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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 03/09/2021 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. pulita, essenziale, intelligente e finalmente non un suv
    11 punti
  2. c'era un articolo su 4ruote che diceva tipo "chi ha ucciso la Lybra" parlando dei ritardi cosmici di quella vettura, noi aevvamo fatto attrezzature per saldare le cornici porta che sono state ferme per almeno due anni..... anche io ricordo il tira e molla sui fari anteriori quanto alle incursioni di cantarella ... stendiamo velo più che impietoso un AD che aveva mire da designer , colui che spinse per fare la K coupè da Maggiora , quando venne presentata ai vertici Fiat la Kayak la frase captata fu " Bella peccato che voi non facciate parte del gruppo o del cerchio magico" oppure quando a punto cabrio deliberata volesse far , per la versione S ( ultra base ) , far verniciare in tinta i paraurti goffrati Penso che non ci sia stato personaggio più sopravalutato di cantarella ed anche dopo la sua uscita ha proseguito a far danni ovunque sia andato
    8 punti
  3. Farei carte false per questa kei-car
    7 punti
  4. Da tempo seguo questa discussione sui prototipi e la trovo molto interessante. Mi è venuto in mente così di condividere con voi le foto allegate a questo messaggio e una storia che vede come protagonisti Fiat e Lada. Le fonti di storia e immagini sono due siti russi e un articolo di Repubblica. Quelle che vedete qui sotto potrebbero sembrare le foto di una versione quasi definitiva di Fiat Punto, ma nella seconda foto, su una tavola in basso a sinistra, si legge "variante proposta dagli studi sovietici - 04.04.1990". In realtà si tratta del prototipo ELAZ a93, frutto di una collaborazione tra tecnici avtoVAZ (meglio conosciuta come Lada), Fiat e Italdesign. Tutto ha inizio negli anni '80, un perido di cambiamenti non solo per la società e la politica sovietica, ma anche per l'automobile. Le principali aziende automobilistiche hanno lanciato nuovi modelli più moderni, ma rimane l'idea di realizzare una vettura compatta, moderna in grado di competere sui mercati occidentali con Uno, Fiesta, 205 e altro. Il progetto prende il via verso la fine degli anni '80 quando si decide di convertire uno stabilimento di Yelabuga dalla produzione di mezzi militari e trattori a quella automobilistica. Ai tecnici della Lada è affidato il compito di realizzare il progetto. Gli obiettivi sono ambiziosi e così si decide di coinvolgere un partner straniero che, come circa venti anni prima, è la Fiat. In un primo incontro in Urss gli ingegneri russi mostrano alla delegazione italiana non dei semplici schizzi o delle vaghe richieste, ma modelli in scala reale da cui sarebbe dovuto partire il progetto. Già nelle foto si può cogliere, sebbene le forme siano più squadrate, tozze e alte, il concetto di stile che porterà a qualcosa di molto simile alla Punto. I tecnici della avtoVaz arrivano a Torino per la prima volta nel gennaio del 1990 e così, dopo 4 mesi, il 4 aprile del 1990 appare il prototipo delle foto qui sotto. I progettisti russi ci tengono a precisare che l'idea del faro verticale integrato nel montante è stata loro (una proposta simile si nota già nei prototipi mostrati in Urss) e che in Fiat hanno cercato di scartarla perché considerata troppo costosa. A Novembre 1990 a Roma Fiat e il Ministero dei trasporti dell'Urss firmano un memorandum d'intesa per lo stabilimento Elaz di Yelabuga. L'obiettivo è costruire uno degli stabilimenti più grandi al mondo dove produrre la versione definitiva della A93, una profonda revisione della Oka (che cambia codice da vaz 111 a vaz 1121) e , udite udite, la Panda per il mercato russo, anche e soprattutto in versione 4x4. Con il crollo dell'Urss tutti questi progetti scompaiono. Fiat abbandona l'occasione di ritornare nella nuova Russia e i tecnici della AvtoVaz se ne tornano a Togliatti. Con l'esperienza raccolta a Torino iniziano un progetto che è in continuità con quello di Torino, la Vaz 1119 meglio conosciuta come Lada Kalina. La Kalina avrà uno sviluppo molto difficile, iniziata nei primi anni '90 e prodotta dal 2004. Confrontandola con la Punto prima serie si nota che i legami sono molti. Sono simili le forme dei lamierati, la coda tronca e, cosa più evidente, i gruppi ottici posteriori verticali e integrati nel montante. Per gli interni il volante ricorda molto quello della Lancia Y mentre l'intera plancia riprende lo stile della Marea. Nelle prime tre foto si notano i prototipi realizzati autonomamente in Urss prima della collaborazione con Italdesign e Fiat. Nella prima immagine si nota il faro posteriore verticale. In queste foto potete vedere il prototipo elaz a93 del 4 aprile 1990. Nella terza foto sul parafango è presente la scritta "elaz" in cirillico.
    7 punti
  5. Ammazza quante reazioni al mio commento, non vi ho mica postato una bella donna XD
    7 punti
  6. quando passa a perugia ci aggrappiamo alla maniglia posteriore...così vediamo se è posticcia o meno
    7 punti
  7. Ragazzi la finite di fare Aida Yespica e Antonella Elia?
    6 punti
  8. Il butan tour! Ma ormai con l'avvento delle macchine elettriche i carburanti gassosi non vanno più di moda...
    6 punti
  9. vista dal vivo, il colore è molto bello, dalle foto rende meno vorrei una versione di serie con i parafanghi allargati 🤩
    5 punti
  10. "Che schifo, non ha manco i led al posteriore!" tra 5, 4, 3, 2... 😏
    5 punti
  11. ......una mini Volvo SW!
    5 punti
  12. Tira più una freccia dinamica a led che un pelo di f...
    5 punti
  13. io dico la mia che vale 1 cents, però magari @Aymaromi può aiutare. L'audi è 30 anni che va avanti modificando ed evolvendo un disegno che risultò fortunato alla fine degli anni 80: possiamo stare qui a parlarne per giorni ma le Audi per come le conosciamo noi nascono da qui: fiancata bombata, girovetri arcuato in discontinuità col corpo vettura, terza luce laterale, gruppi ottici orizzontali. L'unica a distaccarsi da questo concetto (ma nemmeno molto fu la TT). questi tratti sopracitati sono il DNA audi. mi pare che stiano in qualche modo un'altra strada, (che sveglione eh?), la quale però perde dei tratti caratteristici per assumerne alcuni più anonimi o comunque più massificati, insomma questo concept presentato potrebbe essere di qualsiasi marca se togliamo i badge dei 4 anelli.
    4 punti
  14. C'è da dire che sui fari posteriori si ispirano molto....il DUSTER ha i fari del renegade, questa ha i tipi fari posteriori Volvo
    4 punti
  15. Visto che si torna a parlare di mai nate, contribuisco anche qui con qualche inedito spuntato sull'archivio Zagato (https://www.zagato.it/it/atelier/frame/?filter=2&dec=1990). Partiamo soft con queste due che sembrano essere varianti della Hyena ma a ben guardare nascondono alcune differenze, a partire dal nome che non è Hyena ma "Delta Sport Zagato" (anno 1994). Se sovrapponiamo le immagini di questa e della Hyena notiamo alcune cosucce: 1. il passo è maggiore 2. ci sono lievi differenze stilistiche nell'anteriore, nel posteriore e anche nel taglio dei vetri (qui tipicamente Zagato style) 3. l'attacco del montante A è più avanzato rispetto a Hyena Altra novità, questa inaspettata, è una versione Zagato di Fulvia concept 2004:
    4 punti
  16. Diciamo che il vincolo del giro porte Tipo ha condizionato pesantemente la linea della 155, vincolo che 164 non aveva con le cugine.
    4 punti
  17. 4 punti
  18. oltre ad una maggior volumetria interna
    3 punti
  19. mmh, non credo, se nel roomster era si voluto, qui abbiamo un vero e proprio dislivello in Y tra il vetro della porta anteriore e quello della posta posteriore, stessa cosa che avveniva con il Dokker la hanno anche risolta bene, non è che si potesse fare molto di più...
    3 punti
  20. Ahhhh.... i topic Alfa della sezione scoop. Quanto mi sono mancati 😁 Mi avete fatto tornare ai tempi del "cerchiamo con l'aiuto della grafica, con l'aiuto da casa e quello delle Nazioni Unite di ricostruire come son messe lucine e lucette dentro il faro di 940. Ma senza ascoltar troppo l'insider perché trattasi probabilmente di balengo" 😂😂😂😂 Mi son sentito per un attimo più giovane. Grazie 😊
    3 punti
  21. non è una Sian.. non è che la Ghibli l'hanno chiamata Maserati 300c Ghibli perché hanno la stessa base* * Ok questo era un flame volutamente provocatorio , non sono serio
    3 punti
  22. A sua volta in realtà gli stilemi della 80 "modernizzavano" la NSU Ro80, vera capostipite del linguaggio di design Audi
    3 punti
  23. Non credo accetti. Alla fine per Stroll sr., se il figlio le prende da un 4 volte campione del mondo è accettabile, se le prende da un esordiente come DeVries... beh...
    3 punti
  24. @GL91 «Ne dovete devi mangiare ancora di pastasciutta. Ancora ne dovete devi mangiare»
    3 punti
  25. vero, si deve aggiungere anche Pagani e per il resto... é cosí, l'italia é la patria delle supercar e hypercar, perché l'italiano é Artista di vocazione e di genetica infatti l'italia é anche la patria dei grossi yacht a motore, é il primo produttore al mondo per lo stesso motivo quello che vorrei é che in stellantis si rendessero finalmente conto che anche alfa romeo e maserati fanno parte di quell'olimpo automoto, come ducati, lambo, agusta, riva, baglietto ecc ecc e la smettessero di cercare di farne dei marchi da supermarket, perché di quelli c'é già pieno il mondo e quando poi arriveranno i cinesi, magari con le alleanze industriali travolgeranno tutto e livelleranno tutto verso il basso quindi sarebbe meglio che con i marchi italiani piú importanti capissero finalmente che ci si deve spostare in alto perché piú in basso poi sarà una strage...
    3 punti
  26. Preciso la mia posizione: non sto denigrando il prodotto, sto dicendo che l’insulto è chiamare quel prodotto Countach. Non hanno fatto un “allestimento speciale countach” come quando fai la y10 “allestimento speciale Missoni”, che sarebbe stato accettabile. No: hanno creato un finto nuovo modello e gli hanno dato un nome iconico che non merita. Mi spiego? Non un “allestimento” bensì un “nuovo modello”. È questo che trovo radicalmente sbagliato. Anche perché mi pare che Lamborghini non abbia mai replicato un nome. Questa eccezione quindi avrebbe dovuto essere qualcosa di eccezionale, altrimenti meglio non farla. Invece hanno fatto ‘sta roba; e hanno infinocchiato un po’ di gente. Sarebbe bello sapere quanti degli acquirenti siano collezionisti che in casa hanno anche una Countach vera. E a quelli che l’hanno presa solo per il futuro valore, auguro solo una cosa: di doverla regalare perché non la vuole nessuno ‘sta figlia illegittima! 😂😂 ah ora mi sono sfogato 😂😂
    3 punti
  27. la Dedra se fosse stata messa nel mercato assieme alla SW nel 1985 avrebbe fatto il botto delle vendite... non capisco perché cantarella blocco la sw e la fece uscire solo quando era cotta (1994).
    3 punti
  28. … consiglio tecnico o meno… prezzi FOLLI.
    3 punti
  29. Che portiera hanno riciclato per creare quel casino intorno al montante B? Sandero?
    3 punti
  30. BMW, basta fare stronzate. grazie.
    3 punti
  31. 3 punti
  32. Diciamo che concordo con te. Di primo acchito non mi ha fatto gridare al miracolo (sull'internet ci sono dei remake molto più scenici, ma sono tutti bravi senza vincoli....). Ma poi guardandola meglio l'ho apprezzata di più. E' un buon omaggio tanto più che hanno dovuto partire da una base che se da un lato è coerente storicamente con il marchio e quindi con la progenitrice, dall'altro ha dei vincoli importanti. Nulla di innovativo, ma non doveva esserlo, una buona riproposizione dell'antenata. Unico appunto i Fanali della Sian... ma ci possono stare, alla fine i 3 elementi erano comunque di ispirazione Countach
    3 punti
  33. 3 punti
  34. Pienamente d'accordo riguardo Unone. La Yugo secondo me rimane molto più gradevole perchè riscalata (almeno questa è l'impressione che ho sempre avuto) su una lunghezza maggiore. Due e Unone da bocciare completamente. La prima perchè secondo me un aggiornamento della Uno con l'unico risultato di renderla freddissima ed impersonale (può comunque essere che se avessimo visto la Uno come auto nuova nuova nel 1988 anche lì avremmo detto "meh" mentre nel 1983 era altra cosa) e la seconda perchè... perchè... ma che spirito gioioso aveva il Centro Stile Fiat a metà degli anni '80?? 'na tristezza quella macchina. La Tipo non è una Calibra, non è una SL R129, non è una Bmw Serie 8 ma come svolgimento del tema "due volumi attorno ai quattro metri con un abitacolo disumano" tra Unone e Tipo ce ne passa. I.De.A ha dato tutto lo charme possibile ad una forma che era frontale più abitacolo cubico. Forse, dico forse, tornando indietro nel tempo si poteva trovarle un difetto nel frontale, non perchè brutto... semplicemente molto più normale del resto. Ad esempio un frontale "a là Quattro" con calandra nera, quattro fari quadri come evoluzione del frontale Ritmo e le barrette reinterpretate (non so, spostate a sinistra come la losanga Renault sul restyling Supercinque del 1987... giusto per dirne una) poteva darle un po' più di grinta. Per la serie "fatto 30, facciamo 31" io le avrei messo anche quei fari posteriori bianco-rossi, ma questo è un mio parere personale. L'Unone invece finisce dritto dritto insieme alla Progetto Uno che aveva immaginato Fiat... mi ripeto, che gioia di vivere!! Torno un attimo su quanto ho scritto ieri riguardo le due "schifezze" presentate da Giugiaro. Beh, forse ho esagerato con la Tre Lancia. Non è la Dedra ma... una volta affinata un pochino avrebbe anche potuto essere un'auto di una certa eleganza. Sicuramente molto meglio della Due Fiat. Ci voleva un po' di lavoro eh (secondo me). Un po' più lunga, un passaruota posteriore normale perchè sopra la ruota quella fiancata è pesante come la torta della nonna, ma con un po' di modifiche avrei anche potuto darle un pelino di fiducia. Dobbiamo anche pensare che stiamo guardando una proposta che ha ricevuto un veloce "no" senza avere occasione di ripresentarsi modificata. Qualcosa di carino c'era. Tornando alla Tipozza, una piccola curiosità di cui mi sono reso conto da quando anche io ogni tanto vado in giro con un Topo Due e mi sono abituato a vedere davanti a me il quadro strumenti "tristezza" della base . Qualche settimana fa, leggendo un Gente Motori del 1987 (mi piace tenermi aggiornato ) negli sgub trovo l'articoletto intitolato "Sbirciata dentro la Tipo 2" con una foto, scattata dal posto guida di un prototipo, che mostra una plancia dotata di volante Digit e strumentazione base. Ho notato delle differenze rispetto alla Tipo che è andata in produzione, cui non avevo mai fatto caso in precedenza. Prima di tutto, beh c'è un pannellino di plastica piazzato fra le bocchette centrali e le manopole della climatizzazione. Sa un po' di posticcio, ed infatti lì la Tipo definitiva ha una rientranza dove se non erro venivano piazzati dei comandi supplementari un po' "ad cazzum" (può essere che abbia visto il pulsante dei fendinebbia su una qualche vettura che li aveva? O dico una stupidaggine?). Poi: -bellissima la manopola della temperatura con i colori al contrario prima rosso e poi blu. Mah.... -la scala del tachimetro che diventa rossa dopo i 160... a parte che non capisco il significato... non è mica il contagiri. Velocità pericolosa per la vettura? Rosso per indicare che siamo fuori dai limiti imposti dalla legge? Ok... ma dopo i 160? Ancora mah... anche perchè tale scala rossa la vedo anche sui disegni della strumentazione pubblicati da 4R nel febbraio 1988 per la prova su strada.... ma la mia Tipo ha la scala tutta bianca; -curiosità finale: ci sono arrivato leggendo l'articoletto, nel quale GM sottolineava la capacità del serbatoio di ben 60 litri... che avevano scoperto perchè lo strumento era scalato 0-30-60, in litri... ma la Tipo è uscita con 0-1/2-1
    3 punti
  35. Buonasera. Avendo guidato per oltre 10.000 km tale vettura, ho pensato di fare una recensione il più oggettiva possibile. 194cv e 400 nm di coppia ben gestiti dal miglior cambio automatico mai provato finora, il 9 marce by MB, la cui logica di funzionamento la trovo quasi perfetta, se non altro per la non possibilità di tenere innestato il rapporto manuale a “ tempo indeterminato “, cosa invece possibile per esempio sul nuovo Vito tourer 9 marce che ho guidato per qualche km 😂. Il posto guida è pieno di regolazioni e sul pannello porta sono presenti le regolazioni per i sedili elettrici, un po’ come avveniva sulle vecchie classe S e credo anche sulle nuove. Sedili ben profilati anche perché sportivi ( sportivo a volte significa anche più comodo perché in curva si scivola di meno e non ci si aggrappa al volante ). Stessa cosa dicasi per il sedile passeggero. Sedili posteriori molto comodi e con notevole spazio per le ginocchia, tenendo l’anteriore regolato sulla mia altezza di circa 170cm. Bocchette di aerazione posteriori molto efficienti in climatizzazione così come quelle anteriori; la ventola del sistema è poco presente perché già alla minima velocità il sistema raffredda benissimo la vettura, anche con 44 gradi e 50% di umidità, lodevole. Un po’ meno lodevole il fatto di dover collegare il mio smartphone con il filo per accedere ad Apple Car play, dato che alcuni competitors lo propongono full wireless. La plancia è full digital con schermo ampliato, possibilità di personalizzare su 3 quadranti diversi,dal più classico al più sportivo, e di sottopersonalizzare la parte a dx dove c’è il contagiri, con navigatore, misuratore di coppia erogata in tempo reale o informazioni classiche sul percorso ovvero consumo medio ed istantaneo. Questo relativo al cockpit dinanzi il conducente. Passando a quello centrale, c’è un display altrettanto ampio che ospita il navigatore o informazioni sul veicolo, come ad esempio le personalizzazioni del selettore di guida posto sul tunnel, io l’ho sempre tenuto con temperatura olio, coppia erogata e voltmetro batteria. Le finiture sono in piano black, molto delicate e da trattare con microfibra e sapone mani per evitare graffi o danni. Sono anche fonte di fastidiosi riflessi durante particolari ore del giorno; anche questo fa parte della sicurezza alla guida e secondo me dovrebbero evitare finititure lucide a prescindere. Impianto audio a mio avviso scadente, si sentiva meglio nella w212 prerestyling che ho guidato, soprattutto nei bassi, e sto parlando di impianto base su entrambe le auto. La guida è molto piacevole, il cambio automatico snocciola marce senza problemi e lo preferisco in sport plus così come il resto per una questione di rollio, dato che in eco e comfort l’auto rolla di più e il cambio è più morbido e questo non mi è piaciuto molto perché non c’è mai stato un buon feeling tra il premere sul gas e la reazione del motore, cosa che in sport plus lascia spazio ad un maggior piacere di guida. Sospensioni anteriori a quadrilatero alto, multilink a non so quanti bracci al posteriore, cerchi da 19 e assetto sportivo rendono gli oltre 1800 kg molto meno percepibili, nonostante le Michelin primacy 3 non rendano giustizia al mezzo per andarci veloce ma rappresentino un buon compromesso tra comfort ed handling. A proposito di handling, il pallino della forza G mi ha segnato dei picchi di poco più di 1g nelle curve più strette. in città si guida bene e L’unico problema è dato dal cofano motore ben pronunciato; viene incontro la camera frontale che si può rendere a 360 gradi. Fuori città è piacevole da guidare, seppur paghi dazio sulle sconnessioni per causa della gommatura a spalla ribassata, addirittura 275/35 al posteriore. In autostrada una mezza delusione per 63.000 euro di auto per via dei fruscii aerodinamici assenti sulla w212 che ormai ha passato i 412.000 km. Questa ne ha 33.000 km al momento della scrittura. Il misto medio è il suo territorio se ci si vuole divertire: ha un corpo vettura che fa quello che vuoi, la puoi guidare con il freno, Con l’acceleratore o con lo sterzo, mai traditrice anche forzando il ritmo. Cosa intendo che si possa guidare con freno sterzo e acceleratore? Che puoi “ ingannare “ con il freno tutti quei kg, inserire il corpo vettura e buttare giù di gas una volta trovato il punto di corda, senza patire il sottosterzò grazie al quadrilatero alto che recupera camber, a volte senza neanche bisogno di sterzare, in base al tipo di percorso. La prova si riferisce in modalità sport plus. Passando al lato comfort, qui è un po’ una forzatura perché l’auto è tendenzialmente rigida ed in modalità eco o comfort risulta comunque troppo dondolante in curva addirittura facendo sentire di più lo spostamento. Il motore è molto corposo ma non brutale, 194cv presenti in modo discreto che sembrano meno a causa del peso e dell’assorbimento della trazione integrale, secondo me giusti ma pochi per un telaio così ben fatto. Consumi dai 13.3 ai 17.2kml che trovo più che buoni considerando tutto. Illuminazione dei fari molto buona con campo visivo veramente esteso e mai fastidioso per gli altri utenti della strada in modalità auto. Bagagliaio di poco più di 500 litri con doppiofondo utile per riporre ombrelli o anche oggettistica di altro tipo.
    2 punti
  36. Vi riporto delle slide interessanti trovate online. Il punto di discussione è: quanto sono realmente sane le aziende più blasonate? Qual'è il loro margine? L'avere una struttura complessa (rivendita, officina, ecc) ripaga?
    2 punti
  37. Leganza era un rifacimento della Kensington e della Lexus GS300 https://www.italdesign.it/project/leganza/ Lo dice stesso Italdesign.
    2 punti
  38. come detto in precedenza un omaggio di tale caratura avrebbe richiesto un'operazione del genere Sono persone senza cuore. Se "ami" una macchina...è come la moglie...finchè morte non vi separi...a meno che non vi combini qual cosa...in quel caso ....divorzio (vendita) Io non sarei mai capace di rivendere i mezzi a cui mi sono affezionato se non per bisogno economico o altri motivi urgenti. esempio del quarzo...se stasera vieni a vedere la mia punto cabrio con un assegno da 30.000€ per portarla via....non credo di accettare (mi metteresti in seria difficoltà,questo si, eh) su ghibli e su delta ad esempio ci siamo scannati eccome qua dentro...forse non ricordi. E pure su panda (dato che era 5porte invece che 3 )
    2 punti
  39. quel side sarebbe stato molto bello, sul frontale c'era da lavorare ma mi piace più della soluzione di serie che non ho mai sopportato
    2 punti
  40. Non sono un dipendente FCA, ma vedo che tutte le volte te ne esci più o meno con questo messaggio del tipo: "è flop". Qualche mese fa eravamo rimasti con 406 vendute su 500, quindi, come vedi, forse, se ti si da addosso, non è per partigianeria, ma perché scrivi inesattezze.😜
    2 punti
  41. Sul pavimento in legno.... un po' OT Questo tema mi ha fatto venire in mente una puntata di TOP GEAR di svariati anni fa in cui Jeremy Clarkson modificava l'interno di una classe S in stile cottage con pavimento in legno e pietra...
    2 punti
  42. ..che merda questo cesso..ha avuto mio papa per qualche anni...un disastro....
    2 punti
  43. 2 punti
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