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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 01/08/2018 e localizzati Tutte le aree/sezioni
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Facendo i conti della serva, un contatore da 320kw è sufficiente per un ospedale di piccolo-medie dimensioni . Ecosostenibiltà: la stai facendo nel modo sbagliato. Considerazioni a parte, è evidente che i veri investimenti sulla ricerca nell'automotive elettrico, hanno molto poco a che fare con l'auto stessa (i motori li forniscono praticamente sempre gli stessi e le batterie continuano a farle i cinesi) e tantissimo con la rete. Stessa strategia che arriva dall'informatica con i sistemi e standards proprietati. Tesla docet. Ci troveremo con roba pulitissima e sofisticatissima e con le palle trattenute dalle gentili mani dei cinesi per quanto riguarda le batterie.5 punti
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ok, se considerando un fattore di contemporaneità piuttosto basso, siamo sui 50kw, ci ritroviamo un contatore che basta una struttura sociosanitaria di 4000 mq , cucina a induzione per 200 coperti compresa ripeto: siamo alla follia. Le auto elettriche sono carta bianca, dovrebbero nascere per non ripetere gli errori delle attuali, non per peggiorarli4 punti
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Già mi immagino la scena: "Buongiorno, vorrei delle informazioni sulla nuova Porsche" "Sì guardi... è elettrica e si parte da 200mila..." "Taycan" "Sì esatto! È proprio lei!" ☏ SM-G903F ☏4 punti
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Ti ringrazio ma più che di altri aneddoti mi riferivo ad un punto di vista strettamente personale. In quella maquette con i doppi fari tondi personalmente ci vedo moltissima 156. Verissimo che certi dettagli stilistici (fari anteriori e posteriori, maniglie porte posteriori standard e lunotto molto avvolgente) non sono "corretti" ma basta sostituirli per avere una vettura molto simile alla 156 che abbiamo conosciuto ed assai differente dalla maquette ufficialmente presentata come Italdesign da me medesimo parecchio tempo fa (scusa Nuca ma la Nubira per me vien molto più fuori da quella che dalla "DA EE 989" dell'altro giorno....), per cui torno al mio personalissimo e opinabilissimo parere di diverso tempo fa e cioè che la 156 A MIO PARERE è venuta fuori da più mani e con un pesante contributo venuto da un'altra regione italiana, ragion per cui, mi scuso se posso sembrare noioso a chi ha un parere diverso dal mio, ma il mio me lo tengo, quando qualcuno dice "è mia" io dico "mah". Per carità, questo vale per ennemila altre vetture al mondo, per cui trattandosi semplicemente del mio punto di vista son il primo a dire che non è il caso... di farne un caso. Tutto il mio plauso a chi ha confezionato, valutato e deciso il pacchetto finale, nonostante non goda affatto delle mie simpatie per un sacco di motivi. Semplicemente quando viene citata come "il meraviglioso frutto della mano di".... io resto delle mie idee.4 punti
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Leon anch'io ho un Vito euro 4 DPF, ho fatto la prima rigenerazione forzata a 270.000 km , prima come non averlo. Non è questo il punto... è che almeno i 2/3 della clientela non hanno un uso consono al diesel DPF, il diesel è stato IMPOSTO alla clientela dall'industria europea e dai legislatori. Il diesel ci deve essere ma non può essere una scelta obbligata, ha i suoi pregi e difetti come la benzina, ma ci è stato venduto come il meglio possibile. si è visto che non è vero per tutti. Macchine grandi da tanti km /anno extraurbano , furgoni , camion, macchine agricole ..il diesel è indispensabile. per gente che fa fino 20k-25k km/anno è una follia. ed è il grosso della clientela , poche storie. tutte le volte scrivo in questi topic, e numeri alla mano, faccio debunking. chi starnazza (perdonatemi) sulla coppia in basso ecc... o non ha guidato un benzina moderno o non sa guidare proprio , perdonatemi.3 punti
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Lei doveva essere la Xantia, quando fu rifiutata da Citroën, Bertone riciclò il progetto sul telaio della Opel Ascona. ☏ iPhone ☏3 punti
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A tal proposito, ricetta di ieri. Totanetti ripieni in salsa di peperoni (con bonus track) Ingredienti: 8 totanetti (circa 600 grammi in tutti) una patata media un pugno di capperi dissalati un pugno di olive di Gaeta (ho usato quelle arrostite, che adoro) un pugno di pinoli un peperone due spicchi d'aglio tanto prezzemolo olio d'oliva ....la bonus track Preparazione: Pulire i totanetti staccando i tentacoli: questi ultimi vanno sminuzzati come a voler fare un ragù. Tagliare la patata a tocchi e metterla in acqua e sale su fuoco per circa 20 minuti Nel frattempo sminuzzare con un coltello a mezzaluna uno spicchio d'aglio, i pinoli, i capperi, le olive e il prezzemolo, e iniziare a mischiare il tutto già sul tagliere. Tagliare, inoltre, a cubetti piccoli il peperone, e a fettine piccole l'aglio, mischiandoli ai tentacoli dei totanetti. Schiacciare la patata in una terrina con l'apposito strumento, e aggiungervi il trito preparato prima (chi vuole può aggiungerci due cucchiai di parmigiano grattugiato, ma per me purtroppo è veleno: ancora, a scelta, un po' di pangrattato) Dopo aver amalgamato bene il composto, riempire ovviamente i totanetti: l'ideale è riempirli all'80 %, perchè in cottura tendono a ritirarsi e se pieni fino all'orlo il ripieno esonderebbe. I totanetti vani poi chiusi con uno stuzzicadenti. Cottura: in una bella padella a fondo largo, magari in acciaio, versare un fondo scarso d'olio d'oliva e, quando è caldo, riversare il piatto con peperoni, totanetti e aglio a fettine. Mescolare di continuo e far andare per due minuti a fiamma media. I peperoni lasceranno un po' di acqua: a questa aggiungere un altro mezzo bicchiere d'acqua per rendere il tutto più morbido ed evitare che si bruci il fondo, e continuare a mescolare per un altro minuto. Infine, riporre con cura i totani ripieni, e lasciar cuocere per 20 minuti chiudendo il tutto con un coperchio. A metà cottura alzarlo per dare una mescolatina e controllare che l'acqua non si asciughi (non dovrebbe comunque accadere. Il piatto è infine pronto, c'è da aggiungere solo del prezzemolo fresco. Anzi, no! La BONUS TRACK. Visto questo sughetto, non ho resistito, ho spento sotto la fiamma e ho calato, per due persone, 120 gr di calamarata, esclusivamente pasta di Gragnano. Quann c vò, c vò Il fondo di cottura, appena versato in padella. Ecco, ora si ragiona!3 punti
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Entrambi più la versione elettrica. https://www.iveco.com/italy/prodotti/pages/daily-blue-power-sostenibile-consegna-senza-limiti.aspx3 punti
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Follia, un impianto da 320 kW Pare abbiano dovuto raffreddare a liquido anche il cavo, per far fronte alle dissipazioni per effetto Joule di circa 400 A: poi ci vengano a dire che l'elettrico è efficiente ed ecologico Oltretutto, per raggiungere tali potenze di ricarica, la stazione (progettata con la Nidec) deve avere all'interno degli accumulatori da circa 150 kWh, altrimenti 320 kW diventano troppi da sostenere direttamente dalla rete. Insomma, una batteria per caricare un'altra batteria...3 punti
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ho letto l'articolo e voglio fare due considerazioni: È bello vedere un Italiano che va veloce a bordo di una Ferrari. Le Mercedes continuano ad essere afflitte da problemi al cambio.3 punti
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Questo è un B-SUV, è la rialzetta della Polo! Il Kuga è un grosso C-SUV all'americana2 punti
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Fermo restando che una bella sw non mi dispiacerebbe, potrebbe anche trattarsi di una normale berlina camuffata in questo modo2 punti
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E' vero!! V8 trasversale e soprattutto TA!! Come ho fatto a dimenticarla? Blasfemia pura da parte mia, vado a fustigarmi per penitenza2 punti
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Aspetto la vettura completa con tutte le dita incorciate. Voglio sperare che i francesi abbiano iniettato un po' di coraggio e follia a questo marchio esteticamente così scialbo.2 punti
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Guarda che quella che prometti di tenere "finché morte non vi separi" è la moglie, non la macchina. capisco i timori per la non stabilità lavorativa. Ma quelli sul matrimonio...sono seghe. Non faccio giri di parole. A livello di esigenze tra fidanzati/conviventi/sposati non cambia una sega. Cambia tantissimo il figlio, ma perché fasciarsi così tanto la testa per qualcosa che può avvenire (forse, che fare un figlio mica è come andare su Amazon, non sai quanto ci metti) Tra X anni? Intanto per X anni ti/vi godete lo sfizio. E quando cambiano le esigenze, si cambia macchina. Sempre che si debba cambiare la propria.....in una famiglia spesso ce ne sono due, si concorda con la moglie cosa fare. che poi, mica la macchina deve essere per forza NUOVA. Anzi, per gli sfizi la cosa migliore è cercarsi un buon usato, così te lo godi il tempo che serve e quando viene il momento di darla via ci smeni molto meno. io mi sono sposato nel 2014...a inizio 2014, sapendo già che ci sposavamo ci siamo regalati la 500C. Nel 2015 presi la QV. Nel 2016 con l'arrivo di Giulia abbiamo sacrificato la 500C per la CessoNote2 punti
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Sto guidando questa macchina per questa settimana, sotto noleggio Hertz (in vacanza), una versione messa anche abbastanza bene, con touch 8", sensori anteriori e posteriori, fendinebbia cornering, frecce negli specchietti, motorizzazione credo TSI 95cv anche se non c'è la sigla sul cofano posteriore. La parte migliore dell'auto è sicuramente la vita a bordo. Plastiche 90% dure ma dal feeling di estrema solidità anche per quanto riguarda gli assemblaggi, davvero ben fatta sotto questo punto di vista. Climatizzazione (manuale) più che sufficiente. Radio fin troppo grande per la diagonale del touch (quasi da caricatura) ma molto intuitiva e con funzionalità full link, che non credo di provare. Dimensioni perfette per un'auto da noleggio, baule e abitabilità notevole anche dietro, sedili non pregiati ma molto comodi, posizione di guida ben regolabile e promossa anche per quanto riguarda la "prova 1.90 di altezza" a cui devo obbligatoriamente sottoporre tutte le mie auto. Tecnologia anche funzionale molto matura per la categoria, sensori di parcheggio anteriori e posteriori che entrano in funzione anche se si attraversa una stradina stretta a doppio senso e bisogna fare attenzione contro l'altra auto a bassa velocità, direi molto comodo per la sicurezza di non fare danno con l'auto a noleggio. Front assist che interviene anche con un'icona non invasiva se la distanza di sicurezza scende troppo. Cruise control "a leva" con cui non mi sono trovato al 100% forse per mia abitudine. Non sono sicuro della motorizzazione, dietro al cofano non c'è scritto nulla, ma credo sia il TSI 95cv dal momento che spunto e ripresa non sono proprio da aspirato. Muove la macchina molto bene, le marce potrebbero essere spaziate meglio (manca la sesta), consumi non valutati, non avevo mai guidato una VAG quindi è stata molto comico scoprire come diavolo si mettesse la retromarcia. Doti stradali su cui non mi sento di dire molto, per il 90% del tempo guido una Giulia e non ho mai avuto una segmento B (Ypsilon 5 porte non conta, credo), comunque lo sterzo mi sembra sufficiente anche se un filo poco comunicativo e la tenuta di strada adeguata ma non eccellente. Ripeto, parere da prendere per quello che è. Buon assorbimento delle asperità da parte delle sospensioni. Tutto sommato auto estremamente convincente per la sua definizione, utilitaria, soprattutto per abitabilità e comodità nelle varie accezioni.2 punti
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Infatti la sfida che attende la nuova dirigenza è proprio questa. Cosa fare ora che Marchionne ha tolto l'azienda dal baratro e ne ha riformattato il modo di pensare. Se la situazione finanziaria non è più un problema, quella dei marchi e delle gamme prodotto non è rosea. Lancia è, per dirla all'americana: "six feet under", in attesa di essere tumulata nel mausoleo dei marchi che furono insieme con Autobianchi e Innocenti. Fiat in Europa non si capisce cosa voglia fare, ci sono due prodotti che vendono bene, 500 e Panda, altri che vendono abbastanza bene, ma non c'è una strategia di prodotto e di marchio. Si rinuncia a competere nel segmento B dopo averlo presidiato con la Punto per oltre un decennio e nel C, non capitalizzando su quanto fatto di buono con la Tipo. Chrysler vive la stessa situazione negli USA, marchio lasciato a sè stesso, quando avrebbe bisogno di un rinnovo totale o quasi della gamma. Alfa Romeo è a metà del guado, due ottimi prodotti ma che rischiano di essere cattedrali nel deserto, se non accompagnati da nuovi modelli che diano una prospettiva al marchio. Fra due-tre, massimo quattro anni Giulia e Stelvio saranno vecchi, perchè la concorrenza non se ne sta lì a guardare. Alla fine, escludendo Maserati, che per quanto possa andar bene resta un marchio di nicchia, restano solo Jeep, Ram e i veicoli commerciali Fiat Professional. Se l'obiettivo è vendere, allora tirare a campare pur di avere qualcosa da dare in pasto ai concessionari con lo sconto, può avere senso. Come risparmiare sulla manutenzione della propria vettura sapendo che fra un mese la si darà in permuta. Ma se si vuole andare avanti da soli, "unmarried", come dice qualcuno, prima o poi sarà il caso di ragionare, non tanto sul singolo modello, ma sulla strategia di medio lungo periodo dei singoli marchi.2 punti
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https://www.autoevolution.com/news/base-spec-porsche-911-rendered-as-50000-bargain-looks-retro-122737.html#2 punti
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Chi si lamentava per l'assenza delle luci a LED adesso è contento vero? Ora ci sono 02 proiettori Full Led + 04 diurne a LED!1 punto
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Con la Fiesta sono quasi a 280mila e, per quanto scelga sempre il momento meno consono per rigenerare, lo fa velocemente come faceva da nuova. Però ammetto di essere un utente conscio di avere sotto il q.lo un naftone fappato Il diesel è stato indispensabile per muovere auto che con gli aspirati euro4 non andavano avanti e consumavano come petroliere. Qualcuno ha detto 147, Golf 1,6 e compagnia brutta? Hai ragione: il problema è che trovare certe auto a benzina è (era) impossibile. Mio zio per trovare una C4 benzina è dovuto andare in un'altra regione, altrimenti ordinandola si sarebbe mangiato tutto il copioso sconto. Sono d'accordo: i frullini turbo vanno vergognosamente bene e consumano poco, spero siano spinti commercialmente meglio di come viene fatto ora. Il discorso della coppia, come detto prima andava bene 15 anni fa, ora è una bischerata da finti appassionati.1 punto
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Praticamente la gamma Daewoo era formata da: 600 mancata Kadett restyling 156 mancata Xantia mancata Croma mancata1 punto
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Le sentiresti già girando il volante da fermo però1 punto
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i fari frontali sono parzialmente copertura, la cromatura laterale è finta, come i fanali posteriori1 punto
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Sul pilota o sul meteo? Su quanto eravamo veloci all’Hungaroring. Ci metterò settimane per sbollire la rabbia accumulata negli ultimi due mesi. Giusto in tempo per incazzarmi di nuovo a Spa.1 punto
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in realtà è IPSIA - Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Agricoltura1 punto
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Il quarto posto in griglia ed il secondo perso causato per un lungo nel primo stint non hanno di certo aiutato Vettel. In ogni modo vorrei sottolineare le "lacune" di Vettel sul bagnato. Nella gara prima si stampa, in quella dopo viene messo dietro in qualifica anche dal compagno di squadra. A tutti è passato inosservato il quinto posto di Sainz nella qualifica bagnata...uno che nel parco della casa di campagna si allena con i kart cross.1 punto
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Il problema non è il design dei cerchi...il problema è che non c'entra una mazza con lo stile e il design dell'auto. Lo stile di Sacco era semplice, squadrato e con splendido uso delle proporzioni da tp....quello delle nuove MB è volgare, rotondotto, con led a non finire e particolari poco proporzionati. La conseguenza? sicuramente servono cerchioni enormi e con un design leggero, non delle citazioni storiche che male si mixano con lo stile delle nuove vetture.1 punto
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Ho scordato di rispondere ad un altra domanda nel mio post precedente, riguardo il fatto che le foto delle maquette sono sempre in bianco e nero. Bella curiosità. Non saprei dire con certezza se fossero le case a rilasciare le foto in b/n (o se le utilizzassero pure loro in b/n), fatto sta che la stragrande maggioranza delle immagini di modelli, in scala e non, veniva pubblicata in quel modo. Raramente si vedevano foto a colori, mentre i bozzetti ovviamente lo erano. Potrebbe essere anche che la rivista le stampasse così per motivi economici, ma non credo (si parlava sempre di pubblicazioni "premium", patinate e costose e comunque piene di bozzetti a colori, come detto). Le Case stesse elargivano un sacco di materiale in b/n, anche quando non si trattava di materiale meno commerciale e più da addetti ai lavori (come questo tipo di foto). Pensiamo alle cartelle stampa... in archivio ne ho parecchie, sia di Case italiane che straniere. A volte cartelle stampa belle gonfie, con lussuosissime cartelline rigide piene di schede e testi, farcite da decine di foto di esterni/interni/spaccati/dettagli, stampate su carta lucida di notevole spessore (e credo anche costo) con una definizione che levati.... ma niente. Bianco e nero. Ho delle bellissime foto delle cartelle stampa di Thema 8.32 e Limousine, scatti direi d'autore e di altissima qualità di stampa. Sarebbe bello vederle a colori, no? Niente. Bianco e nero. Negli ultimi anni credo sia cambiato qualcosa... non seguo più molto le pubblicazioni perchè le riviste di design (anzi, diciamo LA, senza fare nomi) non pubblicano più niente di ciò che interessa A ME. Soltanto articoli di bla-bla fatti con le stesse parole, interviste a "designer" (senza mancare di rispetto a coloro che partecipano a questo forum e quel mestiere lo fanno... però girano certi personaggi che non so se sia più fuffa quella che disegnano o quella che dicono) che praticamente parlano tutti dello stesso argomento, e cioè della ricerca tramite questo e quello di creare qualcosa di originale... poi guardi la macchina finita e ti vien da dire "state facendo tutti la stessa roba". A corredo, quattro foto in croce del modello definitivo e altrettanti bozzetti assurdi in cui anche la Duster sembra una Viper. Per questi motivi, dicevo, non seguo moltissimo ma mi pare che ultimamente le poche (foto) di modelli di stile siano a colori. Frattanto... un'altra immagine ambigua tanto per mescolare le carte (c'è un dettaglio curioso per chi ha buona memoria fotografica nel mondo degli spetegules di design )1 punto
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Fumia uscì da Pininfarina nell'autunno del 1991, se non vado errato. Questa maquette per 156 venne mostrata nell'ambito di un confronto fra le proposte Pininfarina, Italdesign (già mostrata una delle ipotesi di Giugiaro) e Centro Stile Alfa nell'aprile del 1994. Troppo tempo nel mezzo anche solo per pensare che fosse qualcosa di abbozzato da Fumia e da lui lasciato lì andandosene. Che io sappia il suo lavoro su ipotetiche medie Alfa Romeo si ferma alla 434 (che avrebbe dovuto essere la 155 secondo Fumia, se vogliamo) mai nata. Più facile mi vien da pensare che egli sia coinvolto indirettamente. Siamo nella prima metà degli anni '90, da Alfa Romeo chiedono una proposta per la nuova media erede di 155, in Pininfarina sanno che ad Arese stanno per mettere sul mercato i 916 (quelli si di Fumia, del 1986-7) e probabilmente per fare i piacioni vanno a proporre qualcosa che faccia family feeling. Chi fosse l'autore della proposta all'interno dello staff Pininfarina non lo so, ma Fumia se n'era andato da un bel pezzo.1 punto
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ti correggo, usci ad ottobre 2000. ad ogni modo il must qui a Torino era averla nero metallizzato (3 o 5p indifferente) con gli interni in pelle color ciliegia. Ad oggi sembra una cosa normale ma all'epoca i sedili in pelle su una seg. C erano assolutamente inusuali ma soprattutto ciliegia... vi era una ricchezza di dettagli che oggi diamo per scontati ma all'epoca me li fece notare la mia fidanzata dell'epoca che di auto ne capiva quanto io capisco di fisica quantistica. Ad esempio il coprimozzo dei cerchi era il logo Alfa vero e proprio non la versione in bassorilievo grigia.. (non so se mi sono spiegato)1 punto
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