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I brogli elettorali in Ucraina...


Guest DESMO16

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Continua la protesta dei sostenitori del candidato liberale

Irregolarità denunciate anche dagli osservatori internazionali

Ucraina, contro i brogli

le città scendono in piazza

In centomila a Kiev e a Leopoli: slogan contro il Cremlino

KIEV - Circa centomila dimostranti si sono riversati sulla principale piazza di Kiev per manifestare a favore di Viktor Yushchenko, il candidato dell'opposizione liberale e filo-occidentale che rivendica la vittoria nel contestatissimo ballottaggio delle presidenziali svoltosi domenica in Ucraina. La commissione elettorale ha assegnato la vittoria elettorale invece al primo ministro in carica Viktor Yanukovich, appoggiato apertamente dal Cremlino.

Altrettanti dimostranti sono scesi nella strade di Leopoli, città dell'Ucraina occidentale controllata dagli oppositori. La mobilitazione popolare punta allo stesso obiettivo: la proclamazione di Yushchenko come nuovo presidente della Repubblica ex sovietica.

Le agitazioni politiche e le proteste di piazza hanno portato ad una crisi di liquidità e ad un'instabilità dei prezzi che ha costretto la borsa di Kiev a sospendere le negoziazioni.

Il leader dell'opposizone Viktor Yushchenko ha lanciato un appello ai suoi sostenitori affinchè marcino sul Parlamento di Kiev.

Brogli e irregolarità nelle operazioni di scrutinio sono stati denunciati anche dagli osservatori internazionali e perplessità sono state manifestate da parecchi Stati terzi. Il successo di Yanukovich è stato in pratica avallato soltanto da Mosca. Il ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer si è detto preoccupato per le gravi irregolarità che avrebbero caratterizzato il ballottaggio: "Vi sono dubbi fondati sui risultati ufficiali delle presidenziali. Chiediamo al governo ucraino di verificare il processo di scrutinio delle schede e di apportare le necessarie correzioni". Il senatore americano Ruchard Lugar, presidente della commissione esteri del senato, ha chiesto a Kuchma, presidente uscente, "di rivedere lo sforzo concertato e coatto di abusi e frodi elettorali e adottare azioni decisive nel migliore interesse del Paese".

Sfidando il freddo pungente la folla, che già ieri sera vi si era attardata per molte ore, ha pacificamente invaso Piazza dell'Indipendenza, nel cuore della capitale. I manifestanti sventolano bandiere con i colori nazionali, giallo e blu, oppure arancioni, emblema della campagna elettorale del capofila dell'opposizione. A ridosso di Piazza dell'Indipendenza sono per il momento rimaste le trecento tende allestite fin da ieri lungo Viale Khreschchatyk, la principale arteria elegante della città, dove la gente ha trovato riparo dal freddo e bevande calde.

Ad intervalli, i manifestanti scandiscono slogan a favore del candidato dell'opposizione Yushchenko e contro il Cremlino. Le autorità hanno avvertito che ogni atto illegale sarà stroncato senza esitazioni.

Kuchma, il presidente uscente che ha retto l'Ucraina con pugno di ferro per un decennio, prima ancora della consultazione, aveva avvertito che nel paese non ci sarebbe stata alcuna "rivoluzione", ammonendo anzi che si sarebbe impegnato di persona per far rispettare l'ordine pubblico; i manifestanti dal canto loro hanno giurato di non ritirarsi finchè il presidente uscente non lascerà l'incarico.

Il Parlamento si riunirà in sessione straordinaria per esaminare la crisi. Lo stesso Consiglio Municipale di Kiev si è rifiutato di riconoscere l'esito del voto, sollecitando l'assemblea nazionale a fare altrettanto.

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Continuano le manifestazioni dei sostenitori di Yushchenko

Irregolarità denunciate anche dagli osservatori internazionali

Ucraina, il Parlamento si spacca

le città scendono in piazza

Centomila a Kiev e a Leopoli. Sospesa l'attività della Borsa

I deputati dell'opposizione proclamano presidente il loro leader

KIEV - I deputati dell'opposizione riuniti nela seduta straordinaria del Parlamento di Kiev, hanno proclamato il loro candidato Viktor Yushchenko vincitore delle presidenziali in Ucraina. Ufficialmente, il ballottaggio che si è svolto ieri l'altro ha invece premiato il primo ministro filo-russo Viktor Yanukovich, legato al presidente uscente Leonid Kuchma.

La crisi nello stato dell'ex Unione sovietiva è grave. Viktor Yushchenko ha ammonito che l'Ucraina è "sull'orlo della guerra civile".

Da due giorni, circa centomila dimostranti sono radunati nella principale piazza di Kiev per manifestare a favore di Viktor Yushchenko, il candidato dell'opposizione liberale e filo-occidentale cherivendica la vittoria delle presidenziali. La commissione elettorale ha assegnato la vittoria elettorale invece al primo ministro in carica Viktor Yanukovich, appoggiato apertamente dal Cremlino.

Altri centomila dimostranti sono scesi nella strade di Leopoli, città dell'Ucraina occidentale controllata dagli oppositori. La mobilitazione popolare punta allo stesso obiettivo: la proclamazione di Yushchenko come nuovo presidente della Repubblica ex sovietica.

Le agitazioni politiche e le proteste di piazza hanno portato ad una crisi di liquidità e ad un'instabilità dei prezzi che ha costretto la borsa di Kiev a sospendere le negoziazioni.

Davanti alla Dara, il parlamneto ucraino, migliaia di manifestanti scandiscono slogan a favore di Viktor Yushchenko e contro il Cremlino.

Brogli e irregolarità nelle operazioni di scrutinio sono stati denunciati anche dagli osservatori internazionali e perplessità sono state manifestate da parecchi Stati terzi. Il successo di Yanukovich è stato in pratica avallato soltanto da Mosca. Il ministro degli esteri tedesco Joschka Fischer si è detto preoccupato per le gravi irregolarità che avrebbero caratterizzato il ballottaggio: "Vi sono dubbi fondati sui risultati ufficiali delle presidenziali. Chiediamo al governo ucraino di verificare il processo di scrutinio delle schede e di apportare le necessarie correzioni". Il senatore americano Ruchard Lugar, presidente della commissione esteri del senato, ha chiesto a Kuchma, presidente uscente, "di rivedere lo sforzo concertato e coatto di abusi e frodi elettorali e adottare azioni decisive nel migliore interesse del Paese".

Sfidando il freddo pungente la folla, che già ieri sera vi si era attardata per molte ore, ha pacificamente invaso Piazza dell'Indipendenza, nel cuore della capitale. I manifestanti sventolano bandiere con i colori nazionali, giallo e blu, oppure arancioni, emblema della campagna elettorale del capofila dell'opposizione. A ridosso di Piazza dell'Indipendenza sono per il momento rimaste le trecento tende allestite fin da ieri lungo Viale Khreschchatyk, la principale arteria elegante della città, dove la gente ha trovato riparo dal freddo e bevande calde.

Ad intervalli, i manifestanti in piazza scandiscono slogan a favore del candidato dell'opposizione. Le autorità hanno avvertito che ogni atto illegale sarà stroncato senza esitazioni.

Kuchma, il presidente uscente che ha retto l'Ucraina con pugno di ferro per un decennio, prima ancora della consultazione, aveva avvertito che nel paese non ci sarebbe stata alcuna "rivoluzione", ammonendo anzi che si sarebbe impegnato di persona per far rispettare l'ordine pubblico; i manifestanti dal canto loro hanno giurato di non ritirarsi finchè il presidente uscente non lascerà l'incarico.

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