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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 16/07/2024 e localizzati Tutte le aree/sezioni
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Al netto dello stile, c'è solo da imparare su come si gestisce un marchio premium. Cioè hanno anche messo un diesel ibrido, per qualcuno fantascienza...10 punti
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I tedeschi risolvono certi problemi che per altri semplicemente non esistono (perché dicono che non esistono). Offrire l'ibrido sui diesel (come BMW con le versioni 48v, o depotenziate a 250cv per il mercato italiano qualche anno fa) danno la possibilità a mercati nello specifico di usufruire di questo incentivo o "evitare" quella supertassa, ecc. Non è furbizia, io la considero lungimiranza e il miglior modo di prendersi o tenersi i clienti. Come hai scritto, loro sanno gestire un brand premium perché fanno semplicemente una cosa: offrono. Offrono varianti, allestimenti, colori, cerchi, personalizzazioni, ibridizzazioni, termiche, elettriche.......offrono appunto, a prescindere da cosa possa ancora vendere un diesel in EU di questi tempi, continuando ad investire anche su quella fetta di mercato, al pari di BMW e Mercedes. Se non offri.....finisci per restare all'angolo, è normale.9 punti
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Le vendite saranno inversamente proporzionali ai commenti negativi. Fra Brescia e Milano se ne vedranno a tonnellate.😂6 punti
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Bella la GT Junior! E interessantissime tutte quelle del post di @Renault. L'altra sera invece io mi sono ritrovato davanti questa piccola storica, molto ben tenuta e con targhe originali. Renault 5 L (782 cc, 26kW, 6-feb-1976) Sembra un ottimo conservato, anche nella vernice (lo deduco dall'adesivo di limite di velocità...); tra l'altro un colore molto tipico del periodo, quando i toni del marrone furono una moda. Fa specie ricordare che una utilitaria diffusissima come questa, negli anni Settanta si accontentava di un motore di soli 782cc e 36 CV, frenati da 4 semplici freni a tamburo...5 punti
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In UK è diffusa capillarmente ma comunque vende poco…nonostante le auto sia esteticamente belle. Purtroppo tra problemi di affidabilità, concorrenza quasi perfetta (triade molto ben piazzata delle flotte e Porsche che rasenta la perfezione qualunque cosa faccia) e rete di assistenza scandalosa come qualità, non è che ci sia molto da fare.4 punti
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All' epoca FGA, in cerca di liquidità, forzò GM a pagare la penale presente nell' accordo di qualche anno prima in caso di rifiuto di un'eventuale richiesta di acquisizione. Marchionne, che non aveva nessuna reale intenzione di vendere, scommise che GM non avrebbe potuto sostenere l'onere e sostanzialmente la manovra riuscì a portare in cassa un miliardoemezzo e spicci di dollari Euro permettendo di ripianare al volo metà dell' esposizione di FGA con le banche senza colpo ferire. Chapeau al Compianto.4 punti
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Il paese di cacca è quello che non rispetta le leggi. La legge prevede che per prendere misure con un valore legale serve uno strumento omologato e calibrato con tracciatura ai campioni nazionali. Se la pubblica amministrazione usa strumenti non omologati è fuori legge essa stessa. Senza contare che la velocità e gli investimenti non sono per niente correlati dato che la quasi totalità degli investimenti avviene in città e la maggior parte delle vittime della strada sono motociclisti.4 punti
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Il discorso della Carretto è parzialmente vero, l’ex Fiat italiana con Stellantis ha smesso di essere un’azienda capace di seguire il processo di sviluppo e produzione di un auto dall’inizio alla fine e sta ampiamente riducendo la sua presenza nel paese riducendosi ad essere poco più di una filiale come è Skoda rispetto a Volkswagen. Nella precedente fusione con Chrysler ciò non è avvenuto e Torino ha invece avuto un ruolo centrale nello sviluppo di tutto dai pianali ai motori, con ampio travaso di made in Italy più che viceversa. Quello che invece non torna del suo discorso è che la scelta di chiudere sviluppo e conseguentemente produzioni nasce prima, proprio dal suo amato Marchionne. L’ultimo piano industriale di FCA vedeva l’azzeramento quasi totale dei marchi italiani, al netto di modelli alto di gamma Alfa Romeo che probabilmente esistevano solo nelle slide delle presentazioni. Sul tema “vendita a PSA” invece i giornalisti dovrebbero iniziare a spiegare cosa vuol dire visto che a livello finanziario non esiste e il premium pagato dagli azionisti exPSA agli azionisti exFCA è stato dovuto per portare alla pari il valore delle due aziende in modo da procedere con la fusione 50/50. Questo perché FCA era un’azienda più grande di PSA. Al netto di tutto, quello che mi sorprende di più è la totale segretezza che esiste sul funzionamento di Stellantis (incluso in questo forum). Neanche mezza parola sul dove vengono sviluppate le cose a partire dal gennaio del 2021 né come è strutturata internamente l’azienda al di sotto del livello top management visibile sul sito corporate. Da qualche ricostruzione della stampa estera si sa che esistono cluster legati alle singole piattaforme e poco altro, ma per il resto quanto ancora resta a Torino ad esempio è completamente segreto. Per dire, la piattaforma Small elettrica che debutterà nel 2026 sotto l’erede elettrica della 208 sarà un prodotto 100% francese? Quella, essendo la prima piattaforma creata ex novo post-fusione, sarà la prova del 9 sugli equilibri italofrancesi in Stellantis.3 punti
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Successone. 😁 Anche la triade ne ha tantissime, solo che non fanno inutili proclami.3 punti
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Mah...i marchi asiatici hanno aumentato in Italia la loro quota di mercato molto di piu rispetto i tedeschi nei ultimi 15-20 anni. Non e sempre e tutta colpa dei tedeschi....forse in primis e colpa e incapacita di FCA/Stellantis in cose di marketing e after sales, non degli altri.3 punti
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Certo che è interessante come alcuni marchi più o meno prestigiosi che hanno fallito i propri target di vendita con le ICE, giochino la carta del “EV only” proprio nell’ malto di gamma, dove il pubblico non sembra gradire la soluzione “EV only”3 punti
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azionisti felici, un po' meno operai e potenziali clienti.3 punti
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Questo è il vero premium, la maniglia con la plastica nera, rigida della Panda anni 90.2 punti
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Allora è meglio usare attrezzature a cazzo di cane tarate non si sa da chi per far rispettare limiti messi a cazzo di cane non si sa da chi?2 punti
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Ma oggi senza Marketing e Comunicazione un prodotto pur eccellente lo comprano solo gli appassionati... Per le Coreane è servita una manovra di lungo termine fatta di miglioramenti continui partendo da vetture a basso prezzo e bassi contenuti per arrivare in 20-25 anni a giocarsela con i migliori, partendo da prezzi estremamente concorrenziali potendo poi permettersi man mano listini pari o superiori alla migliore Concorrenza una volta creata sufficiente immagine. Ecco in FGA/FCA è sempre mancata la coerenza nello sviluppo della gamma, e gli errori degli anni Novanta, non solo di prodotto ma soprattutto di gestione industriale, hanno clinicamente ucciso l'Azienda, fino al Maglionato Rianimatore. Quando qualche decennio fa l'automobile in Occidente era ancora un prodotto dove fronzoli, lustrini ed esclusività tecnica erano appannaggio di una fascia di mercato ben definita, proporre un mezzo tecnicamente validissimo a prezzo più basso della concorrenza fece la fortuna delle Case giapponesi, in un mercato saturo come quello odierno non sarebbe comunque sufficiente. Stellantis è a un guado visto il 2035 adveniente, per mettere i conti a posto negli ultimi lustri FCA ha guardato al solo margine, sacrificando quote di mercato, quello che oggi hanno veramente in mente lo vedremo solo tra qualche anno, per ora i modelli ci sono e pur facendo storcere il naso ai forumisti mi sembrano piuttosto appetibili per un pubblico meno appassionato, l'immagine si crea negli anni e chissà che la metà gallica del gruppone porti in ote quella coerenza e costanza strategica che è troppo spesso mancata nella gestione puramente ovina ( di chi ne fece le veci, invero).2 punti
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Non sono un analista ma secondo me è un marchio che ha perso fascino in conseguenza del cercare di ampliare il portfolio ed uscire da quello che faceva tradizionalmente (berline e sportive di alta gamma vendute ad un prezzo inferiore rispetto alla concorrente principale, cioè Porsche).2 punti
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se i prodotti mancano o non sono all'altezza della concorrenza avoja marketing e complottismi, clienti non ne guadagni. su altri mercati e con altri brand si è lavorato tanto e bene, sull'italia per varie ragioni no, ora soprattutto per mancanza di volontà e non per ragioni passate.2 punti
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Primo messaggio modificato con immagini, infografiche (molto interessanti e belle) e comunicato ufficiali!2 punti
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Le mhev sono una evoluzione mhev+ con BSG + motore elettrico nel cambio (18kw out + 25kW recuperazione) piu una batteria LiFePo di 1,8kWh.2 punti
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Vi consiglio di recuperare la puntata di 100 minuti (su la7) del 15 luglio. E' dedicata interamente alla famiglia Agnelli ed all'evoluzione della Fiat. Ad una prima parte dedicata alla famiglia e alle vicende della successione, segue una seconda con tante interviste ai vari protagonisti Fiat (compreso De Benedetti). Vi allego un video da brividi, in cui Bianca Carretto, giornalista molto vicina a Marchionne, descrive la figura di John Elkan. Prendiamo atto che il futuro non sarà così roseo... Intervista https://www.la7.it/100minuti/video/bianca-carretto-corriere-svela-le-ultime-confidenze-che-le-fece-sergio-marchionne-sulla-fiat-29-04-2024-539861 Puntata intera https://www.la7.it/100minuti/rivedila7/100-minuti-autostop-30-04-2024-5398672 punti
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Sfido chiunque ad azionare i fendinebbia o retronebbia senza togliere gli occhi dalla strada. L'avevo detto già ai tempi delle prime foto del Q6: mi pare sinceramente una idiozia concentrare tutti questi comandi su un pannello solo e per di più touch. Sicuramente meno costoso per Audi rispetto al classico setup con due manopole fisiche (luci e specchietti) + i vari tasti per sedili e blocco porte/finestrini. Comunque la macchina è bella, forse la cosa più convincente disegnata da Audi da un bel po' di tempo. Non capisco però come mai tutte le berline VAG recenti sono più strette e/o alte rispetto alle precedenti generazioni (Passat e Superb sono notevolmente peggiorate da questo punto di vista).2 punti
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Tata vuole fare tutto da sola. Quando gli sarebbe bastato rimanere legata a FCA e ora stellantis. Magari con uno scambio azionario. Stellantis si sarebbe assicurata la presenza in india e tata i pianali moderni per Land rover e Jaguar2 punti
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La mossa di cambiare il nome da Gingo probabilmente è stata azzeccata a suo tempo. Lo spirito della Panda I/II lo si ritrovava nella III con l'aria da mini suv pratica e simpatica. E dopo aver capito che l'aver scartato il progetto Lucciola (mi pare), divenuta Matiz fu un errore madornale. Più che altro sarebbe curioso sapere se la Granda Panda è nata proprio per essere Panda o lo è diventata dopo aver preso la decisione del nome.2 punti
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Bravo, fai ricorso, così la collettività pagherà il costo dell’azione legale, il trasgressore resterà impuntito, e se nel frattempo hai investito qualcuno chi se ne frega, con qualche cavillo del cavolo un buon azzeccagarbugli ti tira fuori! Che paese di cacca! ☏ iPhone ☏2 punti
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Questa domanda devi chiedere a Maranello perche loro erano quelli che hanno inventato questa stupidaggine come primi 😝2 punti
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Tutti i vostri commenti li trovo estremamente positivi. Specie il primo, poiché anche De Silva venne duramente criticato nel 2006 quando venne presentata la prima Audi A5, lui ne uscì dicendo: "ne riparleremo tra qualche anno, quando tutte le altre sembreranno vecchie, mentre la A5 sarà ancora stranamente attuale". Mai più vere furono le sue parole, la A5 è invecchiata decisamente meglio della serie 3 E90 di pari età. Dico questo per dire che mi sembra l'Audi più "De Silva" dai tempi di De Silva. Bel lavoro, se vogliamo noioso come avete giustamente detto voi, ma è un modo eccellente di farla invecchiare molto, molto bene e lentamente nel tempo. Dentro tutto bene, finché non guardo lo schermo che è da voltastomaco. Però il fatto che non vi susciti l'effetto WOW è positivo, poiché in design si chiama "stile rassicurante". Una scelta che viene fatta per durare nel tempo ed invecchiare bene, un po' come fa Porsche. La Avant quella da preferire senza dubbio, e se la fanno bene mantenendo il v6 e facendola girare bene in curva....la M3 Touring potrebbe davvero avere una rivale temibile.2 punti
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non sono assolutamente d 'accordo in riferimento delle targhe laterali alfa romeo, per chi ha vissuto come me l'esordio della 156 è stato uno dei principali elementi di stile, uno dei tanti che la berlina del biscione portava , pure irrinunciabile se si ha uno scudo grande che divide il frontale, infatti pure nei vecchi duetto troviamo la targa posizionata così, stile e storia perfettamente sposati2 punti
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Ma la noia di questo design? La bruttura delle griglie pataccose chiuse? Fuori meh. Dentro un po' un casino, ma decisamente meglio di quei tablet appesi a caso che si trovano in giro.1 punto
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E ringraziamo, perché prima la gamma europea era un camposanto.1 punto
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Se sono furbi possono sfruttare la nuova fiches di omologazione della Ypsilon per sviluppare ulteriormente la base (ottima!) Peugeot, e dare un senso all’acquisto della vettura a chi già ha in officina una 208 o una Corsa…anche perché prima o poi la concorrenza potrebbe arrivare sul serio, (la Clio rally4 non si è dimostrata all’altezza, ma se Toyota ad esempio ci facesse un pensierino, io starei sull’attenti…)1 punto
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Il progetto VBG PRIMA PARTE Qua e là è stato citato più volte nella discussione questo programma di sviluppo Renault, la cui sigla è generalmente riferita al significato di "Véhicule Bas de Gamme" (credo non ci sia bisogno di traduzione...). Un progetto monstre che ha occupato le scrivanie della Régie per circa un decennio, lasciato e ripreso in varie fasi e che risulta aver dato origine a innumerevoli maquettes e prototipi. La storia nasce intorno al 1973, con l'idea di studiare una nuova vettura al di sotto di R5. Sostanzialmente anche una sostituta di R4, ma con presupposti differenti, per una vera e propria cittadina, moderna, compatta ed economica. Una prima serie di studi, disegni e infine modelli fa la sua comparsa nei centri di sviluppo Renault a metà del 1975. L'approccio è piuttosto ardito, come nelle corde dei designers di quel periodo, in particolare in Francia. Ecco un paio di schizzi dalla collezione di Robert Opron, l'ex-Citroën approdato proprio in quell'anno alla Régie. Dalle idee più originali a quelle più pratiche, una prima serie di prototipi compare tra il 1975 e il 1976. Questa la maquette del disegno sopra di Opron, con l'originale finestrino verticale, il lunotto a tutto vetro e i fari anteriori "à la Ritmo"... Non è solo il nuovo arrivato Opron che si cimenta nel progetto... anche il veterano Gaston Juchet ovviamente fa il suo lavoro. L'immagine a destra è la maquette basata sulla sua proposta, più pratica e quasi "industriale" con quelle porte scorrevoli... (da "Renault La Collection", di Antoine Pascal, 2008, edizioni EPA) Rieccola in altre prospettive: Questa vista posteriore ci rivela un'interessante caratteristica del modello, che è la sua voluta asimmetria. Palese nella forma del montante C e che si intravede anche nel taglio del finestrino posteriore lato guida. Il portellone con quella maniglia laterale a destra e il taglio verticale sul lato sinistro, sembra indicare una possibile apertura laterale con cerniere a sinistra, anziché verso l'alto... A inizio 1976 una carrellata di nuove maquettes - curiosamente tutte gialle - si confronta anche con dei modelli di riferimento (riconosco sullo sfondo Citroen 2CV, R5 e forse una R4...). Per quanto si riesce a vedere da queste foto, sembra che si tratti di una serie di variazioni sviluppate su un tema di base comune, quasi da piccola station wagon, pratica e relativamente spartana, con linee semplici e abbastanza squadrate, 3 porte e portellone verticale, ampi paraurti e - spesso - fascioni laterali in plastica. Un esempio: ...con la sua vista opposta (scusate la qualità) che presenta la soluzione con fascioni protettivi sulla fiancata (e i fari dietro che sembrano gli stessi - rigirati - del concept B.R.V.): Non troppo diversa da quella sopra appena vista, tra queste proposte c'è anche quella di Jacques Nocher, che proprio in queste forme vedrà sviluppi importanti (vedi post seguente)… ...ma anche questa variante, appena diversa in alcuni particolari come i finestrini anteriori a scorrimento laterale o quelli posteriori con la base lievemente sfalsata verso l'alto rispetto a quelli davanti: Sempre nel '76 però, accanto a queste proposte (a destra sullo sfondo dell'immagine sotto si nota proprio lo stesso modello della foto qui sopra...), ne compare un'altra attribuita anch'essa a Opron. Qui ve la propongo a colori, ma è la stessa postata in B/N pochi messaggi fa da @PaoloGTC). Forse ancor più originale di quella col finestrino posteriore verticale già vista prima, questa è caratterizzata dal finestrino anteriore, con l'idea della forma circolare che segue il movimento basculante del vetro: Un che di Citroën (Visa, Axel...) nel frontale, e un cofano anch'esso piuttosto curioso nella soluzione della cerniera apparentemente a vista per l'apertura. FINE Prima Parte (segue...)1 punto
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Vista questa sera a Bari: Dal vivo rende meglio che in foto, sembra meno "verticale" di quello che effettivamente è. Dentro è troppo scura, menomale che questa aveva il tetto apribile, per i pannelli porta e qualche plastica interna sono d'accordo con voi col dire che la qualità è davvero bassa a fronte di un listino abbastanza alto. Per il resto molto comodi i sedili, dietro col sedile impostato sulla mia altezza non ci sto malissimo finché non chiudo la portiera e lì l'ambiente troppo scuro sembra piuttosto soffocante. C'era parecchia gente, in molti (per quello che ho potuto origliare) si sono ricreduti in positivo riguardo l'estetica...1 punto