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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 29/05/2023 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Buongiorno a tutti, la scorsa settimana ho ritirato la mia nuova Mazda CX-60 come da titolo in sostituzione di una Alfa Romeo Stelvio 190cv Q4 B-tech del 2019 con la quale ho percorso circa 122.000 km. Come sapete (penso), le mie auto sono aziendali di Arval, le ultime due prese a 48 mesi invece delle precedenti a 36 mesi. Con la Mazda ho percorso pochi km al momento, circa 300, ma alcune considerazioni posso già farle, anche in confronto a Stelvio. Aspetto: Anche se sono dimensionalmente molto simili, la Mazda sembra essere enorme al confronto; sarà il muso squadrato, saranno le fiancate dritte, sarà il tetto orizzontale, ma sembra di una categoria sopra. A me ricorda molto la Jaguar F pace. Essendo entrambe bianche con i cerchi neri, il cambio è meno marcato. Dentro la Mazda sembra molto più spaziosa, i sedili sono molto meno contenitivi e la larghezza è maggiore. Anche il bagagliaio sembra molto più ampio, e ho trovato (non pensavo) anche le reti verticali di trattenimento bagagli, una per i sedili posteriori alzati e una per i sedili abbassati. Tecnologia: Premesso che la mia Stelvio era la prima versione, col vecchio infotainement, ma già con Apple car play e Android auto (ma via cavo), la Mazda è un altro pianeta. Velocissima la connessione, ottimo il navigatore di base, stereo veramente notevole ( ho l'impianto Bose), adas di livello 2 un pò invasivi come suoni e avvisi, ma ho già disabilitato le cose più antipatiche e fastidiose. Non ho provato a fondo la nuova versione di Stelvio, ma Mazda mi sembra superiore in questo. Posto Guida: Sono diversi, la Stelvio è più profilato e raccolto, invita a guidare, mentre Mazda è più salotto, largo e meno contenitivo. Nella Stelvio avevo i sedili misto pelle/tessuto, che avevano iniziato a rovinarsi nel fianchetto lato guida e nella seduta lato passeggero. Sulla Mazda la pelle sembra migliore. Il posto guida è ampiamente regolabile, vi è il riconoscimento guidatore ma, sinceramente, ho dovuto modificare la posizione automatica perchè non era quella che volevo io. Lo sterzo, invece, è una tragedia rispetto a Stelvio. Bisogna fare 2 giri per fare una curva, quando con Stelvio bastava mezzo giro, non capisco questa enorme demoltiplicazione a cosa serva. Le telecamere a 360°, invece, sono nitidissime sia di giorno che di sera, e si vede benissimo. Stelvio su questo era molto peggio. Nella Mazda ci sono meno posti dove appoggiare o mettere le cose, ad esempio non c'è il cassetto sotto al volante e il pozzetto è più piccolo e meno profondo. La ricarica wireless del cellulare però è comodissima. Guida: Anche se meccanicamente sono simili, alla guida sono molto diverse, purtroppo..... La Stelvio è un altro pianeta, letteralmente. La guida è precisa e dinamica, reattiva, morbida ma stabile. Una goduria. Sembra una macchina molto più piccola e leggera di quello che è. La Mazda, invece, è molto più morbida ma, per assurdo, sulle asperità (bumper, chiusini) salta molto secca, soprattutto dietro. Non capisco veramente il senso di questo assetto. Riguardo al motore, il 6 cilindri spinge tanto e forte, qui è goduriosa, anche le riprese sono rapide senza tentennamenti. Il rumore è molto bello, decisamente più del 4 cilindri di Stelvio. Resta lo sterzo molto demoltiplicato, quando ci sono curve non c'è storia purtroppo. In autostrada a 135/140 km/h è più silenziosa, ronfa a circa 1600 giri in 8°. L'ho quasi sempre tenuta in sport, come facevo con Stelvio, e mi sembra che al momento consumi di più. Ho fatto pochi Km, ma il computer di bordo indica 9,7 l/100km; la Stelvio era a 7,8. In definitiva è un NI, per certe cose è meglio ma per altre peggio, molto peggio. Quando ha lasciato la Stelvio mi sono venuti gli occhi lucidi, sapevo che non avrei avuto nulla da paragonabile, ma purtroppo Stellantis ha tardato troppo a lanciare il restyling e non ho potuto ordinare di nuovo la Stelvio; avessi potuto farlo lo avrei fatto e, a posteriori, me ne dispiace. Se avete altre curiosità o volete sapere qualcosa, chiedete pure!
    11 punti
  2. Qui a Torino di Tipo nere non se ne sono mai viste a meno che non fossero la Duemilasedici. Il colore più diffuso ricordo fosse il verde/azzurro metallizato, il rosso Shiraz (bordeaux met.) e il bianco. Comunque la Tipo fu un vero e proprio uragano nel panorama automobilistico, sarà che erano altri tempi ed i mercati erano molto stagnanti, sarà che si veniva da 200 anni di Ritmo (almeno questa era la percezione), sarà quella strumentazione digitale che faceva molto KiTT... Io ero un bambino torinese di 8 anni e ricordo che la percepivo come un'astronave, di punto in bianco sparì ogni auto vagamente interessante nella mia testa per lasciar spazio a alla nuova media torinese. ricordo che alcuni dettagli mi colpirono particolarmente all'epoca; oltre alla stracitata strumentazione ero particolarmente attratto dai pannelli porta tutto velluto (fino al bordo con il vetro era questa la particolarità) il portellone molto spesso nella vista laterale, la mascherina anteriore divisa in due con le nuove piccole barrette del logo (e particolare sexy la mascherina della sportiva che eliminava la barra centrale), i fendinebbia con vetro trasparente. tutti dettagli che nella testa di un bimbo appassionato d'auto erano estremamente moderni, ma persino il tergilunotto aveva una forma modernissima, la Tipo sancì definitivamente la fine degli anni 70 e aprì agli anni 2000, tutto traspirava di modernità.
    9 punti
  3. Concordo su tutto, avendo visto anche direttamente l'effetto al momento della presentazione (avevo quattordici anni). In allestimento base devo dire che era un po' triste (ma quella era una caratteristica comune agli allestimenti base, e a volte non solo quelli, di tutta la produzione automobilistica del periodo), ma in versione DGT diventava tutta un'altra vettura. Quei sedili e fianchi porta in vellutino erano cose che trovavi raramente su vetture dello stesso segmento, potrei dire al più nella Lancia Delta, sulle Renault penso proprio di no (la Renault 19 era sicuramente dignitosa ma non trovo che trasmettesse la stessa sensazione), le tedesche lasciamo stare (poi assolutamente d'accordo sul fatto che "duravano di più", ma gli interni di una Ford o di una Opel o di una VW, e qui rispondo ad @AndreaB mettevano la depressione). E lo spazio interno, poi, secondo me è stato una delle peculiarità del progetto Tipo 2 / Tipo 3. All'epoca della presentazione, era stato paragonato a quello della Croma.
    8 punti
  4. Ma perchè, dico io, solo un FCA non si può fare come gli 'altri'? Dare un minimo di continuità ai modelli, senza cercare di fare dei mix, crossover, come volete, per sostituire modelli di vari segmenti. Una berlina che si chiami Giulia termica/elettrica che sia (magari sw) e idem per Stelvio. E'tanto difficile?
    7 punti
  5. No la f250 è molto meglio e questa ha un ala posteriore troppo piccola 😬
    6 punti
  6. I miei due cents… Gara straordinaria, incredibilmente spettacolare e combattuta fino all’arrivo della pioggia, che ha reso la situazione monotona in quanto i piloti sono diventati giustamente guardinghi rinunciando alle spettacolari manovre di sorpasso che hanno contraddistinto la prima meta’ di gara. Una buona Ferrari si conferma indubbiamente la quinta forza del mondiale dietro Red Bull, Aston Martin, Mercedes e Alpine. Peccato che Sainz sia stato ostacolato da Leclerc al momento del pit; per lo spagnolo la corsa al titolo iridato si fa più difficile ma non impossibile, la matematica comunque è ancora dalla sua parte. Spero che la scuderia e soprattutto Vasseur difenda lo spagnolo dagli attacchi gratuiti di Leclerc, e che il TP non commetta gli stessi errori di Binotto l’anno scorso, quando proprio a Montecarlo iniziò inspiegabilmente ad attuare una strategia lesiva ai danni del pilota in lotta per il titolo a vantaggio del suo mediocre compagno di squadra. Per il resto spero che gli aggiornamenti che esordiranno in Spagna facciano fare il salto di qualità alla straordinaria SF 23, una monoposto indubbiamente già nata bene, tuttavia dobbiamo iniziare anche a difenderci dalla temibile McLaren ma io direi anche dalla Williams, le monoposto di sir Frank grazie al motore Renault e alle sospensioni attive ai stanno mostrando davvero competitive, e non mi sorprenderebbe se l’anno prossimo il Leone Mansell potrebbe infilarsi come terzo incomodo nell’eterna lotta tra Senna e Prost. Non mi preoccuperei molto di Verstappen, d’altronde l’olandese è stato umiliato da Schumacher, non ha mai avuto grandi pretese nella sua carriera
    6 punti
  7. diciamo che siamo alle solite , l'esterofilia che ci ha sempre visto premiare il prodotto estero a scapito di quello italico , la golf era e sarà sempre un punto di riferimento nel suo settore ma non possiamo dire che Tipo , ai tempi , fosse una macchina così inferiore se la fiat monta un motore spompo è una ciofeca se lo faceva VW era un motore studiato per quel segmento etc etc forse , anzi certamente , il grandissimo difetto di fiat è stravolgere i progetti di generazione in generazione , non seguire un filo logico che possa legare le vetture . In VW hanno scelto , giustamente , di far evolvere e maturare il prodotto e fra i vari modelli c'è un filo logico che li guida se io prendo le pari categoria fiat devo essere predisposto ai salti mortali Ritmo => Tipo => Bravo/a => Stilo => Bravo => Tipo c'è un minimo filo logico? golf a cosa è arrivata? alla 7 o la 8 ? ha una sua evoluzione di pensiero
    5 punti
  8. Io ho solo capito che quest'anno devo puntare sempre e comunque su Max 😅(🤬)
    5 punti
  9. Quando facevo salire una ragazza che non era mai entrata in una Tipo ci facevo un figurone con quel cruscotto... altrochè la Golf! 😅
    4 punti
  10. Chrysler TC By Maserati, vettura nata da una discutibile operazione di co-branding tra Chrysler e Maserati, all’epoca sotto l’egida del costruttore statunitense. Il logo era costituito dal pentagono Chrysler con al suo interno il tridente Maserati:
    4 punti
  11. lo scritto sbagliato di proposito per blastare i furbi
    3 punti
  12. Le centrali di accumulo sono fantastiche. Hanno solo un grosso problema: non esistono.
    3 punti
  13. Aggiorno: articolo sui patent https://www.thesupercarblog.com/zenvo-aurora-v12-hypercar-revealed-via-patent-images/
    3 punti
  14. Ha la forma del logo Zenvo all'anteriore. Non ha nulla di Ferrari.
    3 punti
  15. Questa di Ferrari non ha proprio nulla; lo si vede dai dettagli pasticciati. Vedendo i lavori di Manzoni questa non sembrerebbe opera sua...
    3 punti
  16. Fa cag@re! E non ho altro da dire, su questa faccenda.
    3 punti
  17. Piccolo OT L'altro giorno si parlava di prototipi in prova già immatricolati, ed avevamo citato Bmw. Ricordavo di aver trovato una nuova (vecchia) foto della Sr 5 E34 ma sbagliavo: la compagnia dei proto targati si allarga e coinvolge anche la 7 E32
    3 punti
  18. Buongiorno Autopareristi! Il thread della nuova Opel Corsa ha riportato a galla un tema abbastanza attuale: la tendenza nel mondo automotive di proporre loghi, stemmi e dettagli di vario genere in nero su parti nere o abbinati a vernici nere. Una moda diffusa da tempo nel mondo dell'aftermarket, ma che ho visto essere ufficializzata negli ultimi anni da costruttori premium del calibro Range Rover e Audi. Anche in casa Alfa Romeo sembra imporsi questa attitudine: pensiamo allo scudetto di Tonale, elemento distintivo e identitario, che viene proposto nelle spec di lancio in nero, con la punta che affoga e si confonde nella griglia sottostante. Io studio e lavoro nell'ambito del design della comunicazione, e non posso che essere colpito e incuriosito da questa propensione sempre più diffusa che mi pare controintuitiva, per cui ho deciso di aprire questo thread, per discuterne insieme e approfondire. Vi lascio questo spunto di riflessione: nel 1942 il celebre designer Raymond Loewy viene incaricato di ridisegnare i pacchetti delle Lucky Strike. In quel contesto gli viene un'idea, per noi oggi forse scontata, ma a cui all'epoca non aveva pensato nessuno: stampare il logo su entrambi i lati del pacchetto. In questo modo, appoggiando il pacchetto su un tavolo di un ristorante o sul bancone di un bar, c'era il 100% di possibilità che il logo fosse in vista. Una delle operazioni di restyling più fruttuose di sempre, con MILIARDI di esposizioni spontanee del marchio in più ogni anno. E chiudo con una nota pop a tema - dalla splendida serie Parks and Recreation
    2 punti
  19. Il sunto della F1 di quest'anno è qua. Questi non consumano le gomme, Alonso con le hard è entrato prima di Verstappen. Ergo è impossibile metterli in difficoltà. ☏ CPH1951 ☏
    2 punti
  20. Penso che continueranno a tenerla, perchè ha senso che ci sia. Ora con il motore dietro l'asse non c'è lo spazio materiale per farci stare un estrattore con l'angolo giusto, le motore centrale avendo il motore di fronte all'asse hanno più spazio per aumentare l'angolo dell'estrattore. Non è tanto una questione di fondo continuo o meno, sulla GT3 RS lo è già ( vedi foto), quanto l'angolo che si può dare alla parte finale del fondo che non si può aumentare a causa del volume occupato dal motore. Tornando IT spero non sia troppo "prototiposa" alla Valkyrie, ma qualcosa che sembra ancora un'automobile nelle forme (rimanendo nel filone Enzo-LaFerrari) e che al limite facciano un modello a parte molto estremo.
    2 punti
  21. Visto che l'avete citata, ecco la 1000 restyling'75. Questa doveva fare da tappabuchi nell'attesa della Horizon, quindi ci sono ancora meno motivi per cui dovessero ristilizzare pure la 1100. [Sempre "CarDesignArchive" su Facebook.]
    2 punti
  22. Non so che dirti. Io ho smesso di cercare di capirli.
    2 punti
  23. Boh, magari mi sono perso qualcosa io, ma mi ricordo di aver visto James Allison inquadrato in pista varie volte, l'attuale DT di Aston Martin pure credo segua la squadra in circuito (ha rilasciato una intervista questo fine settimana se non erro), Resta in passato era in pista con il team Haas ma non so se sia ancora così visto che quest'anno hanno cambiato organizzazione, lo stesso Binotto ai tempi di Arrivabene mi pare fosse spesso in pista. Intendiamoci, io non sono nessuno per dire quale sia il giusto metodo di lavoro, però vedere uno come Newey stare in pista a guardare i rivali e prendere appunti mi ha fatto riflettere, significa che c'è un approccio al lavoro di un certo tipo. Visto che l'ingegnere inglese è al momento l'uomo da battere, mi è venuta la curiosità di capire come si comportassero gli altri.
    2 punti
  24. Proposta di pesante restyling della 1100, presentata nel 1975 e prevista per il 1977. (Fonte : "CarDesignArchive" su Facebook.)
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  25. Hanno già cambiato il logo
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  26. si ma vale anche il discorso contrario, puoi avere la macchina che fa fortissimo, fare 1-2 in qualifica e poi arrivare 4-3 esattamente come è successo lo scorso anno a Montecarlo, o peggio ancora a Silverstone, servono entrambe le cose e con questo muretto, o fai una RB19 pittata di rosso (tanto superirore alla concorrenza e gli avversari sbagliano la macchina) oppure non vinci comunque
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  27. Conosco benissimo sia le batterie sia i sistemi di sicurezza di cui sono dotate. Si tratta semplicemente di totale allarmismo infondato. Ribadisco che le auto per essere omologate ed uscire sul mercato già fanno i loro test di guado e tenuta nella pergola. Le celle al di là del fatto che la batteria sia raffreddata ad aria o liquido sono comunque protette entro certi limiti.
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  28. Se ad incendiarsi è un'auto termica, l'acqua per spegnerla non manca. Se si incendia un pacco batterie al litio, ci vogliono procedure particolari per inertizzarla. E per fare danni bassa che il litio di una singola cella entri in contatto con l'acqua, in quel caso le protezione da cortocircuito non servono a nulla. Capisco il principio di precauzione dietro alla scelta di rendere non marcianti le BEV: non potendo sapere se un pacco batterie è sigillato o meno, è preferibile evitare di aggiungere dei rischi ad una situazione già di emergenza.
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  29. diciamo che per rassicurare i passeggeri posteriori hanno trasformato l' auto in un grosso casco così stanno più sicuri
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  30. Se rimaniamo nel "quello che gli altri considerano d'epoca" dovresti cercare un auto con età maggiore di 40anni. Perchè agli occhi dei più la maggior parte delle auto uscite tra gli anni 90-00 sono considerate moderne tant'è che vengono considerate "YoungTimer" anche dagli esperti (e al momento sono pure in una bolla pazzesca), ma nel primo messaggio escludevi le auto degli anni 70-80, quindi o ti butti su un instant classic o un auto molto particolare (StreetKa ad esempio o anche Smart Roadster) o in ogni caso l'auto per i più sarà vecchia.
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  31. 2 punti
  32. aggiungo anche il volante (quello della DGT), finalmente con un design moderno e capace di trasmettere una sensazione di cura (gli mancava giusto un po' di spessore)
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  33. che uomini sarebbero cambiati? Marcos è ancora li a far danni, Rieda è stato tolto dal muretto e messo al remote garage (che ha parte attiva e molto importante nelle previsioni delle strategie) Jain, il nuovo stratega era il vice di Rueda e non è che avesse brillato nin passato per estro e genialità.. gli uomini sono sempre quelli
    2 punti
  34. Avevo letto in un’intervista di imparato a Monza che aveva detto uno solo a metà strada tra berlina fastback e suv. Chissà forse gli americani gli hanno ricordato che un suv vero è indispensabile
    2 punti
  35. ma io dico... ma davvero se mettevano un pò più di vetro dietro si rovinava tutto sto splendido design coupettoso ?
    2 punti
  36. Forse meglio Porsche. Consiglio generale, l’auto d’epoca è uno sfizio che può essere un sogno o un incubo a seconda dell’esemplare (non del modello, dell’esemplare). Quindi, prima cosa, trovare un modello che piace e studiare studiare studiare. Difetti specifici e cosa guardare. Contrariamente alla vulgata comune, per iniziare eviterei roba anni 90 ma andrei su 80 o ancora meglio 70. Vero che non ci fai troppi viaggioni e spesso non hai i comfort….ma i difetti che hanno sono più evidenti e individuabili da un occhio meno allenato (ruggine, perdite di olio, malfunzionamento elettrico. Tutta roba che salta subito all’occhio) e sono poche da guardare. Anni 90 tra accessori, elettronica e plastiche inizia già a essere più complesse da valutare. Riguardo all’aspetto “sociale”. Qua mi spiace deluderti. Nel mondo storico siamo un po’ strani. Il valore dell’auto conta…..un cazzo. Conta più lo stato di conservazione e l’originalità. A un raduno è più facile trovare un nugolo di gente attorno a macchine “plebee” tipo un 112 o una Y10 Turbo Martini che ad esempio a un 996 turbo che vale N volte. Se vuoi attirare col valore devi andare su roba che va ad almeno 5 zero e che la prima cifra non sia un 1.
    2 punti
  37. Due piccole segnalazioni di dettagli curiosi di cui sono venuto a conoscenza in questi giorni. La prima è relativa alla ben nota Porsche 944, e l'ho scoperta grazie al solito video tutto "quinks and features" di Doug DeMuro. Quello che potrebbe sembrare il cursore per posizionare una piccola bocchetta d'areazione... ...invece è l'azzeratore del contachilometri parziale, come si può vedere dal video sotto che parte proprio dal momento in cui viene mostrato. Per la serie, se qualcuno non te lo dice o non ti leggi con attenzione il libretto di uso, non riuscirai mai ad azzerare il contachilometri L'altra segnalazione è relativa all'Alfa Romeo Giulia 1600 TZ2 Coupé Pininfarina del 1965, questa per intenderci: Si tratta del posizionamento poco ortodosso del freno a mano, arretratissimo e messo in alto tra i due schienali dei sedili, quasi fosse un bracciolo:
    2 punti
  38. Ah ho capito è una moda lanciata da Audì. Allora va bene. Loro sono all’avanguardia della… e c’è anche qualcuno disposto a pagare. Contenti loro..
    2 punti
  39. Con la "Millenove" l'Alfa Romeo introduce per la prima volta la catena di montaggio al Portello, realizza la sua prima vettura a scocca portante e lancia quel motore bialbero quattro cilindri che caratterizzerà i fortunati anni successivi. Alfa Romeo 1900 (1950-1959) Dopo aver vinto i primi due Campionati del Mondo di Formula 1 l’Alfa Romeo lascia la massima divisione dell’automobilismo sportivo imbattuta: il sogno di ogni Casa costruttrice. Non è il vezzo di un atleta vincente che anticipa il corso dei tempi, ma una scelta strategica ben precisa legata alle trasformazioni in atto nell’azienda. La Casa del Biscione concentra tutti gli sforzi nella creazione di una nuova vettura affidando il compito a Orazio Satta Puliga. Nasce così, nel 1950, l’elegante 1900, prima vettura Alfa Romeo dotata di scocca integrata al telaio. Ma non è l’unica novità: cambia radicalmente anche la linea produttiva dello stabilimento del Portello, che si struttura industrialmente con l’introduzione della catena di montaggio. L'Alfa Romeo 1900 è di concezione meccanica convenzionale: motore anteriore longitudinale, cambio a 4 marce, trazione posteriore; sospensioni anteriori indipendenti, con molle elicoidali e barra stabilizzatrice, ponte rigido posteriore con biella longitudinale e braccio centrale triangolare, molle elicoidali. Il 4 cilindri in linea da 1884 cm3 monta una testata in allumino con due assi a camme comandati da catena ed è alimentato da un solo carburatore. Eroga 80 cavalli e spinge i 1100 kg della “millenove” fino a 150 km/h. Le linee esterne sono sobrie ed eleganti, caratterizzate da morbide curve che ne disegnano i tre volumi e dalla tipica calandra cromata a tre lobi che identifica lo stile inconfondibile del costruttore milanese. Negli interni il divano anteriore unico e la leva del cambio al volante consentono il trasporto agevole di sei persone. Esemplari prodotti 21,304 Prezzi automobili anno 1960
    2 punti
  40. La barzelletta la ricordavo diversa. Il tecnico giapponese raccontava che per verificare l'isolamento della vettura mettevano un moscerino dentro l'auto e se il giorno dopo notavano che era uscito, andavano a cercare di capire da dove. Al che il tecnico italiano esclamava "Ma lo facciamo anche noi a Torino!" "Ah si?" "Certo, con un gatto."
    2 punti
  41. Abbiamo una foto dalla prospettiva dell'interno del Frigo?
    2 punti
  42. Provata ieri su strada la Trofeo, giusto 30 minuti tra villaggi, strade extraurbane tortuose ed un pezzettino di autostrada. Questa prova è stata preceduta una prova su stesso percorso guidando Ferrari Roma e seguita da stessa guidata questa volta al volante di Levante Trofeo. Nel complesso sono rimasto un po’ deluso perché mi è sembrata un po’ “impersonale”… Mi spiego meglio: caratteristiche senz’altro positive: Comodità eccellente Spazio a bordo ottimo per il tipo di auto Finiture e materiali di alto livello (unica nota negativa i tasti sul volante che sono un po’ cheap ed i portabicchieri senza copertura) Prestazioni ottime (per quello che ho potuto provare) Sterzo molto direzionale E poi? Quello che mi la lasciato un po’ “cosi” è che… È bella ma non ti toglie il fiato È potente ma non ti toglie il fiato Il suono e’ molto deludente La Roma al confronto è un animale selvaggio 😅 la GT è una granturismo molto più classica, comoda e quasi paciosa, in modalità “corsa”si accende un po’, le cambiate diventano più violente però rimane sempre meno ruspante della precedente. Sicuramente non sono nel target e se dovessi considerare una vettura simile, con uno piccolo sforzo economico in più andrei sulla Roma, o guarderei di nuovo in casa Aston.
    2 punti
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