Classifica Utenti
Contenuti più Popolari
Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 23/08/2018 e localizzati Tutte le aree/sezioni
-
11 punti
-
Io mi occupo di progettazione di strutture un tantino piu piccole, ma il mio parere è semplicissimo. So che erano state effettuate delle misurazioni sulla frequenza di risposta e di risonanza dei vari impalcati del ponte, che è praticamente l'unico modo per misurare il degrado degli stralli. Essendo in CAP nulla è a vista, quindi l'unico modo è indurre delle sollecitazioni su ogni campata ed analizzare la risposta confrontandola con quella delle altre campate. Un po una prova sclerometrica fatta in grosso. Dai risultati era emerso che la pila 9 (quella crollata) non rispondeva allo stesso modo delle altre, e di qui si intuisce subito che c'è un degrado piu marcato. Poi chiaramente da queste analisi è pressocchè impossibile stabilire se il degrado è tale da mettere in pericolo la struttura non conoscendo praticamente nulla delle tensioni residue nel CAP, ne tantomeno quando queste non siano piu sufficienti a sostenere l'impalcato. Consci di questo, alle autostrade avevano indetto un bando per il consolidamento degli stralli delle pile 9 e 10. http://www5.autostrade.it/applica/gare/gareapp.nsf/348b458caed66f2ec1256394003203aa/3ade03abcbefab35c1258282004a763a/ Gli stralli della pila orientale erano invece già stati rinforzati negli anni 90 con l'apposizione di cavi tiranti sul perimetro esterno degli stessi (probabilmente perchè quella pila aveva già dato segni di cedimento all'epoca, ma non so). Da quello che so i lavori sarebbero dovuti partire dopo l'esodo dell'estate, ma purtroppo sono arrivati tardi. A mio modesto parere, banalmente ha ceduto lo strallo orientale lato mare (perchè quello piu esposto al degrado). Poi tra il transitorio dinamico dovuto alla rottura, il peso dello strallo stesso probabilmente caduto sull'impalcato (e relativa azione dinamica), e il fatto che un solo strallo (per giunta ammalorato, seppur forse meno dell'altro) non può reggere la porzione di impalcato, si è spezzato anche lo strallo lato monte e di qui il crollo dell'impalcato orientale (poi sarà da appurare se per rottura dell'impalcato o per crollo del cavalletto sottostante, ma tant'è...). Da qui la struttura (a cavalletto bilanciato) si è completamente sbilanciata con il solo peso dell'impalcato occidentale ed è crollata completamente (e anche qui sarà da stabilire se per la rotazione completa del cavalletto dalla base, o se si è spezzata l'antenna che crollando sul resto, ecc...). C'è da dire che probabilmente gli stralli occidentali erano meno ammalorati di quelli orientali se invece di spezzarsi si sono tirati dietro tutto il ponte. Probabilmente il fatto di lavorare con una struttura rigida (il continuo del ponte su cavalletti standard) invece di avere impalcato piu lungo e maggiori sollecitazioni dovute al lavorare con un altra struttura simile li ha affaticati meno. Personalmente ritengo che per come non è rimasto praticamente nulla di integro, tutta la struttura era non dico sottodimensionata, ma comunque al limite. C'è da dire che tutta la struttura (tranne gli stralli) era evidentemente progettata solo a compressione, quindi senza nessun riguardo per la trazione, che in caso di scompensi di carico la fa da padrone. Cosa comunque perfettamente compatibile con la qualità dei manufatti di quell'epoca, calcestruzzi, barre lisce, normative, carichi, ecc... C'è da dire che probabilmente vista la poca cura per la trazione, anche con un evento sismico di una certa magnitudo, l'effetto sarebbe stato probabilmente un crollo analogo. In foto d'epoca della costruzione, si vedeva che l'impalcato durante la costruzione, senza stralli a sostenere ne carico accidentale, veniva comunque sorretta da cavi tirantati e cavallettati centralmente, pertanto l'impalcato di suo non era autoportante neanche da nuovo. Figurarsi dopo 50 anni di fatica e degrado. Quindi autostrade sapeva del problema ed aveva già messo sul piatto 20 milioni per mettere in sicurezza il ponte. Il processo dovrà probabilmente stabilire chi non è stato in grado di valutare correttamente lo stato del ponte (e quindi non chiuderlo). Stimo che non sarà per nulla facile, data la tipologia "strana" di ponte, e il fatto che siano praticamente esemplari unici fatti in questa maniera (stralli in CAP) quindi con nessuna esperienza sulla tipologia. Quanto agli scricchiolii che ora si avvertono da quello che rimane del ponte, mi paiono perfettamente normali. Il ponte si sta riequilibrando, ed anzi ora è sbilanciato verso oriente per il la quota parte del carico dovuto alla piccola campata completamente sospesa tra gli attacchi all'impalcato degli altri due stralli e la parte occidentale invece completamente scarica di questa porzione. Vista la presumibile qualità dei materiali dell'opera, inizierei subito la demolizione operando in senso inverso alla costruzione demolendo le parti per fasi bilanciate (un po lato oriente un po lato occidente) per non sbilanciare mai la struttura e pregando tutti i santi di non incontrare una sezione particolarmente fragile. Puntellando l'impalcato con dei finti stralli dopo la demolizione degli stralli originali. In alternativa demolizione con esplosivo, ma la vedo molto difficile non tanto per le abitazioni quanto per il nodo ferroviario subito sotto. P.S. Da pubblicazioni dell'epoca si legge che morandi utilizzo stralli in CAP perchè voleva proteggere i cavi d'acciaio al suo interno, ma a suo dire nessun materiale utilizzato come semplice guaina di rivestimento avrebbe resistito alle deformazioni da trazione dei cavi, fessurandosi immediatamente. La sua idea fu quindi di precomprimere il calcestruzzo degli stralli in maniera che il carico agente, invece di allungare i cavi, avrebbe solamente diminuito la precompressione degli stralli, senza mai arrivare al valore 0 (o positivo, in quel caso il CAP si sarebbe fessurato lavorando come normale CA a trazione, ma piu probabilmente i cavi sarebbero già arrivati a rottura). C'è da dire però che il degrado dell'acciaio soggetto a trazione è molto piu rapido (ma forse quello all'epoca non lo sapevano).10 punti
-
Semi OT: Parto con un gigantesco secondo me ma la DeltaStilo mi ha fatto cagare sin dai i primi render e non capivo tutto l'entusiasmo generato...i fatti poi mi hanno dato ragione.7 punti
-
6 punti
-
5 punti
-
5 punti
-
Per variare un po' dai veicoli nostrani, posto le mie impressioni di guida di un veicolo “esotico” che ho guidato per 5290 km nelle settimane passate durante un tour dei parchi USA west. Un veicolo pressoché mai visto sulle nostre strade, ma abbastanza diffuso in US insieme a tutti i suoi piccoli e grandi fratelli Chevrolet, Ford, Jeep, Toyota ) ed alla marea di pickup che circolano allegramente dappertutto. Agevolo un paio di foto per contestualizzare il mezzo. Motore / Meccanica : Si tratta di un V8 di 5.3 litri aspirato, con 324 cv e 450 Nm. Trazione integrale e cambio automatico 6 marce convertitore classico. No marce ridotte. Massa > 2600 (!) Kg, lunghezza 5.7 (!) metri, larghezza 2 metri, altezza 1,95 metri. Prestazioni : I numeri del motore sembrerebbero molto eccitanti ed invece complice la massa, la mancanza del turbo ed un automatico davvero penoso ( anche con le cambiate in manuale ) si traducono in prestazioni percepite piuttosto blande. Accelerazione e ripresa sotto le attese, sonorità del V8 gradevole, mai invasiva. Consumo medio complessivo stupefacente ( dato il motore e la massa ? 9,0 Km/litro. Penso perchè ho fatto il 70% del percorso su interstate a velocità costanti tra 45 e 65 MPH. Sulle salite di Yosemite e Sequoia, così come nelle città, si aggirava sui 5 Km/litro. Esterni : In lunghezza, non finisce mai. In larghezza è accettabile, almeno perché i parcheggi ( soprattutto ) e le carreggiate stradali in US sono decisamente più ampie di quelle nostrane. Luci alogene, che mi hanno fatto fare un viaggio indietro nel tempo … quando sei abituato ai matrix led ti sembra di non vedere più un tubo di notte con le alogene. Linea squadrata senza fronzoli, molto basica. Davanti percepisci bene le dimensioni. Dietro meno, male ci sono sensori e telecamera. Portellone posteriore con apertura asservita ( pulsate interno, esterno e telecomando ). Interni / Confort : 8 posti, anche se in realtà la terza fila è un divano per 2. Quindi direi 7 posti “adulti”. Noi eravamo in 5 con tanti bagagli e ci siamo stati davvero comodi e larghi. Quadro strumenti relativamente ricco ( tachimetro, contagiri, livello carburante, °T acqua,°T olio, pressione olio, schermo led da 5’’ con tutte le funzioni possibili, unità di misura solo US … ☹). Touchscreen Media centrale da 8’’ allineato a quelli di buon livello europei ( lingua solo inglese, francese e spagnolo ). Connessione BT contemporanea a tre cellulari per telefono e audio mp3. Navigatore piuttosto semplice e chiaro. Impianto audio Bose basico ( credo 8 casse, non di più ) comunque sufficiente. Condizionatore molto funzionale ed efficiente : 4 regolazioni separate, guidatore, passeggero, seconda fila, terza fila. Sedili e volante in pelle traforata. Molto valido e utile ( nel contesto ) il raffreddamento dei sedili anteriori. Leva cambio al volante ( non comodissima né immediata ). Bagagliaio immenso, nonostante i 7 posti. Guida : Cosa si può dire di un mezzo da 5,7 metri e 2600 Kg ? Tutto sommato ne sono stato soddisfatto anche perché non abbiamo mai fatto le corse. In genere è proprio il tipo di traffico – sempre molto tranquillo, ordinato e rispettoso degli altri – che non inviata a correre e/o ad una guida aggressiva. Eppoi si è in vacanza … quindi keep calm, drive relax and enjoy the landscape. Chiaro che durante un cambio di corsia a 65 MPH ti sembra di avere un treno dietro da spostare. E con un rollio che solo le americane ( e forse qualche grosso monovolume europeo ) ti sanno dare. Manca anche un po' la sicurezza di una ripresa fulminea durante i sorpassi. Ribadisco, credo la colpa sia principalmente del cambio automatico che, in kick down, è imbarazzante. Però ti permette perfino di andare un poco in fuori strada. Sterrato ( anche serio ) e sassi non fanno paura. Certo non puoi e non devi avventurarti in canyons nei quali rischi solo di piantarti. Ma grazie all’altezza importate ho potuto fare anche qualche piccolo guado ( max 30 cm su pista tracciata sottostante ). In sintesi : ottima auto per lunghi, confortevoli e rilassanti viaggi ( senza pretese prestazionali ) negli sconfinati spazi dell’ ovest. OK per famiglie di almeno 5 componenti. Consumi più che ragionevoli. Impensabile utilizzarla in Italia ( soprattutto nelle città ) a causa delle dimensioni.4 punti
-
4 punti
-
Per il nome avrei preferito ARCANO. Come il motivo che ha portato alla produzione di questo abominio.4 punti
-
4 punti
-
Aggiornamento dopo 10 giorni dalla consegna e 1200km percorsi. Si confermano tutte le buone impressioni iniziali: Dinamica di guida: veramente eccellente; non ho ancora avuto modo di provarla su un vero misto stretto ma l'impressione è che l'agilità e la capacità di inserimento in curva siano veramente di un altro livello rispetto alla Serie 6 e, discutendo ieri in famiglia, notavamo che anche l'audi RS5 che avevamo prima della 6, pure molto più compatta, risultava decisamente molto meno agile e precisa in inserimento di curva di questa Ghibli. Ribadisco che il comportamento dinamico di questa 2018 è, in definitiva, a mio avviso, molto simile a quello di Giulia con un buon miglioramento rispetto alla pure riuscita Ghibli 2014. Comfort: anche qui assolutamente sorpresi dalle qualità dell'auto; il comfot di marcia è inaspettatamente superiore a quello della Serie 6; l'auto è silenziosissima come motore (salvo che non gli si chieda di farsi sentire in sport) e, pur con i cerchi da 20', assorbe meglio della serie 6 che aveva i 19' (devo dire però che sulla BMW i pneumatici erano runflat) e, soprattutto, l'auto ha una grandissima compattezza generale nell'assorbire e "gestire" le buche. Consumi: dai 5 km/litro iniziali siamo saliti ai 7 km/litro, in linea con quello che ci attendevamo; ad ogni modo posso dire, in attesa dell'assestamento finale dei consumi, che a veloctà costante le percorrenze sembrano interessanti (effettivamente a velocità autostradali entro i limiti di legge non sembra difficile superare i 10 km/litro. Abitabilità: davanti ottima, dietro, dopo averla provata, mi sentirei di confermare che siamo un po' sotto gli standard di categoria come spazio per le gambe che, effettivamente, non è amplissimo. Finiture: su questo punto confesso di essere in "imbarazzo" nel senso che non comprendo se sono io che non vedo i difetti che taluna stampa sottolinea o se effettivamente tali difetti siano la voluta ricerca del pelo nell'uovo; a mio avviso quest'auto, partendo dai materiali, è almeno una spanna sopra la Serie 6 (pelle naturale morbida vs pelle, probabilmente vera, ma decisamente meno appagante, radica vera a poro aperto vs plastica nera lucida, sul rivestimento del tetto non ci sono paragoni - tessuto normale su Serie 6 vs un bel tessuto morbido e appagante su ghibli anche senza optional alcantara); sugli assemblaggi non ho trovato nulla da dire, non ho trovato disallineamenti evidenti, l'auto non fa uno schircchiolio che sia uno. Limiterei le critiche effettivamente ai soli tasti di accensioni luci e di avvio di origine Chrysler che effettivamente sembrano un pochino sottotono nel contesto complessivo della macchina, mentre sui tanto criticati tasti degli alzacristalli non ho nulla da ridire (nel senso che se anche sono di derivazione Chrysler, pur credo con l'aggiunta del profilino in alluminio, non mi sembrano fuori contesto). Ah dimenticavo, come già detto anche i tastini del volante effettivamente, rispetto a BMW, non danno una grande sensazione di solità nell'azionarli. Un ulteriore dettaglio: anche la leva del cambio che era oggettivamente un po' complicata da azionare mi sembra sia stata sistemata nelle logiche di funzionamento con uno "scatto" della leva più percepibile e gestibile (prima bastava un piccolo tocco per scattare di più posizioni così che trovare la forza di azionamento giusta per andare nella posizione voluta era un filo complicato). Infotainment: ok, l'Idrive nelle versioni ultime è un po' meglio, non foss'altro per i comandi con il rotore che mi sembrano migliori dei comandi touch (anche su Ghibli c'è un rotore ma si vede che è una aggiunta ex post ad un sistema pensato per essere touch e quindi le logiche di utilizzo non ti invogliano ad usarlo), ma quello che deve fare lo fa. Gli ADAS mi sembra funzionino bene, forse fin troppo (nel senso che il lane keeping assist ha un intervento correttivo molto energico appena si esce un attimo dalla linea anche nella guida su strade normali, in ogni caso ci sono diverse possibilità di regolare il sistema). In definitiva mi sembra una grandissima auto, lo scetticismo iniziale dopo venti anni di crucche per ora spazzato via, sperando che non emergano rogne.4 punti
-
3 punti
-
Aprendo questo topic ci sono state mille reazioni. Pure io mi sono detto basta con questo accanimento terapeutico con un certo disgusto e basta con 'ste Delta! Però però se parte un'operazione in stile Singer non vedo così male questi progetti e la cosa si è fatta più intrigante ...Tornando alla Delta sembrano aver preso la strada giusta in un'ottica iso-Singer ma scappellare è un attimo, quindi per ora rimango nascosto dietro un angolino e guardo incuriosito tutto ciò.3 punti
-
3 punti
-
Si e no... si perché si vede subito, no perché ogni 10 giorni la pulisco con i prodotti appositi. cmc preferisco le pelli tan, le ho avute anche sulla mx-5 e sulle bmw, rispetto alla pelle o tessuto nero, perché li lo sporco c’è ma si mimetizza, qua lo vedi e pulisci.3 punti
-
In qualche misura (bassa) lo è, perché la probabilità 100% non è di questo mondo. Non sarebbe né il primo né l'ultimo caso in cui un intero settore si scopre improvvisamente ignorante mentre tutti avevano la ragionevole convinzione che i metodi di previsione fossero realistici (risultato legale: nessuna colpa). Abbastanza normale che certi limiti emergano (prima) su strutture "non convenzionali" come questa. Ma comunque questo resta uno degli scenari possibili. A me non interessa dimostrare la colpevolezza o l'innocenza di nessuno. Si potrà andare dal dolo pieno all'inesistenza di responsabili. Venisse dimostrata una volontà da parte di qualcuno, sarò il primo a volere che gli siano tolte anche le mutande e sia gettata via la chiave. Quello che mi preme è che questo mestiere resti del tribunale, mentre in questi giorni si è sentito ogni genere di barbarie istituzionale e civile solo per ideologia o guadagno politico personale. Questo va proprio contro al concetto di giustizia e al rispetto per i coinvolti.3 punti
-
Ma a chi è venuta la brillante idea di saldare le portiere posteriori? Adesso pare una 128 Panorama3 punti
-
Un'operazione in stile Singer? Boh Sempre meglio di quella porcata si base stilo3 punti
-
L’auto provata è una Toyota Yaris 1.5 Hybrid con 4000 km circa. pneumatici 195/60 cerchi da 16”KM percorsi circa 500, quasi esclusivamente in autostrada. Obiettivo della mia prova è stato, al di là delle solite voci di analisi, il verificare come un’auto ibrida si comporti sul terreno in teoria più ostico a lei, cioè l’autostrada pura. Oltre a ciò , interessante è stato vedere il comportamento di un powertrain ibrido vero nei confronti di prestazioni e consumi. Come introduzione dirò che ho sempre rispettato la velocità codice, all'andata cercando di tenere i 110 km/h dove vigeva questo obbligo e 125 dove vigeva l’obbligo dei 130, al ritorno viaggiando un po’ più piano ( e con Eco Mode innestato ) Esterni Linea ormai un pochino invecchiata. L’auto nonostante i continui restyling comincia ad avere parecchi anni sul groppone e si vedono tutti. . Un po’ forzato il muso con le profilature che ricordano la tigre dai denti a sciabola, meglio ( ma di poco ) il posteriore. Interni Più sobri che lussuosi, sia come plastiche che come tessuti . Complici le dimensioni non eccelse, la panchetta posteriore è un po’ stretta. Posto guida Comodo , anche se il sedile ( ben regolabile ) è forse un po’ piccolo. Volante leggermente basso anche nella posizione più alta, ma non ai livelli quasi insopportabili di Peugeot 208. Cruscotto con tutti gli strumenti principali ( a parte l’inutile contagiri sostituito da un econometro che indica il tipo di richiesta energetica fatta al powertrain momento per momento ) completato da un bel computer di brodo a colori con ottima grafica con tutte le principali informazioni, compresa la sfiziosa visualizzazione dei flussi energetici. Plancia e comandi Design forse un po’ invecchiato.ma sempre molto giapponese. Materiali di buona qualità ( con tanto di fascia di plastica morbida centrale che prosegue anche sulle portiere ) , ma l’impressione generale è un po’ dimessa , sia per gli accostamenti cromatici, sia per la mancanza quasi assoluta di cromature .Anche il tunnel centrale e la zona leva cambio potrebbero essere migliorati. I comandi principali sono tutti ben raggiungibili ed illuminati per lo meno quelli di utilizzo nella guida ( come da tradizione giapponese quelli di configurazione/impostazione da fermo non lo sono ) . risulta solo scomodo come posizione ed identificazione il comando apertura sportello carburante. Schermo centrale grande e con comandi touch, ma ormai nella norma della categoria. Belli i tappetini dedicati, ed anche le cromature identificative del modello. Abitabilità Yaris appartiene alla generazione precedente delle segmento B , ed è in pratica comoda solo per quattro. Bagagliaio Non amplissimo, ma nella media del segmento, ben rivestito e dotato di doppio fondo. La presenza delle batterie non sembra penalizzare gli spazi a disposizione. Curiosità: L’auto a me data aveva ruotino e crick, in quanto spagnola di origine. Accessori Dotazione ricca, con qualche pecca. Ci sono per esempio i principali aiuti alla guida, clima bizona e telecamera posteriore, ma mancano i sensori di parcheggio . Il resto ( cruise control, etc ) è nella norma ormai altissima anche per una segmento B . Spicca il cambio automatico, anche se è dotazione indispensabile visto il powertrain. I fari mi sono sembrati a led dalla tipologia di luce fatta , ma onestamente non ho controllato nelle parabole. Comfort Molto buono, ma a due facce: in coda ed a bassa velocità si apprezza tantissimo il cambio automatico ed il procedere solo elettricamente o con il motore termico al minimo (inaudibile in pratica ), e gli altri rumori aerodinamici sono limitati. Per contro, a velocità autostradali elevate ( ma sempre entro il codice ), subentrano abbastanza chiaramente fruscii aerodinamici e rumori di rotolamento. Inoltre, durante accelerazioni e riprese decise , la logica che comanda il powertrain fa schizzare il motore termico a regimi altissimi ( sia pur per pochi secondi ) fastidiosi e quasi spaventosi per chi non è abituato alla tipologia di auto. Powertrain In questo caso parlare di motore è limitante e fuorviante. Esiste un’unità termica a benzina da 1.5 di cilindrata a ciclo Miller ed un motore elettrico accoppiati ad un cambio automatico di tipo CVT . La logica di come devono operare è comandata in maniera indipendente dal sistema in funzione della velocità , del carico, e dalla richiesta del pilota ( volgarmente di quanto si schiaccia l’acceleratore ) . Questa architettura fa sì, in pratica, che il powertrain si comporti sempre in maniera diversa a seconda della situazione disgiungendo la reazione ( accelerazione / ripresa ) dalla pressione del pedale. Il risultato è che diventa in pratica impossibile capire come l’auto reagirà alla richiesta di carico. Tal comportamento può essere un po’ disturbante all’inizio, ma col tempo si entra in sintonia con l’auto . Accelerazione Discreta, ma non chiedetegli miracoli. Se si preme a fondo, nonostante l’ululato del motore termico, si avverte una certa pigrizia .Meglio adottare una guida rilassata seguendo l’indicazione dell’econometro/potenziometro, Ripresa Abbastanza decisa dalle basse andature fino a 80/90 km/h , un po’ incerta nelle riprese autostradali ( per capirci il classico tira e molla tra 80 e 130 km/h ). Cambio UN CVT di cui quasi non si avverte l’esistenza. Solo nelle riprese più decise emerge con chiarezza l’effetto scooter. Un po’ fastidioso il notevole trascinamento al minimo sia in avanti sia in retromarcia Sterzo Nella norma , forse un po’ troppo leggero. Adeguato alla tipologia dell’auto. Freni Anche in questo caso, bisogna ricordarsi che si guida un’auto ibrida, in cui la prima parte di frenata è sempre fornita dall’operazione di ricarica batterie. In pratica se si preme poco il pedale il motore elettrico agisce come generatore e rallenta l’auto, e solo se si preme con più decisione intervengono i freni. Esattamente come nel caso del comportamento del motore questo fatto invita ad una guida più rilassata e proattiva, in cui appunto la frenata decisa ( comunque più che sufficiente ) diventa necessaria solo in caso si emergenza Tenuta di strada/Stabilità Se guidata morbidamente ed appunto proattivamente , l’auto non dà nessun tipo di problema ed è perfettamente adeguata al traffico. Se si spinge un po’ di più vengono fuori i problemi del maggior peso, dello sterzo non precisissimo e soprattutto della non immediata risposta ai comandi del powertrain. Poco male comunque; infatti dopo i primi km, entrati nel mood dell’ibrida, l’unico obiettivo sarà evitare che la lancetta dell’econometro vada in power mode. J Consumo Interessante e sorprendente. L’andata è stata percorsa con un consumo di 19,5 km/litro , il ritorno ( con EV mode impostata e Cruise control usato quando possibile ) con un consumo di 20,5 km/litro, per un consumo totale di 20 km/litro, dimostratosi poi reale alla pompa. E parliamo di un percorso in pratica solo autostradale, dove non ho adottato nessun trucco da hypermiler, se non la guida “rilassata” in sintonia con l’auto. Aiuti alla guida Sicuramente presenti frenata automatica, superamento di corsia e ripetizione dei limiti di velocità sul computer di bordo, quest’ultima funzionalità non molto precisa . Se ce ne erano altri, non me ne sono accorto J In conclusione Dopo anni di guida di Fiat 128 dotate di elettronica, tutte con comportamento più o meno allineato ( tanto che alla fine avevo diradato queste prove , un po’ per pigrizia, un po’ per scarso interesse a disquisire differenze di infotainment o di croccantezza di plastiche ), mi sono ritrovato nel giro di un anno nel guidare due auto che spiccano: una che rappresenta quanto di meglio abbia dato l’auto del passato ( Alfa Romeo Giulia ) , l’altra che invece mostra come sarà il futuro, cioè questa ibrida. E mentre guidare il passato mi ha esaltato , guidare il futuro mi ha spaventato . Non per l’auto in sé, ma per quello che rappresenta, cioè quello di essere la Fiat 128 della sua epoca. Yaris infatti è la prima ibrida reale a prezzo accettabile, senza (troppi) compromessi in abitabilità, bagagliaio, linea e prestazioni, un’ottima utilitaria ben equipaggiata che ti solleva da quasi tutto lo stress della guida dimostrandosi anche sorprendentemente adatta ai lunghi viaggi come comfort e consumo. Ma contemporaneamente è la prima auto che mi ha chiesto di adeguare il mio stile di guida alle sue caratteristiche , piuttosto che il contrario . E nonostante il fatto che entrare nel mood della guida del powertrain ibrido è semplice e per certi versi piacevole, dopo un po’ ti prende la sensazione che tu, tra sedile e volante, sei il sostituto provvisorio di un sistema di guida autonoma non funzionante al momento. Mettete su questa Yaris un pacco di batterie più grande e ricaricabile dall’esterno, modificate la logica di funzionamento in modo da aumentare ed estendere l’uso esclusivo del motore elettrico (relegando il termico alla pura crociera ed all’heavy duty), introducete maggiore sensoristica e la guida autonoma ed avrete l’auto del XXI secolo. Solo che non sarà più un’auto, ma un mezzo di trasporto . E l’auto, come l’abbiamo conosciuta ed amata, non esisterà più. Yaris ibrida, ci piaccia o meno, è il primo passo nel ( terribile per noi appassionati ) futuro che ci aspetta.2 punti
-
non ha riscosso molto successo questo topic ; e pensare che una croma seattizzata ci poteva anche stare2 punti
-
Intanto hanno imparato a vendere roba classica restaurata e certificata a puntino https://www.fcaheritage.com/it-it/auto-in-vendita2 punti
-
Stai relativamente presto a calcolarlo: http://biblus.acca.it/calcolo-del-vento-sulle-costruzioni-parte-1/2 punti
-
2 punti
-
Grazie....sei sempre esaustivo, appassionato, e noto che siamo anche in sintonìa su diversi aspetti. Ieri, fatalità ma è realmente la verità, sono stato alla BMW a vedere cosa fare, e schiettamente mi sono preso del "pazzo" dal venditore che ci segue da oltre vent'anni (pensa che fu proprio lui, quando ero ancora quindicenne, a vendere la SLK a mio padre poiché prima lavorava nella rete Mercedes) se avessi accettato l'offerta. Ho parlato e mi sono confrontato con diverse persone, appassionate come noi e che possiedono auto di un certo pregio, nonché con gli stessi meccanici della BMW stessa. Non ultimo ci sei tu, e tutti (saranno una dozzina), a parte uno (mio cognato, che guida una M3 E46 manuale) mi hanno chiaramente detto di tenermi stretto la M140, e semmai cambiarla con la 911, ma più in là. Siete tutti concordi, e se mai potrò come spero e come credo, la 992 sarà una bella scelta, alla quale affiancherò sicuramente un prodotto più pratico. Nel frattempo ho in sospensione una configurazione di una Cooper S a 3 porte LCI manuale, finalmente la mia ragazza si è decisa a cambiare la cactus con un auto migliore, e se la prendesse davvero come credo, io ne sarei davvero felice, ma farò in modo che ciò accada. Eventualmente rientro la mia A1 per la Cooper, poiché da quanto ne so, di S1 fino al 2020 non se ne parla proprio.2 punti
-
L’han rottamata? Perche sinceramente non vedo come possa andare avanti una schifezza simile se non tra le tamarrate dei tuning2 punti
-
https://www.motor1.com/news/263270/ford-police-interceptor-caught-uncovered/2 punti
-
Infatti si vede che ci tieni, e fai bene! Magari una pelle color tabacco fa notare meno lo sporco, però devo dire che il color sabbia è bellissimo.2 punti
-
2 punti
-
Dunque : 1230 USD per 20 giorni di nolo + 620 USD di broda 89 ottani per 5290 Km ( nei 20 giorni ), quindi 1850/20=92,5 USD/day = circa 80,5 Euro/giorno2 punti
-
qualcuno ha sbagliato per forza perchè l'imprevidibilità significherebbe che attraversare un qualsiasi ponte o un viadotto sia come giocare alla roulette russa...2 punti
-
Come per Singer, la ritengo un' operazione che concepisco solo per esemplari incompleti o irrecuperabili con un restauro conservativo, Ciò detto, attendo con ansia ulteriori dettagli, cercando di trattenere la salivazione per ragioni di decoro...2 punti
-
Beh allora qualcuno ha sbagliato i calcoli o non si può prevedere in modo preciso un problema ad un manufatto del genere. perché è venuto giù... quindi torniamo alla carenza (in senso letterale, proprio che non esistono ) di controlli2 punti
-
2 punti
-
Ancora? Ma basta. È accanimento terapeutico.2 punti
-
Io vorrei qualche foto in più di questa tappabuchi, il colore è particolare.2 punti
-
Diciamo che se fosse esistita un'alternativa fattibile quel ponte lo si poteva tirare giù e rifare senza particolari grane. Ma non essendoci, la chiusura per rifacimento avrebbe significato il linciaggio pubblico con conseguenti dietrologie. Sperando che non accadesse il cigno nero, come poi è successo. però le alternative sono compito della politica approvarle...della stessa che adesso grida forte sperando che nessuno si accorga delle loro responsabilità2 punti
-
C'è sempre stata una confusione di fondo nella vulgata popolare. La cosa vera e nota è che si è sempre trattato di una struttura delicata, che da subito ha richiesto una manutenzione intensiva, spesso manifesta al pubblico tramite limitazioni e cantieri vari. E' anche noto che ci sono voluti parecchi anni per riuscire a normalizzare certe sviste progettuali evidenti anche nell'uso, tipo il piano stradale diversamente orizzontale o -più serio- il retrofit della pila 11 già nei primi '90. Per questa inusuale richiesta di attenzioni il progetto è stato considerato un fallimento tecnico e quindi è diventato un classico caso di studio: una tecnica costruttiva praticamente prototipale, molto interessante e promettente ma poi rivelatasi sbagliata e troppo complessa da gestire, e che a sua volta ha richiesto studi innovativi per essere manutenuta. Uno dei vari motivi tecnici a supporto della Gronda era la consapevolezza che prima o dopo una sostituzione integrale sarebbe stata necessaria, per un'obsolescenza arrivata molto prima del previsto. Però la verità si ferma qui. Da qui al "Si sapeva che crollava" è leggenda metropolitana pura. E' come ascoltare quelli che predicono la fine del mondo, fosse per loro sarebbe finito ogni anno a cadenza regolare... E' il solito misto di ignoranza, pessimismo cosmico e soprattutto sfiducia totale verso istituzioni, imprese, insomma i famosi pOtErI F0rTi!!!11!! cattivissimi e che se la prendono tutti con me perché sono piccolo e nero Questa roba è esplosa in questi giorni con un nutrito coro di "Sapevano e non hanno fatto niente" che sta avendo grancassa sulla stampa (vedi la monnezza dell'Espresso) e che purtroppo dato il momento politico è arrivata a trovare espressione perfino nella gestione più alta dello Stato, con questo starnazzamento sulle concessioni che francamente è irrispettoso oltre che stupido, perché si sono messi a cavalcare i cadaveri ancora caldi per una battaglia che con l'evento c'entra tra il poco e il nulla. E' lampante che sia uno scenario demenziale, buono solo per i complottisti, perché nessuno è così pazzo da andarsi a rischiare volontariamente un processo per disastro e omicidio dolosi. Il ponte era seguito e il suo stato di salute era monitorato. Ex post è evidente che ciò non è stato sufficiente, e quel che andrà chiarito è se i protocolli di verifica non siano stati seguiti (colpa), se siano stati presi sottogamba (colpa cosciente) o se i protocolli non fossero sufficienti a fare una previsione affidabile. Esiste uno scenario, tutt'altro che irreale, in cui si può finire senza nessun responsabile: quel tema è una scienza ancora in evoluzione, è possibile che lo stato dell'arte non abbia ancora prodotto metodi affidabili per giudicare lo stato di salute di strutture come quella. TLDR: se avessero avuto veri segnali di pericolo, si sarebbero attivati. Il resto è vulgata e complottismo.2 punti
-
Come cadi, cadi in piedi. Sono due auto che dinamicamente "telaio" sono ad alto livello. Il 2.2 Mjet di Giulia rispetto al 2.0 litri diesel biturbo di BMW è forse un pelo più tondo, ma sono due motori molto affini come spinta e "culometro". Di contraltare, la Giulia con il 2.0 Turbo benzina da 200 CV rispetto al 4 cilindri 2.0 litri da 252 CV della BMW, va un pelo meno. Ma sinceramente, le proverei entrambe. Quella che ti fa girare una volta che l'hai posata dopo i test, prendi.2 punti
-
I do not know whether this story is fake or not. Maybe it is real... In 1989 Fiat commissioned the successors of Fiat Croma, Lancia Thema and Alfa 164. Pavel Hušek was one of the designers who took part in the project. Maybe this was one of the proposals. Source: https://cardesignclub.7x.cz/car-design-cafe-club/galerie/profi-design/fiat-croma-ii-19892 punti
-
1 punto
-
1 punto
-
Se non disturba avere un berlina invece che una coupe' Giulia Veloce. Rispetto alla 225d non c'e' paragone da molti punti di vista. La 430d ha un bel motorone più' morbido del 4 cilindri Alfa ma auto cosi' facile che risulteranno difficili da piazzare in futuro.1 punto
-
Anche i SUV negli USA sono inclusi tra i truck. Ma quello che volevo dire e' che sono veicoli grossi e in Italia sono essenzialmente per uso professionale, tipo Iveco Daily cassonato.1 punto
-
Beh, diciamo che in ogni caso caschi in piedi. Io personalmente Giulia 200cv a benzina, rigorosamente con i paddle al volante. Ah, non dar retta alle schematizzazioni su quale auto devi prendere per l'età che hai. Io a 18 anni avevo l'alfa 33, a 24 la Maserati Biturbo e poi la Bmw 5er, francamente non ho mai sentito il bisogno di una Uno Turbo, di una Golf GTI o di una Clio Williams.......1 punto
-
Cironi già come youtuber può risultare alle volte un pò pesante, specialmente quando guida roba che non gradisce tanto (vedi video sulla Brera), figuriamoci se lo si mettesse dentro ad un format creato e adattato da altri. IMHO è un pò difficile portare un format permeato di cultura motoristica anglosassone qua da noi, altro clamoroso flop in tal senso è stato Top Gear Italia, anche se a me non dispiacque molto.1 punto
-
1 punto
-
https://www.carscoops.com/2018/02/these-van-renderings-wont-likely-ever-see-the-light-of-day/#link_time=15183840371 punto
-
1 punto
La Leaderboard è riferita all'orario Roma/GMT+01:00