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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 26/07/2018 e localizzati Tutte le aree/sezioni
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Sono giorni che ho il groppo in gola per questa cosa. Mi sono chiesto se sia "solo" perché il suo lavoro e la sua presenza sono andati di pari passo con gli anni in cui ho coltivato la passione per l'auto, soprattutto attraverso il nostro forum. Poi oggi ho avuto modo di riascoltare e rileggere diversi suoi discorsi e ho capito che la questione va molto al di là dell'argomento auto e della sua conduzione del Gruppo. E' stato un uomo dotato di un pensiero estremamente lucido, di capacità di analisi di culture e situazioni, e soprattutto di una profonda visione del mondo. Sentire un suo discorso mi mette in pace, perché è un'infusione di buon senso e ragionamenti cristallini. La cosa va molto al di là dell'automobile. Viviamo un momento storico in cui viene dato spazio ad ideologie, separatismi, sparate ad effetto, retropensieri. Marchionne descriveva una sua visione del mondo fondata su rispetto, apertura, crescita attraverso il confronto, e soprattutto un tasso di cazzate rigorosamente pari a zero. Mi sono chiesto se mi ci sia affezionato perché il caso lo ha portato ad occuparsi di un argomento a cui tengo, ho realizzato invece che è più vero il contrario: ho avuto la fortuna di coltivare la mia passione in un contesto di solidità e visione chiara del futuro. Ti dà un senso di tranquillità sapere che le cose a cui tieni sono in mano ad uno che sa cosa sta facendo Spero che ci sia modo in futuro di vedere raccolti e coltivati i suoi pensieri, in un'ottica indipendente dalla questione aziendale. Magari attraverso una fondazione, o un centro studi, spero che abba avuto il tempo di impostare una qualche forma di eredità di pensiero. Il dispiacere più grande è che, proprio alla fine dell'avventura in FCA, avrebbe potuto dare ancora un grande contributo umano.20 punti
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Io ho deciso che affronterò queste ultime 10 gare con una calma zen, aspettandomi sempre il peggio. Ne va della mia salute fisica e mentale. D’altra parte, bisogna saper affrontare le sconfitte con calma, dignità e classe.9 punti
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Io non mi preoccuperei, per i marchi italiani che "contano" intendo. Maserati va prodotta in Italia e c'è il SUO stabilimento dedicato (Grugliasco) che già ora non funziona a pieno regime Alfa Romeo va prodotta in Italia, e c'è già il SUO stabilimento (Casino e magari qualcos'altro) che già ora non funziona a pieno regime Ferrari va prodotta in Italia, e c'è già il SUO stabilimento (Maranello) che va alla grande. Quindi, adesso che purtroppo Marchionne ci ha lasciati, adesso che i prodotti italiani (di un certo livello) non hanno più nulla da invidiare ai competitors, avendo convinto anche un incallito bmwista come mio padre della bontà e della capacità dei nostri prodotti (è contentissimo della sua Ghibli).....deicevo, adesso che Sergio purtroppo non c'è più, è chi resta che DEVE dimostrare di valere qualcosa, è chi è restato che deve tirare fuori le palle, è chi è restato che DEVE attuare il piano di rilancio dei segmenti premium, fondamentali per immagine e marginalità economica. Adesso, vediamo se chi è rimasto è veramente degno del ruolo che ricopre, puntando solo sugli Utility Vehicle, per esempio, in qualche anno si ritornerà al 2004, zero immagine, zero prodotti premium, fine della storia. Quindi, ok gli UV, ma massicciamente, secondo me, investire su Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, e aggiungo....anche SRT, devono coltivare la piantina affinché diventi solido albero. I prodotti premium e sportivi hanno mercato, hanno marginalità, e creano un sacco di immagine. Devono solo fare quello che hanno deciso e presentato nel giugno scorso. Vediamo se hanno le palle di farlo, non hanno più scuse, chi ci ha lasciati gli ha lasciato un'azienda in condizioni ideali, conti ok, liquidità abbondante e zero debito. Adesso tocca a loro.6 punti
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"Non voglio che mi si dica Grazie..." E invece, sergio, noi ti diciamo grazie, per tutto quello che hai fatto per FCA, ma soprattutto per quel lascito che, senza di te, probabilmente noi fans non avremmo mai avuto: Giulia e Stelvio.5 punti
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Complessivamente, ritengo Alonso leggermente meglio di Vettel. Ha migliore autocontrollo e uno stile di guida ancora più personale, che nei casi estremi riesce a fare la differenza, e si è visto. In più, Vettel ci ha fatto vedere grandi cose negli anni in cui la Ferrari non era da titolo, ma è evidente che quando l'auto manca, un pochino (molto meno di un tempo, perché col tempo si cresce) manca anche lui, vedi il 2016. Quanto a velocità pura mi resta il dubbio, Vettel ne ha di più, ma Alonso compensa con una gestione della gara impeccabile. Caratterialmente, parliamo di due campionissimi. Ergo, due pezzi di merda. Non togliamocelo dalla testa, individualismo allo stato puro. Vettel è meno intransigente con la squadra, ma più incline all'errore. Alonso ha un professionismo portato all'estremo: esige, e dà molto. Ma la macchina è solo uno strumento che gli serve per vincere, non importa il colore. Identico a Hamilton. Lasciamo stare una volta per tutte i team radio di Alonso, le polemicucce, i dispetti. A un certo punto era diventato insofferente con certe inadeguatezze croniche della squadra, appunto perché, da professionista, non era contento del "fornitore". Non a caso Marchionne ha fatto piazza pulita. Ma i team radio di Hamilton li avete mai sentiti? Vettel è un sentimentale, rivive gli anni di Schumacher, come tutti i tedeschi è volubile al calore italico, ama la Ferrari come la amava Schumacher. Alonso era sempre al fianco del team, anche a Maranello. Quando nel 2010 ruppe il telaio dell'auto in prova, mandò una lettera di scuse a tutti i meccanici. Ma l'ha sempre fatto perché è parte del lavoro di un campione. Il suo cuore non è a Maranello più che a Grove o a Woking. Alla fine tra quello sentimentale e quello carogna, sapete quale preferisco? Quello che vince.5 punti
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Voglio condividere con voi un momento personale. Come qualcuno sa, ho il privilegio di lavorare lì. Ho avuto la fortuna, a Natale scorso, di catturarne l'espressione rilassata e tipica di chi, per 10 minuti, si stava concedendo il lusso di tornare bambino tra i bambini. Aveva mollato il fardello di Presidente, di Dott. Marchionne, per un attimo la stanchezza pareva essersi fatta da parte. In quel momento era semplicemente Sergio, figlio di Concezio. In quel momento ho provato sollievo per lui. Ti sia lieve la terra, Presidente.5 punti
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In teoria la Ferrari dovrebbe aver perso la superiorità nelle piste lente che aveva lo scorso anno in favore dell'efficienza aerodinamica necessaria nella maggior parte delle piste a calendario, quindi, come a Monaco, credo che i lattinari siano favoriti, anche se non si sa mai...4 punti
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Io Alonso a prezzo di realizzo, sinceramente lo riprenderei indietro.4 punti
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Si fa fatica a trovare parole che non siano di circostanza, è inevitabile cadere in una certa retorica visto l'importanza e lo spessore della persona. Di un italiano che ha fatto la storia di questo paese, negli ultimi anni, più dei politici che avrebbero dovuto avere questo compito. Sembrava indistruttibile e invece se ne è andato in un lampo, io fatico ancora a crederci. Frequentando questo forum dagli inizi, non passava giorno che Marchionne non venisse citato, analizzate le parole, giudicato e spesso anche criticato. Adesso ci mancherà terribilmente. Una preghiera per lui e per i familiari.4 punti
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Ciao a tutti Come promesso, ecco qualche avvistamento dal raduno Mezzi Pazzi svoltosi il 6 maggio a Pergine Valsugana (TN). Ho omesso le auto già viste l'anno scorso, che potete trovare in questo post e nei successivi. Cominciamo con questa Fiat 124 Sport Spider 1400 del 1968: Una Honda Civic 1.5 LSi (EG4) del 1995. In realtà potrebbe trattarsi anche di una VEi, che aveva lo stesso motore ma dei rapporti più lunghi e il sistema VTEC-E per migliorare i consumi. Ora, una Peugeot 106 Rallye 1.6 16v seconda serie. Questo esemplare dotato di fari supplementari è in realtà del 2002, per cui facciamo una piccola eccezione Un'omonima Rallye, ma stavolta si tratta della Volkswagen Rallye Golf del 1989: questa particolare versione della Mk2 riprendeva il 1.8 supercharged della G60, con l'aggiunta della trazione integrale Syncro. Esteticamente presentava un kit sportivo e dei caratteristici fari rettangolari. Ne sono state prodotte 5'000 per l'omologazione Gruppo A. Passiamo quindi a un paio di vetture JDM. La prima è una Nissan Skyline GT-R R32, per gli amici Godzilla. Era affiancata dalla R33 già presente all'edizione 2017. L'avvistamento meno comune è però questo: una Toyota Crown Super Saloon (S80). Questa grande berlina giapponese è stata prodotta tra il 1974 e il 1979: l'esemplare in questione è in versione hardtop, anche se in realtà il montante centrale è fisso. Purtroppo la foto non è venuta molto bene. A presto3 punti
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Vasseur tira acqua al suo mulino, Leclerc ha portato i punti a casa, il prossimo anno con un'auto che sara' progettata da Simone Resta, quindi una sorta di SF71H iterazione 2.0, ovvio che gli serva qualcuno che faccia bene. I campioni veri non si bruciano, vedere Schumacher, Hamilton, Senna. Possono vincere da subito. Secondo me il vero motivo per cui in Ferrari tentennano a portare Leclerc a casa e' uno solo: il timore che succeda quanto accaduto con Alonso ed Hamilton insieme. E il nostro tedeschino non e' tipo da sopportare questo genere di pressioni (citofonare Ricciardo). Attendere un anno in piu', ossia avvicinarsi alla scadenza naturale del contratto di Vettel, renderebbe un eventuale addio del tedesco piu' semplice. P.S.: sono troppo malevolo di pensiero, o solo io ho idea che fare a Leclerc un contratto con bonus per i risultati, e avendo il francese il figlio di Todt come manager (e dunque ottenendo il manager una percentuale sugli incassi) potrebbe magicamente portare la FIA ad avere un maggiore riguardo per la Rossa?3 punti
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Manley ha dichiarato che andranno avanti con il product plan 2018-22 come stabilito. In quelle diapositive vedo un bel po' di prodotti nuovi che dubito andranno ad abbassare l'immagine. Anzi in gran parte sono prodotti premium, comprese le 500E e 500 Guardiniera. Certo, ci sono diversi SUV/Crossover ma trovo che sia naturale, visto che oggi si vendono quelli. D'altro canto penso che sarebbe un grosso errore lasciare morire marchi come Chrysler o Dodge perche' nella loro specificita' hanno tutte le potenzialita' per comparire su prodotti premium o near-premium (berline, suv, coupe') da posizionare un po' piu' sotto di Alfa. Se si fanno prodotti specifici per il Brasile non vedo perche' non si possano fare prodotti specifici per il Nord America dove questi due brand ancora hanno (nonostante i modelli non siano freschissimi) molto da dire sul mercato.3 punti
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Suppongo che la risposta sia univoca: €€€€€€€€€€€€€€€. Ma siamo OT.3 punti
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Il destino fa purtroppo brutti scherzi. Sabato scorso, stavo guidando in modo allegro una delle più straordinari creazioni dell'era Marchionne, lo Stelvio Quadrifoglio. E mentre lo Stelvio si stava dimostrando un SUV DELLA MADONNA, proprio perché non si comporta come un SUV, pensavo, quasi commosso "c'avrà messo il tempo, ma alla fine ha rilanciato questo marchio con prodotti all'altezza del nome Alfa Romeo. Bravo!" Pochi minuti dopo, sento alla radio la notizia del cambio improvviso alla testa di FCA. Leggo poi sul telefono il communicato di Elkann, che lasciava pochissimo spazio all'interpretazione. Ho sentito un dispiacere enorme. Anche se non ho condiviso tutte le sue scelte (anzi), e che rimarranno punti neri nella sua gestione, mi è dispaciuto proprio in modo pesante, anche perché se ne stava andando sul più bello, proprio quando stava raccogliendo i frutti di anni di sangue e sudore. Aveva sfornato auto che il mondo degli petrolheads ha apprezzato tantissimo, e non penso solo alle Alfa Romeo (Dodge Challenger Demon, ad esempio). Mi son detto che quell'uomo di finanza si era pure lui fatto trasportare, a tratti, dalla passione per i motori. Il che ce lo ha renduto più vicino. Il destino fa purtroppo brutti scherzi, anche perché è morto il giorno in cui il gruppo ha presentato una posizione finanziaria netta positiva per la prima volta, cioè con debbitto azzerrato. Proprio quell'obiettivo che inseguiva come un matto da anni... prima di andarsene. E riuscito nella sua missione, ma purtroppo ha pagato il prezzo più caro. Grazie Sergio, ci mancherai tantissimo.3 punti
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Il problema di Vettel è che ogni tanto gli si chiude la vena, come disse buonanima di Marchionne, a volte sembra un Meridionale, e a volte pecca un pò di freddezza e lucidità, forse è dovuto al fatto di guidare una Ferrari, ma da questo punto di vista Hamilton si stà rivelando superiore, forse lo era anche Alonso, che però aveva altri difetti. In quanto a mere capacità di guida e talento, secondo me siamo a livello di Hamilton e Alonso.3 punti
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Dispiace anche a me ?. Sono auto incredibili, molti di noi le hanno desiderate sin da bambini, fino a qualche anno fa io addirittura facevo un sogno ricorrente in cui mi ritrovavo a casa dei miei, da neopatentato, scoprendo di avere una Ferrari ad aspettarmi in garage. Non ti dico la felicita', nel sogno. E pensare poi che di questa 488 la mia famiglia e molti dei miei amici non sanno nulla...per molti roba del genere e' uno status symbol, per me e' solo un modo di soddisfare i desideri infantili, la passione per le auto sportive e per la guida. Tornando alla tua domanda, si, e' stata la prima Ferrari, e' arrivata dopo Porsche ed Aston Martin e non so ancora se sarà' anche l' ultima...cambio idea abbastanza facilmente, pensa che sulla Mclaren 600LT ci sto ripensando su..francamente oggi come oggi l' unica macchina che, potendo, comprerei e terrei a vita, e' la F12 TDF, un mix unico di arte fatta automobile. In aggiunta dico che mi spiace anche un' altra cosa, mi spiace non averla più perché' sarei stato molto contento di fare due sgasate per salutare un grande che purtroppo ieri ci ha lasciati.3 punti
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Certo, ma il punto è che qui si vuole risistemare una vecchia fedele compagna, e credo, potendoselo permettere, pur con qualche compromesso, se necessario, che valga ben la pena essendo il valore dell'operazione quasi del tutto affettivo...3 punti
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Confermo, l'unico modo per abbassare un po' il baricentro con un motore longitudinale è inclinare il motore, se questo ha i cilindri in linea. Oppure serve motore basso, tipo un boxer, o un motore a cilindri contrapposti. Quindi per un motore con cilindri in linea, specie se con 4/5 cilindri o meno, in termini dinamici conviene disporlo trasversalmente, per ridurre sbalzi e quindi inerzie. Inoltre, quando trasversale, alcuni riescono ad inclinarlo all'indietro, sempre per abbassare il baricentro ma anche per portare verso l'interno le masse, affinché siano meno a sbalzo. Un motore a sbalzo penalizza la dinamica, per capirci l'effetto è un po' quello che si ha quando su un carrello della spesa si dispone la merce pesante sulla punta dello stesso: diventa difficilissimo far girare il muso! Questo qua sotto, è l'interessante confronto del posizionamento motore/asse su una A5 (blu), rispetto alla precedente disposizione di A4/A6 (rosso), dove addirittura la scatola sterzo era in posizione superiore (alla faccia del baricentro basso... ). Il motore è sbalzo, ma mediamente corto, in quanto un V6. Notare anche che, a causa della disposizione del semiasse anteriore, per fare la frizione occorre prima sfilare l'albero...3 punti
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Temo che se sarà doppietta sarà di bibite... L'importante sarebbe star davanti all' Avversario, e frapporci magari il Finnico, una volta tanto...3 punti
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Marchionne è stato il più grande manager italiano insieme a Enrico Mattei, entrambi resteranno nella storia e Marchionne nella hall of fame dei grandi dell'automobile3 punti
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Voglio commentare con una battuta, magari mentre spirava ancora una volta ha pensato "non voglio che mi si dica grazie"...e invece sarebbero tanti quelli che dovrebbero farlo!3 punti
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Buon viaggio Sergio. Hai fatto un lavoro straordinario e aggiungo una piccola nota personale. Ci hai restituito l'Alfa Romeo, quella vera. E di questo te ne sarò eternamente grato. RIP3 punti
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Se l'occhio e la memoria non mi ingannano, in quelle tre foto di camuffi ci sono due muli diversi. Nella foto più grande è già la Croma come l'abbiamo conosciuta, mentre la seconda vista di tre quarti posteriore è la Large Large neh che ai tempi avevo catalogato (a meno che di aver scritto una cavolata) come lavoro del CS sulla base della proposta Pinin.2 punti
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che io sappia si, non ero in FCA in quel periodo, ma mi hanno detto che ci sono stati degli studi sulla NC (precedente, non l'attuale su quale hanno fatto la 124) ma a quanto ho capito ritenuta poco profittevole (ma machina invece pare venisse su molto pheega) ed è anche probabile che abbia aperto la strada all'accordo successivo per la mx-5/alfa spider divenuta poi 1242 punti
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La Croma, ovvero il progetto Large era partito come Lancia se non vado errato. Dannata GM, quel pianale doveva esser condiviso con la futura 9.52 punti
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http://europe.autonews.com/article/20030210/ANE/302100836/fiat-sets-a-new-strategy-for-lancia ho trovato questo vecchio articolo e gia nel 2003 le vendite Lancia erano al 90 per cento in Italia, negli anni migliori si era arrivato ad un export si solo il 30 per cento, Alfa invece ha sempre avuto una media di 50-60 per cento export. Oltre a Ypsilon si progettavano Fulvia da 2.000 esemplari l anno iniziali, una media su base Stilo futura (quella che poi é divenuta la Delta) una berlina su base GM Epislon ( Croma) e una Delta Integrale da bassi volumi di nicchia.2 punti
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Ho forti dubbi sulla superiorità dei redbulli su questa pista... quest'anno sta andando più o meno come nel 2017 ergo vedo le red bull a 5 decimi per la pole e se le due ferrari partono come lo scorso anno adieu, non ce n'è per nessuno...2 punti
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Quello nella foto è il confronto tra la A4 B8(su pianale mlb) e la più vecchia B7 sul pianale più vecchio che aveva il cambio con il differenziale e semiassi posizionati più indietro. Non a caso da quando utilizzano l'MLB hanno fatto un discreto passo avanti dinamicamente rispetto alle precendenti, pur restando certi limiti, aiutati da una signora sospensione anteriore con asse di sterzo virtuale. Il problema dei motori trasversali è che vanno bene più che altro per i 4 cilindri, se bisogna studiare una configurazione adatta anche ai 6 e 8 cilindri, sei costretto a metterli longitudinali. Il problema di Audi sono le versioni TA, che costringono ad avere quella configurazione e che dinamicamente lasciano anche a desiderare rispetto alle quattro, se di base offrissero le auto a TP sarebbe più facile arretrare il motore, come poi hanno fatto con il pianale MSB di Porsche/Benley, immagino che non lo facciano per motivi di money... Nel caso dei boxer, parlando di 4 cilindri, sono sicuramente preferibili ad uno in linea a sbalzo, nel caso di 6 cilindri, rispetto ad un v6 a 90°, non è detto, per prima cosa i boxer(a parità di caratteristiche generali per fare un es.) sono un pò più lunghi avendo i perni di manovella separati(meglio i motori a cilindri contrapposti/v180° da questo punto di vista, anche se meno equilibrati). Secondo nel caso di boxer turbocompressi, sei costretto a montare il motore più in alto per far posto al TC, vanificando in parte i vantaggi del boxer, su un V6 90° hai tutto lo spazio che serve, sotto le bancate o al centro( V calda) ed hai comunque la parte centrale del motore(coppa, manovellismo) posizionata in basso. Terzo, i boxer(come i contrapposti/v180°) hanno un notevole ingombro in larghezza, spesso per non intralciare con altre parti meccaniche bisogna montarlo un pò più a sbalzo del necessario.2 punti
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Quando hai una macchina da titolo, poi al titolo devi portarcela. Vettel ci è riuscito 4 volte, e in quegli anni sembrava un pilota fenomenale. Ovviamente lo è ancora, ma è come se l’ansia e la pressione di vincere in rosso lo stiano schiantando. Dall’altra parte c’è un Hamilton che corre con la mente libera, sia perché vince facile da anni e non ha più nulla da dimostrare, sia perché sostanzialmente il mondo se ne sbatte se la Mercedes vince o perde. Spero davvero che Seb si riprenda, sono convinto che sia in grado di fare 10 gare perfette, anche se con quello che ha combinato potrebbe non bastare. Su quell’ultimo anno alla Red Bull, Ricciardo era l’astro nascente, il cocco della squadra, Vettel era al suo ultimo anno. Sono abbastanza convinto che i lattinari non abbiano mosso un sopracciglio per cercare di risolvere i problemi che il tedesco aveva con quella macchina. Storia che in parte si sta ripetendo da quando è arrivato il giovane mentecatto olandese, con Ricciardone stavolta nel ruolo della vittima.2 punti
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Ma anche no, lo spagnolo ha un'abilità incredibile nello spaccare l'armonia in una squadra. Non dimentichiamo le critiche (anzi, le bastonate) rivolte a McLaren via radio in mondovisione da quando ci è tornato (non che non avesse ragione, ma in certo casi è stato veramente irrispettoso e maleducato), nè le parole dette contro la Ferrari quando se ne è andato, lasciando fra l'altro una squadra allo sbando mentalmente, nè più nè meno come lo è ora la McLaren. Nulla mi toglie dalla testa il pensiero che sia anche lui con quelle uscite a togliere serenità ai team e a non metterli nelle condizioni di rendere al massimo. E noi lo dovremmo riprendere, ora che in Ferrari sono riusciti a ritrovare il bandolo della matassa dopo anni? E per cosa, per farsi insultare via radio alla prima gara difficile? No grazie, mille volte meglio un Vettel, che farà anche più errori dello spagnolo, ma che se ne assume la responsabilità ed è in grado di tenere unita e motivata la squadra.2 punti
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io ribadisco che avevano due auto sbagliate in Audi, la A1 e la Q3. (di contro nel frattempo hanno sbagliato la A4) sulla A1 ho dei dubbi, troppo robot-lambo-maranza, ma questa rischia di essere la nuova Evoque...saremo invasi per me è più bella liscia che S-Line, e la cosa mi fa stranissimo2 punti
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per me non è fondamentale ma in Svizzera è senz'altro più comodo, poi devo dire che mantenendo la trazione posteriore di base è comunque un piacere guidarla.2 punti
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Leggere i messaggi di cordoglio fa capire quanto Marchionne, con il suo modo di fare "che non le mandava mai a dire" non agiva per piacere, ma anzi il suo operato era sempre rivolto all'obiettivo. E lo perseguiva con un solo modo: metodo e lavoro. E solo quando viene a mancare una persona del genere, unisce tutti, simpatizzanti e detrattori, che ne comprendono lo spessore e il valore, di uno dei manager DI SUCCESSO più grandi che la storia italiana possa ricordare. Grazie Sergio, di tutto.2 punti
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Uno dei più grandi manager che il mondo abbia mai visto. Nel corso del tempo ci renderemo conto della sua grandezza ed importanza storica. Che la terra ti sia lieve.2 punti
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Al di là delle scelte su questo o quel modello, la cosa più importante secondo me dell'eredità Marchionne è la responsabilizzazione delle persone, a tutti i livelli. Nelle aziende italiane spesso vedo imperare la logica del "non importa quanto le cose vanno male, l'importante è che non sia colpa mia". Oppure si vedono persone, a livelli più alti, che usano la propria posizione per promuovere altri interessi, esterni all'azienda. Marchionne ha letteralmente demolito questo sistema, e lo si vede dal miglioramento della qualità del prodotto, se parliamo di Alfa e Jeep i primi della classe non sono poi così lontani. Il luogo comune che le Fiat cadevano a pezzi appena uscite dalla concessionaria mentre le tedesche erano perfette fatica sempre più a trovare giustificazioni, anzi ci sono sempre più esempi del contrario. Quel che mi auguro è che questa filosofia di pensiero non vada persa.2 punti
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