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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 19/08/2021 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. L'ho vista dal vivo. Molto compatta, muscolare. Chi dice che è una Puma non ha la minima idea di come sia la Ford Puma e di come sia la Grecale.
    6 punti
  2. Test comparazione tablet https://www.facebook.com/photo?fbid=2844811785830292&set=pcb.2844816219163182
    4 punti
  3. Qualche foto scattata (male) durante un breve viaggio di 3gg in Galles...a sostituire un viaggio sulle Alpi 👹
    4 punti
  4. comunque in sintesi: a) NON E' UNA AUTOMOBILE (la MACCHINA ) come la intendiamo, infatti ha il targhino dei ciclomotori b) è utile per molti usi, chi fa il paragone con un monopattino elettrico o una bici a pedalata assistita o uno Scooter secondo me non ha chiaro che: -non si prende l'acqua -si va in due "comodi" -si fa a fare una spesa completa e la si carica in scioltezza. la sicurezza è certamente superiore ai mezzi sopracitati. (ci sono comunque almeno le cinture di sicurezza) l'unica formula di acquisto sensata (mia opinione) è il leasing che propone Citroen, la spesa è veramente poco più che una bici assistita di livello discreto. è un modo di muoversi in città "nuovo" , una classe di prodotto nuova. il fatto che sia elettrica è fondamentale, non so se avete mai sentito girare delle microcar termiche, rumorosissime dentro e fuori.
    4 punti
  5. Io la trovo davvero ignobile 🤢
    4 punti
  6. Approfittando di questo afoso agosto, ho dato una svecchiata agli interni della Delta HF. Di seguito gli aggiornamenti fatti e due bozze del risultato. - Nuovo tunnel centrale - Nuovo volante - Nuove bocchette aria - Nuovi rivestimenti - Nuovo cruscotto digitale - Nuovo infotaintment Attendo consigli o suggerimenti.
    3 punti
  7. Dalla menzione delle cosiddette hardtop sedan, mi è venuto un collegamento abbastanza naturale ad un dettaglio estetico moooolto vintage: il rivestimento del tetto in vinile. Al di là delle origini e della diffusione nel mercato statunitense (dove si è anche chiusa la parabola dei tetti in vinile, a metà anni Novanta...), nell'Europa della mia memoria era ancora una dotazione relativamente diffusa negli anni Settanta, caratteristica soprattutto di certi marchi/modelli, in special modo inglesi o con forti connessioni con il mercato anglosassone: Rover, Jaguar, Rolls Royce, ma anche le più normali Austin o i vari marchi della galassia Rootes/BMC/Leyland. Erano della partita poi i marchi di proprietà americana che operavano in Europa, Ford e Opel; del resto entrambe avevano grossi interessi in Inghilterra, Ford con la sua filiale locale, Opel per la collaborazione con i "cugini" inglesi di Vauxhall... Era un dettaglio il cui successo si legava all'immagine "americana" e "di lusso" al tempo stesso, un elemento di distinzione per gli allestimenti/modelli più costosi, sia eleganti che sportivi. E infatti erano numerose le coupé dotate di questo elemento estetico. Oggi è del tutto scomparso, ma ancora nei primi anni Ottanta era un avvistamento possibile persino in Italia, dove pure non era mai stato esattamente in cima ai gusti della gente comune. Tra gli ultimi modelli che si vedevano da noi con il tetto in vinile, io ne ricordo alcuni in particolare: Ford Granada, qui in una bella collezione di esemplari inglesi della prima serie, in tutte le sue varianti di carrozzeria Ma ancora nei primi Ottanta, anche la Ford Taunus TC3 (dalla prova di Quattroruote del 1980) All'entrata negli anni Ottanta, anche Opel proponeva ancora il tetto in vinile, ormai solamente su alcuni modelli in via di dismissione: Opel Manta B Opel Ascona B Ma anche la Opel Rekord E1 Tra i modelli puramente inglesi che ricordo ancora con il tetto in vinile nei primi anni Ottanta in Italia, anche un classico della decadenza anglosassone... Austin Allegro 3 Ma uscendo un po' da questi marchi più affezionati al vinile, qualche outsider arrivava anche dalla Francia: Citroen GS Citroen CX Prestige (ancora nel 1986...) Mentre in Svezia, il tetto in vinile fu un tratto caratteristico di un modello pensato negli anni Settanta guardando al mercato nordamericano e arrivato così anche nel decennio successivo: Volvo 262 C Infine, il vinile perdurò nel modello vintage per eccellenza di Volvo, la 240 Station Wagon che arrivò perfino agli anni Novanta!
    3 punti
  8. https://www.facebook.com/kimeraautomobilioff
    2 punti
  9. Eccellente lavoro, veramente di qualità. Se posso permettermi, un difetto può essere lo stile dei sedili posteriori e relativi poggiatesta: a me piacciono, ma sono un pò datati. Probabilmente sarà il materiale ed il colore che aumenta questo effetto, ma per l'impostazione generale davvero tanti complimenti.
    2 punti
  10. Chi diceva che la FE si sarebbe fusa con la F1? Questa "sagra di paese elettrica" non credo che avrà ancora vita lunga se mantengono l'impostazione attuale...
    2 punti
  11. Riesumo questo topic per portare alla vostra attenzione la Will Vi.
    2 punti
  12. Bisogna ammettere che questi trabiccoli però hanno risvegliato il gusto della diversità, della creatività in un mondo automobilistico che propone ormai solo inutili pachidermi di Seg, B scalati in tutte le salse. Per avere qualcosa di attrattivo che non sia la solita 128 bisogna spendere dai 100K in su... e qualcuno mette pure in discussione GTA e GTAm.
    2 punti
  13. Migliorato tantissimo anche per me e condivido il tuo giudizio sul posizionamento ai vertici della classifica di gradimento. Dentro è lussuoso senza ricadere nel pacchiano.
    2 punti
  14. Quando fanno i frullini pimpati vi lamentate… Quando fanno i motoroni da 50cv/litro vi lamentate… ☏ iPad ☏
    2 punti
  15. Esterno Racing green con tetto Atlantic blu, interno Aurora blu con cuciture silver. Cielo montanti etc in alcantara tailor’s grey. Cinture warm charcoal. la parte alta della Console centrale è in carbonio, quella inferiore iridium. E… felicissimo di essere in quel club, lo sai 😅
    2 punti
  16. Nissan presenta la nuova Z come MY ‘23, cambiandola ben poco rispetto al concept Z Proto. La modifica più ovvia è l’alettone posteriore fisso che aiuta a dare un po’ di movimento alla coda. Passiamo al propulsore: la parte più speculata sino a ieri è un 3.0 Twin-Turbo V6 da 400 hp e 475 Nm abbinato ad un sei marce manuale con launch control e albero di trasmissione in fibra di carbonio oppure ad un 9 rapporti automatico. Per l’impianto frenante, segnalo dischi in alluminio a 4 pistoni davanti e a 2 pistoni dietro; mentre il reparto assetto può contare su nuovi ammortizzatori più efficienti del 20% rispetto alla 370Z, sospensioni a doppio braccio oscillante in alluminio ed un sistema di servosterzo elettronico che rende la Z più performante in curva del 13%. Sarà offerta in due allestimenti, Sport e Performance (che aggiunge cerchi da 19’’ e differenziale autoblocante) e per 240 fortunati anche in allestimento Z PROTO Spec dotata di pinze dei freni gialle, cerchi color bronzo, sedili in pelle con dettagli gialli e cuciture gialle. Dentro troviamo sempre uno stile molto retrò ma al passo coi tempi grazie al quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e ai tre indicatori analogici posizionati sopra lo schermo dell'infotainment e che visualizzano la pressione di sovralimentazione, la velocità del turbo e la tensione. Nissan Z Proto Spec (240 Unità) Press Release: Nissan Global Topic Spy: ▶️ [USA/JPN] Nissan Z 2023 (Spy)
    1 punto
  17. Se non è il caso chiedo ai moderatori di cancellare (in quanto son tricicli e quadricicli) Piaggio Spazio 3 (Maggiora) 1984 design: Paolo Martin da archivioprototipi.it
    1 punto
  18. 1 punto
  19. infatti sono rimasti solo gli inglesi a guardarla... la scuderia Mercedes è 100% inglese e i regolamenti se li fanno pro domo loro e nessun altro team ci investe più seriamente... aveva ragione Briatore quando disse che bisognava spostare in uk la sede per essere considerati...
    1 punto
  20. 1 punto
  21. 1 punto
  22. Il bestione di casa si aggiorna al 2022 presentando una nuova calandra, fari anteriori più sottili e posteriori ridisegnati. Le novità principali sono però tecnologiche, grazie al debutto del sistema di guida semi-autonoma ActiveGlide, che permette di guidare il Navigator senza mani sul volante su ben 209.215km di strade nordamericane. L’infotainment SYNC4 è stato aggiornato, così come lo schermo da 13.2’’, e adesso offre aggiornamenti OTA, mirroring wireless per smartphones e Amazon Alexa che permette anche di accendere l’auto o il riscaldamento da remoto. La partnership tra Amazon e Lincoln si estende a due schermi da 10.1’’ per i passeggeri dotati di FireTV e collegati ad Alexa. Nuovo anche il quadro strumenti digitale e l’HUD, oltre al pannello clima per la terza fila di sedili. Il propulsore è sempre il 3.5 V6 Twin-Turbo da 446 cv e 691 Nm collegato a trazione integrale e automatico a 10 rapporti. Press Release: Lincoln
    1 punto
  23. Ah hanno schiantato una delle 10 Alfa Romeo Quadrifoglio Nurburgring. Racing
    1 punto
  24. Che gli vuoi dire a un'auto così? Ovviamente da prendere manuale
    1 punto
  25. Ok che l'antenata è così, però la griglia davanti potevano impegnarsi un pelino di più invece di ritagliare un rettangolo e basta.
    1 punto
  26. Panda viene prodotta a Pomigliano. Comunque di 4 rotelle mi fiderei fino a un certo punto.
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  27. E invece ottima notizia il ritorno del 1.5 da 115 CV, che con l'ultimo aggiornamento era stato tolto da listino.
    1 punto
  28. Il tablet in alto si consulta meglio. Le bocchette in alto sono più comode per gestire i flussi. I comandi del clima in alto si azionano con meno distrazione perchè si individuano più velocemente. Qualcosa in basso bisogno mettere.
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  29. La collina che si trova sullo sfondo è di chiara parentela Stelvio nei materiali utilizzati. Sempre il solito fiattume. Bocciata
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  30. Devo dire che mi spiazza abbastanza. Dalle foto spy sembrava completamente diversa, senza veli ma con la vela fa tutto un altro effetto ed effettivamente non c'è molto di stelvio nelle linee
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  31. Lieto di scoprire che @A.Masera ha fondato la sua casa personale, ma temo verrà chiusa presto se pensa di rubare nomi brevettati per i modelli 😁
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  32. A livello di Marketing ok...ma non mi immagino una Grecale su un Trimarano.
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  33. Sì ma lo stesso status symbol puoi averlo indossando una moissanite, tanto non se ne accorgerà mai nessuno che non è un diamante. L'albero in carbonio almeno qualche vantaggio dinamico lo dà (oltre che di status, per chi sa cosa sta guidando).
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  34. Aspetta, essere attenti al green è dovere di tutti, ma non è quello il problema, ma le norme che fanno passare con quella scusa. Una auto più leggera dovrebbe essere premiata, visto che nei transitori consuma meno energia ed emette meno CO2 in conseguenza, ma le lobby tedesche hanno fatto passare questa norma che "premia" il peso; non c'è nulla di green in ciò. Poi dicono italiani mafiosi.
    1 punto
  35. 1 punto
  36. Sprecano risorse per la GTA che stanno vendendo col contagocce mentre il popolo delle flotte, orfano della Giulia Sportwagon con i lattoni da 16, si rivolge alla concorrenza più agguerrita come Skoda o Hyundai
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  37. 6 giorni di « stipendio »... come se io mi prendesse un set medio alto di Lego... 🤬
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  38. Ho leggermente modificato la fascia dei fari, trovando la quadra, tra altezza del faro e anche lavorazione della lamiera del vano bagagli.
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  39. Certo, il contagiri... 0, 10, 20, 30, 40, 50, 09, OL ... 😂 Un po' ridicolo.
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  40. e pensavo di essere io l'impallinato! e comunque, ecco un altro esempio di triplo tergicristallo, chiaramente ispirato dalla Jaguar E:
    1 punto
  41. Ovviamente ci ho pensato (e qui ci sta un altro alert grande come una casa sul fatto che anche questo post è a rischio di sproloquio, quindi: astenersi no perditempo) Ma ritengo che sia ormai difficile trovare una tendenza univoca nei campi dell’immaginario erotico maschile e del design automotive. E secondo me c’è un motivo ben preciso: la globalizzazione sempre più spinta. Questo porta (in relazione al campo automotive) a un’ibridizzazione dei linguaggi estetici, pensati per essere apprezzati da consumatori di aree geografiche molto differenti. E che, col tempo, saranno pensati in misura maggiore per mercati molto differenti dal nostro, sia culturalmente che geograficamente, perché sempre più strategici. Sto pensando alla Cina, e al fatto che l’estetica di molti modelli recenti proponga soluzioni che vanno incontro al gusto dei consumatori di quel paese, che associano il lusso all’eccesso, non alla purezza di forme come facciamo invece noi in Europa: si veda il caso BMW con le sue griglie ipertrofiche. Tempo fa invece, erano i consumatori globali che dovevano adattarsi alle scelte stilistiche pensate in primo luogo per i mercati locali o culturalmente simili. Venendo alla tua giustissima provocazione tra estetica femminile e predominanza dei SUV di questo periodo, penso che anche la scelta di questo tipo di carrozzeria dipenda dalla globalizzazione: è un tipo di automobile pensata per l’ecosistema infrastrutturale USA (strade ampie e dritte, limiti di velocità stringenti, carburante economico, cultura del “bigger is better”) che per sovraesposizione mediatica e potenza del marketing alla fine abbiamo adottato anche da noi, solo di recente adattandola al nostro contesto. Se ci si pensa, lo stesso è successo con Halloween, una festa estranea alla nostra tradizione che solo negli ultimi decenni è stata calata “dall’alto” grazie a una sinergia tra immaginario collettivo derivato dallo strapotere culturale USA e alla proliferazione dei centri commerciali e relativo marketing. Quindi in questo caso non ci vedrei una correlazione netta con l’immaginario erotico maschile. Certo, potrei continuare lo sproloquio speculando sul fatto che viviamo in un mondo che è sempre più un villaggio globale, e in un’epoca “post” (post-ideologica, post-industriale, post-moderna, ecc.) che ci spinge a cercare segni identitari di cui generazioni fa non si sentiva il bisogno. Ecco allora che anche l’estetica femminile diventa sempre più frammentaria nell’immaginario collettivo e ibridata con culture diverse dalla nostra, facendo spesso uso di elementi di stile di origine “esotica” come piercing, tatuaggi, extension. Un po’ come nel design automobilistico si usano stilemi che vengono apprezzati da culture differenti dalla nostra (si veda l’esempio della Cina fatto prima). Potrei continuare lo sproloquio, dicevo, ma a tutto c’è un limite, e preferisco non giocarmi del tutto la mia ormai compromessa reputazione
    1 punto
  42. mi chiedo ancora come abbiano fatto ad approvare la plancia cubista (o alla Frank Gehry) della 75, un accozzaglia di roba buttata là veramente senza criterio. Passi anche l'estetica, ma lo studio ergonomico lo devono aver fatto per scherzo durante una serata etilica.
    1 punto
  43. era una cosa non così infrequente gli stessi cerchi erano montati anche sulla 18 turbo
    1 punto
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