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Infatti il problema è a monte. Anzi, è sull'Everest: le scelte industriali sono figlie di normative stringenti, che a loro volta sono figlie di politiche che possono essere illuminate, miopi o assassine. Le Case europee, che sono le vittime sacrificali, a loro volta hanno fatto tutto il possibile per impedire queste politiche, oppure hanno nel complesso cavalcato l'onda, pensando che avrebbero avuto una conversione elettrica rapida, indolore e in conto terzi? Il programma europeo di riduzione CO2 è un treno in corsa, partito vent'anni fa. Non facile da fermare. Nei primi anni 2000 già si sapeva che l'obiettivo finale era la riduzione a zero delle emissioni di CO2 nel settore automotive, attraverso progressivi scaglioni di emissioni medie consentite, e sanzioni per le case inadempienti (e alcune deroghe per le "niche cars"). All'epoca collaboravo con il noto sindacato italiano della filiera automobilistica, e preparai un paper in cui si cercava gentilmente di dissuadere il legislatore europeo, spingendo sul cosiddetto approccio integrato: una lunga serie di misure che andavano dall'educazione all'ecodriving al trasporto intermodale, passando per la realizzazione di infrastrutture stradali intelligenti. Il concetto era: per avere significative riduzioni di CO2 non è necessario produrre auto che non ne emettono, ma si può lavorare già sul parco auto circolante per abolire tutte le emissioni non necessarie, con risultati ottenibili hic et nunc. Nello stesso documento si faceva poi presente che la produzione di CO2 dovuta all'autotrasporto valeva circa il 17% del totale, per cui il sacrificio richiesto a un solo settore era sproporzionato e materialmente irraggiungibile. Dunque, tornando a bomba: le case hanno fatto tutto il possibile per evitare la situazione attuale? Se non ricordo male, il buon Marchionne si spese fino all'ultimo contro l'elettrificazione forzata. Così come Toyoda in tempi recenti. Ma gli altri? I tedeschi soprattutto, che hanno un peso preponderante sia industriale che politico, si sono realmente messi di traverso? Chiedo. Il famoso treno in corsa si trova ormai a pochi chilometri da una stazione di testa, e non è detto che a questo punto siano sufficienti i freni per evitare i danni. Scusate la lunghezza.12 punti
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Secondo Tavares intervistato da Quattroruote, sotto la sua guida Stellantis ha: Apportato miglioramenti alla qualità del marchio Maserati Hanno la giusta tecnologia BEV / ICE I prodotti ci sono Il marketing è da rivedere perchè mancano i clienti https://www.quattroruote.it/news/industria-finanza/2024/09/17/stellantis_carlos_tavares_torino_17_settembre_2024.html10 punti
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Se tanto mi dà tanto, perché pensate che una futura Giulia/Stelvio BEV venderà mai? Ma chi se le compra elettriche? sicuramente più costose delle attuali e tecnicamente inferiori, a maggior ragione se devi portarle a confronto di un eredità "pesante" come le odierne Giulia e Stelvio? Vi rendete conto che all'epoca della progettazione delle attuali generazioni, nonostante non fossero in acque proprio rosee hanno avuto il coraggio di progettare delle vetture fuori dal comune con le risorse "limitate" del tempo, tirando fuori un progetto totalmente nuovo, con componentistica inedita! ed oggi che di soldi ne hanno, di tecnologia ne hanno e non devono riprogettare tutto da zero e possono condividere la componentistica e non come fu all'epoca se ne escono con queste scelte da d*ficenti. Ma perché Audi queste future "tasse" non le pagherà? Che ha fatto uscire la nuova A5 termiche benzina/diesel con gamma motori completa con tanto di 3.0 v6 TDI e la S5 in Audi sono scemi? Come in BMW ( che ha fatto un Nuovo 3.0 diesel 6 cilindri) o Mercedes? In Stellantis si credono di essere quelli svegli della famiglia i "furbi" che pensano di aver capito tutto e non hanno capito un tubo o semplicemente per fare una lavatrice elettrica ci vogliono due spicci, poca spesa e se va male, perché sappiamo tutti che andrà malissimo almeno non abbiamo perso tanti soldi e diamo la colpa al cliente finale od al primo che capita. La cosa che mi fa rimanere è che in questi posti c'è anche gente "studiata" ma io mi domando chi fa le indagini di mercato? Paperino? Perché penso sia chiaro che l'elettrico non lo vuole quasi nessuno a maggior ragione una Giulia/Stelvio elettrica. Che Poi i numeri di Stelvio e Giulia non è che facciano proprio schifo eh non stiamo parlando di Panda che le vendono a pacchi di 5 ( tra un po' neanche più loro visto il prezzo assurdo) e considerando anche la poca volontà di tenerle aggiornate ed il punto di partenza del marchio nel 2015 fin troppo bene vanno! Io ho una Giulia vettura fantastica davvero un progetto davvero da lode e io da cliente mi aspetto e pretendo che la prossima generazione sia un passo in più! Come fanno i tedeschi in primis e se te ne esci con queste "tarantelle" mi stai prendendo per i fondelli e meriti solo di chiudere, anzi ti devi anche sbrigare a chiudere perché non sei in grado di gestire un marchio con una storia alle spalle centenaria, perché è troppo facile lamentarsi che non vendi e poi neanche ti applichi fai uscire il prodotto, non l'aggiorniamo, marketing pari a quello del Bangla sotto casa e cerchi di limare i costi di produzione, levando pezzi sulla macchina e poi ciliegina sulla torta butti tutto nel secchio quel buono che c'era, per buttarti in progetti scellerati tipo questo e le versioni con il gruppo elettrogeno. Basta abbiamo compreso che non so capaci o Non hanno fantasia, oltre che giocare a costruire le matrioske con il CMP ed il purtech A sto punto detto alla romana "chiudi baracca e burattini e datte all'ippica" I discorsi delle multe e cianfrusaglie varie sono tutti discorsi aleatori e scusanti, perché tutti gli altri stanno cambiando rotta ed offrono giustamente il termico e l'elettrico, il fatto che è in Stellantis non gli va di lavora! " e che dobbiamo metterci a rivede il progetto? Ma io ho la partita di paddle sta sera, ma si che c'è frega va bene pure così" Due anni per butta sotto alla 500 attuale un motore termico che hai a profusione, sul un pianale già predisposto essendo derivato dalla vecchia 500 del 2007 e quasi un decennio fa con le tecnologie dell "epoca" in 18 mesi hai tirato fuori una vettura come Giulia partendo da un foglio bianco e progettando tutto da ZERO motori compresi, ma di che stiamo parlando ma a chi vogliamo prendere in giro ed in tanto ci lamentiamo che Mirafiori non produce.8 punti
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Nel mio settore (la Moda) l'errore è irreversibile. Circa trent'anni fa vi è stata una demonizzazione del settore, coadiuvata da una delocalizzazione incontrollata delle produzione (con relativo travaso di know how) nei paesi dell'est europa, poi via via delocalizzato a sua volta in Laos, Vietnam, Cina, Cambogia, Pakistan and so on. Ora, con il casino causato da Armani con il caporalato e da Dior, tanto per citarne due, stanno cercando di ritornare con le produzioni d'alta gamma sul made in italy, ma qual'è il più grande problema del non aver "presidiato" e coltivato un settore per lungo tempo? Che non ci sono né le competenze, ne le filiere, ergo....non c'è capacità produttiva proprio perché la mancanza di produzioni italiane ha causato la chiusura o il fallimento di moltissime aziende, senza averne quindi ricambio/passaggio generazionale, sia di manodopera che di know how. Di conseguenza, i cinesi se la ridono perché continueranno a produrre....perché di fatto le grandi capacità produttive e le grandi filiere, le hanno in mano loro, ripeto eccetto qualche rara realtà. Tutto il tessuto artigianale calzaturiero rimasto in Italia non può certo assorbire un rientro massiccio di volumi, qualora ce ne fossero, perché manca proprio il "numero" di operai inteso come forza lavoro disponibile. Vedo all'orizzonte la stessa fine per altri settori, poiché decentrandoli viene disincentivato il "presidio" degli stessi a livello di competenze, poiché di fatto manca la manodopera. Ma la cosa ancora più grave è che la gente si è abituata al prezzo cinese nei vestiti, quindi.....come si fa anche a far digerire un made in Italy (o made in Europe), quando il prezzo della manodopera al minuto è tre volte superiore (quando va bene) qui in Europa? Ad ogni modo.....la vedo dura, in avanti......e ve lo dico perché contro i cinesi ed il far east sono trent'anni che combattiamo noi "scarpari", e a dirla tutta....eccetto qualche eccellenza....la guerra l'abbiamo persa da mò. Ci salva solo che non tutti vogliono spendere 500/600 fino a 900 euro per scarpe Made in Cina o far east, ma di fatto chi oggi compra una Balenciaga (tutti i modelli) compra a 800/900 euro una scarpa che è costata si e no 40 dollari in Cina. Se ora l'automotive non si riporta in casa settori chiave, è naturale che tra vent'anni, correremo con sole auto cinesi o quasi, eccetto, magari, qualche casa premium/lusso. Già quando leggo che la nuova Mini aceman, ad esempio, è costruita 100% in Cina, con pure la progettazione cinese, beh....stiamo insegnando loro come fare bene le auto, e loro (i cinesi) vedendo cosa riescono a sfornare, direi che stanno imparando in fretta. Non vorrei che ci ritrovassimo a guidare bidoni cinesi...pagate come Porsche un domani........un po' come le sneakers di Balenciaga...per farvi un esempio......6 punti
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Semmai non vendono per colpa dei clienti che non vogliono comprare. Se fossi in Tavares licenzierei tutti questi maledetti clienti che non vogliono saperne di acquistare questi cassoni modenesi dalla svalutazione mostruosa. E' meglio che Maserati si concentri di più sul suo target di clienti ideale... i lavoratori stellantis in cassa integrazione e i loro parenti...6 punti
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Ma infatti Stellantis avrebbe il "polo del lusso" per condividere motori seri ma preferisce fare finta di nulla...6 punti
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Sarò malizioso io, ma temo che dietro certi discorsi “europei” ci sia stata la spinta della Cina, che infatti ci sta surclassando sull’elettrico.6 punti
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Devono rimodulare i prezzi. Al momento non è concorrenziale. Per averla decente servono 30000 euro e sono troppi, nonostante l'auto mi piaccia.6 punti
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.....ogni volta che apro questo topic ho una paura di quello che posso trovarci................5 punti
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Le dimensioni della cabina modulare. AD (ActiveDay), AT (AciveTime), AS (ActiveSpace). Infatti prima ho fatto errore inserendo la AT tra le larghe. La prima è stretta (2,30 circa) e corta, la seconda stretta e lunga, la terza larga (2,50circa) e lunga. Di conseguenza cambiano gli interni. Sempre seguendo lo schema classico Iveco, dove prima erano Eurotech per lo stretto e Eurostar per il largo. Ancor prima rispettivamente Turbotech e Turbostar.4 punti
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Io lo spero, perché se abbiamo fatto veramente tutto da soli siamo irrecuperabili.4 punti
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Piccolo OT: è il 20° anniversario della nomina di Sergio Marchionne ad amministratore delegato del Gruppo Fiat, e in questi quattro lustri abbiamo assistito a una ridda di eventi epocali, quali: - quasi fallimento dell'azienda - accordo Fiat-GM di 2 miliardi di dollari sulla put option - rilancio dei marchi - crisi economica del 2007 - accordo con il governo americano per l'acquisizione di Chrysler - uscita da ANFIA e rilancio degli impianti storici - fondazione di FCA - nascita di Giulia e Stelvio con annesso epico ritorno alla TP - azzeramento del debito del gruppo - fusione con PSA e nascita del 5° gruppo automobilistico mondiale... Ecco, è un peccato veder distruggere tutto così.4 punti
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Che è un peso aggiuntivo rispetto all'elettrica, e non aggiunge nulla nell'esperienza di guida. Molto meglio elettrica pura a quel punto.3 punti
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Ma a farla SW proprio no? O costa un'altro centesimo di troppo? Allora che la fanno a fare? Non si fa, si sparagna ancora di piu e si finisce la storia. Anche qui si ripete la stessa storia, basta far uscire dei soldi e migliorare sti motori. Perche con tutto multe e stramulte sembra che in Stellantis i soldi se li stanno mettendo tutti in tascha.3 punti
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Avete ragione in toto, soprattutto sul fatto era un tangibile passo avanti in quanto a modernità. Trovai più che altro fastidioso il fatto che le barrette fossero diventate più piccole, perchè le 5 grandi su fondo nero mi affascinavano. Ricordo che parecchi ai tempi dicevano (e alcuni scrivevano) che era uno stemma povero, privo di allure. Boh... per me era una genialata, forse l'unica che riconosco al suo ideatore. Quindi... mi aveva dato un po' fastidio vederle "sparire" perchè rimpicciolite e circondate da una tinta che a seconda dei casi spegneva un po' l'effetto cromo, che invece sul nero spiccava da 100 metri di distanza. Ricordo che il grande Giorgio (Alisi, of course) nei suoi disegni che accompagnavano lo sviluppo della Tipo aveva ipotizzato in un primo periodo il calandrone nero (pari pari a quello della maquette che ho postato ieri) ma poi le "gole profonde" gli avevano dato il suggerimento. La calandra Fiat avrebbe subìto una trasformazione, diventando in tinta e parzialmente chiusa. Nessuno però gli aveva detto che le barrette sarebbero diventate alte quando la parte aperta, e così lui nei disegni successivi ipotizzò una soluzione che poi non venne alla luce, composta da una calandra in parte in tinta e in parte nera (perchè aperta), con sopra le barrette "alla moda vecchia", grandi come prima. Una versione che forse mi avrebbe reso più felice. Vecchio stile Nuovo stile "Alisi"3 punti
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Allora tutto va bene comunque, qual è il problema? Vogliamo proibire a tutti gli altri di raggiungere il nostro livello? Mi sembra un po' presuntuoso.3 punti
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Ce li ha costretti l'ingresso della Cina nel WTO nel 2001, mentre i contrari venivano manganellati e uccisi tra le strade di Genova. Quando è stato permesso ai produttori di spostare le produzioni in paesi dove non hanno le nostre stesse norme in termini di tutele delle persone, dell'ambiente, e di sicurezza del lavoro, senza che pagassero dazio nell'importazione delle merci così prodotte. Banalmente i macchinari stessi costano di meno perché non hanno tutti i sistemi di sicurezza richiesti dalle normative nostrane (10-20% in meno a detta del commerciale che ci vende i macchinari in azienda). Se in Italia ci sono due produttori concorrenti, e uno sposta la produzione in Cina e può proporre lo stesso prodotto ad un prezzo nettamente inferiore, l'altro può: - fallire - concorrere sul prezzo andando in Cina anche lui - spostarsi in un livello di maggiore valore (riducendo i volumi) Nel frattempo la Cina è stata abile nel pretendere dalle aziende che si trasferivano lì, che si associassero con partner cinesi, in modo che da fargli acquisire il know-how.3 punti
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470 cm, ok, niente voli pindarici, sarà una roba di nicchia, ma se riusciranno a portare in produzione la maggior parte di quel che si è visto sulla Pu+Ra Hpe, potrebbe uscirne qualcosa di sfizioso, magari in Benelux ne piazzeranno più di qualcuna, c’è uno zoccolo duro di Lancisti in Olanda…3 punti
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Intervista di Luca Napolitano ad AlVolante: Con l’arrivo della HF, probabilmente uscirà dalla gamma la Cassina. E introdurremo delle versioni sportiveggianti, con i motori meno potenti ma con lo stile grintoso della HF: potrebbero chiamarsi HF Line. https://www.alvolante.it/news/intervista-luca-napolitano-lancia-2024-09-397999 Arriverà un allestimento HF Line per la variante ibrida, che continuerà la sua carriera anche oltre il 2028.3 punti
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Si ma un 2.0 a benzina lo puoi mettere su tutti i modelli di fascia alta del gruppo. (mica c è solo alfa o maserati. Lo puoi mettere sulle americane o su Peugeot e Ds ma anche Lancia) È su un pianale ci puoi fare più modelli di fascia alta in modo da avere i numeri Poi il termico non veniva abolito nel 2035? Ci sono ancora 11 anni e magari pure qualche ribaltone chi lo sa. Non capisco Esattamente... Ma puoi anche estendere un pelo ad altri marchi senza problemi. C'è Chrysler, dodge ecc2 punti
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Not only Lancia Gamma, but also the DS 8 and 7, should be offered in hybrid versions aswell (the DS8 not from the beginning though)2 punti
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se il mktg è quello che spedisce le lettere PRENDI UNA MASERATI SCONTATA ai dipendenti in CIG siamo a posto questo intanto spara cazzate a raffica forte del suo stipendio che oserei dire vergognoso visti i risultati portati2 punti
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Basta cercare auto identiche con lo stesso identico motore. La leapmotor c10 erev batteria da 28 kWh pesa 1925 kg quella bev con batteria da 70 kWh 1940-1975 kg Quindi pesa meno. E stiamo parlando di un bev con 70 kWh. Giulia è Stelvio su large hanno batteria fino a 118 kWh. Quindi in teoria sarebbe possibile avere una erev con batteria almeno da 40 kWh per avere una autonomia in elettrico di circa 200 km che pesa diverse centinaia di kg meno della bev con 118 kWh di batteria.2 punti
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Dipende tutto da come vogliono implementare la tecnologia e da quanto budget hanno a disposizione, perché considera che il REx ti permette di mettere una batteria più piccola senza ansia da autonomia, da qui vai a ridurre il peso, non ho dubbi che si potrebbe creare qualcosa di superiore all'attuale Giulia Q come rapporto peso/potenza e comunque utilizzabile a 360° con l'aggiunta del REx. Poi se ne fai una questione di erogazione potenza, sound, giri del motore ecc. ecc. quello è un altro discorso (che poi pure quello sarebbe replicabile via software, chiaro, in modo artificiale). Comunque questa è l'unica carta che possono giocarsi per prevalere davvero su Tesla, che non può mettere REx per una questione sua di "mission" e "filosofica" per così dire. Perché per il resto una Tesla 3 come piacere di guida merita molto rispetto alla classica sedan 4 cilindri, e tutti gli altri punti come il sound del motore ormai sono morti e sepolti da quel dì. Alfa farebbe la prima "Tesla killer" alla faccia di tedeschi che fanno BEV (meno appetibili rispetto a Tesla) e PHEV (con altri problemi, sovrappeso in primis se parliamo di auto sportive).2 punti
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Appunto... ma personalmente la vedevo troppo "anni '80",,, quella ben più moderna introdotta con la Tipo la ritenevo la giusta evoluzione per "entrare" negli anni '90...2 punti
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E storicamente come si sono sempre risolte queste cose? con un bel BUM BUM che è un bel reset sociale ed economico dove cambiano gli equilibri economici e politici. Io, ovviamente, non lo auguro a nessuno ma tutto mi porta a pensare che qualcosa ci sarà purtroppo.2 punti
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A quel punto diventa equivalente alle ultime plug-in, bisogna vedere l'efficienza, la Mazda mx30 r-ev fa gli 8 km/lt quando va a benzina, con buona pace delle emissioni e delle tasche.2 punti
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ma in Europa vivono 750 Mio, gli altri 7,25 Mrd vivono fuori Europa, quindi l'europa non è il centro del mondo.2 punti
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Si si - anche fuori I/D si vende la touring, ma nei mercti europei fuori I/D quasi 80% delle touring sono bev e phev.2 punti
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ritorniamo al punto di partenza dal 2019 le vendite sono calate del 20% -meno persone comprano un auto -il prodotto è diventato troppo caro per la media dei consumatori -si usa meno l'auto2 punti
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la Gamma, lunga 470 cm, è un tipo di auto che all’estero ha un peso commerciale superiore che in Italia. https://www.alvolante.it/news/intervista-luca-napolitano-lancia-2024-09-3979992 punti
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il passaggio all’elettrico non si può realizzare all’ultimo momento. L’Europa lo chiede e occorre arrivarci preparati. Ciò detto, rimaniamo flessibili. Nel 2021, alla partenza del piano di sviluppo del marchio, avevo pensato di proporre una gamma al 100% elettrica nel 2028. Ebbene, le cose sono un po’ cambiate. Non devo decidere oggi quando la Ypsilon ibrida uscirà di scena; vedremo quello che succede. https://www.alvolante.it/news/intervista-luca-napolitano-lancia-2024-09-3979992 punti
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