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Va vista dal vivo e nel suo complesso. Scusate ma sono almeno 20 anni che la lancia vivacchia di stenti. Ora nel bene o nel male c'è un rilancio del marchio si fanno tante filosofie ?12 punti
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qui la prova: https://www.autocar.co.uk/car-review/volvo/ex30 Cose allucinanti, i fendinebbia in un sottomenu, il portaguanti che si sblocca dal touch. complimenti! la prima Volvo pericolosa della storia...5 punti
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Lancia è stata anche questo.. E qua sopra c'è tanto tamarro e plastica5 punti
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Questo << ridefinisce la sportività delle consegne rapide del pane a domicilio e la sportività degli interventi di manutenzione agonistica sulle caldaie >>4 punti
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Ormai il confine fra realtà e meme è sempre più sottile P.s. io comunque rilancio l'ipotesi che @AleMcGir lavori per il team stampa di Stellantis4 punti
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non ci credo l' hai fatta con fotosciopp3 punti
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Sì però, ragazzi... Io amo la Delta Integrale alla follia. Ma Lancia è stata anche - e soprattutto - altro. Basta fossilizzarsi su un allestimenti speciale di un singolo modello per identificare un Brand. Io non riproporrei MAI il nameplate Delta proprio per questo. Tanto sarà sempre "Eh ma il Deltone...". E sticazzi?3 punti
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Sono finiti i tempi delle differenziazioni spinte, che piaccio o no (a me non piace). Con questi vincoli, secondo me non potevano fare di meglio.3 punti
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Anche la MX-5 non è l’ideale per lo sterrato, o per fare traslochi, ma può succedere di farli, e con quella Mazda è un dramma peggiore di qualsiasi altra auto sul mercato 😂 Se una persona compra un certo tipo di auto, sa bene che è più adatto a qualche tipo di utilizzo e meno adatto ad altri. Non vedo il “dramma” La sparata su Darwin poi è proprio fuori luogo 😂 dato che ha dimostrato che in natura vince chi si specializza e non chi fa tutto al meglio (figura che in natura non esiste). La perfezione in natura viene raggiunta dalla simbiosi dei vari elementi di un ecosistema. Aloo stesso modo, tra le auto, questa può dire la sua proprio perché ci sono molti altri modelli che rispondono meglio a molte altre esigenze.3 punti
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Contento per la stroncatura di comandi e strumentazione, persino l'hazard si trova sullo schermo...3 punti
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Sfogliare una rivista o visitare un sito di auto e non vedere Audi, Fiat o Porsche: chi se lo immaginerebbe mai? Eppure, ci sono stati dei momenti nella storia che hanno letteralmente cambiato il destino di questi marchi. Nello specifico, alcuni modelli hanno salvato la vita a brand che ora consideriamo punti fermi nell’automobilismo mondiale. Audi 100 (1968-1976) In realtà, la prima Audi 100 non sarebbe dovuta esistere affatto. Nel 1964 il Gruppo Volkswagen acquistò l’allora Auto Union e la sede di Ingolstadt con l’idea di renderla un altro impianto di produzione dei modelli di Wolfsburg. Tuttavia, il direttore tecnico Ludwig Kraus progettò in gran segreto l’Audi 100 che venne successivamente approvata anche da Heinrich Nordhoff, il boss di Volkswagen di allora. Fu così che nacque il primo di 800.000 esemplari di 100 che vennero costruiti negli 8 anni successivi. BMW 700 (1959-1965) Nel 1959 BMW fu molto vicina ad essere acquisita dalla Daimler-Benz. Nella decisiva assemblea degli azionisti, però, un avvocato evidenziò un errore nei bilanci della Casa bavarese, soprattutto in relazione al progetto della BMW 700. Ciò permise a BMW di prendere tempo e di essere acquisita dalla famiglia Quandt che la salvò dalla bancarotta. Alla fine, l’auto si fece davvero, con 180.000 BMW 700 vendute tra il 1959 e il 1965. Col ricavato delle vendite, il marchio riuscì a sostenersi e a finanziare il progetto della futura 1500. Fiat Uno (1983-2014) Negli anni ’70 Fiat era uno dei gruppi più grandi Europa, con risultati importanti in quasi tutti i segmenti. Nei primi anni ’80, però, la Casa torinese entrò in un periodo di crisi. Il cambio di passo avvenne nel 1983 col lancio della Fiat Uno disegnata da Giugiaro. La squadrata compatta ottenne subito successo venendo nominata “Auto dell’Anno 1984” in Europa e rimanendo in cima alla classifica delle vendite per numerosi anni. L’auto si rinnovò nel 1989, prima di andare in pensione definitivamente nel 1995. Il marchio “Uno”, comunque, ha proseguito la sua storia in Brasile fino al 2014. In totale, in tutto il mondo sono state venduti oltre 8,8 milioni di esemplari. Peugeot 205 (1983-1998) È stata una delle compatte francesi più vendute della storia e nel 1983 risollevò Peugeot da una difficile situazione finanziaria a seguito dell’acquisto di Citroen e Simca. Parliamo della 205, il cui sviluppo iniziò nel 1978 col nome in codice di M24. Grazie al suo look senza tempo, il modello rimase d’attualità per diversi anni, tanto che rimase in produzione fino al 1998 con 5,3 milioni di unità vendute, compresa la sportiva 205 GTi. Renault 19 (1988-1997) Presentata nel 1988, la Renault 19 è stato uno dei modelli di maggior successo per la Losanga. La berlina con la coda tronca disegnata da Giugiaro aiutò il marchio ad uscire da una profonda crisi venendo venduta in 3,2 milioni di esemplari fino al 1997. Tra l’altro, nei primi anni ’90 la 19 riuscì addirittura a spezzare il dominio della Volkswagen Golf in Germania. 1990: per un periodo di quattro anni, fino al 1994, la Renault 19 è l'auto d'importazione più venduta in Germania. In totale, la Renault 19 raggiunge oltre 460.000 immatricolazioni in Germania. Insieme alla Clio, la R19 raggiunse una quota di mercato superiore al dodici per cento.2 punti
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Al “regolazioni di fino delle sospensioni” sono morto…adesso dico così invece di chiamarla convergenza 🤣2 punti
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Forse non tutti ricordano che era una macchina da tamarri e smanettoni, prima della bolla e del valore fuori scala.2 punti
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Aspetterei un attimo a stracciarmi le vesti… è una cifra stilistica nuova secondo me ci vuole un po’ a digerirla… il primo impatto è stato ma che è sta roba? A distanza di qualche giorno inizio a non trovarla più così strana…2 punti
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E se la Ypsilon ripescata dal lago fosse un teaser del ritorno nei rally? La S2000 fece lo stesso in uno dei suoi primi rally2 punti
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io metterei anche il ducato 2005, che con le sue vendite tenne a galla Fiat in un momento di crisi nera2 punti
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Ovviamente la Stelvio Q la conosci molto meglio di me però per dire la mia, In base alla mia limitata esperienza la Stelvio Q su strada la paragonerei ad un incrocio tra una macchina da rally ed una supercar; la Grecale Trofeo invece sembra più un incrocio tra una station wagon sportiva ed una GT. In entrambi i casi il baricentro alto lo si sente meno rispetto ad altri SUV. Oltre all’estetica, Altre differenze tra le due italiane sono lo sterzo, il confort ed ovviamente finiture, l’infotainment e possibilità di personalizzazione. In entrambi i casi tanta roba.2 punti
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Autocar le ha dato addirittura 2 stelle e mezza, e quasi esclusivamente per l'ergonomia/comandi, perché a livello di guidabilità ne parlano molto bene. Ne sconsigliano praticamente l'acquisto.2 punti
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In realtà nel 2007, Micra III era abbastanza in declino (magari non tanto come puri numeri di vendita, ma più che altro come immagine). Anche perché si sognava l'affidabilità e la qualità costruttiva della serie precedente. Figuriamoci quando poi arrivò la quarta serie... Diciamo che senza la QQ, e poi la Juke, è difficile oggi immaginare retrospettivamente che futuro avrebbe avuto Nissan nel vecchio continente. Diverso in effetti il discorso nel resto del mondo.2 punti
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Nel frattempo per puro caso ho guidato di nuovo la Grecale trofeo, questa volta da solo e in condizioni tipiche invernali inglesi (leggi pioggia a manetta, buche colossali ed un bello strato di viscidume). Ao’, ripeto quello che ho detto in passato, a me piace veramente tanto, non sono un grande esperto di SUV prestazionali ma questa sarebbe in cima alla mia lista 🤩2 punti
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concordo, nel mondo dell'elettrico poi è follia. Telsa Model 3 Higlander è nata senza hype e/o fake foto ufficiali camuffate, in un giorno hanno: presentato il modello presentato listino e caratteristiche tecniche chiamato i giornalisti e youtuber per le prove su strada messo online il nuovo configuratore resa ordinabile e con consegna due mesi dopo I costruttori tradizionali (VW, Maserati con le folgore) fanno il contrario, hype, camuffi, info a spizzichi e bocconi, risultato è che quando anni dopo sono a listino sono terribilmente invecchiate anche a livello di powertrain. Sono dinosauri prossimi all'estinzione.2 punti
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Il design finale è stato definito un passo in avanti rispetto ad sf90 per me2 punti
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In Skoda amano pasticciare i fari anteriori delle Octavia in sede di restyling, fin dalla seconda serie1 punto
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il vecchio Giugi, quando era in forma, dava la paga a tutti e non sbagliava un colpo. d'altronde lo sai perché VW lo chiamò per disegnare la Golf, no? in pratica in VW avevano fatto una sorta di mini-sondaggio interno sul gradimento di auto e prototipi presentati a non ricordo quale salone e tra le dieci auto preferite saltò fuori che più di metà le aveva disegnate lui. ed eravamo nei primi '70, quando ancora era un giovane designer.1 punto
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Volkswagen Golf (1974-1983) Negli anni ’60 il marchio si crogiolava nel successo commerciale del Maggiolino senza accorgersi che l’auto era ormai vetusta e le concorrenti sempre più agguerrite. La bancarotta era davvero incombente e nonostante la Passat, nella casse del marchio servivano introiti ben più cospicui. Il Successo sperato arrivò con la prima generazione di Volkswagen Golf, la nuova piattaforma a trazione anteriore e il motore a quattro cilindri in linea furono una garanzia, l’auto era comoda e pratica ma anche bella da guardare. Il disegno fu affidato dal leggendario Giorgetto Giugiaro che disegno per l’occasione una delle auto più iconiche della storia. Porsche Boxter 1996- ? Se chiedete all’uomo della strada se esiste una vettura che abbia risollevato le sorti di Porsche, quest’ultimo vi risponderà senza ombra di dubbio: Cayenne. Certamente il primo SUV del marchio tedesco ha permesso di rimpolpare le casse e proiettare la casa nel nuovo millennio con la forza che conosciamo oggi. Tuttavia la Cayenne non avrebbe mai potuto ricevere i giusti finanziamenti se non fosse stata pensata prima l’intramontabile Boxster. Nel 1993 Porsche aveva venduto solo 14.000 vetture, troppo poche per un marchio del suo calibro. Così si inizio a guardare con meno sospetto vetture più piccole, leggere e meno costose sia da vendere che da produrre. Così venne pensata la prima Boxster, un successo immediato che prosegue ancora oggi.1 punto
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La mia "variazione sul tema (o Thema ) preferita, se escludiamo 164 che era comunque molti diversa. Buon anno anche a te e a tutti voi del forum! Allora è una 750 Super senza dubbio.1 punto
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Vedo un certo smarrimento tra i commenti...certo non quanto Giulietta ai "bei" tempi. Ripeto che vada vista nel complesso, imh.o la base 208 é la B Hatch coi volumi migliori e questo spoiler alla fine a me piace, non so perché ma mi ricorda un po' la A112, vera progenitrice.1 punto
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Semmai, faccio fatica a considerare la Sandero (come le altre Dacia di ultima generazione) "povera". E sicuramente non riesco a considerarla più "povera" di una Panda.1 punto