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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 23/04/2022 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Qualche dettaglio. Luci zona piedi. Luci maniglie (solo anteriori). Dettaglio bandierina italiana sul tunnel. Grafica strumentazione che cambia da N a D. N D N (Classica) D(Classica)
    12 punti
  2. Abito a 400 km da Imola, partito alle 6 alle 10 ero al circuito, nessuna coda in autostrada, siamo usciti al casello prima di Imola, pochissima coda ai cancelli, dal parcheggio all’interno in meno di 15 minuti. Per adesso ho visto la mini gara di F3 costeggiando il circuito. Adesso mi sono seduto per vedere le libere.
    9 punti
  3. E niente, tutto il mondo quando arriva in Italia si italianizza e pensa solo a magnà… ma a mangiare bene 😂
    9 punti
  4. Ooh, e siamo ritornati al moriremo tutti, apposto, ora mi sento più tranquillo
    8 punti
  5. Un altro topic in cui ci si "accapiglia" perchè "la mia Alfa è più Alfa della tua"........ ottimo...... 😅
    6 punti
  6. Questo? Se si, è un riflesso. Penso del portale porta semafori della partenza.
    4 punti
  7. https://www.instagram.com/p/Ccp1TUeo9J6/ --- ---
    4 punti
  8. 90 minuti per la pole più insulsa della storia.
    3 punti
  9. Perchè in Italia o all’estero alla gente frega della Formula 1 o dei circuiti? Penso che ormai è finita sia l’epoca delle competizioni che quella dei saloni internazionali utilizzati come vetrina di marketing, mentre ha assunto molta più importanza la campagnia pubblicitaria sui social con personaggio super famoso. Secondo me è da qua che devono ripartire (come in realtà han fatto già in passato)
    3 punti
  10. "ci vuole giorno molto piovoso per annegare papera".
    3 punti
  11. Scusate ma sono i piloti della scuderia F1 Alfa Romeo è normale che venga sfruttata la loro immagine e quella della F1, non ci trovo nulla di male.
    2 punti
  12. Fb Avvistamenti di supercar e non
    2 punti
  13. 2 punti
  14. Che la trovo cara...... ma forse è proprio tutto il mercato dell'auto che sta "sbarellando"...... L'unica cosa sicura è che Ypsilon (insieme a 5oo e Panda) è il vero "assegno circolare" in caso di rivendita...... altrochè le tedesche.....
    2 punti
  15. Ma una nuova Laguna elettrica no? Una 5 porte fastback la vedo benissimo. In Israele avevano realizzato all’epoca della strategia ZE dei prototipi
    2 punti
  16. Niente da fare, ancora nessuna comunicazione
    2 punti
  17. sono le zingare che criticano il mio Escalade XL, io le prenderei a schiaffi
    2 punti
  18. Il cofano arriva a metà macchina!🥰
    2 punti
  19. Un utente di worldscoop ha trovato questa foto nel manuale d’uso del suo nuovo Jogger! Che sia l’auto di cui parliamo qui?
    2 punti
  20. E' l'essenza del non design, la mia scrivania in ufficio con 2 monitor da 24" sembra più una macchina di questa.
    2 punti
  21. Non credo ci sia tanto da obiettare sul marketing. Il fatto che le corse non vengano viste più come prima non vuol dire che non si debba portarla in pista. L'auto si deve far vedere comunque, che lo facciano anche su pista non cambia poi tanto. Dopotutto, lo spot in TV e sul web non è stato ancora trasmesso, quindi creano attenzione costante nel frattempo.
    2 punti
  22. In Cina vanno altri tipi di auto, soprattutto di interni
    2 punti
  23. Praticamente hanno esposto tutti i colori disponibili in gamma ad Imola...
    2 punti
  24. Ferrari Roma in Rosso Dino. IG: @knapneder
    2 punti
  25. Automotoretrò: l’Heritage di Stellantis presenta quattro rarità del 1972 ed apre l'Heritage HUB di Mirafiori a visite guidate straordinarie Dal 28 aprile al 1° maggio, presso il Lingotto Fiere di Torino, si tiene l’edizione n. 39 di Automotoretrò, il tradizionale salone-evento dedicato al motorismo d’epoca Fra gli oltre 1.200 espositori non poteva mancare l’ente Heritage di Stellantis, che valorizza il patrimonio storico dei marchi Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth e che propone uno stand variegato, con quattro vetture molto diverse fra loro ma accomunate dal cinquantesimo anniversario (1972-2022) e dal colore rosso della carrozzeria Alfa Romeo Alfetta Spider Coupé, Fiat 124 Abarth Gr. 4, Fiat 126 e l'iconica Lancia Fulvia HF 1600 “14" vincitrice del Rallye de Monte-Carlo 1972 rievocano le vicende di quattro brand che hanno fatto la storia dell’automobile e continuano a trasmettere agli appassionati valori attuali ancora oggi In occasione del salone, previste ben otto visite guidate straordinarie all'Heritage Hub di Via Plava, lo spazio espositivo che ospita circa trecento vetture iconiche nella restaurata Officina 81 del comprensorio industriale di Mirafiori. Le visite si terranno da giovedì a domenica, alle 10 ed alle 17, ed avranno una durata di circa due ore ed un costo di 25 € a persona. Cinquant’anni e non sentirli: potrebbe essere questo il motivo conduttore dell’esposizione che l’ente Heritage di Stellantis metterà in campo per la 39^ edizione di Automotoretrò, consolidato evento dedicato alle auto d’epoca che si svolgerà al Lingotto Fiere di Torino dal 28 aprile al 1° maggio. Attingendo infatti dal suo vasto parco di proprietà (oltre 600 vetture storiche) l’Heritage schiera sul suo stand una FIAT 124 Abarth Rally Gruppo 4 da competizione, il primo prototipo della FIAT 126 uscito dalle linee dello stabilimento di Cassino e la Lancia Fulvia Coupé 1.6 HF che trionfò al Rallye de Monte-Carlo del 1972 condotta da Sandro Munari e Mario Mannucci. La formazione è completata da un esemplare unico, Alfa Romeo Alfetta Spider Coupé disegnata da Pininfarina, prelevata dal Museo Alfa Romeo di Arese: tutte le vetture sono accomunate dal significativo rapporto con l'anno 1972 e dal colore rosso della carrozzeria. In linea con la sua missione di recuperare, salvaguardare e valorizzare il patrimonio storico di Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth, Heritage con questo allestimento richiama e celebra i valori dei quattro marchi, offrendo agli appassionati una carrellata di tipologie di vetture molto diverse: modelli da corsa, utilitarie di produzione di massa e una significativa “one-off”. Inoltre, in occasione dell'ormai storica rassegna del Lingotto, sono in programma otto visite guidate straordinarie all'Heritage Hub, lo spazio espositivo che ospita circa 300 vetture appartenenti alla collezione aziendale. Nel corso di ciascun tour guidato, della durata di circa due ore, i visitatori potranno scoprire le 64 vetture che animano le 8 aree tematiche in cui è suddiviso lo spazio, le due esposizioni riservate ai motori più significativi prodotti dai marchi italiani in oltre un secolo di storia e la mostra documentaria sulla storia dello stabilimento di Mirafiori. Le visite verranno organizzate alle 10 ed alle 17 nelle giornate di giovedì, venerdì, sabato e domenica ed avranno un costo di 25 € a persona. Prevista anche una tariffa ridotta di 15€ a persona per gli under 18. Per maggiori informazioni e per le prenotazioni, riservate esclusivamente a gruppi di almeno 6 persone, si può contattare l'indirizzo mail heritagehub@stellantis.com. Come nelle passate edizioni dello storico salone torinese, ad Automotoretrò i visitatori potranno toccare con mano le più belle vetture e moto del passato, sportive e di serie, provenienti da ogni parte d'Europa. Ci sarà spazio anche per modellini, ricambi originali, compravendita di vetture ed editoria specializzata, oltre a un ricco programma di convegni e incontri con famosi personaggi del settore. Per la prima volta anche una sezione dedicata interamente alla mobilità sostenibile. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale del salone: https://www.automotoretro.it/. FIAT 124 Abarth Rally Gruppo 4 La produzione di Fiat 124 Abarth Rally, iniziata nel 1972, termina nel 1975 dopo 995 esemplari usciti dalle officine Abarth di Corso Marche a Torino. Rispetto alla Fiat 124 Sport Spider da cui è derivata, la Fiat 124 Abarth Rally Gruppo 4 è dotata di un motore più potente e il suo peso è notevolmente inferiore grazie al tettuccio e al cofano in fibra di vetro e alle porte in alluminio. A seguito di una messa a punto operata dalla Squadra Corse Abarth, la vettura ha debuttato nella stagione sportiva 1972, proseguendo la propria carriera fino al 1975 prima di essere sostituita dalla 131 Abarth Rally nel 1976. Equipaggiata con un motore da 1756 cc in grado di erogare fino a 215 CV di potenza nelle sue diverse evoluzioni, la 124 Abarth Rally ha al suo attivo due vittorie nel Campionato Europeo Rally (1972 e 1975) e la piazza d’onore del Campionato Mondiale Costruttori per quattro stagioni consecutive (dal 1972 al 1975). L’esemplare esposto è stato protagonista della cavalcata vittoriosa di Maurizio Verini, che nel 1975 conquistò il Campionato Europeo Rally con 5 vittorie e un secondo posto. Monta un nuovo cofano con prese d’aria e due fari supplementari incassati, i parafanghi posteriori allargati con la presa d’aria per i freni e inoltre presenta la livrea bicolore che fu impiegata dalla squadra ufficiale Fiat Abarth nelle stagioni sportive 1974 e ’75: in entrambi gli anni la 124 Abarth Rally si aggiudicò anche il titolo di Vice Campione Mondiale. FIAT 126 prototipo Nel 1972, a sedici anni dal lancio, FIAT deve iniziare a pensare alla sostituzione del suo cavallo di battaglia, la 500 che ha motorizzato l’Italia. Sono cambiate le esigenze di mobilità, i tragitti diventano più lunghi e il traffico più congestionato: cresce l’esigenza di comfort e sicurezza, l’abitabilità diventa un requisito essenziale. Sulla base dell’esperienza maturata nelle piccole cilindrate, FIAT studia una nuova vettura che, confermando le caratteristiche di maneggevolezza ed economicità, adotti però un design più moderno e funzionale, decisamente ispirato alla “sorella maggiore”, la FIAT 127: nasce così la FIAT 126. Impostazione tecnica e meccanica ereditata dalla 500, ma prestazioni e abitabilità da segmento superiore: linee squadrate con 4 posti comodi e velocità di punta a 105 km/h. Carrozzeria autoportante a struttura differenziata con un sistema razionale di rinforzi per avere un abitacolo particolarmente rigido e resistente agli urti passivi: la sicurezza viene ulteriormente incrementata grazie ai freni comandati da circuiti idraulici separati. Le sospensioni sono a quattro ruote indipendenti per il massimo comfort, la visibilità molto ampia rispetto alle dimensioni contenute. Per il motore viene scelto il robusto bicilindrico da 600cc, naturale evoluzione del motore da 499,5cc che aveva equipaggiato quasi quattro milioni di FIAT 500. E siccome anche l’estetica conta, la FIAT 126 si presenta come una vettura particolarmente curata nelle finiture, con sedili e fiancate rivestiti in similpelle, un tappeto di nylon che ricopre tutto il pavimento e un padiglione imbottito con uno strato di fibra fono-assorbente. Anche in questo caso, come per la 500, il favore del mercato è immediato: la produzione terminerà infatti solo nel 2000 con oltre quattro milioni e seicentomila unità commercializzate in tutta Europa e la 126 sarà il modello a trazione posteriore più longevo mai prodotto da FIAT. L’esemplare esposto è l’ultimo prototipo esistente e venne prodotto dallo stabilimento di Cassino nel 1972. Si differenzia dal modello di serie per alcuni particolari – come il numero di telaio “provvisorio” e la diversa posizione della presa d'aria per il propulsore, che in questo esemplare è collocata dietro ad una delle griglie del cofano motore – e presenta alcune soluzioni estetiche che furono successivamente implementate nelle vetture di produzione delle serie successive, come i cerchi ad attacco stretto. Lancia Fulvia Coupé 1.6 HF “14” Presentata nel 1965, la Fulvia Coupé è disegnata da Piero Castagnero, che si ispira alle linee dei motoscafi Riva dell’epoca. La vettura, spinta da un 4 cilindri a V successivamente sviluppato in cilindrate da 1,2 a 1,6 litri, riscuote un immediato successo commerciale e viene da subito considerata per l’impiego agonistico. Divenuta una delle principali protagoniste dei rally sul finire degli anni Sessanta, la Fulvia Coupé rappresenta la punta di diamante della Squadra Corse HF Lancia per diverse stagioni sportive. Il suo successo più importante, ottenuto inaspettatamente contro vetture più recenti e di cilindrata e potenza nettamente superiori, è rappresentato dalla vittoria al Rallye Automobile de Monte-Carlo del 1972, conquistata da Sandro Munari e Mario Mannucci. La vettura qui esposta, che riporta ancora sulla carrozzeria i segni di quella memorabile impresa, monta il 4 cilindri di 1,6 litri elaborato da 160 CV ed esibisce l'iconica livrea “rosso corsa”, col cofano dipinto in nero opaco per annullare i riflessi e impreziosito dalla scritta "Lancia - Italia"; è universalmente conosciuta dagli appassionati come “Fulvia 14”, dal numero di gara utilizzato nella competizione monegasca. Alfa Romeo Alfetta Spider Coupé Nel 1972 nasce anche l'Alfetta, una pietra miliare nella storia Alfa Romeo per le soluzioni tecniche introdotte, in primis lo schema transaxle. La scelta di presentare sullo stand la versione spider coupé realizzata da Pininfarina invece della contemporanea berlina prodotta ad Arese rappresenta un ulteriore omaggio alla città che ospita Automotoretrò: la concept car fu infatti presentata proprio al Salone di Torino, come le altre vetture esposte sullo stand Heritage. Tenendo conto delle tendenze del mercato e delle nuove regolamentazioni in fatto di sicurezza, fortemente influenzate dalle direttive statunitensi rilasciate nel 1971 dalla conferenza ESV (Enhanced Safety Vehicle), la vettura viene realizzata da Pininfarina con una carrozzeria “targa”, ritenuta più sicura di una spider in caso di ribaltamento. Il prototipo si caratterizza inoltre per la linea fortemente a cuneo e per i vistosi paraurti in gomma nera, due soluzioni estetiche che troveranno grande fortuna nel design automobilistico degli anni Settanta. Il tettuccio amovibile è realizzato in materiale a trasparenza variabile: nero se installato a copertura, trasparente se sovrapposto al lunotto posteriore, dove sono ricavati i fermi per l'alloggiamento. Il motore è il quattro cilindri in linea da 1779 cc dell'Alfetta berlina, che sviluppa 122 cavalli a 5500 giri. Torino, 21 aprile 2022 https://www.media.stellantis.com/it-it/heritage/press/automotoretro-l-heritage-di-stellantis-presenta-quattro-rarita-del-1972-ed-apre-l-heritage-hub-di-mirafiori-a-visite-guidate-straordinarie
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  26. Io direi di aspettare un attimo prima di stracciarsi i vestiti. Per dirla alla Boskov, alla fine chi ha più punti vince
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  27. Bella garetta hanno dato spettacolo Vi lascio con questa che so che vi piace
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  28. In genere il bicolore e le dimensioni dei cerchi piu' grandi, riescono quasi sempre a snellire il profilo e l'impatto generale della vettura. Sulla precedente versione erano riusciti nell'intento e il risultato a mio parere era molto bello. Ahime la nuova non e' riuscita a replicare minimamente l'effetto.
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  29. Vuol dire che gli americani avranno le frecce dinamiche 😬 In California ho visto la Giulia ed usava le luci degli stop (solo la parte più esterna) < > come frecce
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  30. Mi ripeto, se non ne hai spesi 19 per la Giulietta, non ha senso spenderne 16.5 per questa.
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  31. Posso dire che a me lo scudetto nero fa pettare in tutte le combinazioni di colori? Così come non sopporto i cerchi nero lucido bidimensionali che vanno di moda ora
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  32. Il sunto è che con un'ibrida di tipo full, spesso si ottengono medie di consumo migliori in extraurbano che non in urbano. Provo a spiegarvela in maniera molto pratica, visto che ho un'Auris ibrida Partendo con motore freddo al mattino (t.amb. 5 °C), in un percorso cittadino di circa 10 km, la media finale dei consumi è di circa 20 km/l (vedi qui ulteriori dati in telemetria). In un percorso extraurbano di circa 50 km, partendo sempre a freddo (t.amb. 8 °C), la mia media dei consumi a fine percorso arriva vicina ai 25 km/l (vedi qui telemetria). -- Segue "spiegone" -- Questo significa che in urbano, dove tipicamente "non si macinano km", pur avendo delle ottime potenzialità, il sistema ibrido non riesce ad esprimersi al meglio. Ciò soprattutto con temperature ambientali basse, con le quali il motore endotermico fatica a raggiungere la regimazione termica. Ecco, magari un tassista che usa continuamente l'auto in città, riuscirà facilmente a migliorare di molto la media, ma solo grazie all'uso continuativo, tipo di utilizzo che non è affatto così comune per i più. In extraurbano invece, vuoi perché di solito si fanno più km, vuoi perché l'endotermico sta acceso per più tempo e con un carico maggiore, la regimazione termica avviene prima. E l'endotermico, in rapporto all'intero percorso, lavora per un numero di km maggiori in condizioni ideali, condizioni nelle quali consuma molto meno. Notare che il regime medio sul percorso sopra indicato, è stato di circa 1.200 giri/min, una cosa che difficilmente si realizza su una normale auto endotermica, anche diesel. E se le condizioni ambientali sono più favorevoli (es. temperature primaverili, 17 °C), nel medesimo percorso extraurbano, il consumo medio alla fine del viaggio può risultare prossimo ai 30 km/l... 😅
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  33. Riepilogo delle versioni ( da Motor1.com ) Modello 735i 740i 760i xDrive 740d xDrive 750e xDrive 760e xDrive i7 xDrive60 i7 M70 xDrive Motore 3.0 R6 3.0 R6 4.4 V8 3.0 R6 Diesel 3.0 R6 PHEV 3.0 R6 PHEV 2x Elektromotor 2x Elektromotor Potenza 286 PS / 425 Nm 380 PS / 520 Nm 544 PS / 750 Nm 300 PS / 670 Nm 490 PS / 700 Nm 571 PS / 800 Nm 544 PS / 745 Nm 660 PS /+1.000 Nm 0-100 km/h 6,7 s 5,4 s 4,2 s 6,3 s 4,9 s 4,3 s 4,7 s < 4 s Vmax 250 km/h 250 km/h 250 km/h 250 km/h 250 km/h 250 km/h 240 km/h tba Consumo 7,9 l 7,0-8,0 l 11,2 l 5,9-6,9 l 1,0-1,2 l 1,1-1,2 l - - Percorrenza in elettrico - - - - >80 km (WLTP) >80 km (WLTP) 590 - 625 km (WLTP) tba Mercati di destinazione China China, USA USA, Middle East Europa alle alle alle alle Da quando November 2022 November 2022 November 2022 Frühjahr 2023 Frühjahr 2023 Frühjahr 2023 November 2022 tba
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  34. Allora forse non siamo noi nella discussione sbagliata ma tu/voi che non avete ben chiaro il concetto di PREMIUM e aggiornamento
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  35. Siamo un po' OT ma Occamianamente parlando...non potrebbero semplicemente aver rubato un orologio senza pensare di trovarsi in mano qualcosa di fondamentalmente invendibile?
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  36. È enorme o la stanno facendo provare a Matteo Valenza ?
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  37. ad ogni modo quei fari a 3 elementi sono una bomba quanto a riconoscibilità, si vedono a chilometri di distanza, "nobilitano" tutta l'auto per me devono diventare un tratto distintivo di tutte le prox Alfa
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  38. https://www.instagram.com/p/CZ_Si0us5XX/
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