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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 19/10/2021 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Carenza di slide, lo sapevamo sarebbe successo prima o poi
    8 punti
  2. No, non viene dimenticato... semmai non viene considerato da chi ha preteso guadagni immediati dal progetto Giorgio
    5 punti
  3. Infatti, questi "confronti" lasciano il tempo che trovano la maggior parte delle volte. E poi, oltre alla focale dell'obiettivo, bisogna considerare anche la distanza tra soggetto e apparecchio fotografico... insomma troppe variabili per fare un confronto serio...
    4 punti
  4. Speriamo porti un po' di pheeeeega
    4 punti
  5. Però converrai con me che eliminare interni del genere da un auto premium non è il massimo:
    4 punti
  6. - "Ma dov'è finito il cadavere?? Era qui un momento fa!!!"
    4 punti
  7. "...e da quel giorno la cara e vecchia Lada Niva divenne l'auto più venduta al mondo, il cui unico chip era quello dell'uccellino schiacciato dalle sue 10 tonnellate di Cazzima sovietica"
    4 punti
  8. giusto, la Cina ha un sacco di terre rare. Tra l'altro, non è che le terre rare siano "rare". Quel che è raro è la loro concentrazione in tassi tali da giustificarne l'estrazione, che è un processo molto complicato e costoso. E che, oltretutto, è devastante per il territorio non solo perché sventri colline, ma anche perché devi usare un sacco di robaccia chimica diluita nell'acqua per purificare le terre con i minerali, e quest'acqua immaginate tutti dove va a finire Il governo cinese se ne sbatte abbastanza, ma in altri paesi è fonte di enormi tensioni sociali.
    3 punti
  9. ...non sono d'accordo...2020 l'estrazione di terre rare ha avuto un volume globale di 240MT di cui 140MT erano di Cina. E vero che le terre rare si trova a molti posti del mondo, ma la maggior parte delle stati/regioni ha smesso la loro estrazione e lavorazione, cosi al momento siamo estremamente dipendente di Cina per queste materie. Si puo cambiare, ma dura anni.
    3 punti
  10. Allora, non credo affatto che sia solo la Cina la fonte di tutti i mali. Anzi …. Le maggiori compagnie di navigazione che hanno imposto gli aumenti dei noli non sono cinesi ( o lo sono solo in parte ). Gli aumenti sono stati decisi dal cartello delle maggiori compagnie per speculare sulla ripresa dei consumi a partire da Novembre 2020 ( prima per recuperare il “buco” che hanno fatto tra Febbraio e Giugno 2020, poi - visto che il mercato continuava a tirare - per speculare e fare sempre più soldi, addirittura a costo di fare sostare le navi ferme nei porti! ). L'aumento per un 20'' da Cina ad Eu è stato da circa 2000 USD a circa 14000 USD. L'aumento per un 40'' da Cina ad Eu è stato da circa 3000 USD a circa 18000 USD. I dati sono disponibili su fonti affidabili https://fbx.freightos.com/ Il mercato dei noli è in USD e c'è ancora un fattore 1,16 circa con l' Euro. Per tornare in topic, la Cina non ha materie prime! ( o in misura infima rispetto a quante ne trasforma ) Non ha minerale ( ferro, alluminio, rame ), non ha petrolio, non ha metano, non ha terre rare. Compra tutto ciò dall’esterno ( con arricchimento di Americani, Europei, Russi ed Australiani ( i primi due fanno anche da traders tra Africa / Sud America e Cina ) Dispongono giusto un po' di coke che hanno ricominciato ad estrarre in quanto, per la loro domanda interna, non è sufficiente la produzione energetica data delle centrali nucleari. Poi hanno silice e sabbie, giusto per colare milioni di tonnellate di cemento ( ma questo avviene a casa loro ). Gli aumenti di gas ed energia che stiamo subendo in Italia ed UE non sono certo dovuti alla Cina, quanto piuttosto ai magnati Russi, Arabi ed alla UE stessa. Anch’io temo che ci si avvii verso una tempesta perfetta ( peggiore di quella del 2001 e di quella del 2008 )
    3 punti
  11. se vien fuori davvero come quella rossa (stesse proporzioni,passaruota,riempimento ecc) ,e pare essere così,per me è bellina
    3 punti
  12. Heritage di Stellantis partecipa ad “Auto e Moto d’Epoca 2021” Al via la più importante manifestazione italiana del settore dove appassionati e collezionisti possono rivivere il passato del mondo dei motori ed ammirare le ultime novità delle Case automobilistiche più blasonate. Protagonista l’ente Heritage di Stellantis nato nel 2015 con il compito primario di recuperare, tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio storico dei marchi Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia. Presentato per la prima volta ad un salone il modello di stile della Abarth 1000 Sport Prototipo, concepita nel 2009 come erede diretta dell’iconica Fiat Abarth 1000 SP del ‘66, la preferita dai piloti privati dell’epoca. “Ritorno al futuro” con il prototipo Fiat X1/23 del ‘74, la prima city-car elettrica della storia, e l’inedita Nuova (500) RED presentata lo scorso mese sul tetto del Lingotto a Torino. A unirle 50 anni di sperimentazione di Fiat nel campo delle auto elettriche per una mobilità urbana innovativa e sostenibile. Riflettori puntati su tre vetture storiche – Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1960, Fiat-Abarth 850 TC del 1964 e Lancia Delta HF Integrale Evoluzione del 1991 – riportate all’antico splendore dagli esperti delle Officine Classiche, l'atelier di Restauro e Certificazione del dipartimento Heritage. Completa l’esposizione l’esclusiva Abarth 595 Competizione con cui si celebra il 60esimo anniversario della sigla TC (Turismo Competizione) che proprio la Fiat-Abarth 850 TC portò al debutto nel 1961. Sullo stand i visitatori potranno anche ammirare una selezione di prodotti della linea "Heritage Parts", il progetto condiviso tra Heritage e Mopar® che propone una selezione di ricambi originali per vetture d'epoca: in particolare, saranno esposti i paraurti ed i lamierati disponibili per la Lancia Delta HF Integrale Evoluzione. Dal 21 al 24 ottobre si svolge, presso la Fiera di Padova, l’edizione 2021 di "Auto e Moto d'epoca", il più importante appuntamento in Italia per gli amanti dell'automobilismo storico, che vanta un’area espositiva di 115mila metri quadrati, oltre 5.000 vetture d’epoca e più di 1600 espositori. Inoltre, il salone veneto si conferma il più grande mercato europeo di vendita di auto e moto d’epoca, di ricambi originali e di automobilia da collezione. Tra i protagonisti dell'evento vi è l’ente Heritage di Stellantis che, dal 2015, ha il compito primario di recuperare, tutelare e valorizzare l’immenso patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth, con particolare riguardo al parco vetture storiche di proprietà dell’azienda costituito da oltre 600 unità. E proprio dalla sua preziosa collezione provengono tre dei cinque esemplari storici esposti: il prototipo Fiat X1/23, la prima city-car elettrica della storia; il modello di stile dell’Abarth 1000 SP, interpretazione contemporanea dell’iconica Sport Prototipo del ’66; e la Fiat-Abarth 850 TC, la prima Abarth contrassegnata dalla sigla “Turismo Competizione”. Grande curiosità suscita l’esposizione ravvicinata tra il prototipo Fiat X1/23 del 1974 e la Nuova (500) RED, l’iconica 500, elettrica e solo elettrica, nata dalla collaborazione tra Fiat e (RED) per diffondere il messaggio condiviso di cura per l’ambiente, per il pianeta e per le persone, e presentata poche settimane fa con un esclusivo evento sul tetto del Lingotto a Torino. Il suggestivo accostamento di questi due esemplari, entrambi con livrea rossa, rappresenta un autentico “ritorno al futuro” poiché rievoca cinquant'anni di sperimentazione di Fiat nel campo delle vetture elettriche pensate appositamente per la mobilità urbana. Del resto, da sempre Fiat è in prima fila, a livello mondiale, nella ricerca di soluzioni innovative e sostenibili. Sotto i riflettori anche altre due vetture storiche di collezionisti privati – una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione del 1991 e un’Alfa Romeo Giulietta Spider Veloce del 1960 – che, al pari della succitata Fiat-Abarth 850 TC, sono state oggetto di un meticoloso restauro effettuato dagli esperti delle Officine Classiche, l'atelier di Restauro e Certificazione di Heritage di Stellantis. Gli interventi hanno interessato le vetture nella loro totalità, dalla carrozzeria agli interni, dalla meccanica alla strumentazioni, e sono stati effettuati sfruttando le sinergie con numerosi Enti tecnici dello stabilimento di Mirafiori. Accanto alla Delta Integrale, poi, i visitatori del salone potranno ammirare i paraurti ed una selezione di lamierati riprodotti appositamente per questo iconico modello Lancia nell’ambito di "Heritage Parts", il progetto condiviso tra Heritage e Mopar® che propone una selezione di ricambi originali per vetture d'epoca. I pezzi di ricambio, fondamentali per salvaguardare il valore collezionistico ed economico delle auto storiche, possono essere acquistati presso la rete di vendita ufficiale e anche online, sul Mopar® e-store. Infine, completa l’esposizione l’esclusiva Abarth 595 Competizione con cui si celebra il 60esimo anniversario della sigla TC, che proprio la Fiat-Abarth 850 portò al debutto nel 1961. Oggi le stesse denominazioni storiche - Turismo e Competizione - contraddistinguono le due versioni della nuova Abarth 595, l’icona dello Scorpione che incarna perfettamente le due anime del marchio: stile e performance. Abarth 1000 SP (2009), un nome che fa ancora battere il cuore agli appassionati dello Scorpione Considerata a giusto titolo una pietra miliare nella storia agonistica dell’Abarth, per stile, prestazioni e vittorie conquistate, l’Abarth 1000 Sport Prototipo del 1966 è una spider leggera e potente, costruita in pochi esemplari, che fece incetta di vittorie in tutta Europa contribuendo a diffondere la fama del marchio. Una vettura leggendaria, dunque, che ha continuato a ispirare i designer del Centro Stile Fiat e Abarth tanto che nel 2009 viene concepita la sua erede e nel 2021, a 55 anni esatti dal debutto dello storico modello, il progetto viene rielaborato e perfezionato, dando vita all’Abarth 1000 SP, una reinterpretazione contemporanea dell’iconica Sport Prototipo degli anni Sessanta, ovvero un’auto sportiva di taglia media, dalla silhouette accattivante e dalle linee essenziali. La presentazione di questa vettura ha generato molto interesse, spingendo l’Azienda a valutarne la produzione in piccolissima serie e a raccogliere proprio ad "Auto e Moto d'Epoca” le manifestazioni di interesse all’acquisto. Nella fiera patavina i visitatori potranno ammirare per la prima volta il modello di stile della 1000 SP contemporanea, realizzato nel 2009 in piena coerenza con il design della vettura originale per garantire la continuità tra la sportiva degli anni Sessanta e la concept car del nuovo millennio. In particolare, vengono rispettati tre principi di design, fondamentali già nella progenitrice. Innanzitutto la leggerezza, nelle forme, nei volumi e ovviamente anche nel peso. Il secondo principio è quello dell’aerodinamica: le moderne tecnologie di progettazione hanno permesso di coniugare le iconiche linee della 1000 SP con un coefficiente aerodinamico all’altezza di una sportiva dei tempi moderni. Infine l’ergonomia, finalizzata a migliorare l’esperienza d’uso, assicurando l’ottimizzazione del controllo del mezzo e un’agile guidabilità. Inoltre, nell’Abarth 1000 SP riecheggiano linee ed elementi estetici che contraddistinguevano la sportiva degli anni Sessanta. Il corpo vettura sinuoso, con le superfici morbide dei parafanghi che evidenziano la posizione delle ruote, riprende lo schema della spider a motore centrale. Le geometrie del posteriore della Abarth 1000 SP sottolineano un’armonia perfetta tra i gruppi ottici e gli scarichi. La livrea è rigorosamente rossa e su tutto il corpo vettura compaiono le caratteristiche prese d’aria, dal cofano anteriore fino agli slot di raffreddamento su quello posteriore. Anche la fanaleria rispetta lo schema minimalista della 1000 SP storica, con proiettori puntiformi sul muso e una sola coppia di fanali rotondi a sottolineare la notevole larghezza dell’auto dalla vista posteriore. L’Abarth 1000 SP mantiene quindi un’identità del tutto simile all’antesignana. Merito dell’attento lavoro di attualizzazione della Abarth 1000 SP storica che non ha lasciato spazio a compromessi. ... https://www.media.stellantis.com/it-it/heritage/press/heritage-di-stellantis-partecipa-ad-auto-e-moto-d-epoca-2021
    3 punti
  13. Siamo arrivati al punto che tonale è ontologicamente sbagliata. Io non ho parole.
    3 punti
  14. Possiamo anche dire che tutto dipende anche da che lente viene usata per fare le foto? Perchè quella sopra è alla "tedesca" tipo Autobild dove fanno foto con una lente wide che appiattisce tutto (rendendo anche delle TP con sbalzi da TA 🤣).
    3 punti
  15. Ma no, tranquilli, la Tonale non slitta, usano in pezzi della Compass e della Tipo che hanno in magazzino 🤣
    3 punti
  16. Gli Alfisti come i fan di Adele, vedono una gioia ogni sei anni 😂
    3 punti
  17. Ci vogliono decine si miliardi per una fab senza contare Tutto il know how, Bosch ad esempio produce ancora chip a 300nm in europa
    3 punti
  18. Y10 4wd,era una vita che non ne vedevo una,il contachilometri indicava 44mila e spicci.
    2 punti
  19. Matt miron è la finitura nera (utilizzata anche per lo scudetto a V, ma in lucido) riguardo agli interni, quando l’ho vista la prima volta al salone di Ginevra 2016, mi ha fatto subito una bella impressione, l’interno era beige e faceva un bell’ambiente poi l’ho presa tutta nera😅 avrei voluto però sedili neri ma con cruscotto + pannelli colorati, come era in opzione negli USA (i sedili bianchi come questa non li prenderei)
    2 punti
  20. Spero non sul carroattrezzi... c'è un bel giro da quelle parti di carri che trasportano auto pseudo inglesi...
    2 punti
  21. 2 punti
  22. Ho letto i peggio commenti delle signorine di Autopareri che guidano una grande Punto ma che si offendono se una Maserati che non compreranno mai arriverà in ritardo. non so in che mondo vivete ma la crisi delle materie prime è trasversale in ogni settore. Andate da MW e provate a comprare una PS5 e poi mi dite. [CUT] Non è questa la sede per parlare di colpe, complotti etc… si parla di Grecale, punto [CUT] ps ho scelto Tesla anche perché mi davano la macchina in 3 settimane contro i 7 mesi di una Classe A.. apple produce via TSMC ed ha assicurato il 25% della produzione mondiale
    2 punti
  23. Il covid centra come punto di partenza, mentre non centra niente su come sta andando a finire. La spiegazione è che a causa del covid alcune aziende di componenti hanno inizialmente ridotto la produzione, mentre alcune industrie come quella informatica hanno aumentato le vendite di dispositivi per lo smartworking e la dad, così è aumentata la richieste di componenti oltre le previsioni, quindi i prezzi sono aumentati e le case automobilistiche sono rimaste senza componenti, perché nessuno glieli produce ai bassi prezzi che vogliono pagare per averli. Infine come al solito c'è lo zampino della speculazione per cui un incremento della domanda del 10% dovuto alla ripresa post covid, ha fatto aumentare i prezzi del 100%, dei componenti, delle materie prime, del metano, e così la frittata è fatta. In pratica il capitalismo sta andando in deadlock.
    2 punti
  24. Ho avuto la fortuna di vedere la vecchia e la nuova vicine vicine. Beh, preferisco di gran lunga la vecchia.
    2 punti
  25. La cosa che io spero che sia finalmente successa è che i salotti buoni di Bruxelles si siano resi conto che siamo un continente scorreggia autosufficiente in nulla, e che si agisca quanto prima con un piano serio sul lungo periodo per rimediarvi. Anche se ho poche speranze che accada.
    2 punti
  26. U Signuri ciu paga Finalmente ci sbarazziamo di quella teiera deforme.
    2 punti
  27. La storia dei chip è credibile come una banconota da 30 euro. La verità è che FCA Italy è stata ridotta nella bad company di FCA da Elkann, Marchionne e Manley: dal 2017 ad oggi ha lanciato solo 1 modello e cancellato o rinviato in maniera invereconda tutti gli altri, perfino i restyling di Giulia e Stelvio in gravissima sofferenza commerciale. Modelli previsti entro il 2018 cancellati o slittati più volte, convinti che il mercato mondiale stia ad aspettare e comprendere le vicissitudini societarie di un gruppo decotto che da baricentro del settore auto è diventato una bad company periferica. Onestamente non mi interessa neppure approfondire i motivi di questo 75esimo rinvio: sta di fatto che FCA Italy non ha più nemmeno il senso del ridicolo. Tavares ha di fronte il Nanga Parbat da scalare sotto le valanghe, altro che rilancio in pochi anni.
    1 punto
  28. il paragone con Android non è del tutto esatto. Più corretto il paragone con i fornitori tipo ZF in campo automotive (cambi accoppiati a motori elettrici), solamente esteso all'insieme dell'auto, cosa che con un powertrain elettrico è molto più semplice.
    1 punto
  29. Ho giusto appena iniziato a seguirli, li apprezzo anche io!
    1 punto
  30. Immatricolata il 14 ottobre, ritirata ieri, ho percorso solo una quarantina di km ma ne sono già innamorato per la silenziosità, il comfort e la facilità di uso del cambio automatico alla mia prima esperienza. 😍
    1 punto
  31. Certo che sì. È vietato fermarsi in presenza di linea continua. E comunque pensi che bisogna dare la precedenza a chi circola contromano?
    1 punto
  32. OT : a me la 4 porte piace così... Assetto ribassato, ruote da 18" ed hai una piccola Charger..... 😅 P.S.: ma la vendono ancora da qualche parte?
    1 punto
  33. La porta posteriore assemblata male...non vedevo cotanta rozzezza dai bei tempi delle presentazioni delle versioni speciali della DR5.
    1 punto
  34. Non è un crollo, è come una guerra dove c'è chi da una situazione di apparente benestanza si ritrova povero, e chi da una situazione di continua sfrenata competizione sul centesimo di euro, si ritrova miliardario. E' sempre stata così, e i fortunati che stanno diventando miliardari (o sempre più miliardari) sono quelli che hanno mano il settore della materia prima, estrazioni, terre rare, circuiti elettronici, metalli ecc. Tutti gli altri, dipendono da loro. Quindi a fronte di una domanda più alta dell'offerta, i prezzi salgono....e per tenerli alti, si limita la soddisfazione alla domanda. Modello economico elementare. Più c'è offerta, più c'è concorrenza, più i prezzi si abbassano.
    1 punto
  35. Belli i nuovi fari ma quel pezzo nero sa molto di posticcio, ed è lì solo perchè non hanno voluto rifare lo stampo del parafango...
    1 punto
  36. VW CEO Diess warns shift to EVs could cost 30,000 jobs, report says Automaker's Wolfsburg plant needs to improve efficiency to match Tesla BERLIN -- Volkswagen Group CEO Herbert Diess told a supervisory board meeting in September that the company could lose 30,000 jobs if it transitioned too slowly to full-electric vehicles, two sources with knowledge of the matter told Reuters. Competition from new entrants to the industry such as Tesla has pushed the company to speed up its transformation, Diess is said to have told attendees. Tesla plans to produce up to 500,000 cars a year at its new German plant with 12,000 employees. VW employs 25,000 people to build 700,000 cars at its home factory in Wolfsburg. A VW spokesman confirmed Diess' position that Tesla and others' presence in Germany heightened the urgency of transitioning to EVs but denied that specific calculations had been made on how many jobs could be lost in the process. "There is no question that we have to address the competitiveness of our plant in Wolfsburg in view of new market entrants," VW spokesman Michael Manske said, pointing to Tesla and new Chinese automakers making inroads into Europe. "Tesla is setting new standards for productivity and scale in Grunheide," he said, referring to Tesla's factory under construction near Berlin which at peak capacity will produce 5,000 to 10,000 cars a week -- more than twice the German battery-electric vehicle production in 2020. "A debate is now underway and there are already many good ideas. There are no concrete scenarios," Manske said. A spokesperson for VW's workers' council said that while they would not comment on whether Diess made the remarks, "a reduction of 30,000 jobs is absurd and baseless." Another union spokesperson from the German state of Lower-Saxony, which is VW's second-largest shareholder, said such cuts were "out of the question." EVs have far fewer parts than internal combustion engine cars and so require fewer workers to produce. According to one estimate, 100,000 jobs in the German auto industry could be lost by 2025 as a result of electrification. VW's Wolfsburg plant does not currently make EVs, but the company plans to produce an electric sedan there from 2026 under a plan named "Project Trinity." Diess has previously said Tesla would fuel competition in Germany. VW is also considering listing its car charging and energy business in addition to existing IPO plans for its battery division, Chief Technology Officer Thomas Schmall told Manager Magazin in an interview published on Wednesday. Schmall said nothing had been decided yet and it would probably take up to two years before the new companies were established and ready for the stock market. (Reuters)
    1 punto
  37. Oh, finalmente un doppio rene di dimensioni e forma accettabile. Come dite? È il retro e quelli sono gli scarichi? Ah.
    1 punto
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