nel giro di tre anni sono più che triplicati i decreti chiesti al giudice di pace, quelli di valore fino a 2600 euro: un aumento del 225% tra il 2002 e il 2004, solo nell'ultimo anno un balzo in avanti del 40% fino ad arrivare ad un totale di 47mila decreti iscritti a ruolo. Ed esplodono anche i decreti chiesti per le somme della fascia superiore: nel 2002 erano 29.521, l'anno scorso 33.312, quest'anno supereranno i quarantamila. Ed anche queste sono quasi tutte piccole storie di milanesi che hanno fatto - come si diceva una volta - il passo più lungo della gamba. E che ora si ritrovano nella trafila un po' avvilente delle notifiche, dei precetti, degli ufficiali giudiziari.

Così i fascicoli coi decreti ingiuntivi si accumulano a decine di migliaia nelle cancellerie, un'ondata senza precedenti. Dentro ciascuno, la storia di drammi tutti diversi e tutti uguali. La folla di quelli che hanno comprato l'auto in leasing, e che non sono riusciti a stare dietro alle rate. Gli inquilini che non sono riusciti a pagare l'affitto, che sono già stati sfrattati dal fabbro, le loro cose portate in deposito, e che ora vengono inseguiti dai condomini per i mesi arretrati e d'affitto e di spese.

Ma dentro quella montagna di decreti c'è anche la spia di una caratteristica che sembra dilagare: una sorta di propensione compulsiva all'acquisto. Molti di quelli che rimangono strozzati dalle rate non stavano inseguendo beni di prima necessità, ma semplici accessori come il telefonino, il condizionatore o l'elettrodomestico di ultima generazione.

(18 novembre 2004)

Auto attuale: VW Passat Variant 4Motion 130cv con Torsen

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