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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 04/09/2021 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Avvistata durante le ferie nel ragusano l’ennesima bisarca di Tonale. Esemplare sempre più spoglio dal quale possiamo finalmente constatare la tanto discussa assenza delle maniglie posteriori.
    16 punti
  2. Non è che hanno saputo fare. ERANO massa critica Oggi i giovani sono in minoranza, quindi politicamente contano un cazzo. Sennò finiamo nella retorica che negli anni '80 erano tutti fenomeni e oggi tutti coglioni. Tralasciando che i coglioni dovrebbero essere i figli dei fenomeni e già qua qualche domanda dovrebbe venire fuori......non è che erano tutti geni della lampada, sono cambiate tantissime condizioni al contorno. Mia suocera nel 1980 con un diploma di scientifico in tasca ha potuto scegliere tra 3 offerte di lavoro, scelse la banca con 16 mensilità e tempo indeterminato dopo il periodo di prova. Lei era brava, e difatti ha fatto carriera. Ma a uno bravo oggi uguale (e ce ne sono tanti), di 19 anni,col diploma in tasca, dove le trova le stesse offerte lavorative? E gli diciamo pure che "è colpa tua che non ti impegni abbastanza" Siamo arrivati al punto che diciamo ai ragazzi che avere un lavoro stabile con cui costruirsi una famiglia è una "pretesa esagerata"
    8 punti
  3. La tanto annunciata Renaulution inizia da Mégane E-TECH Electric, un nome storico per il brand francese rivisitato su un veicolo totalmente elettrico, nonché il primo della Régie sulla base CMF-EV. Lunga 4,21m (passo 2,7m) e alta 1,50m, sarà disponibile con motore elettrico singolo da 130 cv o 218 cv aventi rispettivamente batterie LG da 30 kWh e 60 kWh ed autonomie di 300 e 470 km in ciclo WLTP. L'interno rappresenta una vera novità per il brand francese, allontanandosi da quanto prodotto sin'ora, con il debutto della plancia OpenR, costituita da uno schermo strumentazione da 12.3'' unito all'infotainment verticale da 12'' con sistema basato su Android, luci ambiente chiamate Living Lights e possibilità di dotarla con inserti in Nuo, legno lavorato a laser. Sarà prodotta interamente in Francia, nello stabilimento di Douai, con ordini aperti a Febbraio 2022 e consegne dal mese successivo. Tre i livelli di allestimento, Equilibre, Techno e Iconic e sei tinte carrozzeria (due grigi, nero, rosso, blu, bianco) con possibilità di tetto a contrasto o dettagli specifici colorati. Spaccati tecnici: Press Pack Completo: ▶️ Specifiche Renault Mégane E-TECH Electric Press Release: Nuovo inizio, per Renault, con la scelta strategica di produrre Nuova Mégane E-TECH Electric in Francia, nello stabilimento di Douai, nel cuore di ElectriCity, il nuovo centro industriale elettrico di riferimento in Europa. Renault ElectriCity, che si prefigge l’obiettivo ambizioso di realizzare 400.000 veicoli all’anno, sarà presto il centro di produzione di veicoli elettrici più importante e competitivo d’Europa. Si trova nel dipartimento dell’Alta Francia, una posizione ideale, vicino a dove si concentra la domanda. Mégane, una scelta ovvia Per Renault, berlina compatta è sinonimo di Mégane, un modello proposto in gamma da ben ventisei anni attraverso quattro generazioni. Con il suo design e la sua versatilità, Nuova Mégane E-TECH Electric rende omaggio a questo patrimonio, mantiene ed ottimizza il DNA che ha fatto di ogni generazione di Mégane un punto di riferimento nel segmento: piacere di guida, comfort e tranquillità, abitabilità e volume del bagagliaio. Ma aggiunge anche nuovi vantaggi, come il design da “colpo di fulmine”, l’inedito rapporto dimensioni/abitabilità e tutti i benefici associati alla motorizzazione elettrica. Con Nuova Mégane E-TECH Electric, Renault rivendica la continuità della sua storia e i successi insiti nel nome Mégane, portandolo anche nel presente e nel futuro. Dare questo nome al nuovo veicolo è stata una scelta ovvia. Ed è con questo veicolo che il nome continuerà a vivere. Nuovo linguaggio “sensual-tech” Proprio come la Marca, anche il design Renault evolve e diventa più “tech”. Pur mantenendo la sensualità dei modelli che hanno decretato i recenti successi, comprende elementi molto tecnologici (fari posteriori LED micro-ottici, display OpenR) e componenti i cui codici traggono ispirazione dagli oggetti high-tech e dal mondo dell’hi-fi (griglie di ventilazione, incisioni laser delle finiture sulle protezioni della parte bassa delle porte). Proporzioni inedite e dinamiche Con il passo allungato (2,70 m per una lunghezza totale di 4,21 m) e gli sbalzi ridotti della nuova piattaforma modulare CMF-EV, Nuova Mégane E-TECH Electric presenta proporzioni inedite, che danno ai designer la possibilità di progettare una berlina dinamica con un ingombro ben architettato. La batteria estremamente piatta (soli 110 mm!) ha permesso di assottigliare le proporzioni esterne, ma anche di spingere oltre i limiti del rapporto dimensioni esterne/ abitabilità interna, abbassando il centro di gravità per una guida più piacevole e dinamica. Infine, Nuova Mégane E-TECH Electric associa la sua compattezza ed altezza contenuta (1,50 m) con la capacità di far percepire dall’esterno la sua grande abitabilità interna. Aerodinamica ed efficienza La presenza di caratteristiche che evocano il mondo dei crossover trasmette un’idea di robustezza: grandi ruote da 20”, protezioni nella parte bassa delle porte e passaruota, linea di cintura della scocca rialzata. Il tetto spiovente, la carreggiata ampliata e le maniglie delle porte a filo carrozzeria di serie, invece, evocano il mondo dei coupé. L’altezza contenuta, l’abitabilità e il volume del bagagliaio fanno, infine, riferimento al mondo delle tradizionali berline del segmento C. La ricerca dell’aerodinamica tramite l’efficienza del design è stato un elemento strutturante dello stile di Nuova Mégane E-TECH Electric. L’altezza contenuta, il tetto spiovente, i pneumatici dai fianchi stretti, i paraurti scolpiti con le prese d’aria all’anteriore e linee distintive al posteriore integrate alle parti laterali contribuiscono a trasmettere visivamente tutta l’aerodinamicità del veicolo ma anche, concretamente, ad ottimizzare la sua efficienza. Tinte eleganti e distintive Nuova Mégane E-TECH Electric sarà disponibile in sei tinte di carrozzeria eleganti e distintive: Grigio Aviation, Grigio Scisto, Blu Notturno, Rosso Passion, Nero Etoilé e Bianco Ghiaccio. Per una maggiore personalizzazione, è possibile optare per tinte bi-tono differenziando il colore del tetto, dei montanti e, in funzione degli allestimenti, delle scocche dei retrovisori esterni con le tinte Grigio Scisto, Nero Etolié e Bianco Ghiaccio, con 13 combinazioni possibili. Altro elemento distintivo: la tinta dorata Warm Titanium, per il rivestimento della lama aerodinamica integrata ai paraurti anteriori e posteriori nonché delle prese d’aria laterali del paraurti anteriore, nelle versioni premium. Un dettaglio che conferisce vigore e sportività a Nuova Mégane E-TECH Electric. La robustezza del veicolo è evidenziata anche dai pneumatici da 20” (18” per le versioni entry-level). Vengono proposte due versioni di cerchi da 20” e altre due da 18”. Su tutte compare al centro il nuovo logo Renault. Firma elettrica I fari Full LED anteriori e posteriori di Nuova Mégane E-TECH Electric sono finemente cesellati e molto moderni. Il veicolo inaugura nuove firme luminose, assolutamente “elettrizzanti”, che si estendono fino al logo centrale, per accentuare il design dinamico. All’anteriore, le luci diurne sembrano fuoriuscire dai fari e correre fino alle prese d’aria laterali del paraurti. Al posteriore, tanti filamenti micro-ottici tagliati al laser costituiscono due intrecci striati che creano un effetto 3D filigranato: le linee che si incrociano sembrano vibrare, come se fossero vive. Oltre agli indicatori di direzione dinamici molto eleganti, le luci di stop si presentano come due linee sovrapposte, come un segno di “pausa”. I fari, composti da sei riflettori, sono adattivi. Il passaggio dagli abbaglianti agli anabbaglianti è automatico. Inoltre, il fascio luminoso è più largo in città per una migliore visibilità intorno al veicolo e più profondo su strade e autostrade, per una migliore visibilità in lontananza, senza abbagliare i veicoli che si trovano davanti o provengono dal lato opposto. Le luci si adattano anche alle condizioni climatiche (pioggia, nebbia) tramite un pulsante sul cruscotto per fungere da fendinebbia. La gamma di queste funzioni ultramoderne e molto estetiche è completata dagli indicatori di direzione dinamici. Maniglie delle porte automatiche Tutte le versioni di Nuova Mégane E-TECH Electric sono dotate di maniglie a filo carrozzeria. Quando il conducente o il passeggero del sedile anteriore si avvicina per aprire la porta e quando il veicolo non è chiuso a chiave, le maniglie, dissimulate nella carrozzeria, escono automaticamente grazie a un sistema elettrico. Tornano nella posizione di chiusura due minuti dopo aver parcheggiato, quando l’auto comincia a muoversi oppure quando si bloccano le porte. Benvenuti a bordo La sequenza di benvenuto proposta da Nuova Mégane E-TECH Electric si conclude quando il conducente prende posto sul sedile. La dashboard OpenR, che comprende il driver display del cruscotto e il display multimediale in posizione centrale, si accende mostrando il logo e il nome della Marca. Si attiva l’ambient lighting che mette in risalto il posto guida, mentre gli altoparlanti emettono il nuovo suono che identifica l’identità Renault per dare il benvenuto a bordo. OpenR, il “maxi schermo” È il pezzo forte dell’abitacolo di Nuova Mégane E-TECH Electric, un vero e proprio gioiellino che incarna tutta la tecnologia integrata in questo modello di ultima generazione! Preannunciato dai concept TreZor (2016), SYMBIOZ (2017) e MORPHOZ (2019), la nuova dashboard OpenR, a forma di L rovesciata, mette insieme il driver display digitale del cruscotto e il display multimediale della console centrale. È la prima volta che questo equipaggiamento viene proposto come dotazione di serie. Unico sul mercato e frutto di tanti anni di sviluppi dei dipartimenti Design, Prodotto ed Ingegneria di Renault, incorpora nativamente anche le bocchette dell’aria centrali per restare fedele allo stile “a filo carrozzeria” del design del veicolo. Il display OpenR è rivestito da una superficie di vetro rinforzato che lo rende più resistente, piacevole al tatto e alla vista. La luminosità e il coefficiente di riflessione luminosa dei display sono stati ottimizzati per una migliore visibilità al sole, insieme ad uno specifico trattamento antiriflesso. In tal modo, è possibile eliminare la classica “visiera” del cruscotto guadagnando spazio e conferendo al tutto un effetto flottante molto moderno. La dashboard OpenR offre un’inedita superficie totale di visualizzazione: 321 cm² per il driver display da 12,3” (1920 x 720 pixel, formato orizzontale) e 453 cm² per il display multimediale da 12” (1250 x 1562 pixel, formato verticale). Insomma, un totale di 774 cm² per uno spazio digitale a bordo unico per la categoria, degno delle migliori berline premium! Nelle versioni entry-level, il display multimediale misura 9” (1250 x 834 pixel, formato orizzontale). La dashboard OpenR fa il pieno delle migliori tecnologie per un’esperienza fluida e ricca. Comprende la terza generazione della piattaforma Snapdragon Automotive Cockpit di Qualcomm, che supporta più display, una connettività all’avanguardia, tra cui l’USB di tipo C, e tutte le tecnologie necessarie per la sicurezza a bordo e i dispositivi di assistenza alla guida (Around View Monitor 3D, ad esempio). A livello di software, propone il nuovo sistema multimediale OpenR Link con Google integrato, per un’esperienza connessa intuitiva ed ottimizzata. Massima intuitività Il sistema multimediale OpenR Link è basato su Android OS, il sistema operativo di oltre il 75% degli smartphone del mondo*, nella versione dedicata al settore automobilistico (Android Automotive). Sviluppato da Google, è un software aperto ed open source, sempre aggiornato. Semplice ed intuitivo, OpenR Link presenta tutte le funzioni proposte da smartphone e tablet, integrando perfettamente Nuova Mégane E-TECH Electric nell’ecosistema digitale dell’utente. D’altronde, si usa come un tablet, utilizzando un solo dito (pressione breve, pressione lunga, scorrimento), più dita (pinch to zoom, etc.) o la voce, grazie al riconoscimento vocale. Riceve e visualizza le notifiche e consente di navigare facilmente tra le varie videate (Home/ Navigazione, Musica, Telefono, App, Veicolo), grazie alla barra dei menu situata nella parte superiore del display. Infine, proprio come il sistema operativo di smartphone e tablet, OpenR Link si aggiorna automaticamente, grazie alla tecnologia FOTA (Firmware Over-The-Air). Lo stesso suono premium per tutti gli occupanti Oltre ai due sistemi audio Arkamys sulle versioni entry-level e cuore di gamma, Nuova Mégane E-TECH Electric include un inedito sistema audio premium firmato Harman Kardon nell’allestimento alto di gamma (in opzione nella versione cuore di gamma). Lo studio di questo sistema è stato parte integrante dello sviluppo di Nuova Mégane E-TECH Electric, per offrire un’inedita esperienza musicale agli occupanti del veicolo. Con una potenza totale di 410 W, ha ben 9 canali: 2 tweeter ai lati del cruscotto, due woofer nei pannelli delle porte anteriori, due tweeter e due woofer nei pannelli delle porte posteriori e un subwoofer nel bagagliaio. Massima abitabilità Appena si sale è bordo l’effetto è sorprendente: quanto spazio! Nonostante l’ingombro minimo, Nuova Mégane E-TECH Electric vanta dimensioni interne simili a quelle della versione termica di Mégane (spazio longitudinale, distanza tra i passeggeri), se non addirittura superiori (raggio alle ginocchia al posteriore di 21 cm). Tuttavia, sono soprattutto l’abitabilità e la praticità ad essere state spinte al massimo, grazie alla piattaforma CMF-EV: passo allungato, vano motore ridotto che comprende alcuni elementi della climatizzazione, plancia più sottile, etc. I passeggeri dei sedili anteriori possono, così, disporre di più spazio in corrispondenza della console centrale e sotto la plancia. Inoltre, lo spazio a bordo e il comfort sono migliorati dalla mancanza del tunnel di trasmissione (pianale piatto), ma anche della leva del cambio e del quadro comandi di solito integrati nella console centrale. Materiali “come a casa” e riciclati A bordo di Nuova Mégane E-TECH Electric, l’ispirazione tratta dal mondo dell’arredamento è evidente e diversi materiali inediti o riciclati si abbinano per creare un’atmosfera accogliente per sentirsi “come a casa”. La volontà dei designer era anche quella di spingersi oltre i materiali tradizionali, come la plastica, e i soliti colori, come il nero. Pertanto, la plancia è rivestita di tessuto nelle versioni entry-level e cuore di gamma. Il tessuto è sostituito dal TEP (effetto pelle) nelle versioni alto di gamma. Il profilo superiore della plancia e la fascia superiore dei pannelli interni delle porte si arricchiscono di un rivestimento in Alcantara nelle versioni cuore di gamma e di legno decorativo Nuo nelle versioni alto di gamma. Il Nuo è un nuovo materiale innovativo in vero legno, composto da sottili strati di tiglio tagliati al laser e incollati su un tessuto con un adesivo a basso impatto ambientale. Il Nuo viene qui applicato in anteprima mondiale su un modello di serie. Abbinato al rivestimento in TEP della plancia, alle impunture dorate Warm Titanium dell’abitacolo e ai sedili in vera pelle (si veda sotto), contribuisce a rendere l’allestimento alto di gamma di Nuova Mégane E-TECH Electric raffinato ed elegante. In tutte le versioni, la plancia è arricchita anche da una modanatura decorativa orizzontale che dà un senso di maggiore spaziosità all’abitacolo e richiama le modanature dei pannelli interni delle porte. La plancia riflette la luce ed integra una striscia luminosa nelle versioni alto di gamma (in opzione nelle versioni cuore di gamma). Le sellerie delle versioni entry-level sono composte da tessuto derivato al 100% da materiali riciclati. Nel livello di equipaggiamento intermedio, anche le sellerie miste TEP/ tessuto utilizzano tessuto 100% riciclato. Infine, nell’alto di gamma, lo schienale e la seduta dei sedili anteriori e posteriori sono in pelle. Due sono i colori disponibili: nero titanio con profilo Warm Titanium o grigio chiaro con profilo moka. Infine, in tutti gli allestimenti, le tasche dei pannelli delle porte sono rivestite di moquette, per un maggior comfort acustico e visivo. LIVING LIGHTS, una vivace atmosfera luminosa L’illuminazione a bordo di Nuova Mégane E-TECH Electric è Full LED e basata sul ciclo circadiano, ossia il ritmo biologico del corpo umano nelle 24 ore, per ottimizzare il benessere degli occupanti. Pertanto, l’illuminazione dell’abitacolo, che comprende le strisce luminose della plancia, dei pannelli interni delle porte e del supporto per lo smartphone, è diversa di giorno e di notte e cambia automaticamente colore ogni 30 minuti. Quest’esperienza unica è stata battezzata LIVING LIGHTS. Con transizioni fluide tra i colori, effetti dinamici e naturali e cambi di colore automatici, l’ambient lighting sembra prendere vita. Di giorno, i colori freddi valorizzano il design interno e trasmettono una sensazione di alta tecnologia. Di notte, l’atmosfera accattivante dei colori caldi immerge il conducente e i passeggeri in un clima rilassante che rivela una nuova personalità di Nuova Mégane E-TECH Electric. L’ambient lighting è naturalmente personalizzabile tramite i settaggi MULTI-SENSE, il cui pulsante di accesso diretto è ora sul volante. In particolare, è possibile regolare l’intensità dell’illuminazione ed adattare il colore al proprio umore o preferenze. Nella dashboard OpenR, un cursore di regolazione manuale permette di scegliere su una tavolozza di 48 tinte il colore della plancia, delle fasce dei pannelli delle porte e della luce del cruscotto. I colori cambiano anche in funzione della modalità di guida selezionata. Sterzo e agilità ottimizzati Sulla piattaforma CMF-EV, è stato effettuato un lavoro specifico per consentire ai veicoli prodotti di associare la vivacità della motorizzazione elettrica ad un telaio dinamico, senza compromettere il comfort. Si ha per la prima volta un nuovo servosterzo elettrico, mentre il rapporto di riduzione è sceso a 12, il valore più basso del mercato, per proporre uno sterzo più agile e diretto. Ciò offre ai conducenti di Nuova Mégane E-TECH Electric una risposta veloce e chiara agli input del volante e facilita le manovre. Questo vantaggio è completato dalla presenza di un retrotreno multilink denominato Parallel Link. Insieme alla nuova colonna dello sterzo, garantisce una miglior tenuta di strada per una guida più sicura apportando, al tempo stesso, una maggiore precisione dello sterzo. Infine, la batteria è talmente sottile (110 mm) che permette di abbassare il centro di gravità del veicolo (-90 mm rispetto alla Mégane termica), favorendo l’agilità. La distribuzione del peso è equilibrata grazie all’integrazione della batteria sotto tutto il pianale. Protezione acustica brevettata L’innovativa “Cocoon Effect Technology”, sviluppata e brevettata dagli ingegneri Renault, crea un’inedita sensazione di comfort acustico durante la guida, anche su un veicolo elettrico che è di per sé silenzioso. Uno strato di morbida schiuma ammortizzante specifica è stato interposto tra il pianale del veicolo e tutta la superficie della batteria. Il beneficio si inizia ad avvertire dai 30 km/h, creando nell’abitacolo un effetto “cocoon” degno delle berline premium ed approfittando al massimo della silenziosità dell’abitacolo, della musica o delle conversazioni tra gli occupanti, anche in autostrada. Inoltre, la “Cocoon Effect Technology” ha il vantaggio di essere leggera, permettendo di risparmiare 3 kg rispetto alle soluzioni tradizionali di isolamento acustico. È completata dalla doppia tenuta stagna delle porte, un “privilegio” di solito riservato ai veicoli del segmento superiore. Sensazioni “su misura” I settaggi MULTI-SENSE di nuova generazione, inaugurati con Nuova Mégane E-TECH Electric, e il sistema multimediale OpenR Link, consentono di adattare le sensazioni di guida e la vita a bordo dell’abitacolo alla personalità e all’umore del conducente. Sono accessibili dal display OpenR e dal nuovo apposito pulsante sul volante. I settaggi proposti riguardano sia le sensazioni di guida (rigidità dello sterzo, calibrazione del motore e risposta dell’acceleratore) che l’atmosfera a bordo (ambient lighting, comfort del sedile del conducente, comfort termico, visualizzazione sul cruscotto, colore del cruscotto). Le tre modalità di guida pre-programmate (Eco, Comfort e Sport) mettono insieme il meglio di questi settaggi con i rispettivi obiettivi di efficienza, adattamento alle situazioni e incremento delle sensazioni dinamiche. C’è una quarta modalità (My Sense) che permette di scegliere completamente la personalizzazione dei settaggi. Il conducente può passare in qualsiasi momento da una modalità all’altra, anche tramite comando vocale. Motore di nuova generazione Il gruppo motopropulsore di cui è dotata Nuova Mégane E-TECH Electric è completamente nuovo. È stato sviluppato nell’ambito dell’Alleanza e ripreso dai vari partner. È prodotto in due siti: in Giappone per Nissan e in Francia, nello stabilimento di Cléon, per Renault. Si tratta di un motore sincrono a rotore avvolto, la tecnologia su cui Renault punta da un decennio e che sarà quella del futuro per il Gruppo Renault e l’Alleanza. Offre un rendimento migliore rispetto alla tecnologia del motore a magneti permanenti e l’assenza di terre rare riduce il suo impatto ambientale e i costi di produzione su larga scala. Grazie al design ottimizzato, è un motore compatto che pesa solo 145 kg (trasmissione inclusa), ossia il 10% in meno rispetto a quello ora utilizzato da ZOE, nonostante il significativo aumento di potenza e coppia. Sotto il cofano di Nuova Mégane E-TECH Electric, sarà proposto in due versioni: da 96 kW (130 cv) e 250 Nm da 160 kW (218 cv) e 300 Nm Offre tutto il piacere della guida elettrica, in particolare un’accelerazione istantanea, dinamica e lineare (fluida e senza scatti), e consente a Nuova Mégane E-TECH Electric di passare da 0 a 100 km/h in soli 7,4 secondi. Frenata rigenerativa “su misura” Ogni volta che si frena si permette alla batteria di recuperare energia, ma per consentire di ottimizzare l’autonomia indipendentemente dallo stile di guida, Nuova Mégane E-TECH Electric è dotata di un sistema di frenata rigenerativa ottimizzato. Sempre attiva quando la leva del cambio è posizionata su D, la frenata rigenerativa permette di recuperare l’energia cinetica della decelerazione (sollevando il piede dal pedale dell’acceleratore) per trasformarla in energia elettrica e stoccarla nella batteria. Ciò consente di migliorare l’efficienza e l’autonomia del veicolo preservando, al tempo stesso, i freni. Nuova Mégane E-TECH Electric ottimizza questa funzione proponendo quattro livelli di frenata rigenerativa, che si possono selezionare tramite gli appositi comandi situati dietro al volante: dal livello 0 (nessuna frenata rigenerativa) al livello 3 (massimo recupero energetico e freno motore ottimizzato, per una guida urbana molto intuitiva). Batterie sottilissime Come il gruppo motopropulsore, Nuova Mégane E-TECH Electric vanta anche una batteria completamente nuova da 395 kg, progettata per integrarsi perfettamente nella piattaforma CMF-EV. Si tratta della batteria più sottile del mercato in quanto è spessa solo 110 mm (lunga 1.960 mm e larga 1.450 mm), ovvero il 40% in meno rispetto alla batteria di ZOE. Contribuisce direttamente a ridurre l’altezza del veicolo a 1,50 m migliorandone così l’aerodinamica e l’efficienza. Per ottenere una tale compattezza, gli ingegneri si sono avvalsi di una nuova versione della chimica delle batterie agli ioni di litio con tecnologia NMC (dove NMC sta per “Nickel, Manganese, Cobalto”) di LG, che comprende più nickel e meno cobalto, per una maggiore densità energetica. Questa, con 600 Wh/l, è del 20% superiore a quella della batteria di ZOE. Gli ingegneri hanno anche sfruttato l’installazione nell’alloggio inferiore della batteria di un nuovo sistema di raffreddamento a liquido – una novità assoluta per il Gruppo Renault – che abbina efficienza e compattezza, grazie ai tubi in alluminio estruso. Alto solo 18 mm, questo sistema contribuisce alla migliore integrazione della batteria nella piattaforma, migliorando il design e l’abitabilità. Performance equilibrate Nuova Mégane E-TECH Electric propone due capacità di batteria: 40 kWh per un’autonomia di 300 km (norma WLTP) 60 kWh per un’autonomia fino a 470 km (norma WLTP, in funzione delle versioni). La batteria da 40 kWh è composta da 8 moduli da 24 celle ognuno, disposte su un solo strato. La batteria da 60 kWh è composta da 12 moduli da 24 celle ognuno, disposte su due strati. In entrambi i casi, le dimensioni della batteria restano invariate, soprattutto l’altezza record di soli 110 mm. Le batterie hanno una garanzia di 8 anni. Nel periodo di garanzia, vengono sostituite gratuitamente se si deteriorano ad un livello inferiore al 70% della loro capacità nominale. L’obiettivo di Nuova Mégane E-TECH Electric è offrire ai clienti performance equilibrate ed ottimizzate, ad un costo ragionevole. Le varie versioni della gamma coprono la maggior parte delle esigenze, sia quotidiane che straordinarie (weekend e vacanze). Versatilità di ricarica Oltre ai due livelli di potenza del motore e alla capacità della batteria, Nuova Mégane E-TECH Electric deve la sua versatilità di utilizzo alla molteplicità delle sue soluzioni di ricarica, potendo ricaricare nelle infrastrutture di ricarica AC, solitamente diffuse in città, fino a 22 kW, e, in quelle DC, più frequenti in autostrada, fino a 130 kW. Tutte le soluzioni sono ottimizzate per la massima efficienza. Nuova Mégane E-TECH Electric è, pertanto, compatibile con tutte le infrastrutture di ricarica che erogano corrente alternata (AC): dalla presa domestica (10A/2,3 kW monofase) alla colonnina pubblica (32A/22 kW trifase). Quest’ultima consente di recuperare fino a 160 km in un’ora. In funzione delle versioni, può essere compatibile anche con le infrastrutture di ricarica che erogano corrente continua (DC) fino a 130 kW (prese combo), come le stazioni di ricarica rapida che si trovano in autostrada. Può così recuperare fino a 300 km WLTP in 30 minuti. I ventisei dispositivi di assistenza alla guida di Nuova Mégane E-TECH Electric sono suddivisi in tre categorie: guida, parcheggio e sicurezza. Grazie a questi, Nuova Mégane E-TECH Electric si posiziona al top della categoria per il comfort del conducente e la sicurezza degli occupanti e degli altri utenti della strada. Active Driver Assist, la guida autonoma contestuale Con Nuova Mégane E-TECH Electric, l’Highway and Traffic Jam Companion, già noto nella gamma Renault, migliora ulteriormente. Diventa “contestuale” per ampliare il suo campo di applicazione al di là delle strade a scorrimento veloce e consentire al conducente di interpretare, nelle migliori condizioni, gli elementi che incontra per strada. Questa prestazione di guida autonoma di livello 2 ora si chiama Active Driver Assist. L’Active Driver Assist abbina il Cruise Control Adattivo contestuale con Stop & Go alla funzione di assistenza al mantenimento del centro corsia. Se le tecnologie del Cruise Control Adattivo sono invariate, il sistema è configurato per default in modalità Auto, per adattarsi automaticamente alla velocità rilevata dalla telecamera e dal sistema di navigazione. Inoltre, l’Active Driver Assist utilizza i dati di geolocalizzazione e le mappe specifiche che comprendono, in particolare, le rotatorie spesso presenti nelle strade interurbane, ma anche i limiti di velocità e le curve pericolose. Oltre a segnalare sul cruscotto questi eventi, Nuova Mégane E-TECH Electric è in grado di decelerare automaticamente, quando si avvicina ad una rotatoria per poi accelerare fino alla massima velocità consentita, dopo averla superata. Il veicolo si adatta automaticamente ai limiti di velocità vigenti, ad esempio, quando è necessario passare da 130 a 110 km/h. Il Lane Keep Assist (assistenza al mantenimento della corsia), invece, è ora in grado di funzionare anche in assenza di segnaletica orizzontale laterale (ad esempio, sul bordo di una strada provinciale). Se si rimane bloccati nel traffico e l’Active Driver Assist è attivato, il veicolo riparte automaticamente fino a 30 secondi dopo l’arresto, invece dei precedenti 3. Oltre i 30 secondi, è necessario l’intervento del conducente (ad esempio, premendo il pedale dell’acceleratore). L’Active Driver Assist fa parte del “Safety Coach” di Renault, l’insieme di tutte le misure che permettono di garantire una sicurezza ottimale agli utenti dei veicoli della Marca. Evitare gli urti e le uscite di strada Per ridurre i rischi di urto, Nuova Mégane E-TECH Electric è dotata di tre equipaggiamenti già noti: il Lane Departure Warning (LDW, allerta superamento della linea di corsia), il Blind Spot Warning (BSW, sensore di angolo morto) e il Lane Keep Assist (LKA, assistenza al mantenimento della corsia). Quest’ultima diventa più efficace che mai con la nuova versione Emergency Lane Keeping Assist (ELKA, assistenza di emergenza a mantenimento della corsia). Questo sistema associa i dati della telecamera frontale e dei radar laterali per rimettere il veicolo automaticamente in carreggiata quando, durante un tentativo di sorpasso, rileva un rischio di collisione frontale o laterale oppure il veicolo sta per uscire di strada. L’assistenza di emergenza di mantenimento della corsia funziona da 65 a 160 km/h (velocità massima del veicolo) per i sorpassi in cui sussiste un rischio di urto laterale o di uscita di strada e da 65 a 110 km/h per i sorpassi dove si rischia lo scontro frontale. Proteggere gli altri utenti della strada Si aggiungono due nuovi dispositivi di assistenza alla guida, inaugurati nella gamma Renault da Nuova Mégane E-TECH Electric, per la protezione degli altri utenti della strada, in particolare pedoni e ciclisti. Il sistema Rear Automatic Emergency Breaking (Rear AEB, frenata automatica di emergenza posteriore) è, come dice il nome stesso, la controparte della frenata automatica di emergenza, quando il conducente effettua la retromarcia. Se i sensori ad ultrasuoni posteriori rilevano un potenziale ostacolo (pedone, ciclista, palo), il sistema emette un segnale visivo ed acustico per avvertire il conducente. Se quest’ultimo non reagisce, il sistema ricorre alla frenata di emergenza per due secondi per evitare l’urto. Il sistema è attivo in caso di retromarcia tra i 3 e i 10 km/h. L’Occupant Safety Exit (OSE, allerta ostacolo in uscita dal veicolo) avvisa l’occupante del veicolo se, quando apre la porta per uscire, si sta avvicinando un altro veicolo, una moto o un ciclista, per evitare di investirlo o farsi investire. Questo sistema di alert visivo ed acustico permette di evitare gli “incidenti con le porte” che spesso interessano i ciclisti in città. Parcheggiare e circolare senza difficoltà Nella categoria Parcheggio, due nuovi dispositivi di assistenza alla guida pongono Nuova Mégane E-TECH Electric all’avanguardia della categoria. Il Multiview Camera 360° 3D è un sistema che utilizza quattro telecamere per effettuare una modellizzazione 3D del veicolo ed ottenere una visione a 360° delle sue immediate vicinanze. Il conducente può allora visualizzare l’esterno girando intorno al veicolo con il touchscreen ed ottenere una visione panoramica della parte anteriore e posteriore per effettuare tranquillamente le manovre di parcheggio. La funzione Full Auto Park (parcheggio interamente automatico) è, invece, un’evoluzione del sistema di parcheggio semi-automatico Easy Park Assist. Questa volta, l’automazione è quasi completa, in quanto non è più richiesto al conducente di azionare la marcia avanti e la retromarcia né di agire su acceleratore e freno nelle manovre di parcheggio assistito. Il ruolo del conducente si limita a sorvegliare l’ambiente e premere sul pedale dell’acceleratore per segnalare al sistema di continuare o concludere la manovra. Inoltre, il comfort e la tranquillità sono migliorati dallo Smart Rear View Mirror (visibilità posteriore tramite telecamera). Questo sistema funziona grazie ad una telecamera posizionata nella parte superiore del lunotto posteriore. Fornisce una visione in tempo reale della parte posteriore della strada dal retrovisore interno del veicolo, per una visione completa e senza ostacoli, complementare rispetto a quella dei retrovisori esterni. Sicurezza senza compromessi I tubi di alluminio estruso del sistema di raffreddamento liquido della batteria contribuiscono anche alla sicurezza della batteria stessa, grazie all’ottima resistenza strutturale. La rigidità della batteria è ottimizzata dalla struttura delle traverse e dei crash box, integrati nativamente nella piattaforma CMF-EV. Per offrire una sicurezza senza compromessi, Nuova Mégane E-TECH Electric è dotata anche del Fireman Access, un dispositivo innovativo nato dall’esclusiva partnership che lega da oltre un decennio il Gruppo Renault al Corpo dei Vigili del Fuoco. Si tratta di un accesso speciale che consente alle squadre di soccorso che devono affrontare una batteria in fiamme di spegnerla velocemente, riuscendo a circoscrivere l’incendio in soli 5 minuti contro il tempo di 1 - 3 ore necessario per i veicoli elettrici che ne sono sprovvisti. Oltre a questa innovazione, è previsto un interruttore situato sotto i sedili posteriori che consente alle squadre di soccorso di scollegare la batteria dal circuito ad alta tensione del veicolo. Sui finestrini di Nuova Mégane E-TECH Electric è apposto anche un QR Code per i soccorritori. In caso di incidente, basta scannerizzarlo per riconoscere che si tratta di un veicolo elettrico ed accedere celermente alle informazioni sulla sua architettura (in particolare, il posizionamento della batteria e degli airbag, i punti in cui è possibile intervenire tagliando rapidamente e senza rischi, etc.), un aiuto prezioso che consente di guadagnare fino a 15 minuti sul tempo necessario per estrarre un occupante dal veicolo! Il Fireman Access e il QR Code fanno parte del “Safety Coach” di Renault, l’insieme di tutte le misure che permettono di garantire una sicurezza ottimale agli utenti dei veicoli della Marca. In generale, la sicurezza dei clienti per strada – ma anche dei dipendenti sul posto di lavoro – è una delle tre colonne portanti (con la transizione ecologica e l’inclusione) della politica di responsabilità sociale e ambientale di impresa (RSI) adottata dal Gruppo Renault nell’ambito del piano strategico Renaulution. GAMMA E SCHEDA TECNICA LIVELLI DI EQUIPAGGIAMENTO Equilibre Techno Iconic VERSIONI A PRIVATI EV40 130cv Standard charge AC7 (non commercializzata in Italia) EV40 130cv Boost charge AC22 EV60 220cv Super charge AC7 + DC130 (non commercializzata in Italia) EV60 220cv Optimum charge AC22 + DC130 VersionI business EV60 130cv Super charge AC7 + DC130 (non commercializzata in Italia) EV60 130cv Optimum charge AC22 + DC130 DimensionI E PESO Lunghezza: 4,21 m Larghezza: 1,77 m (Business) / 1,78 m (Privati) Altezza: 1,50 m Passo: 2,70 m Sbalzo anteriore: 800 mm Sbalzo posteriore: 715 mm Peso: 1.624 kg VELOCITÀ Da 0 a 100 km/ in 7,4 secondi Velocità massima 160 km/h Renault Italia Topic Spy: ▶️ Renault Mégane E-TECH Electric 2022 - Prj. BCB (Spy)
    6 punti
  4. Confermata la particolare forma delle bocchette lato guidatore a "floppy-disk"
    6 punti
  5. Ahhhh.... i topic Alfa della sezione scoop. Quanto mi sono mancati 😁 Mi avete fatto tornare ai tempi del "cerchiamo con l'aiuto della grafica, con l'aiuto da casa e quello delle Nazioni Unite di ricostruire come son messe lucine e lucette dentro il faro di 940. Ma senza ascoltar troppo l'insider perché trattasi probabilmente di balengo" 😂😂😂😂 Mi son sentito per un attimo più giovane. Grazie 😊
    6 punti
  6. Mazepin verrà investigato per aver ostacolato il giro di Vettel. Se lo penalizzano, domani rischia di partire molto indietro 😮
    5 punti
  7. Il tetto rialzato lo aveva anche la “Caravan” per eccellenza
    5 punti
  8. Non me ne voglia chi travisera' le mie parole, ma questo e' il risultato di aver perseguito l'altissima scolarizzazione di massa (tra l'altro riducendo la difficolta' e la selettivita' delle scuole di ogni ordine e grado), aver affossato gli istituti professionali e aver creato un esercito di laureati in un paese che ahinoi offre ben poche opportunita'. Col risultato che il titolo e il voto servono solo da firewall all'ingresso e che chiedano la laurea per andare a fare le fotocopie....
    4 punti
  9. Sì certo invece per GTA non c’erano le chiusure per Covid
    4 punti
  10. 13 anni fa, poco più di un bambino mi chiedevo che senso avesse DACIA come produttore. Negli ultimi anni, mi chiedo che senso abbia il piazzamento di gran parte dei produttori di auto. Spero che Jogger abbia un notevole successo, non perché sia "irresistibile" dal vedere ma perché é funzionale, concreta e soprattutto perché offre tantissimo per quel poco che chiede a livello di prezzo.
    4 punti
  11. come avevo già detto, il vero problema è sull'asse Y, non nella vista laterale, se vedi in vista frontale piena, il vetro della porta anteriore ha una determinata curvatura (botte dei vetri), si si fosse mantenuta quella curvatura (adatta ad una berlina 2 volumi più bassa) si avrebbe avuto una forma che chiudeva di più in alto, sbilanciano dal punto di vista visivo la macchina e riducendo lo spazio interno ed accessibilità ai posti posteriori. Hanno invece pensato di mantenere una curvatura differente (si nota bene nella sezione del montante B, non a filo ma con un evidente scalino che cresce in Z) ed una colta che c'erano invece di cercare di nasconderlo malamente, hanno accentuato con lo scalino, per una questione di luce interna che diventa un motivo di stile. diciamo che avevano 3 starde per agire: 1: ingresso del portellone minore che su una MPV non è il massimo 2: nascondere le cerniere con delle bugne tipo clio oppure farne un motivo di stile richiamando come dicevi tu il passato, non so di preciso quando siano state inserite nello stile, ma non credo ci fosse negli sketch iniziali,
    3 punti
  12. Quando finirà il mito che Tesla sia una bolla sarà il momento di preoccuparsi dello scoppio (che non è detto che ci sarà, magari si affloscia un po' alla volta) Tesla è tutto ciò che dici tu, ma a molti, me compreso, sembra che sia ampiamente sovrastimata. Per il momento va bene così, questa capitalizzazione permette di portare avanti molti progetti che difficilmente avrebbero visto la luce se fosse stato diverso, ma ho seri dubbi che possa continuare così. Se mi sbaglio buon per Tesla e per chi ci ha investito. Per inciso per me lo scoppio della bolla non significa che Tesla deve fallire, ma semplicemente ridimensionare a valori più normali la sua capitalizzazione
    3 punti
  13. so che crossland e grandland sono psa, ma hanno molto di GM: un design noioso e fuori moda, sia negli esterni che negli interni. per quanto riguarda zafira, si puo criticare passare il fatto di passare il nome da un monovolume a un van, cosi come non si puo negare che si e abbandonato un segmento morto da dove tutti si sono ritirati, per avere l'ennesimo LCV di successo di ex PSA (di fatto parliamo di un van-d, la versione passenger del vivaro) sono d'accordo che opel si sta smaterializzando come identita di azienda a se, era inevitabile dopo l acquisizione. sul fatto che venda poco, sappiamo bene i motivi: il buco del mokka per un anno e mezzo, eredita nella non-strategia di GM sulla co2, e l abbandono di vendite gonfiate a margine zero e un gran numero di autoimmatricolazioni in germania. non ha perso vendite ma probabilmente era quello il suo livello gia prima.. esatto
    3 punti
  14. I clienti che non comprano più Opel però si vedono nei numeri di market share europei… Opel vale solo più 4% del mercato europeo. Perfino Fiat con la sua gamma obsoleta e pietosa pesa più del 5%. Vero però che fa profitti dopo decenni di perdite. Ma quanto può durare con vendite piccole e in calo , clienti fedeli andati e concessionari imbufaliti ?
    3 punti
  15. La dovete finì di ricordarmi 'ste cose, io sto ancora sotto psicofarmaci per il trauma
    3 punti
  16. Ma sì, la prossima volta perché non postiamo la ricetta della Peperonata in Scoop e Anteprime?
    2 punti
  17. 2 punti
  18. Pesante e banale. Gli inserti oro smorto sembrano l'alluminio anodizzato delle verande anni 90
    2 punti
  19. Dai su non fare il difficile. Sono solo 6400 EUR per una vettura con poco più di 60k km, caccia i soldi e non rompere Si scherza ovviamente
    2 punti
  20. NO, nessuno di questi, questa qui é la banale retorica portata avanti dalla confindustria e dai suoi "servi sciocchi" che le fanno da rappresentati politici... il problema italiano é che gli imprenditori italiani, che io conosco ormai da una vita.. per l'85% sono delle mezze se-ghe... dei cialtroni totali... gli im-prenditori italiani sono in gran parte, quasi tutti, dei 🤡 arretrati, chiusi, egoisti, non vedono a un palmo dal loro naso, continuano a pensare di fare vecchie lavorazioni o i piú giovani spesso corrono dietro a mode che sono solo specchietti per allodole gli imprenditori italiani sono un di-sas-tro... un disastro
    2 punti
  21. Che poi, se non sbaglio, PHEV ed HEV di casa Renault sono lo stesso sistema solo con batterie più grandi nelle PHEV.
    2 punti
  22. Io continuo a litigare con mio padre che sj ostina a dire "se sei bravo ti apprezzeranno", si, peccato che se non ti chiamano nemmeno per un colloquio è difficile dimostrare quanto si è bravi con una application; almeno negli anni passati c'era un individuo che leggeva una lettera scritta con cognizione, adesso ci sono solo form precompilati e spesso la scrematura viene fatta da un software, ho capito che per lui è praticamente inconcepibile immaginare che ci sia un computer che decide se sei bravo o meno in base al layout del CV che mandi. Beato lui che con 36/60 in ragioneria è riuscito a diventare un dirigente di banca e che ora si gode una pensione che è come il mio stipendio adesso, io purtroppo questo lusso non me lo sono potuto permettere anche se mi considero fortunato, nonostante ci sia arrivato più tardi di altri che mi sono attorno, ad avere raggiunto una situazione che fino a due anni fa non mi sarei mai sognato e comunque sono dovuto andare a vivere all'estero. La cosa che mi fa pensare è che trovo molta più comprensione della situazione da parte delle mie nonne di 87 e 94 anni che non dei miei genitori, secondo me perché loro sanno veramente cosa voglia dire trovarsi in una situazione di melma ed avere poche possibilità.
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  23. No ma... qualche altro pollicciotto in più per i cerchi?
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  24. Quindi, per tornare al tuo post iniziale, probabilmente hanno effettivamente "riciclato" la porta della Sandero... ed evitare quello in effetti avrebbe fatto lievitare i costi, quindi ha perfettamente senso. Grazie! 😊
    2 punti
  25. magari con i punti costruttori assegnati alle prime 2 vetture di ogni team per evitare che i top monopolizzino la zona punti e con rookie che possono correre per un massimo 2 anni sulla terza vettura con classifica dedicata (anche), non sarebbe male
    2 punti
  26. Dicono solo sarà disponibile dal 2023 e dall'immagine rilasciata sembra il PHEV di Captur/Arkana/Megane
    2 punti
  27. Possiamo notare il tappo del serbatoio che diventa un oggetto di stile e distintivo e ricorda i fasti sportivi del brand AlfaRomeo.
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  28. Personalmente io concordo con nucarote, abbiamo qualche prova di quanto hai scritto, sono ipotesi avvalorate da qualcosa, o semplici teorie campate per aria senza alcun fondamento? Nell'era di internet, dove le notizie vengono rimbalzate solo per fare clamore, cerchiamo di mantenere questo forum pieno di verità e notizie confermate. 😀
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  29. Tralasciando il pippone comblottista, hai qualche informazione reale e certa di ciò che hai appena detto?
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  30. tesla fa parte dell'apparato finanziario-militare americano é di fatto un'azienda para-militare che in gran parte sviluppa progetti che sono stati prima approvati dal Darpa del pentagono Us. tesla non é muschio, che é solo il frontman delle pubbliche relazioni, l'immagine dell'azienda per il pubblico... tesla come alphabet, apple, lockeed-martin e altre sono di fatto dei contenitori-azienda creati e continuamente supportati dal sistema militare e di potere che in gran parte senza mostrarsi troppo apertamente, di fatto controlla in ultima istanza gli stati uniti sono aziende che non hanno come risultato primario il "fatturato" (che é roba da banali contafagioli) ma obiettivi strategici ben piú importanti, inutile stare a dire se fallirà o no... sono strutture garantite dai rappresentanti degli interessi strategici di un'intera nazione in italia l'unica cosa lontanamente paragonabile é finmeccanica-leonardo che peró é interamente statale d infinitamente piú piccola mentre in america visto che hanno un'avversione per tutto quello che é statale, mascherano queste aziende strategiche dietro la cortina fumogena dei "milionari che si sono fatti da soli" da "soli" questi al massimo si sono fatti di "maria"... hanno dietro il pentagono e la federal reserve come garanti in ultima istanza... rispetto a queste situazioni personalmente non sono ne contro ne a favore, le osservo a distanza e cerco di non avvicinarmi troppo perché sono degli schiacciasassi che non guardano in faccia a nessuno ad ogni modo se possono combinare qualcosa di buono, le auto non credo, ma i robot se gli riescono sicuramente sarebbero un'ottima idea, ben vengano! 🙂
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  31. Comunque l’antesignana del tetto posteriore rialzato e del look off road è sempre lei, anche se non aveva le portiere dietro.
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  32. E detto nero su bianco (sul comunicato exPSA del 2019) che Gliwice permettera di produrre il nuovo Opel su base Ducato e permettera di produre il "surplus" di produzione di Atessa (all'epoca si parlava solo dei cugini PSA, ma adesso con Stellantis ci saranno anche i "surplus" di Ducato) che da anni produce piu della sua capacita produttiva massima che e di 260k/anno.
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  33. sulla 2008 era anche qui "una pezza" mascherata da estetica, il rialzo del tetto serve per integrare le (grosse) cerniere del portellone (infatti il cielo della vettura è piatto ed in continuità con l'anteriore), che posizionate più in basso avrebbero ridotto l'aera di accesso o creato dei bulbi, invece così è diventato un motivo di stile ed aiuta un po' l'aerodinamica
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  34. Beh, stanno sondando un po' il terreno (che è la vera missione dei concept di stile, infatti l'altro concept che hanno presentato pochi giorni fa, aveva un linguaggio stilistico ed un'impostazione differente) magari alcuni tratti distintivi si perderanno, il che non è per forza un male, ma secondo me, una volta stabilita la direzione (credo manchi ancora uno o due concept) inizieranno ad applicarlo sui modelli di serie e da li vedremo cosa rimarrà e cosa no
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  35. Mi sta piacendo sempre piu comunque. Sembra uscire un mix perfetto. di Stelvio e Macan, ovviamente in salsa Maserati.
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  36. Bel prodotto, perfettamente centrato per una certa clientela, concreto, con tantissime frecce al suo arco e, rispetto al passato, pare anche più carino esteticamente. Può davvero fare bei numeri. La pecca principale secondo me potrebbe essere la frenata d'emergenza automatica, che, data la derivazione dalla Sandero di questa Jogger, immagino non riconosca pedoni e ciclisti. Sono davvero curioso di vedere le caratteristiche tecniche della versione ibrida, anche io davo per scontato parlassimo di una HEV come Clio, ma vedo in questa foto un dettaglio che assomiglia ad una presa per la ricarica, sbaglio? Il comunicato mi pare non specifichi nulla in merito alla tipologia di ibrido.
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  37. Miracolo! Una macchina con i fari posteriori a sviluppo verticale, invece che i soliti baffetti orizzontali!
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  38. Con queste slide è impensabile avere una discussione seria e fondata, in quanto gli indici non sono assolutamente sufficienti nemmeno per dar via ad un'analisi sommaria. In più una serie di variabili non indifferenti: politiche di bilancio, anni di transizione (c'è chi ha investito prima nell'elettrico e chi dopo, chi lo sta facendo solo ora ecc.) ecc. L'unica cosa "interessante" è la capitalizzazione di Tesla, decisamente superiore addirittura a colossi come Toyota. Segnale di una bolla che prima o poi scoppierà.
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  39. Ragazzi la finite di fare Aida Yespica e Antonella Elia?
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  40. … consiglio tecnico o meno… prezzi FOLLI.
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  41. Comunque ragazzi.. i politici di qua… i politici di la… i politici non sono altro che lo specchio di una nazione e l’esperimento 5 stelle ( non giudico se buono o malo) non ha fatto altro che dimostrarlo
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  42. Una pagina Instagram che raccoglie segnalazioni di sfruttamento dei giovani professionisti dell’architettura, riordine_degli_architetti, ha fatto molto rumore con due casi. Il primo, quello dell’architetto Andrea Caputo – famoso tra l’altro per essersi aggiudicato la riqualificazione di Piazzale Loreto a Milano -, nel cui studio si applicava un codice comportamentale ferreo: «Siate veloci e zitti». Il secondo, relativo allo studio meneghino dell’archistar David Chipperfield, dove alcuni collaboratori sono stati pagati 500 euro al mese per 15 ore di lavoro giornaliere. Adesso, la lente di ingrandimento dell’account social si è soffermata su Piuarch, uno dei più importanti studi in Italia, anch’esso milanese. Vi lavorano circa 30 collaboratori e a costoro, il 20 marzo 2020, i partner dello studio proposero di «accedere al bonus di 600€ per le partite Iva, così da contribuire alla difficoltà economica dello studio». Tradotto? «Questo significa che voi richiederete questo bonus e percepirete il vostro stipendio decurtato di 600€», ma c'é sempre il poll-itico italiano che dice: "i giovani devono faticaaaareee! i nostri nonni si sono rotti la schiena senza sussidi!" probabilmente non "suo" nonno comunque e di sicuro neanche lui... siete nelle mani di questa gggente, fate attenzione...
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