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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 11/11/2023 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Un altro aggiornamento, su un tema già accennato in alcuni post precedenti: la semi-ignota SEAT Rose. Qualche mese fa - sul sito periodismodelmotor.com - sono venute fuori informazioni più dettagliate su questo prototipo e sul progetto che ci stava dietro. Pur confermando la collaborazione con Suzuki, sull'effettivo contributo dei giapponesi poche notizie sono disponibili. Solo si menziona la firma del protocollo tra le due aziende il 24 Luglio del 1992, per lo sviluppo di un modello comune da produrre in Spagna in circa 150.000 unità l'anno, oltre al probabile utilizzo di un motore a 3 cilindri da 1 litro e circa 60 CV, da produrre in Spagna anch'esso (come l'auto), ma nella fabbrica Santana di Linares in Andalucia, con la quale notoriamente Suzuki già aveva accordi per la produzione in loco dei suoi fuoristrada. Dettaglio che assieme all'architettura del motore (ai tempi i piccoli tricilindrici erano quasi esclusiva dei marchi giapponesi) ci fa ipotizzare che il motore dovesse essere sviluppato da Suzuki. Comunque, oltre a queste scarne informazioni, è stata pubblicata una bella carrellata di foto sullo sviluppo di questo prototipo, oggi presente nella cosiddetta Nave A122, il deposito di veicoli storici di SEAT a Barcellona. Partiamo allora da qualche disegno, di cui purtroppo non riesco a capire né l'anno, né l'autore (Pilsbury?? non trovo nessuna notizia/collegamento con un simile cognome). Nonostante mostrino la sola versione 3 porte, sono disegni interessanti perché di una fase già sufficientemente realistica, e con una qualche vaga somiglianza con il concept Volkswagen Chico del 1991. Ma anche per i loghi sulla targhe... Il primo disegno recita "ROSE" ed è il nome con cui oggi viene identificato il prototipo, ma a me suscita qualche domanda: SEAT in quegli anni aveva già stabilito la regola di denominare i propri modelli secondo note località spagnole, ma non esiste alcun luogo in Spagna esattamente con questo nome. Era quindi solo un nomignolo interno? Stranamente, la piccola che poi prese il posto di questo progetto, la Arosa (località della Galizia), ha una certa assonanza. Ma è altrettanto curioso l'altro disegno che riporta "600": semplice riproposizione del nome della storica utilitaria FIAT/SEAT, come aveva appena fatto FIAT con la Cinquecento? O magari proprio un'ipotesi di cilindrata da un piccolo motore nipponico? Infine l'accoppiata di bandiere che indica inequivocabilmente la collaborazione ispano-giapponese (o nippo-spagnola?). Andando avanti, in un periodo imprecisato, ecco l'inizio della fase di modellazione delle maquette: ...che via via prende forma... ...aggiungendo sempre più dettagli... ...ed eccola qua bella e finita! E dall'altro lato, eccola anche a 5 porte! Maquette ovviamente asimmetrica, di cui possiamo apprezzare la coda in quest'altra vista: Si passa anche attraverso le classiche prove con l'applicazione di semplici fogli disegnati per differenti soluzioni del frontale: Per passare poi ad una seconda maquette che sviluppa un tema leggermente diverso, non solo nel frontale, ma anche nelle linee della fiancata, con passaruota bombati: ...e coda più verticale: Qui ormai semifinita, con passaruota decisamente meno accentuati: E finalmente completa e verniciata, ancora una volta asimmetrica, mostrando qui la fiancata della soluzione a 3 porte: Mentre si lavorava agli esterni, anche l'abitacolo seguiva i suoi sviluppi, con uno stile che mi sembra più di impronta giapponese che europea, soprattutto se si pensa agli abitacoli delle SEAT coeve, decisamente teutoniche nell'impostazione e nella componentistica: Il prototipo finale tuttora conservato da SEAT, pare comunque avere una plancia diversa, che per l'aspetto della componentistica e per l'adozione di questo cambio automatico, potrebbe confermare ancor più l'origine sostanzialmente giapponese della meccanica: E finalmente torniamo al prototipo conservato da SEAT, con queste nuove foto più ravvicinate, prese nei depositi: Non sono certo che si tratti di maquette marciante (ne dubito, sia perché asimmetrica, sia per dettagli come i vari fanali che non sembrano veri, oltre ad essere - quelli posteriori - attaccati "con lo sputo" ), probabilmente è statica anche questa, ma è chiaramente un altro oggetto rispetto alle maquettes "piene" viste prima. Questa sembra un'evoluzione della seconda, ma con frontale chiaramente diverso, così come come altri dettagli. Forse questo è il momento di partenza della realizzazione di questa maquette see-through: Qui sotto eccola ancora nella sua attuale collocazione della "Nave A122" di SEAT; - ancora dal lato 5 porte: - e infine di coda, dal lato 3 porte: Da capire, da queste ultime due immagini (da Motorpasion.com), il senso di quella scritta sotto al nome "ROSE", in cui mi pare di leggere "S003"... Come mai allora questa Rose non vide mai la luce? Suzuki intorno al 1995 si ritirò dall'intesa, per i problemi economici suoi e dello stesso gruppo Volkswagen di quel periodo. Il progetto ovviamente fu chiuso e SEAT vide nascere la sua nuova piccola quasi omonima (la Arosa) solo un paio di anni dopo, dal progetto comune con Volkswagen Lupo.
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  2. "cosa vuoi che sia, hanno solamente taroccato la centralina..." 😜
    3 punti
  3. 3 punti
  4. Sono passati mesi dalla presentazione, ma devo dire che continua a suscitarmi la sensazione di un prodotto esteticamente ben riuscito. Mi piacciono molto anche gl'interni, molto semplificati e con quel maxi-quadro centrale che, in formato display, finalmente trova un senso. Ecco, forse un po' scarsetti i comandi fisici al centro (l'unica cosa dedicata al sistema multimediale sembra essere la rotella volume/cambio tracce, non so "experiences" cosa vada a modificare), ma nel complesso prevale l'idea di pulizia generale e comandi intuitivi
    2 punti
  5. Perdonate la mia ignoranza. Leggo le caratteristiche tecniche: lunga solo 4,18 m, leggera a livello di una segmento B odierna; ben 116 cv il 1600. cerchi da 14" a richiesta.
    2 punti
  6. ALFA ROMEO GIULIA 1300 - 1600 SUPER Nella lunga storia delle varie Giulia offerte, non riesco a datare questa versione. La versione Super unificata risale al 1972 e proponeva le stesse carrozzerie e interni sia per le 1300 che per le 1600, quindi frontale a 4 fari, ruote con borchie cromate e 4 bulloni a vista. Questa invece con frontali diversi e borchie alle ruote è sicuramente precedente e credo risalga al 1970 ALFA ROMEO 1300 - 1600 SUPER 1974 Gli anni sembrano non passare mai per questa splendida berlina che viene ammodernata e dotata anche di motore Diesel. Sulle riviste specializzate si continua a leggere " la berlina 1300 più veloce del mondo"
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  7. Io prenderei questo render di @Tommy99 come riferimento per quanto riguarda la zona del montante C
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  8. se non metti la veneziana e disegni il montante c iso-beta hpe viene fuori la corsa paro paro
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  9. Ne ha sempre una...
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  10. Il volante è stato aggiornato proprio perché permette di controllare il cruise control e gli altri ADAS 😉
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  11. Se si parla di energia elettrica non direi che il grosso dell'energia è importata. Per il 2022 le importazioni nette sono state pari al 13,6%. Se invece intendevi ogni fonte di energia ovviamente hai ragione, ma si parlava di energia elettrica. In ogni caso non vedo grossi problemi ad avere un'interconnessione maggiore con l'Europa, per me è un aspetto positivo. L'Italia avrebbe la possibilità di generare tutta l'energia che vuole, la prendiamo dall'estero semplicemente perché costa meno in quel momento.
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  12. Alla modica cifra di 2500 euro in più. Scherzi a parte, è l'aggiornamento corretto per un modello che sta tirando gli ultimi ma che data la situazione di profonda incertezza(soprattutto nel mercato italiano) può fare un numero di vendite tutto sommato considerevole... Vedremo, di sicuro se parte da 18 mila euro paraurti cross o meno, c'è da pensarci, se invece il listino rimanesse sui 15 mila in partenza...
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  13. Più che una Capri mi ricorda una Escort … Comunque era meglio se facevano una Mach-e delle dimensioni di una Focus
    2 punti
  14. Mi stona un po' il selettore non dorato
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  15. Buonasera a voi, alla GR, al cambio dei pneumatici estivi/invernali, sullo spoiler posteriore, in sostituzione di quello in gomma, è stato installato il nolder in carbonio che ben si abbina agli altri particolari esterni, tetto, calotte degli specchietti e portatarga già in questo materiale. Come sempre, le foto. Un caro saluto
    2 punti
  16. 2 punti
  17. Ebbene si, con soli 4 mesi di ritardo (e a 9 mesi dall'ordine), è arrivata la Panda a GPL che sostituisce "Puffetta sfregiata" (arrivata aprile 2014), che nonostante gli oltre 195.000 km percorsi è ancora in discreto stato e rimarrà tra noi per i neopatendandi. A causa del colore grigio metallizzato, da mia moglie immediatamente sopranominato "grigio ratto", la Panda a GPL si piglia da subito il nomignolo di "Minni". Modello base, cerchi in lamiera da 14", gomme invernali già montate, versione 4 posti senza poggiatesta posteriori, autoradio "base" ma con bluetooth integrato. Rispetto a "Puffetta", "Minni" è priva di tweeter anteriori, sedile guidatore regolabile in altezza, sedile posteriore sdoppiabile e i 5 posti; inoltre ha perso il freno a mano "à la 75" per una classica lunga leva. Guidandola su strada, noto subito l'altezza della spalla dei pneumatici da 14" che rendono "burrosa" la percorrenza nei curvoni veloci; il cambio a 5 marce è ben manovrabile ma non velocissimo; le marce stesse sono corte, con prima cortissima (mi sembra diverso da quella della Panda a metano) e a 130 km/h in autostrada sei a 3600 giri/minuto: si sente anche qui la mancanza di un sesto rapporto di riposo. Sempre rispetto alla precedente, mi sembra anche meno insonorizzata. Il motore fire... è lento. Vuoi perché è nuovo, perché strozzato, quel che vuoi, ma sale lentamente di giri fino a raggiungere la velocità che desideri. Il twinair, forse perché turbo, dopo il "buco" iniziale ti spinge via. In città è sempre la cara, solita vecchia Panda che s'infila dappertutto, aiutata dalle marce corte e facilmente innestabili. Concludendo, vedremo tra qualche centinaio di km come la signora si trova alla guida di "Minni" per il suo uso quotidiano.
    1 punto
  18. Stellantis Goes Six in a Row with a Twin-Turbo Inline-Six Engine The 3.0-liter inline-6, called Hurricane, is set to debut this year and will offer two flavors of varying power for Jeep, Dodge, Ram, and other brands. Stellantis's all-new twin-turbocharged 3.0-liter inline-six, called the Hurricane, should find its way under the hood of various models for the 2023 model year, potentially from the Jeep Wrangler to the Ram 1500 and Dodge Charger and Challenger. It'll be offered in standard-output and high-output variants, and it will fit into any vehicle currently sold that has a longitudinal engine. Production has already begun at Stellantis's Saltillo South engine plant in Mexico. From battery technology to powerful compact electric motors, headlines surrounding electrification seem to be all the buzz these days. While we have an undeniable interest in the future of electrified propulsion systems, the engineering feat of a clean-sheet internal-combustion engine is a breath of fresh air. Though other automakers have ambitious goals of going fully electric by 2030, Stellantis has identified the need for gasoline-fueled engines in the future, and the company's goal of being 50 percent electrified in North America by that time seems more realistic. Enter the Hurricane: a twin-turbocharged 3.0-liter inline-six. The new powerplant will fit into any vehicle currently sold that has a longitudinal engine. When the Hurricane arrives under the hood of various Stellantis-brand vehicles within the next year, the double-overhead-camshaft, direct-injected inline-six will have bore and stroke measurements of 84.0 millimeters and a 90.0 millimeters. Its cylinders are spray bored using a plasma transfer wire arc process that adds a thin iron coating to the cylinder walls, which Stellantis claims saves three pounds versus using a more traditional iron sleeve. Those bore and stroke figures are identical to BMW’s potent S58 3.0-liter inline-six that powers the M brand and also follows the same approach of having each turbo fed by three cylinders to minimize turbo lag. The Hurricane will be offered in standard-output and high-output variants. Stellantis says the standard-output engine will deliver more than 400 horsepower and 450 pound-feet of torque, with the final output figures to be determined by the individual brands utilizing the new mill. The lesser-power version has a 10.4:1 compression ratio, and its intake charge is pressurized by the twin turbos with up to 22.4 pounds of boost before being chilled by a water-to-air intercooler. The junior 3.0-liter will rev to 5800 rpm and operate on 87 octane, though 91 is recommended. The high-output version is set to deliver more than 500 horsepower and 475 pound-feet of twist, putting it on par with BMW's strongest six-cylinder offering. The compression ratio is lowered to 9.5:1 to accommodate the 26.0 psi delivered from the larger turbos through a dual-inlet intake. The high-output engine features its own cylinder head, crankshaft, larger water-to-air intercooler, and forged aluminum pistons (vs. the standard-output's cast pieces) and will rev slightly higher, to 6100 rpm, although well off the glorious 7200-rpm wail of BMW’s singing six. To generate all this wonderful power, 91 octane will be required. These engines could be used for a number of Stellantis products such as the Jeep Gladiator, Grand Cherokee, Wagoneer, Grand Wagoneer, and Wrangler; the Ram 1500 and 2500; and the Dodge Challenger and Charger. If we were to speculate, we’d say the new inline-six will replace the classic—albeit wildly inefficient—V-8s we’ve grown to love and the venerable Pentastar 3.6-liter V-6, but Stellantis declined to say just that. Nevertheless, we're excited to get our hands on the Hurricane in the months to come. https://www.caranddriver.com/news/a39530125/stellantis-twin-turbo-inline-six-specs-details/
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  19. Nel comunicato parlano di un consumo medio di 5,1 l/100 km. Quello del 1.2 turbo non ibridizzato, dovrebbe essere di 5,6 l/100 km. Per la 600 hybrid, ugualmente motorizzata, ho trovato un 4,8 l/100 km. Come riferimento, il dichiarato medio di una Yaris Cross va dai 4,4 (gommatura R16) ai 4,9 (gommatura R18), una Captur ibrida 4,7 l/100 km.
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  20. Buon pomeriggio a voi, come anticipato da andreadb, Akio "Morizo" Toyoda alla guida delle GR WRC e Rally e della Subaru Impreza al Japan Mobility Show 2023: Un caro saluto
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  21. Analisi di Alex, molto onesta: "...ho imparato molto da Pecco e Jorge" https://www.gpone.com/it/2023/11/11/motogp/alex-marquez-ho-una-guida-aggressiva-ma-oggi-sono-stato-attento-nei-sorpassi.html ....................................................................................................... Considerazioni di BAU: https://www.gpone.com/it/2023/11/11/motogp/bautista-sarei-curioso-di-provare-la-posteriore-pirelli-con-la-motogp.html No comment
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  22. Se il buongiorno si vede dal mattino, domani sarà una gara durissima per Pecco, JM89 è uno che graffia e ruggisce. 11 punti di distacco ad oggi non sono nulla, Pecco dovrà veramente rimanere lucido e aspettare eventuali errori di JM89, stando attento a non commetterne a sua volta.
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  23. Il giro vetri della porta anteriore dovrebbe essere lo stesso della 208, quindi l’incognita è dalla porta posteriore in poi. Lo stemma Lancia dovrebbe essere sul montante C, non sul parafango come nella Pu+Ra.
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  24. Si potrebbe fare una versione base non cross e una cross praticamente full optional, in pratica come ora ma eliminando l'allestimento city cross. La versione base è ottima per auto cittadine e per base per la versione van/autocarro della panda, farla mono allestimento cross sarebbe un po' deletereo.
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  25. Tra l’altro, bisogna sempre ricordarlo, l’Italia ha sovracapacità produttiva da fonti fossili, importiamo di notte energia nucleare dai paesi confinanti, perché ci viene venduta a basso prezzo, cosa che contribuisce ad abbassare le emissioni inquinanti ed il PUN, secondo le logiche del prezzo marginale. Anche dal punto di vista geopolitico è meglio essere un pochino dipendenti dal nucleare confinante che dal petrolio o dal gas di lontani paesi poco democratici.
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  26. Al momento praticamente solo la 2, la 1 hanno venduto in dose omepatiche, fino adesso globale meno di 500 unita.
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  27. in futuro Lo sito dello start-up israelita: https://www.store-dot.com/
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  28. Per quanto valga, mi è stato detto essere meno spigolosa di Huracan
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  29. Boh, un articolo che parla di "body-on-frame" per il Ducato, che è monoscocca (a parte quelli da allestire, che hanno comunque una meccanica "ibrida"), non so quanto possa essere considerato affidabile. Per quale motivo i commerciali leggeri dovrebbero passare ad un telaio a longheroni come STLA Frame?
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  30. Carl Gustav sarebbe stato molto contento di questa denominazione. Un pò pretenziosa.
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  31. @AleMcGir voglio il PS con scritto Stellantis al posto di Skims e qualche carretta al posto delle pezze grazie 😂
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  32. Infatti sotto alle porte ci sono gli sfoghi dell'acqua. Bisogna guardarli ogni tanto perché se si otturano (a me è capitato) c'è il rischio che ristagni l'acqua, con il rischio di fare arrugginire (me ne sono accorto prima) l'interno. ☏ SM-G991B ☏
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  33. Questo è causato dal motore boxer anteriore a sbalzo. Certo che la pulizia delle prime Forester ce la siamo persa per strada ormai tanto tempo fa...
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  34. Al Polestar Day hanno mostrato la 5
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  35. Giusto tranne una cosa : la X1 offre infinitamente più scelta motoristica di Tonale : - ben 4 a benzina (2 mild) di cui 2 a trazione integrale , fino a 300cv contro i 2 miseri 130 e 160cv del tonale - ben 3 Diesel di cui ben 2 a trazione integrale fino a 210cv - ben 2 plug in fino a 330cv - ben 2 elettrici cioè 11 (undici) contro 3 del tonale amen
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  36. Panda e Y hanno una caratteristica: sono già dei crossover quanto ad altezza. Per quanto strette, sono alte e danno quel po di abitabilità in più per piccole auto da 3,6-3,8 metri. I cloni cmp sono sui 4,1-4,3 metri e alti uguali (poco sopra 1,5 metri) ma rispetto a panda e Y offrono abitabilità poco superiore. Poi ovvio - e ci mancherebbe - che qualche cm di più in lunghezza e larghezza ce l’hanno. Ma sono le segmento B meno abitabili del mercato, specialmente dietro.
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  37. Non mi è chiaro il motivo per cui uno dovrebbe trasformare una Mazda in una Lotus ma mettendoci sopra il logo Lancia 😂
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  38. una punto cabrio che meritava una fine migliore
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  39. Quella ufficiale era diversa
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  40. 1 punto
  41. https://www.press.bmwgroup.com/italy/article/detail/T0437812IT/listino-prezzi-della-nuova-mini-countryman-valido-per-la-produzione-dal-1°-novembre-2023 Sono usciti i listini, parte da 34900 per il motore a benzina da 170cv. Di questi tempi, anche abbastanza economica...
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  42. Seat 131 Coupè “After designing the SEAT 1200 Sport "Bocanegra" Inducar manager Antoni Amat approached Aldo Sessano again in 1976 to design niche vehicles, this time based on the SEAT 131. A coupé proiect and a van were submitted to the Spanish carmaker. As you'd expect, none of them made it beyond the drawing board.“
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  43. Fiat 500 L Design story L'idea inziale di una monovolume " a muso corto" piu' simile alla 600 MULTIPLA, secondo me, sarebbe stata una scelta migliore per creare un sub brand 600 specifico per il monovolume e tutto al più anche per il suv....piuttosto che gonfiare il design della 500 e proporla come 500 L e 500 X. La proposta del cruscotto con quadro strumenti centrale , invece erano reminiscenze delle Fiat Idea e Lancia Musa. .
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