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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 05/11/2022 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. io ne ho viste in giro diverse. e ne ricordo una - all'epoca - dalle mie parti verniciata in una roba tipo bianco perla, metallizzato. e ricordo che mi sembrava una figata. oltre al fatto che ero convinto che fosse una Fiat, per la precisione una grossa Fiat Uno ovviamente
    3 punti
  2. Ho fatto una ricerca anche negli archivi de "L'Unità" e del Radiocorriere, e da quest'ultimo sono saltate fuori due cose. La prima è l'unica pubblicità cartacea per il Magnum che abbia mai visto, anche se si tratta in verità di un concorso del Cinzano di cui il fuoristrada era il primo premio. (Risulta apparsa sui numeri 21 e 23 del 1990, poi dal 27 al 29 dello stesso anno.) La seconda è un trafiletto dalla rubrica "Bazar". (Dal numero 39 del 1984.)
    3 punti
  3. 3 punti
  4. abbastanza agghiacciante il passaggio dagli schizzi al prototipo reale l'idea era interessante, un'anticipazione di fatto degli attuali cosidetti suv-coupé come concetto di stile. certo poi adattare quell'idea di auto filante e dinamica alla meccanica di un furgone con telaio a tralicci è un altro paio di maniche.
    3 punti
  5. Per chi vuole, il vecchio sito Omniauto, una ventina di anni fa dedicò una retrospettiva al Magnum / La Forza, nella serie di post in cui raccontarono anche delle Alfa brasiliane. Fanta politica (ma non troppo) mode on: Se Alfa Romeo fosse stata venduta dallo Stato anche solo 4 o 5 anni avanti, avremmo avuto un fuoristrada A.R. (uno dei due che erano in studio) progettato/ricarrozzato con Nissan e costruito in uno stabilimento nuovo di zecca collocato in qualche bacino elettorale scudocrociato. Le commesse pubbliche non sarebbero mancate e quindi Forze dell'Ordine e enti vari avrebbero avuto nel parco auto il 4x4 italo giapponese. La vendita di A.R. a Fiat stoppò il progetto. Fanta politica (ma non troppo) Mode off. Tornando alla realtà, non saprei perché Fiat abbia rinunciato ad un 4x4 dopo la Campagnola, ma vari politici, mossi da interessi che ben sappiamo, si mossero perché fosse un 4x4 italico a vincere le commesse statali. Da qui nacquero Iato e questo Daily ricarrozzato. Senza le commesse pubbliche il Magnum avrebbe avuto vita ancora più breve e qualche politico non avrebbe avuto il suo tornaconto. La Fissore sicuramente mise le sue competenze di carrozzeria, perché seppur vero che dalla Uno non si è preso nessun pezzo di carrozzeria, è evidente dalle forme di carrozzeria che hanno allungato le misure della compatta di casa Fiat per adattarle a questo Daily civilizzato. Per chi volesse vedere il Magnum in azione suggerisco di cercare sul web il film "Una donna da scoprire", dove il protagonista maschile scorrazza su un Magnum targato FO. Sul film sorvoliamo...
    3 punti
  6. 2 punti
  7. La nuova 500x diversa da C UV basata su C4 e prodotta da Tofas non è affatto garantita, anzi … a me proprio non risulta nei piani Per quanto riguarda la nuova multipla, dovrebbe assomigliare non poco alla Fiat fastback e alla C4X …
    2 punti
  8. E nel frattempo, ecco anche i consigli per gli acquisti dei tipi di Motor1, con la GR86 come protagonista.
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  9. A partire dal 1976 anche in versione 4 porte. Dalla targa con provincia arancione si deduce che questa 127 dovrebbe risalire al biennio 1976/'77 Pezzo notevole, degno di nota. Che tuttavia va annoverato come una berlina 2 porte più che una coupè, tra l'altro configurazione di carrozzeria abbastanza usuale negli anni '60 e '70 anche su berline di grosse dimensioni, soprattutto nei mercati nord-europei. Molto meno alle nostre latitudini. Il ruolo di coupè sportiva vera e propria nella gamma Volvo dei tempi era delegato alle P1800 in versione coupè e shooting brake.
    2 punti
  10. Comunque la Uno era moderna e figlia di Giugiaro che dettava legge all’epoca, un po come il design Tesla oggi a cui tutti si ispirano. Anche perché si voleva creare un SUV appunto, un fuoristrada con il design di auto, qualcosa di diverso dai fuoristrada giapponesi che spopolavano. Se guardiamo al mercato americano le proposte dei costruttori anni 80 erano tutti fuoristrada vecchio stampo derivati da progetti anni 70
    1 punto
  11. Dovrebbe essere leggermente superiore ma ha il marchio Ram che affascina..... Ricordo che stanno testando il Landtrek in Brasile, che dovrebbe avere il marchio Fiat
    1 punto
  12. Beh se si vuole fare un confronto con macan però non considererei i primi mesi quando ancora le consegne non erano a regime, Giugno ad esempio mi sembra assurdo considerarlo. Da settembre sembra che almeno in europa sia consegnata in tutti i mercati, quindi potrà essere piu corretto fare un confronto. Fermo restando che dubito maserati si aspetti di vendere quantità vicine a porsche, se si avvicinasse alla metà secondo me sarebbe un ottimo risultato
    1 punto
  13. credo che la risposta sia insita nella domanda. l'idea di partenza era "facciamo una Range Rover ma più figa". ovvero un fuoristrada molto meno fuoristrada. il designer ci si è messo e ha ipotizzato una roba che oggi sarebbe un crossover, o un suv-coupé. bello, negli intenti. poi però si cozza coi limiti della meccanica di base, che è quella di un furgonazzo per trasporti commerciali. eh. al che il suddetto designer abbassa il tiro e fa quel che può. le linee smussate e morbide che vestono questo che di fatto è un catafalco credo siano figlie di quel compromesso. ed ecco che ti esce la Uno-gigante. la volevo filante, ma è un Daily. più di così non posso.
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  14. mah,MV marchio chiuso a fine anni 70 e rimesso in vita nel 1996 da Castiglioni. Oggi era (è ancora in realtà) del figlio con soci russi molto poco trasparenti (🥶), meglio KTM mi sa
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  15. Le facevano a 40 km da casa mia e non credo di averne mai vista una, neppure FFAA...
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  16. è un brutto mega-collage di sei diverse immagini ritoccate, persino le scritte sulle maglie sono farlocche. e complimenti per la gestione delle luci: Fiat India approved.
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  17. F1 | Leclerc esclusivo: "Mi preparo per essere campione nel 2023" Il pilota monegasco vuole diventare campione del mondo con la Ferrari, ma non è disposto ad aspettare il 2026, il tempo che si è dato il presidente John Elkann: "Da pilota non posso pensare a questa scadenza. Sono molto impaziente...". Charles si racconta a cuore aperto a Motorsport.com: "Solo a Spa ho capito che eravamo fuori dalla battaglia iridata. La squadra sta lavorando sodo per essere pronta alla sfida e vedo già dei miglioramenti". ... Hai disputato in Messico il tuo centesimo Gran Premio. È un traguardo che hai sentito arrivare o è trascorso tutto velocemente? “Non mi sono mai soffermato a pensarci. Ci ho pensato negli ultimi giorni, e alla fine sì, si sentono. In questo arco di tempo ho cambiato due squadre, se ripenso al mio primo Gran Premio credo di essere cresciuto molto. Allo stesso tempo mi sembra ieri, le emozioni prima del debutto in Australia nel 2018 le ricordo molto bene, essere su quella griglia di partenza era un sogno diventato realtà. Poi è andato tutto molto velocemente, al mio secondo anno di Formula 1 ero già in Ferrari, quindi eccomi qui”. Hai ancora dei momenti in cui ti dici ‘sono un pilota della Ferrari’ o è ormai tutto nella norma? “Mi capita di… ricordarmelo, e soprattutto ogni tanto mi piace dire a me stesso che sono fortunato ad essere dove sono. È un pensiero veloce, perché subito dopo penso di avere davanti a me ancora tanta strada, sono contento di quanto ho fatto e di essere dove sono, ma ho molti obiettivi davanti a me, il primo dei quali è essere campione del mondo. Dal 2021 al 2022 abbiamo fatto un grande passo avanti, ma resta un altro grande passo da fare per poter puntare a questo obiettivo”. Se lo scorso inverno ti avessero detto che avresti vinto tre Gran Premi, salendo altre sette volte sul podio e che avresti ottenuto nove pole, avresti ‘firmato’? “No, non l’averi fatto, firmerei solo per il Mondiale! Ma avrei visto questo pronostico come beneagurante, visto che il 2020 ed il 2021 sono stati due anni difficili e confermare un salto in avanti di performance come quello che abbiamo fatto è stato il risultato di un grande lavoro. Col passare della stagione si tende a dimenticare questo aspetto, ma lo scorso anno c’erano dei weekend in cui ottenere il settimo posto era considerato un buon traguardo. Oggi puntiamo sempre in alto, non è sempre andata come avremmo voluto, ma stiamo lavorando per migliorare”. La stagione 2022 è iniziata con due vittorie ed un secondo posto nelle prime tre gare. Cosa hai pensato nel volo di ritorno da Melbourne dopo il successo nel Gran Premio d’Australia? Tutto faceva credere ad un Mondiale alla portata... “Eravamo in una buona posizione, c’era tutto per credere alla possibilità di giocarci le nostre chance fino alla fine. Se ripensiamo a Bahrain, Jeddah e Melbourne non c’erano stati imprevisti, avevamo completato tutti i test invernali senza un problema e probabilmente siamo stati l’unica squadra a non aver dovuto fare i conti con qualcosa di inatteso. Una tendenza poi confermata nelle prime tre gare, tre weekend in cui ci siamo confermati molto veloci ed affidabili, quindi dopo Melbourne ero convinto che saremmo stati in grado di giocarcela fino alla fine”. Quando hai capito che non avresti più avuto chance in chiave ‘Mondiale’? “Tante persone credono che questo momento sia il Gran Premio di Francia, invece per me è stato a Spa. Durante la pausa estiva ho creduto che avessimo ancora delle possibilità per restare in corsa fino alla fine, poi è arrivato il Gran Premio del Belgio ed è stato il primo weekend della stagione in cui la Red Bull si è confermata davvero superiore in termini di passo. Dopo quel fine settimana ho pensato che sarebbe stato molto difficile mantenere intatte le nostre possibilità in chiave Mondiale”. Quest’anno hai confermato una grande performance in qualifica. È stata solo una questione di potenziale della monoposto sul giro veloce o hai cambiato qualcosa anche nella tua preparazione? “Credo che, come in ogni stagione, ci sia sempre un passo avanti anche da parte mia. Sono un pilota migliore rispetto al 2021, così come lo sorso anno credo di esserlo stato rispetto al 2020. Quando ho realizzato che avrei avuto l’opportunità di battagliare per conquistare pole e vittorie mi sono ulteriormente caricato, anche inconsapevolmente mi ha fatto tirare fuori il meglio di me. Ma ripeto, alla fine è una progressione, dal 2019 ad oggi il più grande step che ho fatto è quello relativo alla gestione della gara, ma è difficile fare emergere questo aspetto con una Red Bull così forte”. Restando sul giro veloce in qualifica, è anche una questione di come prepari la gomma? “Sicuramente. È un esercizio molto particolare nel quale ogni dettaglio comporta una grande differenza. Gli pneumatici hanno una finestra molto ristretta in cui garantiscono il massimo della resa, e non è sempre facile centrarla perché le condizioni variano, è un aspetto sui cui ho lavorato molto e che in questa stagione credo mi abbia aiutato. Per quanto ci si possa preparare, quando scendi in pista il sabato pomeriggio c’è sempre qualcosa che è cambiato rispetto ai calcoli, parlo di grip dell’asfalto che può essere più alto del previsto o di vento, e in questo scenario devi essere rapido a capire e ad adattarti”. ... Hai detto che vuoi vincere un mondiale il prima possibile. Sembra tanto essere un 2023… “Esatto! So che il Presidente (John Elkann) ha detto che è un obiettivo da centrare entro il 2026, ma da pilota non posso pensare a questa scadenza. Sono molto impaziente, mi preparerò e farò tutto il possibile per essere campione del Mondo nel 2023”. https://it.motorsport.com/f1/news/f1-leclerc-esclusivo-mi-preparo-per-essere-campione-nel-2023/10395123/?fbclid=IwAR1LjLG94takTJlqhZcM-BMrqetV7Too6xrGcS2O9T4_1teU_Uwntaxc9I0
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  18. Tutti e tre i diesel erano sovralimentati. In ogni caso, con tutte le motorizzazioni disponibili in Italia, le prestazioni erano pesantemente influenzate dalla massa, che superava di gran lunga le due tonnellate con tutte le motorizzazioni (si oscillava tra i 22 e i 23 quintali). Di conseguenza anche i consumi non erano granchè, a parte i benzina che erano proibitivi.
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  19. Italienare gillar Småland, men de lämnade spillror och strödde salt på det messo nel Google traduttore "agli italiani piace lo Smaland ( la regione dove si trova Huskvarna, la città dove è nata la Casa) ma hanno lasciato macerie spargendovi il sale". Tra l'altro operazione (spargimento di sale) neanche riuscita ,perché i fuoriusciti dalla Husqvarna svedese hanno fondato la Husaberg che andò avanti per anni. Quindi gli italiani nel hanno piantati a casa ben molti in Svezia
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  20. Mah guarda essendo solo BEV per il cliente italiano normale potrebbero arrivare anche nel 2045 che tanto cambierebbe niente…
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  21. Non per temperare supposte ma definire a3 o serie1 “sportive” con qualsiasi allestimento mi sembra un po’ esagerato 😅
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  22. Non è che la Compass arriverà anche a Melfi ma non nel 2025? Un po' come l'attuale che è arrivata per la produzione locale solo qualche anno fa
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  23. SUV? Chiedo ai Moderatori, di bannare il termine SUV, da questo topic...😂
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  24. Cade a fagiolo la prova di stabilità
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  25. 1 punto
  26. Comunque a chi si stupisce per un MY della durata di un anno, ricordo che la A112 ebbe una settima (e ultima) serie del 1984, per poi passare il testimone alla Y10 nel 1985. Se questo non è heritage
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  27. Con gli usi sempre più diffusi delle sigle abbreviate, ormai leggere KTM sulla lista dei thread, mi evoca primariamente la nota bestemmia napoletana 😁
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  28. Volvo 142, con targhetta del Registro Nazionale Volvo Italia. Immagino che ai tempi potesse fare sorridere come coupé. Solo che, se pensiamo alle coupé che ci propinano da 15 anni abbondanti a questa parte...
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  29. Precisamente i motori americani furono: V8 Ford da 5 litri in versione aspirata e sovralimentata, e il V8 aspirato da 5,8 litri. V8 GM da 6 litri in versione aspirata e sovralimentata. Le potenze spaziavano dai "soli" 187 cv del 5 litri Ford aspirato ai 455 cv del 6 litri GM supercharged. Le velocità erano limitate a 180 Km/h per tutte le motorizzazioni.
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  30. piccolo OT Chi può si metta in garage una V12 il prima possibile
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  31. this. io quando parcheggio in spazi stretti tengo la mano sul bordo della portiera mentre apro, per evitare di sbattere sulla fiancata altrui (in pratica uso le mie dita come gommini). ma vedendo come è conciata la portiera della mia auto (soprattutto la dx ovviamente) mi sa che i più non si fanno grossi problemi al riguardo.
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  32. nell'ultima foto sembra una evoque evoluta
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  33. Troppo larga e bassa per essere una jeep, questa la sensazione a pelle da queste foto.
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  34. Vista ieri la prima su strada, credo Sonic grey. A me piace molto, è uno stile a cavallo tra sportivo ed elegante per nulla banale. Comunque è veramente ai confini del segmento C propriamente detto, può quasi essere considerata una seg. D corta.
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  35. Ho letto la prova su 4R, bè hanno fatto un ottimo lavoro. 0-100 in 6,9 secondi e 21,3 km/l in media... cioè con questi dati ammazza Toyota.
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  36. Dopo tempo immemore, causa poco tempo e sempre meno voglia di mettermi a fare ricerche e cancellazioni di targhe, posto anch'io qualcosa di accumulato in parecchi mesi. Col permesso di @Renault, ormai titolare quasi incontrastato di questa discussione. Alfa Romeo 75 T. Spark dell'aprile '89 Alfa Romeo 145 1.6 Twin Spark del '99 Audi 80 1.8 S dell'agosto '90 FIAT Tipo del giugno '88 FIAT Cinquecento del luglio '93 FIAT Tempra 1.4 i.e. S del luglio '93
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  37. No, e andava bene così
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  38. Non è affatto vero, gli ingegneri italiani ci sono e lavorano pure tanto.
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  39. Se porti una Toyota in Honda, difficilmente passeranno la garanzia... 😅
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  40. Non è che hanno fatto un'operazione nostalgia. La CC8 è il primo modello creato nel garage di casa di CvK....e per i suoi 50 anni, si è rifatto il modello dell'epoca con tecnologia moderna. Quindi niente V8 by Ford e pezzi recuperati dagli scaffali, ma tutto made in Koenigsegg. Quindi, altro che operazione nostalgia.
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  41. Ma perché dovete per forza dare una visione negativa dell’evoluzione tecnologica? A me non sembra che in generale tutte le evoluzioni siano avvenute per peggiorarci la vita. In generale dipende da come si usa la tecnologia, “tutte le macchine sono amplificatori delle capacità umane”, se sei un delinquente userai la tecnologia per delinquere, ma non è colpa della tecnologia, che in se non è né buona né cattiva. Capisco che certi settori soffriranno del cambiamento, avviene sempre così nei cambi di paradigma, ma altri si riconvertiranno e nasceranno nuovi tipi di attività. Se vivere fuori città è un miglioramento della qualità della vita, è anche il posto ideale per ricaricare un’elettrica ed utilizzarla per gli spostamenti verso la città, due piccioni con una fava.
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  42. I nuovi motori BMW "di quinta generazione" montati su iX, i4 e i7, che riprendono il sistema a spazzole. Certo molto efficienti a vedere dai risultati. Ma vorrei vedere la durata prevista. https://www.motortrend.com/news/bmw-ix-m60-brushed-electric-motor-tech-deep-dive/ https://bimmerlife.com/2022/04/23/bmws-fifth-generation-edrive-electric-motors-explained/ L'articolo ha numeri falsi, i dati ci sono e per quadrimestri fino a fine 2021. Cosa che il signore dovrebbe avere la qualifica per trovare, ergo penso male. Come certi studi universitari sull'idrogeno o sulle batterie. Sono tempi difficili. Ma non si può non apprezzare il tentativo di condizionamento mentale ab inizio del lettore: Già uno che inizia così si sgama da solo. Decisamente non si può stare a perder tempo a dimostrare i depistaggi che fioriscono in ogni dove. Tanto queste azioni sono ormai del tutto prive di ogni potere. Avanti il prossimo.
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  43. Ho smesso di leggere dopo le prime 2 righe. Qualcuno spieghi all’autore dell’articolo alcuni concetti: - emissioni climalteranti - emissioni inquinanti - fonti di energia rinnovabile - indipendenza energetica - efficienza energetica - evoluzione tecnologica
    1 punto
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